Cosa fa un ingegnere informatico quando scopre di possedere poteri di percezione extrasensoriale? Inizia a indagare!
Attraverso una serie di esperienze straordinarie, un nuovo mondo si apre davanti ad Adrian Dvir, ignaro ingegnere informatico. Un mondo sorprendente e affascinante di forme di vita altre dimensioni, di vite passate, di guide spirituali, di esseri ed entità e...
Alieni provenienti da dimensioni parallele.
Attraverso i suoi tentativi di conciliare la sua educazione basata sulla scienza empirica con strane esperienze, scopre il lato pratico della questione: la guarigione.
Può sfruttare i suoi poteri per curare gli altri!
Attraverso questo obiettivo comune, ad Adrian si uniscono altri esseri provenienti da altri mondi, con intenzioni positive. Insieme, questa bizzarra squadra, composta da un guaritore in carne e ossa ed entità spirituali invisibili e alieni, può curare le persone!
Attraverso le sue comunicazioni telepatiche con entità e alieni, Adrian Dvir cerca di comprendere meglio l'universo in cui viviamo... e l'universo si rivela un luogo meraviglioso ben oltre ogni immaginazione. Un luogo abitato da una moltitudine di forme di vita, la cui cultura e tecnologia sono molto più avanzate delle nostre... e sono qui per aiutarti!
E' chiaro che le affermazioni di Adrian Dvir devono essere prese con molta cautela, poi ognuno è libero di tirare le proprie somme e farsi una propria idea su quanto raccontato.
Tuttavia, questo articolo potrebbe ritornare utile per tutti coloro che effettuano ricerche sui rapimenti e impianti alieni, a cosa servono e come potrebbero funzionare questi ultimi.
Lo stesso Adrian Dvir ha stilato un resoconto basato sulle informazioni provenienti dal Team Medico Alieno di cui lui stesso è in contatto. Gli impianti alieni rappresentano un fatto noto e ben
documentato, anche perché la stragrande maggioranza delle persone che hanno avuto incontri con gli alieni o che sono state addotte possiedono impianti che potrebbero servire come sistema di
tracciamento ed identificazione.
Premesso che questo tipo di collaborazione medica e l’attività extraterrestre sta avvenendo in Israele dal 1995. L’equipe medica aliena proviene da altri regni o dimensioni per curare gli esseri
umani in cliniche alternative grazie al supporto di guaritori Medium.
I pazienti sentono strane sensazioni durante i trattamenti (prurito, caldo o freddo) e alcuni partecipano anche alle comunicazioni con il team di medici alieni.
Il numero di cliniche degli alieni sta aumentando costantemente e, attualmente (2011), ci sono più di 50 cliniche in Israele e circa 500 negli USA.
Tali cliniche esistono anche in altri paesi (Inghilterra, Danimarca, Australia) e tale attività medica degli ET contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica e aumentare il riconoscimento
dell'esistenza degli alieni.
La collaborazione tra gli ET medici e i guaritori Medium, racconta Adrian Dvir, rappresenta sicuramente un balzo in avanti nelle relazioni (diplomatiche future) di scambio e collaborazione tra
umani e alieni. Gli alieni che tentano di intervenire o colloquiare con gli esseri umani nelle cliniche di medicina alternativa, lo fanno sempre dopo che i pazienti danno il loro pieno consenso.
Nessun rapimento alieno è mai avvenuto durante i colloqui o durante le visite mediche. Ii team medico alieno collabora e risponde alle domande su temi diversi, tra cui: informazioni sugli alieni
e la loro attività sulla Terra, argomenti scientifici in generale, astrofisica e gli eventi d’attualità che riguardano la Terra.
Massimo Fratini
Collaboro con il team medico degli alieni fin dal 1994.
Loro hanno descritto gli impianti come un mezzo per localizzare e identificare i pazienti per i trattamenti futuri. Ciò assomiglia al modo in cui i nostri scienziati etichettano gli uccelli e attaccano trasmettitori agli animali selvaggi per tracciarne gli spostamenti.
Gli alieni mi hanno detto che io ho 5 impianti di questo tipo nel mio corpo.
Quelli che hanno inserito loro sono 3, mentre, i 2 restanti, sono stati messi da altre razze aliene. Anche Haya Levy (altra contattata, medium e guaritrice; n.d.t.) è rintracciabile in questo modo. Lei ricorda che 20 anni fa ebbe un incontro con gli alieni e da allora cominciò a soffrire di problemi respiratori nelle vie nasali. Un medico le disse che aveva un pezzo di tessuto nel naso e le raccomandò di farlo asportare chirurgicamente.
Ma lei rifiutò. Un anno fa (quando questo articolo venne redatto), Haya chiese al capo del team medico alieno X3, suo referente, di effettuare un check su questo pezzo di tessuto.
X3 le rispose che si trattava di un impianto di tracciamento che lui stesso rimosse poi dal naso e lo reimpiantò in un’altra parte del suo corpo.
