Il fenomeno delle abduzioni è sicuramente uno dei meno documentati nel panorama ufologico, principalmente, perché questa è una problematica ben occultata e latente laddove le classiche prove come filmati e fotografie sono quasi impossibili da produrre; probabilmente, dovuto dalle interferenze che gli alieni possono attuare soprattutto nelle prime fasi del prelevamento. Queste inframmettenze riguardano principalmente le nostre tecnologie come videocamere, microfoni e quant’altro possa servire per registrare questa loro presenza. Di fatto, possono creare una grande bolla o schermo invisibile, nel cui interno nessuno si accorgerà di nulla, tranne per la persona da prelevare che dovrà risultare sveglia e vigile. La letteratura su questo particolare fenomeno non manca sicuramente, con persone addotte che hanno raccontato le loro esperienze basate prevalentemente sui ricordi estrapolati dalle regressioni ipnotiche che, purtroppo, non possono essere considerate prove definitive o certe come ben sappiamo, causa le interferenze, contaminazioni e falsi ricordi che possono essere causate anche semplicemente dalle domande dell’ipnotista.
Se consideriamo che il nostro cervello registra praticamente tutto inconsapevolmente, come foto, filmati, informazioni e letture, allora il quadro diventa ancora più problematico per le ipnosi regressive se queste registrazioni dell’encefalo riguarderanno proprio il fenomeno riguardante UFO e alieni. Quindi, se una persona crede e ha il sentore di essere stata rapita dagli alieni e si affiderà ad uno specialista per le regressioni ipnotiche e, nel frattempo si era già informata o documentata su quel fenomeno in vari modi, come ad esempio, leggendo libri, guardando documentari etc., allora è presumibile pensare che quel tipo indagine possa risultare fallata o distorta.
A questo punto rimangono 2 opzioni sicuramente più valide per poter meglio indagare su questo particolare fenomeno, ossia, la testimonianza dell’addotto da sveglio e la persona fisica intesa come oggetto di indagine.
Riguardo le testimonianze e le esperienze vissute in modalità di veglia, queste non solo possono essere raccontate, ma addirittura possono essere anche disegnate.
In questo contesto le testimonianze degli esterni e degli interni degli UFO e delle basi aliene, dove si viene accompagnati, possono essere riportati su carta da un disegnatore esperto, il quale ascolterà attentamente quelle descrizioni sin nei minimi dettagli.
Ma non solo, infatti, potranno essere disegnate anche le varie apparecchiature che gli alieni usano per monitorare e controllare l’addotto, così come anche le fattezze degli alieni coinvolti nelle abductions e di altre specie extraterrestri che si trovano ancora all’interno delle basi; ivi compresi, i loro abiti, ma anche le particolarità di oggetti che possono portare con sé, come ad esempio: collane, cinture, emblemi e aggeggi vari.
In questo modo, la testimonianza diventerà una prova visibile a tutti.
Un po' come si faceva in passato quando gli inquirenti usavano i testimoni principali e un disegnatore per poter creare un manifesto con i tratti somatici del ricercato.
Emblematici erano quei manifesti nel Far West con la scritta in caratteri cubitali WANTED.
Oltre alle testimonianze, questo fenomeno potrebbe essere studiato addirittura sull’addotto stesso, perché, su quella persona, le prove potranno essere e risultare ancora più oggettive.
In questo caso, la persona rapita dagli alieni potrebbe essere considerata come l’obiettivo principale della ricerca scientifica sulle abductions.
Chi studia questa particolare problematica ufologica, sa che alcuni addotti prima di essere prelevati dagli alieni, in quello stesso giorno o notte, percepiscono già la sensazione che questo accadrà molto presto, come se il proprio corpo iniziasse a dare segnali specifici di avvisaglia. In questo caso, questi segnali spontanei che il proprio corpo esprime potranno essere spiegati dettagliatamente nonché localizzati, monitorati e controllati con degli accertamenti medici specifici, in modo da poter indagare e capire come possa scatenarsi una tale sensazione di avviso corporeo e psicologico.
Il rapimento alieno in sé non dovrà essere visto, considerato e studiato come se avesse un'unica fase, ma di fatto è composta da più momenti differenti tra loro.
