Nel 1954 il governo della Colombia mandò parte della sua collezione di antichi oggetti d'oro in un tour negli Stati Uniti. Fra i monili, un pendente dorato che riproduceva un modello di velivolo ad alta velocità databile ad almeno 1000 anni fa, identificabile come una parte della cultura pre-inca Sinu.
La conclusione degli studiosi è che non rappresenti un animale (uccello), in quanto, le ali sono molto rigide e a delta. Il timone è di forma triangolare e la superficie piatta e rigidamente perpendicolare alle ali. A rendere più fitto il mistero, sulla parte laterale sinistra del timone, appare un'insegna, esattamente dove si pone nei velivoli odierni.
L'insegna è ancora più fuori posto di tutto l'oggetto, in quanto, si tratterebbe della lettera aramaica beth o B. Questo starebbe ad indicare che l'oggetto non è originario della Colombia, ma antecedente, appartenente a qualche popolazione del Medio Oriente che conosceva il segreto del volo.
Reperti con la presunta forma di aereo sono stati ritrovati presso le rovine di altre civiltà, quelle mesoamericane, che al pari di quella egizia possedevano conoscenze e tecnologia tanto avanzate da non riuscire a comprenderne tuttora alcuni loro misteri.
Una serie di monili d’oro furono scoperti nell’America Centro meridionale:
essi sono databili attorno al 500-800 d.C. e facevano parte della cultura pre-lnca Sinù.
Anche in questo caso, così come per l'Aereo di Saqqara, la forma è parecchio ambigua.
Si potrebbe congetturare che essi abbiano una forma zoomorfa, benché non sia affatto chiaro quale animale o volatile o insetto riproducano.
Questa circostanza appare inconciliabile con le altre rappresentazioni di animali ritrovate in queste medesime aree, ove la fauna è ritratta fin nei dettagli e gli animali sono perfettamente riconoscibili.
Perché, poi, la testa è disgiunta di circa tre quarti rispetto al resto del corpo?
I monili sono stati comparati con tutti i volatili, pesci, insetti e mammiferi allora viventi in quelle zone, ma nessuno è risultato somigliante con sufficiente convinzione.
Più lo si osserva, inoltre, sia dall’alto che di profilo e più dà il senso di qualcosa di meccanico e non legato alla natura.
Le ali infatti, sono rigide e disposte rigorosamente a delta rispetto al corpo, curvano leggermente inclinate verso il basso; su di esse vi sono due spirali in rilievo, la cui esatta copia è presente anche sulla testa. Il "timone" è triangolare, piatto e perpendicolare alle ali.
Sulla parte laterale sinistra del "timone" vi è un simbolo indecifrabile ( per alcuni molto simile alla lettera aramaica Beth o B, cosa che potrebbe far sorgere ulteriori controversie sulla sua origine, benché tale ipotesi sia stata scartata ).
Arthur Young, esperto disegnatore di elicotteri e aeromobili, analizzando un esemplare di questi, ha confermato che alcune caratteristiche ricorderebbero davvero i particolari propri di un aero. Sussistono però, alcune anomalie di base: le ali, per prima cosa, sono collocate troppo indietro e non sono disposte correttamente per il volo, così come la coda presenta delle difformità in tal senso.
Lo stesso Young suggerì una possibile e affascinante soluzione: la testa, così astrusa in quanto quasi spiccata dal resto del corpo, non è l’ipotetica cabina di pilotaggio, ma una sezione movibile che permette due diverse configurazioni al velivolo, una per il decollo e il volo, quando tale parte è ritratta all’indietro e rientrante nella fusoliera, l’altra per il rallentamento e l’atterraggio, allorché essa è posizionata in fuori come nel monile.
In tal mod, i principi dell’aerodinamica sarebbero salvaguardati e si otterrebbe un dispositivo per il volo all’avanguardia.