I circoli Ufologici sono in fermento.
Sono arrivate decine di richieste per analizzare gli strepitosi ritrovamenti scoperti nella casa di Gerusalemme del famoso egittologo Sir William Petrie; oggetti, che "potrebbero far riscrivere
la storia dell’antico Egitto se non del mondo intero".
Un video di YouTube postato il 13 Dicembre dal canale Paranormal Crucible, mostra quelli che sono antichi artefatti di sculture egizie che originariamente si trovavano nel "complesso di Giza" ma,
come riferito, presi dalla casa di Petrie a Gerusalemme dai rappresentanti del Museo Archeologico Rockefeller poco dopo il ritrovamento.
Secondo Shepard Ambellas di Intellihub News, gli artefatti egizi alieni scoperti, erano stati nascosti in una stanza segreta, situata dietro una libreria (foto sotto), nell’abitazione
dell’egittologo. Petrie, aveva apparentemente trovato prove di vita aliena sulla Terra prima della sua morte, nel 1942, ma decise di nasconderle nella sua casa di Gerusalemme.
Ora che i manufatti si trovano nelle mani del Museo Rockefeller (foto sotto), gli ufologi temono che non saranno mai accessibili al pubblico.
Tuttavia, Ambellas dice che alcune delle reliquie possono essere viste nel Museo Petri d’Archeologia Egizia di Malet Place, Camden, vicino a Gower Street, Londra.
Il prestigioso Petri Egyptian Archaeology Museum è in possesso di una vasta collezione di antichi manufatti egizi e sudanesi, come il più antico vestito di lino di Egitto (5000 aC).
Il museo espone anche sculture dei leoni del Tempio di Min a Copto e alcuni tra i più antichi prodotti della metallurgia nota delle antiche civiltà.
Tuttavia, il museo, non ha ancora ufficializzato alcun ritrovamento riguardante “Manufatti Egizi Alieni” nella vecchia casa dell’egittologo William Petrie situata a Gerusalemme.
Ma gli esperti credono che le reliquie extraterrestri più sensibili, siano tenute nascoste agli occhi del pubblico. Ambellas afferma che i manufatti egizi trovati nella casa di Petrie, collegherebbero l’antica civiltà egizia ad una avanzata civiltà Extraterrestre.
Tra i ritrovamenti ci sono anche 2 corpi mummificati alti meno di 1,2 metri.
Ambellas ha ipotizzato che queste 2 creature sono “probabilmente extraterrestri in natura, in quanto, gli scheletri alieni hanno teste allungate, grandi occhi ed una lunga sezione spinale”.
Altrettanto interessanti sono gli avanzatissimi dispositivi meccanici, tra cui un disco d’oro con un coperchio trasparente. Secondo Ambellas, i dispositivi high-tech hanno “un intricato meccanismo circondato da tubi d’oro a spirale, con diversi piccoli globi d’oro collegati”.
Questi manufatti, quindi, sono di origine aliena?
Beh, molto probabilmente si visto che sulle reliquie si trovano anche tavole di pietra che “sembrano mostrare un’astronave aliena”.
Mi chiedo il motivo per il quale Sir William Petrie e dei suoi colleghi abbiano mantenuto questi straordinari manufatti egizi e non di possibile origine terrestre, lontano dagli occhi dell’umanità.