Approfondimento sulla Dottoressa Karla Turner
Il Dr. Jacques Fabrice Vallee ha più volte sottolineato delle similitudini che esistono tra i racconti di esperienze ufologiche e di rapimento alieno e i racconti del folklore popolare e le favole. Io non concordo con il Dr. Vallee su molti, molti punti che riguardano l’ufologia, ma in questo caso sono d’accordo con lui, in quanto, c'è una favola molto nota che racconta qualcosa di importante sul fenomeno dei rapimenti alieni, anche se non nel senso che il Dr. Vallee potrebbe immaginare. La storia di Hänsel e Gretel rappresenta una lezione di cui ogni addotto dovrebbe tener conto. Questi 2 innocenti bambini, mentre vagavano sperduti e spaventati nella foresta, giunsero nei pressi di una casa di pandolce, dal tetto di zucchero che sembrava poter offrire loro ricovero ed assistenza.
La proprietaria della casa, un’anziana donna piena di rughe, inizialmente fece loro una tremenda paura, ma poi, la loro gioventù li spinse ad accettare le offerte dell'anziana donna, di entrare e di sfamarsi. Entrarono quindi nella casa di pandolce e furono rapidamente fatti prigionieri dell’anziana donna. Messi in gabbia, i 2 bambini furono da lei abbondantemente nutriti ma non certo per il loro bene. Infatti, venivano fatti ingrassare per essere poi messi nel forno! L’ingannevole natura della casa di pandolce e l’offerta dell’anziana signora di offrire loro cibo aveva ottenuto un ottimo risultato.
Di Karla Turner
Da questa storia di inganni, devono trarre un utile avvertimento gli addotti dagli alieni.
Come Hänsel e Gretel, noi siamo inizialmente terrificati dagli incontri con gli alieni, ma, in troppi casi, la nostra paura viene superata dalle parole dei rapitori, dai pensieri e dalle esperienze che loro ci presentano.
Anch’io sono un’addotta, ed il desiderio di scoprire la natura delle mie esperienze personali mi ha portato negli ultimi 4 anni a condurre una ricerca sulle abductions.
Lavorando con molti altri casi di addotti, ho imparato quanto possa essere importante l’inganno nelle azioni che gli alieni compiono.
La mia famiglia ed io abbiamo frugato tra le nostre esperienze personali sia passate che presenti. Barbara Bartholic, una ricercatrice del fenomeno UFO di Tulsa, in Oklahoma, ha lavorato molto da vicino con noi per aiutarci a riempire i vuoti nei nostri ricordi su questi strani incontri con l’ausilio di regressioni ipnotiche.
La Signora Bartholic aveva iniziato le sue ricerche come assistente di Jacques Vallee nelle investigazioni sulle mutilazioni animali, così ché, le sue esperienze in campo ufologico possono essere considerate ad ampio raggio.
Io recentemente ho anche scritto un libro che riguarda gli iniziali e spesso inquietanti risultati delle nostre investigazioni personali che è stato pubblicato dal Berkley Publishing Group nel Novembre del 1992 con il titolo "Into the Fringe" .
Il mio interesse ben presto è andato ben oltre la semplice esperienza personale e, negli ultimi anni, ho lavorato come ricercatrice collaborando con Barbara Bartholic e studiando letteralmente centinaia di avvistamenti e di casi di rapimento.
Quello che ho imparato attraverso questo lavoro ha fatto nascere in me molte più domande che risposte. Infatti, questa ricerca mi ha insegnato di diffidare di quegli studiosi che pretendono di avere tutte le risposte. Io devo ancora sentire una sola spiegazione teorica che sia comprensiva di tutti i dati in nostro possesso.
Alcuni ricercatori hanno puntato la loro attenzione su alcuni aspetti degli eventi che accadono nell’esperienza di rapimento, come per esempio l’esame fisico, la raccolta di sperma e di cellule ovocitiche o la successiva presentazione di bambini "ibridi" all'addotto.
Altre evenienze includono l’addestramento dell’addotto in qualche particolare funzione ed il rilascio di avvertimenti su disastri globali prossimi venturi (vedasi la tabella riassuntiva
pubblicata in "Taken").
