Vi è mai capitato di svegliarvi nel bel mezzo della notte e sentire la presenza di qualcuno?
Vi è mai capitato di vedere un’ombra di cui si percepisce la consistenza?
Vi è mai capitato di vederla accanto al vostro letto come se vi guardasse ?
E ancora, vi è mai capitato di vederla passare per i corridoi di casa?
E' successo?
Secondo molti, la risposta è si.
E una volta vista, questa si è allontanata scivolando come una normalissima ombra proiettata su un muro. Ma era davvero solo un ombra?
Mmm... Proviamo a capirci qualcosa di più.
Riportiamo qui di seguito, un'intervista di Lavinia Pallotta al ricercatore americano, Jason Offutt. Su X Times dell’ottobre 2009 pubblicai un’intervista a un bravo ricercatore americano, Jason Offutt, sul fenomeno Shadow People, il popolo ombra.
Si tratta di un argomento poco dibattuto in Italia, che però, quandò uscì, suscitò molto interesse e alcuni testimoni mi contattarono per raccontarmi le loro esperienze.
Ultimamente diverse persone mi hanno domandato informazioni a riguardo, così ho pensato fosse cosa utile riportare l’articolo apparso sulla rivista.
❖ Gli Uomini Ombra
Secondo chi li ha visti, sono più neri della notte, sembrano nutrirsi della nostra paura e appartenere ad altre realtà. Presenze sinistre, a volte indifferenti e a volte minacciose, potrebbero popolare dimensioni a noi sconosciute.
Esistono testimoni di esperienze di cui ben pochi ricercatori (anche di confine) desiderano occuparsi, perché sembrano evadere da qualsiasi classificazione.
Eventi che sfuggono alla logica di identificazione della nostra realtà e che spesso vengono accantonati come incubi, o nevrosi. Tuttavia, i racconti sono troppi per poterne decretare, in onestà, l’inconsistenza e sono abbastanza particolareggiati da aver creato una letteratura specializzata in un ambito di studio ben preciso.
Chi vi si dedica deve avere una preparazione multidisciplinare, essere aperto ai diversi campi del sapere e credere nell’”impossibile”. Jason Offutt, giornalista e scrittore americano è forse il nome più noto e il più attivo in questo campo.
Ha raccolto centinaia di resoconti e vissuto in prima persona alcune esperienze che non ha timore di raccontare. Lo abbiamo contattato per chiedere a lui di parlarci degli Shadow People, gli Uomini Ombra.
Lavinia Pallotta:
Cosa si intende per “Shadow People” e di che tipo di fenomeno si tratta?
Jason Offutt:
«Il termine “Shadow People” fa riferimento all’apparizione di ciò che io ritengo essere diversi tipi di entità. Secondo tutte le testimonianza, gli Shadow People sono “più neri della notte, ombre di forma umana generalmente bi-dimensionali”.
Il loro comportamento tanto diverso mi porta a credere che non si tratti sempre dello stesso tipo di entità. Gli Shadow People vengono visti in qualsiasi momento del giorno, in qualsiasi
località e paese. Mi sono giunti resoconti dal Nordamerica, dal Sud Africa e dall’Australia».
L.P.:
Ho letto che hai avuto esperienze personali. Puoi parlarcene?
J.O.:
«Quando avevo circa 8 o 9 anni, vedevo queste entità uscire da un angolo della mia camera da letto, oltrepassare il letto e andare verso l’ingresso.
Fortunatamente non sembrarono mai accorgersi di me, ma camminavano da un punto A a un punto B e il mio letto era in qualche modo nel mezzo. La mia famiglia viveva in una zona rurale e tenevamo le finestre aperte quando il tempo lo permetteva, così, quando vedevo quelle entità, la stanza era ben illuminata. Ho cercato spiegazioni terrestri per questi incubi ambulanti, ma non vi sono riuscito. Mi sono apparsi per circa un anno, anche se non tutte le notti. Per fortuna!».
L.P.:
Nel tuo libro, “Darkness Walks” scrivi che vi sono diversi tipi di manifestazione.
Puoi descriverne il comportamento secondo le tue conoscenze?
J.O.:
«Dalla mia ricerca ho potuto suddividere gli Shadow People nelle seguenti categorie:
L.P.:
Quali sono le possibili spiegazioni per questo fenomeno?
Pensi che potrebbe avere più di una sola origine?
J.O.:
«Ritengo che queste entità siano più di una cosa sola.
Alcune si comportano come nei tipici racconti di fantasmi; altre sono di natura più demoniaca. Le spiegazioni includono i fantasmi, i demoni, i jinn, gli spiriti che passano da un piano ad un altro, i viaggiatori interdimensionali, i viaggiatori temporali, gli extraterrestri, i presagi di morte e le proiezioni astrali. Io direi che sono tutto questo e anche di più».
L.P.:
Puoi descrivere 1 o 2 dei casi più significativi?
J.O.:
«2 casi che mi vengono subito in mente riguardano dei testimoni che videro degli Uomini Ombra mentre erano svegli. Molti degli incontri con le Shadow People, come gli incontri con fantasmi, extraterrestri, ecc., possono essere spiegati con il fenomeno della paralisi del sonno.
Quando ci svegliamo da uno stato REM, possiamo diventare consapevoli del mondo fisico attorno a noi, ma, incorporando ancora elementi onirici in questo mondo fisico.
Questo, aggiunto al fatto di essere consapevoli di essere svegli, ma impossibilitati a muoverci, la fa diventare un’esperienza piuttosto terrificante.
Il fatto che queste 2 persone non si trovavano sicuramente in uno stato di paralisi del sonno (nel mio libro ho cercato di eliminare gli incontri in stato di paralisi notturna) rende questi 2 casi estremamente significativi.