Una pre-fase è stata già raccontata poc’anzi, dopodiché, subentreranno tutti gli altri momenti, come quello dell’arrivo, le modalità di raggiungere l’addotto nella sua stanza, il prelevamento e l’accompagnamento della persona su una loro nave posizionata nelle vicinanze dell’abitazione; il raggiungimento della base aliena con le varie procedure di monitoraggio, test, esami e controlli da eseguire sulla persona prelevata, ed infine, l’ultimo ciclo, quello di essere accompagnati a casa.
Senza addentrarci troppo nello specifico di ogni singola fase, quelle che potranno essere più utili ai fini di ricerca scientifica sulla persona prelevata sono la pre-fase e i momenti dei controlli, test ed esami che vengono effettuati sul corpo dell’addotto, nonché, il ritorno a casa con il successivo risveglio. Dalle varie testimonianze emerse dai racconti delle persone rapite dagli alieni, si possono rilevare che alcuni test ed esami effettuati consistono nel prelevamento di campioni di pelle, fluidi, inserimenti di vari attrezzi nel proprio corpo e piccole operazioni. Monitoraggi che possono essere di natura biologica e/o anche quello per il controllo delle funzioni cerebrali.
Sono stati segnalati casi in cui la persona veniva adagiata nuda su un lettino con la parte dei piedi posizionati più in alto rispetto alla testa, con le gambe leggermente divaricate (più o meno come dal ginecologo) e le caviglie legate, mentre sulla testa veniva applicata una "cuffia con delle ventose" che emanano un forte senso di bruciore e fastidio.
Ci sono poi altre segnalazioni che illustrerebbero ulteriori passaggi dell'abdutcion.
Secondo queste dichiarazioni infatti, una volta ultimati tutti gli esami da loro ritenuti utili e necessari, si verrebbe immersi, sempre nudi, in una grossa vasca contenente una strana sostanza gelatinosa di un'insolita viscosità, senza bagnarsi, riuscendo comunque a respirare e senza minimamente annegare.
Se questi esami risultassero veritieri, allora non potranno non esserci evidenti segni sul corpo e sui capelli lasciati dagli alieni e che quindi potranno essere studiati e analizzati scientificamente. Con una semplice lampada o torcia UV che emana luce ultravioletta ed adoperando una lunghezza d’onda giusta ed abbastanza potente, potranno essere rilevate tracce e residui sulla pelle e/o il corpo dell’addotto.
Questa lampada potrà rilevare tutte quelle particelle poco o per nulla visibili quali, minuscole tracce di sangue, polveri, particelle organiche e residui chimici che potranno essere a questo punto prelevati e analizzati.
Qualora quel tipo di illuminazione potesse effettivamente servire per il rilevamento di parti organiche e chimiche non visibili, come ad esempio, le impronte lasciate dagli alieni; non è da escludere l'ipotesi che sull’addotto possano esserci segni molto più evidenti anch'essi localizzabili, misurabili e fotografabili, come ad esempio:
Tutti questi segni maggiormente visibili ed individuabili potranno quindi essere catalogati, nonché mappati, ed inseriti su un apposito disegno fronte retro, con una figura di un *corpo maschile e/o femminile nudi. In questo modo potranno essere immediatamente localizzate le zone del corpo coinvolte da questi esperimenti alieni che potranno cambiare e differenziarsi di volta in volta...
*Nota Silverland:
Più o meno come è stato fatto sulle rappresentazioni grafiche realizzate per il Blue planet Project che, in linea di massima, sembrano già seguire questo percorso/ragionamento, quasi a confermare che questa sia la giusta strada da percorrere.
Tali rappresentazioni potrebbero fornire tutta una serie di elementi di studio molto utili per stabilire ad esempio:
Questi dati potrebbero inoltre fornirci ulteriori elementi di analisi.
Infatti, a seconda degli esami effettuati, delle zone interessate, degli strumenti utilizzati e degli "attrezzi di supporto" (lettini verticali e non, con o senza cavigliere per non far muovere l'addotto, vasche, tubi cilindrici, maschere per la respirazione etc) si potrebbe determinare anche se chi effettua questi tipo di esami sia sempre la stessa mano (intesa come razza) oppure no.
I 2 diagrammi sotto riportati e prima citati del Blue Planet Project ci dicono che:
Note: queste sono solo alcune delle zone, delle forme e dei segni lasciati dopo un rapimento. Per saperne, vi invito a leggere la sezione dedicata ai segni cliccando sul link del BPP.