Siccome questi eventi sono frequentemente riportati, si è tentati di pensare che la spiegazione dei rapimenti alieni consista solo in questi aspetti.
Così i ricercatori annunciano che il problema è risolto:
gli alieni stanno conducendo esperimenti di ibridazione.
Questo ci dicono gli ufologi.
Non importa se dati importanti depongono contro la praticabilità della fusione di specie differenti. Ci viene riferito che gli alieni sono qui per salvarci dalla distruzione del nostro Pianeta di cui noi stessi saremmo gli artefici attraverso l’uso della violenza, l'abuso di droghe, la diffusione di malattie epidemiche, l’inquinamento e l’impoverimento delle risorse della Terra. Non importa se questi problemi sono peggiorati e non migliorati da quando gli UFO hanno iniziato a farci visita. Quello che mi fa infuriare più di tutto è la rassicurazione che gli alieni non esistono e che le nostre esperienze sono frutto delle nostre stesse turbe subcoscienti o del nostro desiderio di fantastico.
E non importa che molti addotti sono bambini piccoli, troppo giovani per soffrire di questo tipo di disturbi psicologici. Le descrizioni fatte da ricercatori pieni di risorse, dicono che gli alieni immaginari vengono fuori da una super psiche umana collettiva che è lo specchio delle nostre mancanze e delle nostre paure.
Questa particolare teoria adopera l’archetipo del Grigio ET, perché egli assomiglia ad una forma di malattia fetale umana e deve perciò essere un avvertimento dei pericoli che la nostra specie corre se noi non cambiamo i nostri modi di fare.
Non importa che molti addotti non hanno alcun contatto con i Grigi, ma invece sono vittimizzati da robusti rettiloidi e da alieni di tipo insettoide.
Nessuna menzione di quegli alieni che hanno un aspetto totalmente umano, biondi, belli e vestiti di nero. No, troppi ricercatori sembrano creare una teoria e si aggrappano ad essa nonostante i numerosi dati che la contraddicono.
E purtroppo sono proprio le idee di questi ricercatori che dominano l’ufologia mondiale.
Ma se il pubblico avesse accesso ai dati grezzi e ai racconti degli addotti di prima mano, specialmente di quelli che non hanno familiarità con i libri di ufologia, le riviste, gli articoli, troverà una molto più diversificata serie di scenari.
Questi casi “vergini” (gente non contaminata dalla letteratura ufologica) fornisce un quadro sbalorditivo dei possibili eventi di contatto umano-alieno.
Quello che segue è una rassegna di questi racconti “vergini," una lista di esperienze ricorrenti che complessivamente ci danno una visione precisa di quello che gli alieni stanno facendo qui sulla Terra. Questi dati non ci dicono con certezza che tipo di creature siano gli alieni o quali possono essere i loro scopi qui, ma ci dicono cosa gli umani stanno sperimentando con loro e quello che stanno osservando riguardo alle loro azioni e alle capacità che gli alieni hanno. Ogni particolare di quello che segue è stato riportato da più di un addotto e in molti casi il dettaglio ricorre più volte.
❖ Le abduction: caratteristiche degli Alieni
Se bisogna credere a questi racconti e non c’è nessuna ragione di dubitare dell’onestà delle fonti, il fenomeno abduction comprende i seguenti particolari:
❖ Conseguenze per i rapiti
In ogni esempio di questa lista, ci sono racconti che provengono da casi diversi e non correlati tra loro che confermano che questi strani scenari non sono affatto prodotti da una singola mente
alterata. Questi scenari rappresentano prove convincenti che, contrariamente alle pretese di molti ricercatori, l’esperienza del rapimento non è limitata ad un unico ed uniforme tipo di eventi.
Questo fenomeno semplicemente non può essere spiegato in termini di esperimento o di ibridazione o di ricerca scientifica nei riguardi della fisiologia umana.
❖ Illuminazione spirituale?
Risulta chiaro da questa esposizione, che le entità che stanno facendo queste cose non possono essere spiritualmente illuminate con in mente unicamente l'interesse della specie umana.
Qualcos’altro sta avvenendo, qualcosa di molto doloroso e terrificante in molti, molti incontri di rapimenti. C'è una teoria ricorrente nella ricerca ufologica che afferma che gli addotti che
percepiscono le loro esperienze in maniera negativa, fanno questo perché non sono spiritualmente e psichicamente avanzati.