L.P.:
Si tratta di un fenomeno moderno o troviamo qualcosa di simile anche in antiche tradizioni?
J.O.:
«Sebbene il termine “Shadow People” sia relativamente nuovo, gli Shadow People non lo sono.
Durante le mie ricerche ho trovato esseri che corrispondono alla descrizione di Shadow People nel Cristianesimo (i demoni), nell’Induismo (spiriti che viaggiano da un piano ad un altro), nell’Islam (i jinn), nel Buddismo (entità oscure che le persone da me intervistate hanno ammesso esistere ma, allo stesso tempo, hanno rifiutato categoricamente di parlarne), e nello sciamanesimo degli Indiani d’America (gli uomini medicina che hanno fatto cattivo uso dei loro poteri si sono trasformati in qualcosa di meno che umano).
Quindi sì, le diverse entità che compongono gli Shadow People “sono in giro” da molto, molto tempo».
L.P.:
Nel tuo libro scrivi: “Gli Shadow People esistono. Queste entità camminano davvero nella nostra realtà e interagiscono con noi”. Di che tipo di interazione si tratta?
J.O.:
«Le interazioni (non includo gli incontri benigni, perché in questo caso non vi è interazione) sono quasi sempre negative. Variano dallo stare semplicemente in piedi vicino a un letto, a una porta, a un’entrata osservando le persone, al toccare o fare violenza fisica e psicologica.
Una donna con cui ho parlato in Australia mi disse che un Uomo Ombra tentò di violentarla».
L.P.:
Alcune persone possono percepire queste entità e altre no. Perché, secondo te?
J.O.:
«Per la stessa ragione per cui 10 persone che vedono lo stesso veicolo casualmente raccontano una storia diversa su ciò che è accaduto.
2 persone non vedono la stessa cosa nello stesso modo.
Se ti accorgi di un Uomo Ombra all’angolo di una strada, durante una passeggiata, l’amico di fianco a te potrebbe invece non prestarvi attenzione.
Questa, forse, è una ragione per cui molte persone non vedono gli Shadow People, siamo programmati per non farlo. Alcune persone mi hanno detto queste entità sembravano sorprese nell’accorgersi di essere notate. Ma è solo uno degli aspetti.
Dai resoconti di Shadow People che ho raccolto, devo pensare che alcuni di loro ti permettano di vederli (soprattutto quelli che sembrano nutrirsi della nostra paura).
Potrebbero camminare tranquillamente vicino a te proprio adesso, mentre stai leggendo questo articolo…»
L'uomo nero, presente nella tradizione di vari paesi, spesso identificato con la figura del Babau in Italia è una creatura leggendaria, un essere amorfo, cattivo, oscuro.
In Russia è noto come Buka, in Ungheria è noto come Mumus o Bubus, nell'area tedesca come Butzemann, negli Stati Uniti d'America è conosciuto come boogeyman (scritto anche bogeyman, boogyman o bogyman). Nei paesi ispanofoni tale figura è conosciuta col nome di El Coco. Nei paesi francofoni è invece noto come croquemitaine.
❖ Folclore italiano
L'uomo nero è un demone o uno spirito, ha l'aspetto di un uomo o di un fantasma ma nero, in alcune regioni, come la Valle d'Aosta, non ha gambe e dalla vita in giù sfuma in una punta.
Tuttavia, esso si manifesta anche in altre forme in base a come vuole catturare la propria vittima. Fino al XX secolo, la sua figura veniva accennata ai bambini che alla sera non volevano dormire; li si "minacciava", infatti, di chiamare l'uomo nero nel caso non avessero chiuso gli occhi e non si fossero addormentati come i parenti volevano.
Come la maggior parte delle creature oscure legate alle tenebre, l'uomo nero teme la luce a cui è vulnerabile e non può accedere ai luoghi dove essa regna, i bambini hanno spesso l'abitudine di tenere una luce accesa in camera quando dormono proprio per tenerlo lontano fino a quando non arriva la luce del giorno.
Nel Meridione, ed in particolare nel centro e nel nord della Puglia è spesso usato invece "vecchio col sacco", un fantasma con i compiti simili al tradizionale uomo nero, mentre nel sud della Puglia l'uomo nero è identificato con il nome di mamau .
In Sardegna è noto come mommottu, mommotti o anche bobotti, forse legato alla figura tradizionale dei Mamuthones. In Lombardia, in particolare a Milano e a Pavia, l'uomo nero ha l'aspetto di un fantasma nero con tratti umani, con la peculiarità di possedere delle piccole corna sul capo simili a quelle di una capra ma rivolte in avanti.
❖ Folclore americano
Per spaventare i bambini e impedire loro di fare azioni avventate e non alzarsi per girovagare durante la notte, i genitori parlavano loro del Boogeyman.
Numerose sono le canzoncine negli Stati Uniti in merito a questo personaggio degli incubi.
Il nome Boogeyman deriva, probabilmente, dalla parola inglese "Bogman" usata per indicare uomini che, banditi dalle loro comunità, erano costretti a rifugiarsi nelle torbiere, territori paludosi non reclamati da nessuno, in inglese Bogs.
Tali terreni, molto diffusi in Inghilterra, sono invece alquanto rari negli Stati Uniti, soprattutto nelle colonie originali, pertanto, l'espressione cessò di essere comprensibile e si deformò in Boogeyman. Un'altra interpretazione la fa derivare dai bogie, spiriti meschini che vivrebbero nell'ombra. Tali creature possono trovarsi nei granai, nelle cantine e in tutti quei luoghi polverosi dove la gente tiene le cose che non vuole buttare via.