Attenzione:
non è che ogni volta che vi trovare un segno addosso ci siano di mezzo gli alieni; quindi, andiamoci con i piedi di piombo e valutate senza essere prevenuti.
Magari avete un segno nella schiena e non vi ricordate che il giorno prima avete fatto rafting. Inoltre, si ricorda che per qualsiasi dubbio meglio evitare il fai da te e affidarsi a persone competenti, quali medici specializzati, il proprio dottore etc.
Chiedere non costa nulla!
Discorso un po' diverso è invece quello per i così detti impianti o innesti alieni che, potrebbero, essere presenti in alcune parti del corpo degli addotti.
Che siano di metallo o di qualsiasi altra lega, oppure anche organici, questi possono essere rilevati con una semplice radiografia o tac e se, non metallico, con una risonanza magnetica.
Soprattutto negli Stati Uniti, il podologo, chirurgo e ufologo di fama internazionale Roger Leir infatti, ha sempre sostenuto di aver eseguito molti interventi per la rimozione di questi *impianti alieni simil nanotecnologie che emettevano onde scalari da ben 17 pazienti diversi, cioè, un tipo di radiazione elettromagnetica già studiata da Nikola Tesla.
* Nota Silverland:
Ad un convegno ufologico a cui ho partecipato, ove si parlava anche di abduction, quando è uscita la domanda tanto amata dagli scettici e dai bebunkers: "si ma la prova dov'è?"...
...ho alzato la mano e posto una domanda facendo riferimento proprio al Dr. Leir (ma senza citarlo) chiedendo: "avete mai pensato di chiedere di poter analizzare e/o vedere quantomeno uno o più impianti rimossi negli Stati Uniti"?
Risposta:
"se ti riferisci ai presunti impianti rimossi dal Dr. Leir la risposta è sì!
Gli abbiamo chiesto se era possibile avere uno di questi impianti per farlo analizzare; ma, non è MAI arrivato alcun impianto da parte del Dr. Leir o da qualche suo collaboratore".
Possibile che i nostri ufologi e il Dr. Leir non si siano capiti?
Infatti il Dr. Leir ha passato maggior parte della sua vita cercando di rendere lo studio dei rapimenti alieni una vera e propria branca scientifica.
In questo caso, lo studio di questo oggetto estratto dal paziente n. 17 nel 2014 era stato affidato ad uno scienziato materialista e ad un nano-scienziato che inviarono i campioni a 2 diversi laboratori per farne analizzare la composizione usando la microspia elettronica a scansione, nonché, l’analisi elementare ad ampio spettro.
Questi tipi di test possono rivelare rispettivamente la struttura di un oggetto sulla scala molecolare e la composizione elementare completa di un campione.
Il dispositivo trovato nella gamba di quel paziente risultò più che strano in termini di composizione; dalle analisi infatti, l’oggetto estraneo "incastrato" nella gamba del paziente n. 17 presentava una serie di caratteristiche che facevano pensare a un "aggeggio extraterrestre", almeno per la sua strutturazione chimica.
Ovviamente, nessun addotto è costretto a farsi rimuovere (da medici) eventuali oggetti estranei presenti nel proprio corpo e non soltanto perché questi oggetti potrebbero essere stati impiantati in parti molto complicate da poterli estrarre con seri pericoli per la propria salute, ma anche perché potrebbero comunque essere esaminati a distanza con quelle modalità di diagnostica che sono state prima citate.
Un altro fattore o fonte importante per la ricerca scientifica sulle persone rapite dagli alieni, potrebbe benissimo essere il DNA o il GENOMA, che contiene quel patrimonio o eredità genetica che ogni individuo si porta dietro da generazione in generazione.
Difatti, non è un segreto che chi ha lo status di persona prelevata dagli alieni, allora lo è o lo è stato anche qualcuno della propria famiglia o in linea genetica.
Questo a dimostrazione che gli alieni possono seguire e monitorare soggetti unitamente al loro albero genealogico, con un particolare interessamento del loro DNA che purtroppo **nessuno conosce, così come nessun umano conosce le reali **finalità dei rapimenti alieni; anche se su quest'ultimo punto alcuni ricercatori hanno avanzato diverse ipotesi.