Gli venne spiegato, che, vista l'importanza di questi impianti, loro non rimuovono mai quelli che vengono inseriti da altri tipi di alieni. Per questo motivo, se gli impianti creano problemi alla persona, lui li riposiziona in altri posti. Gli impianti di tracciamento e identificazione sono quelli più semplici e servono per usi futuri, per localizzare e identificare i soggetti umani da studiare o per riconoscere le persone che possono potenzialmente andar bene per contatti futuri. Ci sono numerosi team alieni di ricerca che sono attivi in diversi campi di studio: medico, ecologico, sociologico e di sopravvivenza alle esplosioni atomiche.
Il 25 Dicembre del 1997 Haya ed io avemmo un incontro con Avi Grief, il capo del centro ricerche UFO di Israele. Durante uno dei suoi test, egli chiese agli alieni di identificare un oggetto racchiuso in un involucro. Inizialmente gli alieni non volevano rispondere alla domanda posta, sostenendo che non gli era consentito fornire simili informazioni.
Alla fine però, svelarono che l’oggetto racchiuso nell'involucro era un impianto alieno di riconoscimento ed identificazione. Avi Grief confermò che l’oggetto era molto piccolo, meno di un millimetro e che era stato rimosso chirurgicamente dal braccio di qualcuno.
In seguito a questo episodio, cominciai a chiedere informazioni agli alieni circa questo impianto; essi mi spiegarono che si trattava di un vecchio tipo di impianto che proveniva da una specie aliena meno avanzata e che la composizione dell'impianto era costituita da un qualche materiale fisiologico.
Chiesi maggiori informazioni sul suo funzionamento e mi venne spiegato che sostanzialmente questi impianti svolgono la stessa funzione dei “transponder” (come quelli presenti sugli aerei, che permettono ai controllori del traffico aereo di tenere sotto controllo, minuto per minuto, ogni velivolo in volo distinguendoli proprio grazie al segnale emesso dal transponder; n.d.r.. La parola Transponder sta per transmitter-responder, ovvero, uno strumento elettronico che manda e riceve segnali radio.).
Ma è un pezzo di materiale, non è un’apparecchiatura.
Gli alieni spiegarono che ogni atomo e ogni molecola posseggono uno specifico “rumore” sotto forma di onda a bassissima frequenza.
Ogni pezzo di materiale possiede il suo gruppo di “rumore” molecolare ed un gruppo di frequenze. L’impianto di riconoscimento ed identificazione è costituito da un composto di materiali specifici ed ha una specifica forma. Questo minuscolo pezzo di materiale agisce come un’antenna ricevente e trasmittente allo stesso tempo.
Gli alieni non utilizzano onde elettromagnetiche.
Loro asseriscono di usare altri tipi di onde a bassissimo livello atomico o sub-atomico.
Gli alieni trasmettono questo tipo di onde e gli impianti che le ricevono, risuonano e le ritrasmettono indietro verso la fonte che le ha originate.
La diversità e la complessità di tali onde (come una orchestra sinfonica) permette quindi di distinguere fra i molti impianti. Avi Grief portò l’impianto ad uno specialista e questi lo studiò al microscopio, la conclusione finale in merito all'oggetto analizzato fu che l’oggetto presentava analogie in termini di somiglianza ad un comune pungiglione o ad un aculeo di un insetto. Gli alieni dissero che la forma dell’impianto non fu una scelta casuale, ma fu una scelta ponderata per rendere il suo aspetto più naturale possibile, nascondendo conseguentemente la reale sua origine.
Gli impianti oggi in uso dal team medico, sono composti da materiali speciali che non possono essere rilevati, oppure, assomigliano a normali tessuti corporei o a coaguli ematici.
Gli alieni impiantarono nel corpo di Haya Levy un apparecchio di ascolto che le permetteva di udire i discorsi degli alieni. Si trattava di un apparecchio trans-dimensionale che trasformava il suono alieno proveniente dalla loro dimensione alla nostra trasmettendolo direttamente nel cervello umano.
Uri Gal ricevette un'apparecchiatura di ascolto simile a questa.
Purtroppo, nei miei confronti, gli alieni non ebbero successo nell’impiantarmi questo strumento. Scoprii in seguito, che loro dovettero aggiustare e costruire su misura ogni apparecchio per il suo ricevente. Questo comporta un tedioso lavoro per trovare le giuste frequenze nel nostro cervello affinché queste possano lavorare in simbiosi con questo "impianto". Ad ogni modo, loro mi impiantarono qualcosa di diverso.
Nel 1994 gli alieni eseguirono molti interventi sul mio cervello, ma non mi dissero mai esattamente cosa mi stessero facendo.
L'unica informazione che ricevetti fu quella che sarei stato a loro connesso.
Circa un anno dopo mia madre si ammalò molto gravemente e fu ricoverata in ospedale; non ebbi modo di contattare Haya per chiedere l’aiuto degli alieni e, preso dal panico, decisi di contattare telepaticamente gli alieni mentre mi stavo dirigendo verso l’ospedale e, con mia grande sorpresa, ricevetti una risposta da una donna aliena.