Persone con uno sviluppo della coscienza cosmica più elevato, hanno incontri positivi con gli alieni, invece quelli che hanno dolorose e terrorizzanti esperienze, sono semplici Neanderthals, primitivi dal punto di vista spirituale.
Questa è la teoria favorita da quei cercatori che pretendono che gli alieni, obiettivamente reali o no, servono come "specchio" della nostra natura spirituale individuale e come specie.
Per esempio Withley Strieber ha evocato questa teoria nel suo libro “Majestic” (pubblicato anche in Italia e che consiglio di leggere; n.d.t) dove afferma:
“Negli occhi degli altri (gli alieni) noi che li incontriamo vediamo noi stessi e lì c’erano i Demoni."
Avendo lavorato con molti rapiti dignitosi, onesti e orientati positivamente, tuttavia, io credo che questa teoria sia sbagliata. E’ peggio che sbagliata; è spregevole; tanto spregevole quanto dare la colpa alla vittima di un rapimento per la violenza che è stata commessa contro di lei. Questo atteggiamento lascia in molti addotti la sensazione di essere violentati 2 volte, prima dagli alieni che li rapiscono e la seconda dai ricercatori UFO ai quali si rivolgono nella ricerca di spiegazioni e di aiuto. Forse è abbastanza facile comprendere perché una teoria del genere sia così popolare: gli uomini hanno un profondo desiderio di credere nelle forze del bene. Noi desideriamo che gli alieni siano una forza buona dato che ci sentiamo così indifesi in loro presenza. Noi abbiamo bisogno di una Forza Superiore che ci offra una speranza di salvezza, sia individuale che globale, considerato lo spiacevole stato in cui versa il nostro Mondo. Io penso che gli alieni sappiano questo, sanno che noi vogliamo e speriamo che loro siano creature benevole e per questo usano il nostro desiderio di bontà per manipolarci. Quale modo migliore per guadagnare la nostra cooperazione se non quello di dire che le cose che ci stanno facendo sono per il nostro bene?
Guardando le azioni che compiono ed i risultati della interferenza aliena su di noi, così come mostrato dall’esposizione precedente, c’è una grande discrepanza tra quello che noi desideriamo da
loro e quello che loro stanno facendo a noi.
Naturalmente, non tutti i racconti di abduction sono pieni di eventi terrorizzanti e dolorosi.
Molte persone dicono di aver provato la sensazione di trovarsi di fronte ad alieni benevoli nei loro incontri, i loro rapitori li trattavano gentilmente o al massimo con una sorta di distacco
scientifico. Alcuni addotti riportano che è stato detto loro che erano "speciali", che erano stati "scelti" e che avevano un importante compito da compiere a
beneficio dell’umanità. (si veda la similarità con i casi di contatto con le ECE NdC)
Dato un così positivo messaggio, gli addotti possono dimenticare la paura e il dolore dei loro incontri, ed insistere con loro stessi e con gli altri che un motivo più elevato sottintende le
esperienze del rapimento. Ed in effetti, in alcuni casi, tutto quello che un addotto ricorda è un incontro piacevole, così ché, non ha alcun motivo di intraprendere alcuna azione negativa come
sarebbe invece necessaria.
La ricerca approfondita, ci mostra al contrario, che nel profondo dell’interazione umano-aliena ci sono chiari aspetti di inganno. Noi sappiamo, per esempio, che le false memorie o “screen memories” sono spesso usate per mascherare un rapimento alieno.
Abbondano racconti del tipo in cui una persona vede un familiare, piuttosto che un animale come un cervo o un gufo, una scimmia o un coniglio per poi sperimentare un periodo di "missing time." La persona spesso si accorge più tardi di avere una nuova ed inspiegabile cicatrice sul proprio corpo. Tuttavia, persiste un certo suo turbamento nei riguardi dell'episodio e, a distanza di tempo, alcune memorie possono affiorare alla superficie sotto forma di sogni o "flash back" e quindi la persona cerca aiuto nel tentativo di spiegare la sua inquietudine. Spesso una regressione ipnotica è usata per scoprire gli eventi celati dietro alle memorie schermo, ed é così che affiora un tipico rapimento alieno.