** Nota Silverland:
apriamo una piccola parentesi sui 2 punti messi in evidenza per porre 2 sole domande.
Noi civili non lo conosciamo, ma potremmo dire la stessa cosa per i militari?
Dopo tutto quello che è emerso di recente, siamo proprio sicuri che nessuno conosca le finalità (sempre riferito ai militari)?
Di certo vi è un’attinenza con il DNA.
In questo specifico contesto è molto probabile che gli extraterrestri abbiano conoscenze e tecnologie tali, nonché l'accesso a determinate informazioni contenute nel nostro DNA di cui noi non siamo ancora a conoscenza.
Fattostà, che se gli extraterrestri prelevano solamente persone con la stessa linea genetica, avranno un loro buon motivo e uno scopo per farlo, perché loro non fanno mai nulla per caso, sono molto metodici e precisi nel loro operato.
Per gli alieni il DNA è sicuramente una fonte di informazioni importante, è pur vero che effettuando moltissimi esami/test... però, sembrerebbe a tutti gli effetti che anche il genoma sia parte integrante e che questo faccia parte del loro monitoraggio periodico sugli addotti. A questo punto, come ulteriore ricerca scientifica, potremmo affidarci ad un esperto genetista insieme ad un bravo biologo molecolare per poter trovare qualche differenza, eccezione o singolarità sul DNA degli addotti che, forse, non sono presenti nelle persone che non rientrano in questo particolare fenomeno.
Se ci sarà mai un minimo distinguo tra questi 2 diversi DNA e cioè, quello dell’addotto e quello di tutti gli altri non addotti, allora forse potremmo scoprirlo solo in questo modo.
In tal caso, ci vorrà l’esperienza, l’intelligenza e la bravura di questi specialisti nel trovare all’interno del DNA queste "ipotetiche" difformità (sempre che ci siano) e se ne avremo la capacità di accedervi con le nostre attuali capacità tecnologiche e conoscenze scientifiche.
Se è vero che in un lungo passato la razza aliena dei biondi/nordici abbia potuto fabbricare l’Homo Sapiens Sapiens che siamo diventati oggi, agendo e manipolando in diverse fasi il DNA di un antico ominide già presente sulla Terra, allora è molto probabile che questa loro creazione/sperimentazione sia ancora di loro interesse e (non è da escludere) che questa possa essere monitorata proprio con gli addotti.
Ovviamente, solo su alcune persone con una propria specifica eredità genetica, eredità che potrebbe essere collegata a quella fase iniziale dell’alterazione e manipolazione del DNA messa in atto in tempi antichi. In ultimo, potremmo eseguire ulteriori indagini scientifiche attinenti all’ultima fase del prelevamento, ossia, l’accompagnamento a casa della persona prelevata con il successivo risveglio.
Oltre alle già citate tracce organiche e chimiche che potremmo trovare sul corpo, esistono molteplici testimonianze e segnalazioni di indumenti indossati e ritrovati al contrario, ma non solo; su questi vestiti potrebbero esserci ulteriori presenze estranee, come ad esempio, delle minuscole particelle di polvere di vario genere che potrebbero assomigliare a qualcosa di molto simile al brillantine (quello per barba e capelli).
Nulla ci toglie dal poter studiare scientificamente anche queste minuscole presenze estranee, ritagliando un pezzetto di quell’indumento interessato da queste particelle per farlo esaminare da un chimico analitico, onde poter identificare la caratterizzazione chimico-fisica, nonché la determinazione qualitativa e quantitativa dei componenti di quel campione recuperato contenente tracce aliene.
Non dobbiamo dimenticarci, che nella fase del prelevamento e accompagnamento a casa dell’addotto è giocoforza che gli alieni debbano entrare in casa.