Lei, nonostante fosse altrettanto sorpresa, trasferì prontamente la mia richiesta ad un medico. In seguito contattai Haya e lei mi confermò che, in quell'occasione, contattai la centrale telepatica degli alieni. Ulteriori ricerche mi rivelarono che gli alieni mi impiantarono un’apparecchiatura di comunicazione telepatica a lunga distanza bi-direzionale che gli alieni la usavano per la sorveglianza. Loro sapevano dove mi trovavo e cosa stavo pensando.
In seguito scoprii anche come far funzionare da solo questa apparecchiatura.
Gli alieni erano molto contenti di ciò e loro si aspettavano che lo facessi.
Sostanzialmente, l’impianto è un sofisticato apparecchio che lavora con alcuni tipi di onde sconosciute, esso genera onde telepatiche nel mio cranio, che vengono poi rilevate dal mio cervello come miei pensieri. Il canale di comunicazione con la centrale telepatica è sempre aperto e gli alieni sono costantemente in ascolto del mio cervello.
Trovai in seguito che si tratta proprio di un "programma computerizzato" che esegue la traduzione simultanea dei miei segnali mentali in linguaggio alieno.
Lo stesso "apparecchio" è responsabile della traduzione delle risposte al mio cervello e gli alieni lo usano per mettere in comunicazione le diverse specie che lavorano insieme.
Un giorno mi misi in contatto con loro e l'operatore che rispose lo fece solo con “si” e “no", senza aveva alcuna iniziativa; questo è lo strano modo di fare degli alieni.
Successivamente scoprii che, per via del fatto che l’operatore alieno della centrale era molto occupato, mi misero in contatto con una "segretaria elettronica di intelligenza artificiale" chiamata Alex. L'usare questo canale di comunicazione totalmente telepatica però presenta il grande inconveniente che io non riesco a capire se l’informazione appartiene a me (se sono io a produrla) o se proviene dall’esterno.
Allo stesso tempo, questa cosa ha il grande vantaggio di trasferirmi informazioni che gli alieni non possono o non vogliono fare attraverso il canale fonetico.
Approfittando della circostanza che noi 3 siamo in contatto con gli stessi alieni, per essere sicuri che non si tratti della nostra immaginazione proviamo 2 o 3 volte le informazioni ricevute.
❖ Impianti centrali di comunicazione personale
Recentemente, 12 Dicembre 1998, gli alieni mi chiesero il permesso di sperimentare un nuovo impianto di comunicazione che loro chiamavano: "centrale di comunicazione personale". Questa apparecchiatura computerizzata molto intelligente e modulabile offre (si suppone) una sorta di aiuto o di supporto per stabilire comunicazioni telepatiche con la centrale telepatica degli alieni e gli altri alieni.
Gli alieni asserivano che io ero stato il primo umano a sperimentare questo tipo apparecchio. Gli alieni la usano regolarmente.
Come una segreteria elettronica intelligente, le sue funzionalità progrediscono nel tempo.
Ho cercato di contattare questa segreteria ma non ho ricevuto alcuna risposta.
A Uri fu detto che l’apparecchio viene usato principalmente dagli alieni per monitorare il mio stato di salute e i miei parametri fisiologici. In futuro imparerò gradualmente ad usarlo.
Sono consapevole che, uno strumento così intelligente, ha bisogno di un certo periodo di tempo per imparare la mia personalità e il mio vocabolario prima che loro possano fare veramente il lavoro di traduzione. E, naturalmente, io ho bisogno di tempo per abituarmi all’idea di avere un computer nella testa.
❖ Impianti alieni di tipo medico
L’Uri Gal Medical Team è una squadra di ricercatori specializzata in impianti di tipo medico.
Questi sono impianti che sostituiscono o supportano le funzioni naturali del corpo o dei singoli organi che non funzionano nella giusta maniera.
C’è un intero capitolo nel mio libro di 400 pagine nel quale intervisto il Prof. Bach, un alieno rettiliano e scienziato in medicina e tecnologia a capo dell’Uri Gal M.T..
Gli impianti sono composti da materiali bio-compatibili e assomigliano a normali tessuti corporei; infatti, se gli impianti vengono rimossi chirurgicamente, per via della nostra attuale tecnologia questi non possono essere riconosciuti come manufatti alieni.
Gli impianti alieni durano a lungo; possono sopravvivere alla morte della persona e utilizzano poca o nessuna energia. In alcuni casi utilizzano l’energia del corpo, oppure, dispongono di una fonte di energia interna, energia nucleare miniaturizzata racchiusa in uno speciale cristallo che trasforma questa energia in una forma utilizzabile.
Tuttavia, la tecnologia degli impianti è molto più avanzata della nostra, così avanzata che va oltre la nostra comprensione. I tecnici alieni con cui io ho parlato dichiarano che loro stanno lavorando a livello sub-atomico.
Articolo di Adrian Dvir