La più recente ricerca nella quale sono stata impegnata, ha scoperto tuttavia che esiste un secondo tipo di azione schermante. Se questa ricerca mostrerà corrispondenza con la realtà, allora migliaia di casi di abduction necessitano di un rapido riesame.
La seduta tipica di ipnosi regressiva di solito conduce alla rievocazione delle iniziali memorie bloccate. L’addotto quindi ricorda di un incontro, non ricordato da sveglio, come per esempio, subire un esame fisico o di qualche altro tipo come la rimozione di campioni di tessuto o un esame ginecologico. Altri tipici racconti includono il prelievo di sperma o di ovociti o il racconto di essere incaricati di eseguire importanti compiti o di ricevere avvertimenti di disastri imminenti. Nella maggior parte dei casi, sia l’addotto che il ricercatore, terminano la seduta ipnotica con la sensazione di aver scoperto la verità circa la esperienza di rapimento.
La razionalità li porta a credere che gli scopi degli alieni devono per forza essere per/di interesse scientifico e benevoli. Tanto meno terrorizzanti e più positivi sembrano essere gli eventi ricordati sotto ipnosi, tanto più soddisfatti saranno il ricercatore e l'addotto.
"Non era poi così male in fondo, no? Questi esseri sono nostri amici o comunque non sono nostri nemici."
E ognuno va per la propria strada con una grande sensazione di sollievo.
Non ho ancora sentito di un solo ricercatore mettere in discussione lo scenario che è stato da lui scoperto. Tuttavia, da casi recenti, appare che queste memorie rievocate potrebbero ben essere soltanto un altro schermo che maschera altri eventi molto più riprovevoli.
Descriverò uno di questi casi per chiarire meglio che cosa questo significhi.
❖ La Nonna e il Diavolo
(Questo episodio è ripreso dal racconto della vita di Ted Rice di cui si occupa l'ultimo libro scritto dalla Turner prima di morire, "Masquerade of Angels" scaricabile in lingua inglese su
questo sito).
Un uomo sulla quarantina venne da noi per indagare su parecchi eventi correlabili agli alieni che lui aveva avuto nel corso della sua vita. Nel corso del colloquio preliminare, l'uomo ci parlò di
uno strano episodio che, sebbene non fosse apparentemente collegato agli alieni, lo perseguitava fin dalla infanzia. Raccontò che quando aveva 10 anni, sua nonna andò a far visita a casa sua e
dei suoi genitori e, siccome la casa era piccola, lei condivise lo stesso letto con lui la prima notte della sua visita.
Durante la notte, il bambino fu svegliato da una forte voce maschile.
Non poteva capire che cosa la voce stesse dicendo, ma, il tono sembrava arrabbiato e sembrava essere diretto alla nonna che era distesa accanto a lui.
La mattina successiva, lui trovò la nonna che sedeva da sola in cucina e le chiese:
"Che cos’era quella voce nella camera da letto questa notte?"
Sua nonna con le lacrime agli occhi lo abbracciò e disse:
"Quello lì era il diavolo."
Poi lo abbracciò e lo rassicurò, dicendogli che lei e il buon Dio lo avrebbero sempre protetto.
Non aggiunse altro su quell'episodio, ma non appena suo figlio, cioè il padre del bambino si svegliò, insistette con lui per farsi riportare immediatamente a casa sua.
Si trattava di una richiesta irragionevole ed infatti il figlio cercò di dissuaderla.
Ma la nonna fu irremovibile, per cui dovettero riportarla a casa il giorno successivo.
L’intera famiglia viaggiò per di più di 100 miglia verso la fattoria della nonna.
Non era trascorsa nemmeno un ora dal loro arrivo che la nonna soffrì di un infarto e morì all'improvviso. Da allora in poi, l’uomo provava un forte senso di colpa che lui associava alla morte di sua nonna. Tuttavia, sembrava che non esistesse alcuna ragione cosciente del perché lui avesse questa sensazione.