Ebbene, anche in questo caso si creeranno delle tracce non visibili a occhio nudo di questa loro presenza, impronte plantari e digitali che potranno essere rilevate e quindi studiate con metodi e tecniche di raccolta che ben conosciamo, ma comunque rilevabili senza alcun problema. Sappiamo anche, che nella prima fase del prelevamento spesso si presenta la razza aliena dei Grigi con 3 o 5 unità, che, in caso di difficoltà, possono essere coadiuvati da altre razze aliene come ad esempio i Biondi/Nordici e altre razze come i Bianchi e i Testa a Cuore. Sembrerà curioso, divertente, strano ed inverosimile, ma, secondo alcuni racconti rilasciati dagli addotti, avverrebbero strane e inspiegabili sparizioni dalle case durante le abductions. Sparirebbero infatti dolci, patatine e caramelle, perché, a quanto pare, questi Grigi sembrerebbero davvero molto golosi e quindi non si sottrarrebbero dal provare e assaggiare certi cibi lasciati in casa sul tavolo, anche di proposito.
In qualche modo, sarebbero incuriositi e attratti dai nostri così detti "cibi spazzatura".
Anche in questi casi, sicuramente, avranno lasciato impronte digitali sulle confezioni, tavolo o su altri suppellettili, oltre alle impronte plantari lasciate sul pavimento e sull’addotto stesso citate poc'anzi. Chiaramente, una volta giunti a casa e al risveglio, per poter individuare qualsivoglia anomalia, l’addotto dovrà impegnarsi a controllare ed ispezionare il proprio corpo, sia da solo che facendosi eventualmente aiutare da una seconda persona, soprattutto, sul retro della corporatura, oltre ad eseguire dei controlli medici per alcuni malesseri o affaticamenti che potrebbero presentarsi.
In questo contesto, al risveglio, non mancano segnalazioni di sensi di nausea, improvviso sfinimento con conseguente perdita della propria energia o fisicamente abbattuti con un sapore amaro in bocca. Emergono anche riscontri di esantemi (eruzioni cutanee) localizzati inspiegabili, quali brutte irritazioni agli occhi e scottature sul corpo con la possibilità di perdita di capelli. Se questi controlli medici con relative analisi da concordarsi potessero essere eseguite subito dopo la fine del prelevamento e risveglio, ancora meglio, perché, anche in questo caso, si produrrebbero delle prove scientifiche seppur nel contesto della medicina. A prescindere dai diversi malesseri che possono manifestarsi sugli addotti, questi sono da considerarsi dei veri e propri indizi medici e che sono parte integrante, nonché una diretta conseguenza del fenomeno delle abductions, senza considerare gli eventuali disturbi psicologici che possono creare una tale esperienza insolita e particolare.
Essere rapiti dagli alieni non è affatto un privilegio, ne tanto meno una passeggiata salutare, seppur ripetuti periodicamente, nonché più volte nella propria vita è un fenomeno in cui non ci si abitua mai; così come non ci si abitua a trovarsi di fronte dei personaggi non terrestri e provenienti da altri mondi che, con il loro mistero e segretezza, possono comunque incutere timore, paura ma anche terrore, **semplicemente per il fatto che non sono di questo mondo.
Nota Silverland:
**penso di poter parlare a nome dell'intera umanità, sfido chiunque a non essere "terrorizzato" di fronte alla presenza di uno di questi esseri.
Il solo immaginare di trovarsi davanti a se una figura non di questo mondo basterebbe già per terrorizzare chiunque. Gli alieni potranno pure essere tecnologicamente superiori agli umani per poter fare tutto quello che fanno in modo indisturbato e con la consapevolezza di essere incontrastabili; però, pur essendo ignoranti, retrogradi o inferiori, i terrestri possono studiarli, perché anche gli extraterrestri sono fatti di carne, ossa e sangue, quindi anche loro lasciano delle tracce che possiamo benissimo rilevare, analizzare.
Tracce che sono costretti a lasciare, senza poterle nascondere, visto che hanno deciso di attuare questa ingerenza, mediante un vero e proprio contatto corporeo, forzatura e costrizione che gli addotti devono subire senza aver alcuna scelta.
Problematica questa, che non appartiene solo alle persone rapite dagli alieni, ma che riguarda tutti noi e che dovremmo iniziare a studiarla seriamente e scientificamente visto che è un fenomeno è globalizzato.
Bisognerebbe avere la volontà di impegnarsi a studiare questo fenomeno a livello mondiale come per gli UFO, anche o con modalità di indagine e studio simili a delle vere e proprie ricerche o indagini forensi e che, probabilmente, potrebbe essere l’unico modo per dimostrare la loro presenza e la loro ingerenza nei nostri confronti.
Quello che è stato espresso in questa valutazione sul fenomeno delle abductions, sono solo alcuni esempi su come potremmo approcciarci scientificamente per studiare e analizzare questo fenomeno reale dei rapimenti alieni. Quindi, nulla vieta l'attuazione di diverse metodologie di ricerca volte a testimoniare questa loro intromissione.
Detto ciò e nonostante esistano le capacità (umane) per uno studio in tal senso, il problema principale potrebbe essere quello di dover fare tutto da soli e a proprie spese; perché se per gli UFO ci sono state agenzie governative adibite a svolgere tale compito, purtroppo, per i rapimenti alieni non possiamo dire lo stesso.
Di fatto, solo fondazioni e/o organizzazioni private, soprattutto negli Stati Uniti, sono riuscite a studiare questo fenomeno grazie alle sovvenzioni e alle donazioni private; però, a onor del vero, con metodi non prettamente scientifici come ad esempio quello di estrapolare le informazioni mediante le le ipnosi regressive.
Concludendo, per i prelevamenti alieni, nessuna università o agenzia governativa ha mai studiato ufficialmente e alla luce del giorno questo fenomeno; mentre e con buone probabilità, non possiamo dire lo stesso per alcuni apparati segreti governativi di vari paesi che lavoravano e forse lavorano ancora in un contesto di assoluta riservatezza senza far trapelare nulla. Se è pur vero che ci sono stati eminenti studiosi, scienziati e docenti di università anche famose, questi professori hanno comunque sempre indagato in assoluta autonomia e a proprie spese, senza che il proprio rettorato sovvenzionasse queste loro ricerche. Al contrario, i colleghi e la stessa direzione universitaria hanno sempre denigrato questo tipo di studi cercando anche di sospendere quel professore che aveva osato analizzare un fenomeno assolutamente scomodo.
John Edward Mack (un punto di riferimento per molti ufologi, psicologi e ricercatori) era uno di questi e ci teniamo a ricordarlo, docente che aveva una cattedra in psichiatria nella rinomata e famosissima Harvard Medical Scool di Boston nello stato del Massachusetts negli Stati Uniti d’America. Anche la Professoressa universitaria Karla Turner indagò su questo fenomeno e non solo perché lei stessa era coinvolta con la propria famiglia, ma perché aveva capito che questa intromissione aliena non riguardava solo lei, ma era a tutti gli effetti una problematica ad ampio spettro così estesa che coinvolgeva (e forse coinvolge ancora) tantissime altre persone.
Una buona parte degli addotti vorrebbe capire meglio il fenomeno in cui sono malgrado coinvolti e di cui farebbero volentieri a meno e, consapevoli del fatto che (al momento) nessuno sia in grado di aiutarli ad evitare questa costante intrusione nelle loro vite e privazione delle proprie libertà anche se solo per alcune ore quando questo avviene.
D'altro canto però, nessuno potrebbe vietare di istituire un gruppo scientifico indipendente, anche internazionale, tra gli addotti provenienti da diversi paesi (magari supportati anche da un team di medici, psicologici etc), che, grazie alle loro esperienze e contatti duraturi con questi esseri, potrebbero rivoluzionare questo ramo dell’ufologia e far luce sulla reale presenza di questi esseri provenienti da altri mondi.
Spesso queste presenze aliene vengono etichettate da una parte dell'ufologia come 《fratelli cosmici》. "Cari ufologi, cosa c'è di fraterno nel rapire contro la propria volontà le persone (già da piccoli) per scopi ignoti senza lasciare alcuna scelta?"
E, a onor del vero, gli addotti non hanno neanche avuto la possibilità di poter scegliere di essere addotti, perché anche questo gli è stato negato dagli alieni che hanno deciso per loro.
Ad ogni modo, qualsiasi sia il motivo e lo scopo, i fratelli non si comportano così, perché la crudeltà e la disumanità appartengono alla malevolenza e ostilità.
Se gli alieni non vogliono fornire spiegazioni in merito per giustificare tali attività neanche ai diretti interessati (gli addotti), che probabilmente dovranno subirle per tutta la vita o fino a quando per gli alieni sarà necessario, ci pongono nella condizione di non poter scegliere, classificando legittimamente e in modo assolutamente contrario tutto quello che può essere considerato fraterno.
Maury
Fonte e canale you tube di Maury