L’intero evento era ingarbugliato e confuso, ma in tutti gli incontri con gli alieni che lui aveva ricordato prima, sentiva che gli alieni erano suoi amici e che lo stavano aiutando ad espandere le sue capacità psichiche. Fu quindi organizzata una seduta di regressione ipnotica e, nel corso di tale seduta, gli fu chiesto di indagare all'episodio di quando era bambino. Quello che ricordò fu un rapimento, nel quale lui e sua nonna furono portati in un'astronave in compagnia di alieni rettiliani. Lui ricordò che gli alieni dissero a sua nonna che loro erano interessati ad imparare da lei le conoscenze che lei aveva delle erbe medicinali e si offrirono di darle in cambio informazioni mediche di cui erano in possesso.
Diedero quindi da bere al bambino e alla nonna un liquido, spiegando che questo liquido era benefico e che avrebbe fatto sentire la nonna ancora giovane e attraente.
Così, entrambi bevvero il liquido e l’uomo ricordò di aver visto veramente che sua nonna sembrava molto più giovane. Sia lui che la signora Bartholic, la ricercatrice che conduceva la regressione ipnotica, erano abbastanza confusi da questo ricordo perché non sembrava esserci niente nell’episodio che giustificasse il grande senso di colpa che l'uomo provava per la morte della sua nonna. Così, la signora Bartholic approfondì il livello di trance dell’uomo e gli chiese di guardare ancora una volta nella sua mente, cercando di ottenere una visione più nitida. E quello che lui questa volta ricordò fu molto più sconvolgente.
Il rapimento all'inizio si svolse come era stato ricordato nella sua iniziale ricostruzione.
Ma questa volta, dopo che il liquido venne bevuto, ricordò una fortissima sensazione di cambiamento nel suo corpo e vide che la nonna in realtà non appariva affatto più giovane.
Invece, lei fu messa su un tavolo e fu avvicinata da uno degli alieni rettiliani che voleva avere un rapporto sessuale con lei. Nonostante il liquido avesse agito come afrodisiaco, la nonna si oppose, dicendo che da quando suo marito era morto, lei non voleva avere rapporti sessuali con nessun altro. Il rettiliano rise e si allontanò momentaneamente dalla stanza.
Quando ritornò era accompagnato da un uomo che aveva proprio l’aspetto di suo nonno morto. A questo punto, la nonna fu d’accordo nel fare sesso con lui (visto che lei credeva fosse il marito). Mentre l’atto stava avvenendo, la donna improvvisamente si rese conto che l’immagine di suo marito era solo una crudele illusione. Il realtà, su di lei c’era il rettiliano.
Gli gridò allora con tutta la sua forza di lasciarla stare, dimenandosi e cercando di allontanarlo da sé. Una volta che l'alieno ebbe finito con lei, sollevò il piccolo bambino e lo mise sopra la nonna forzando entrambi a compiere un' atto sessuale.
La nonna fu quindi rimossa dal tavolo e il ragazzino stesso fu violentato dai rettiliani, forzato ad avere un rapporti con loro. La nonna protestò violentemente colpendo e spingendo il rettiliano lontano da suo nipote interponendo il suo corpo tra di loro:
"Per Gesù" gridò "Tu non toccherai questo bambino!"
Questa deve essere stata la cosa sbagliata che disse, perché il rettiliano si arrabbiò tantissimo e la minacciò:
"Tu morirai per questo" le disse.
Le 2 persone furono ricondotte nella camera da letto dalla quale erano state rapite.
La mattina successiva, la nonna raccontò al ragazzino che il diavolo era stato lì la notte prima e quello fu il momento di quando insistette per essere riportata a casa sua.
Non appena ciò avvenne, immediatamente dopo morì.
Questa perciò era veramente la causa del senso di colpa che l'uomo provava da tutta la sua vita per la morte della sua povera nonna. Lui era stato forzato a fare sesso con lei e la sua morte era seguita immediatamente. Ma niente di questa storia sarebbe emersa se la signora Bartholic si fosse comportata come fa la maggior parte dei ricercatori e se avesse interrotto la sessione ipnotica dopo aver riportato alla luce la storia che ricordava, lo scambio di medicinali. Ci sono altri casi che dimostrano come sia all'opera un simile inganno nelle ricostruzioni ipnotiche iniziali.
Ci potrebbero allora ben essere ulteriori smascheramenti degli eventi reali.
Prima di credere alla benevolenza dell'interazione aliena, dobbiamo in primo luogo chiederci: