La cultura Tiahuanaco (o Tiwanaku) fu un'importante civiltà precolombiana il cui territorio si estendeva attorno alle frontiere degli attuali stati di Bolivia, Perù e Cile.
Prende il nome dalle rovine dell'antica città omonima, nei pressi della sponda sud-orientale del lago Titicaca e approssimativamente 72 km a ovest di La Paz, sede del governo della Bolivia (la capitale formale dello stato è Sucre).
Alcune ipotesi sul nome, affermano che derivi dall'aymara Taypikala.
❖ La civiltà, il territorio e la città
La civiltà Tiwanaku fu contemporanea di quella Huari, che si trovava a nord di quella Tiwanaku, condividendone molti attributi, in particolare dal punto di vista artistico.
Tuttavia, i contatti tra le due culture sembrano essere stati limitati ad un periodo di 50 anni, durante i quali, vi furono sporadiche scaramucce riguardanti una miniera occupata per prima dai Tiwanaku. La miniera delimitava il confine tra le sfere di influenza delle 2 culture e gli Huari, tentarano, ma senza successo, di assicurarsela tutta per loro.
Il declino di questa civiltà sembra sia causato dall'invasione di popolazioni dal sud o nella perdita di fede nella religione predominante. Il collasso dei Tiahuanaco influenzò la crescita dei 7 regni Aymara, gli stati più potenti dell'area. Tutto il territorio fu conquistato, attorno al XV secolo, dagli Inca e annessi all'impero noto come Tahuantinsuyo.
La regione occupata dai Tiwanaku venne annessa alla provincia nota come Qulla Suyo, la provincia dell'est. Il territorio fu fondato approssimativamente attorno al 200 a.C., come una piccola città e crebbe tra il IV e il VI secolo, conseguendo un importante potere regionale nel sud delle Ande.
Nella sua massima estensione la città copriva 6 Km² e ospitava circa 40.000 abitanti.
Una sua caratteristica sono gli enormi monoliti di circa 10 tonnellate che si possono ancora ammirare nelle rovine dell'antica città. Il declino iniziò attorno al 950 fino al collasso completo attorno al 1100, quando il centro cerimoniale venne abbandonato.
L'area circostante non fu però abbandonata completamente, ma lo stile artistico caratteristico cadde assieme agli altri aspetti della cultura.
Non vi sono prove che la civiltà Tiwanaku utilizzasse la scrittura.
❖ La Porta del Sole
La Porta del Sole di Tiwanaku fu ricavata da un unico blocco di andesite, sul quale, vennero incisi rilievi, principalmente nella sezione trasversale collocata sopra il vano della porta lungo
1,40 metri. Il rilievo centrale, mostra il "Dio dei Bastoni", una figura armata di 2 scettri a forma di serpente, attorniata da altre 48 figure alate, di cui 32 con volto umano e 16 recanti la
testa di un condor. La Porta del Sole venne così chiamata, perché posizionandosi davanti ad essa all'inizio della primavera, si può osservare che il sole sorge esattamente sopra la metà della
porta. Una teoria sostiene che le 48 figure ricavate nella pietra rappresentino lo schema base di un calendario che sarebbe servito a determinare ulteriori riferimenti astronomici.
Secondo alcuni racconti che circolano sul web, la scultura o stele Ponce, incassata nel cortile del tempio di Kalasasaya è un crudo esempio di un minatore che sta utilizzando un attrezzo elettronico di luce-d'onda con il suo pezzo di ricambio, strumento utile per intagliare quelle pietre megalitiche che ritroviamo nelle strutture presenti in loco.
Sono ormai trascorsi diversi anni da quando si è cominciato a parlare della presenza di alcune tracce lasciate presumibilmente apposta da antiche civiltà che interagirono con esseri tecnologicamente molto avanzati e provenienti da chissà quale altro pianeta.
Per lo scettico che sente ancora il bisogno di demolire le migliaia di prove esistenti sul nostro pianeta, suggerisco solo di informarsi “seriamente” (su tale argomento) prima di sparare inutili sentenze che servono solo ad auto-convincere se stesso su qualcosa di cui l’umanità non può essere in grado di dare una spiegazione.
Possiamo infatti solo supporre che siano esistite diverse civiltà antiche che in qualche modo avevano una conoscenza tecnologica molto avanzata e che si sono estinte per cause sconosciute;
oppure, che qualche altra civiltà molto più avanzata abbia visitato il nostro pianeta in diverse epoche sfruttando questi antichi popoli, poi civilizzandoli, dettando loro una serie di regole da
rispettare, oltre a delle informazioni riguardanti soprattutto l’astronomia. Molti ricercatori parlano della presenza di civiltà aliene avanzate nel passato dell’umanità e, uno di questi è il
ricercatore americano Brien Foerster, che ha studiato alcune delle culture dell’antico Perù e Bolivia; egli sostiene che più di 10.000 anni fa esisteva una civiltà con una conoscenza tecnologica
avanzata, grazie alla quale, costruì diversi monumenti megalitici presenti nella Valle Sagrado in Cuzco (Perù), Puma Punku e Tiahuanaco (Bolivia). Mentre curiosavo per la rete in cerca di notizie
interessanti, mi sono imbattuto in un lungo articolo che riguarda un intervista da parte di Alan Brain a Brien Foerster. Alan è un ricercatore indipendente che collabora con il sito los
divulgadores e si occupa di astronomia, scienze, presenza extraterrestre nell’antichità, ecc.
Tra i libri che hanno riscosso più successo (di Brien Foerster) ci sono “El enigma de Tiahuanaco y Puma Punku”, “Más allá de Macchu Picchu, otros monumentos megalíticos del antiguo Perú” e “El
enigma de la deformación craneal”, quest’ultimo co-autore con il famoso ricercatore di culture antiche, David Hatcher Childress.
Le teorie di Brien Foerster sono state presentate in diversi capitoli della serie “Ancient Aliens”, in particolare: nell’episodio 22 della serie intitolata “Alienígenas y antiguos ingenieros”, in cui O’Brien spiega la sua ipotesi circa i veri costruttori del muro di pietra del Tempio del Sole a Ollantaytambo; e nell’episodio 38 intitolato “Los misterios de Puma Punku” dove Brien, accompagnato da altri ricercatori, analizza i tagli precisi e incisioni presenti nelle pietre incredibili di Puma Punku.
Alan Brain pone le domande alle quali risponde Brien Foerster
Alan Brain: Da dove nasce la tua passione per il Perù e Tiahuanaco?
Brien Foerster: In realtà sono sempre stato interessato ai misteri dei tempi antichi fin da quando ero un bambino. Quindi, quello che faccio ora è una conseguenza del desiderio di esplorare
il mondo. 6 anni fa ho deciso di venire in Perù per via della mia passione per la cultura Inca e, dopo 3 anni di vari spostamenti, ho capito che dovevo visitare Tiahuanaco, perché si trattava di
un sito archeologico megalitico.
Quando arrivai, rimasi stupito dal livello di lavoro nella pietra è allucinante, incredibile.
Alan Brain: Quanti anni hai trascorso investigando e viaggiando in Tiahuanaco?
Brien Foerster: Circa 3 anni. Sono stato in Tiahuanaco 5 volte.
Tutti questi viaggi sono parte della mia ricerca sulle antiche strutture situate in Perù e Bolivia. Sono presenti delle strutture imponenti a Cusco o Tiahuanaco dove le pietre si adattano quasi esattamente una dentro l’altra. Nel mio studio cerco di stabilire le relazioni tra queste strutture megalitiche e il periodo nel quale furono costruite, chi le ha costruite e con quali tecniche.
Alan Brain: Sono sicuro che conosci la posizione ufficiale o della maggior parte degli storici peruviani che datano Tiahuanaco al 1500 a.C. Cosa ne pensi?
Brien Foerster: A mio parere, la versione ufficiale o convenzionale è completamente ridicola e questa include non solo Tiahuanaco, ma anche Cuzco e la Valle Sagrado.
Ho passato diverso tempo a studiare la cultura Inca, ho scritto 5 libri su questo argomento e so di cosa erano capaci e ciò che non erano in grado di fare.
Loro erano sicuramente grandi costruttori, ma, ci sono alcune costruzioni di Cuzco, che gli Inca non avrebbero potuto fare perché non possedevano la tecnologia e, lo stesso accade in Tiahuanaco. La visione convenzionale è che Tiahuanaco risale al 1500 a.C., ma alcune parti di Tiahuanaco e Puma Punku risalgono a molte migliaia di anni.
Gli Aymara hanno vissuto in questa regione per almeno un migliaio di anni e hanno costruito molte strutture, tuttavia, non furono i soli responsabili di tutte le costruzioni che si trovano in loco. Lo stesso vale per gli Incas, anche loro non hanno costruito tutte le strutture, però sì, ne hanno costruite una buona parte.
A mio parere, le strutture o le costruzioni che sono tecnologicamente sofisticate (come i tagli millimetrici che sono presenti sulle pietre di Puma Punku o sulla parete del Tiemplo del Sol in Ollantaytambo) sono molto più antiche degli Inca o Aymara, ma con questo non voglio assolutamente sminuire queste culture meravigliose.
Alan Brain: Sono totalmente d’accordo con te, la versione convenzionale o ufficiale della storia dell’antico Perù non è molto convincente sotto diversi aspetti, non solo nella proposta
antica di Tiahuanaco. Secondo la tua ricerca, in quale epoca sarebbe stata costruita Tiahuanaco?
A mio parere, le parti più antiche di Tiahuanaco e Puma Punku hanno più di 10.000 anni.
Sono state costruite prima della fine dell’ultima era glaciale, perché molte persone non considerano che la glaciazione non determinò solo lo scioglimento delle calotte di ghiaccio ai poli, ma si trattò, di un evento drammatico che ebbe luogo in un periodo di tempo molto breve, forse, qualche migliaio di anni.
Durante l’era glaciale, ci fu un’attività vulcanica sproporzionata e, probabilmente, l’asse della Terra fu alterata. In questo drammatico evento morirono molti animali, piante e persone.
Queste strutture megalitiche presenti in Tiahuanaco e la Valle Sagrado degli Inca e che non possono essere state costruite dagli Aymara o gli Inca, sono ricordi o memorie di una cultura
antica che si estinse. Nel caso di Tiahuanaco e Puma Punku, gli Aymara arrivarono e le trovarono già fatte, quindi, se ne impossessarono e, in alcuni casi, gli costruirono sopra.
La verità è che gli Aymara costruirono molti edifici in Tiahuanaco, tuttavia si possono distinguere almeno 3 diversi periodi e 3 diversi stili di costruzione.
Le pietre con i tagli più precisi o più accurate sono quelle più antiche e appartengono a quello che io chiamo il periodo “Puma Punku”. Poi venne il periodo “Tiahuanaco” e quindi il periodo
della cosiddetta “civiltà Tiahuanaco”, 3000 anni fa.
Alan Brain: Ti sei fatto un’idea circa questa cultura che precede gli Aymara e gli Inca, la quale creò questi imponenti edifici in pietra?
Secondo te è possibile che questi costruttori megalitici erano alieni?
Brien Foerster: Sono abbastanza sicuro che questo sia l’unico pianeta che ospita la vita, né tanto meno l’unico pianeta che ospita vita intelligente.
A mio parere è molto probabile che ci siano altre civiltà nella nostra galassia e che visitarono la Terra in un passato remoto e probabilmente si sono mescolati con i primi esseri umani.
Questo è uno dei temi principali della mia ricerca ed è per questo che studiamo i crani allungati di Paracas, Cuzco e Tiahuanaco. La maggior parte di questi teschi sono prodotti da deformazioni. Questo significa che i bambini venivano sottoposti a questa tecnica dove il loro cranio veniva alterato per ottenere questo singolare aspetto allungato.
Tuttavia, abbiamo trovato altri crani le cui capacità craniche, ossia il volume interno del cranio, è del 25% più grande del volume interno di un teschio umano medio.
Tutti concorderanno sul fatto che sia possibile modificare la forma del cranio, ma non può essere aumentata la capacità cranica.
Inoltre, questi teschi pesano circa il 25% in più e alcuni di questi crani hanno due fori nella parte posteriore che sembrano essere stato utilizzati come punto di ingresso del sistema
nervoso o sistema sanguigno. Questi fori non sono presenti in un “normale” cranio umano.
Stando alla mia ricerca su questi crani allungati, suppongo che esisteva una antica razza di umani che non erano homo sapiens sapiens come noi, ma erano molto vicini a noi geneticamente e
questa somiglianza genetica gli permise di mescolarsi con gli esseri umani “normali”. Nel corso del tempo, la popolazione di questa razza di esseri con il cranio allungato sparì o si estinse, ed
è per questo che oggi non abbiamo più alcuna traccia di loro.
Sono del parere che questi crani allungati appartenevano ai discendenti di questa razza o civiltà estinta, la quale costruì i megaliti che troviamo ancora oggi in queste zone.
E’ come questi esseri sono venuti nella zona di Tiahuanaco, costruirono queste strutture che si trovano in Puma Punku e utilizzarono questo posto come una sorta di fabbrica per poi abbandonarla. Poi arrivò un’altra cultura che sfruttò le strutture di pietra per altri propositi.
Alan Brain: Quindi Puma Punku sarebbe stata una sorta di fabbrica costruita da presunti alieni per un qualche scopo sconosciuto?
Brien Foerster: E’ una possibile teoria. Probabilmente, lo scopo era quello lavorare l’oro e altri metalli. Non molto distante da Puma Punku sono presenti molti minerali come oro, argento e
rame. Inoltre, sembra che in passato un fiume sia stato deviato verso la zona di Tiahuanaco e Puma Punku, ragione in più per credere che in quel sito venivano lavorati metalli preziosi.
Quindi la mia teoria è che queste “persone” hanno sfruttato la zona fino ad un certo periodo, per poi abbandonarla. Dopodiché, sono arrivate altre culture che ne hanno approfittato per sistemarsi in quella zona.
Questa teoria e coerente con quelle di Zecharia Sitchin, il quale sostenne che Tiahuanaco e Puma Punku erano luoghi dove vi era una concentrazione di minerari sfruttata dagli Dei sumeri conosciuti come “Anunnaki” e coincide anche con le ricerche di Arthur Posnanky (1873-1946), il quale scoprì delle grotte che secondo la sua teoria furono utilizzate per l’estrazione di minerali. Lo stesso Posnanky sosteneva che Tiahuanaco avesse più di 15.000 anni.
Arthur Posnansky era un brillante ricercatore boliviano e un uomo molto intelligente.
Naturalmente, gli studiosi hanno fin da subito cercato screditare la sua carriera per via delle sue teorie e il suo modo di pensare poco conforme ad una mentalità scientifica.
Egli stava distruggendo la reputazione e il sostentamento degli archeologi convenzionali. Posnansky guardò con altri occhi il sito archeologico di Tiahuanaco e Puma Punku.
Io non posso che congratularmi con Arthur Posnansky per il lavoro che ha svolto.
Alan Brain: Perché pensi che sia così difficile che è uno storico convenzionale o studioso accetti queste teorie?
Brien Foerster: E' difficile, perché le loro carriere si basano sul fatto di pensare in modo specifico come d’altra parte gli è stato insegnato.
Quindi qualsiasi cambiamento radicale come sostenere che Puma Punku abbia più di 10.000 anni, anziché la visione tradizionale che data al massimo 2.000 o 3.000 anni il sito, fa paura a molti storici i quali hanno sviluppato la loro carriera all’interno di una visione tradizionale.
Credo che, in alcuni casi, esistono accordi su ciò che si può dire o non dire, per esempio, riguardo la storia. Chiunque cerchi di uscire dalle “righe” viene subito ridicolizzato, ed è in questo modo che alcuni ricercatori si sono visti sfumare la loro carriera.
Ricordo un episodio della prima stagione di “Ancient Aliens”, dove condividevi le tue teorie sulle gigantesche pietre di granito del Tempio del Sole di Ollantaytambo, sostenendo che questa struttura non poteva essere stata costruita dagli Inca.
Vero, si tratta della terza stagione, inserimmo un segmento di 20 minuti su Ollantaytambo e penso che sia uno dei più spettacolari siti archeologici, non solo in Perù, ma del mondo.
Ho portato con me in questo posto diversi ingegneri per cercare di capire come gli abitanti dell’antico Perù avrebbero potuto tagliare queste pietre con la massima precisione, ma la verità è che gli ingegneri non hanno le risposte.
Alan Brain: Ma il luogo in cui si fa riferimento è il Tempio del Sole (Templo del Sol) in Ollantaytambo, che è di granito. Alcune delle pietre del Tempio del Sole pesano oltre 40 tonnellate e provengono da una cava che si trova dall’altra parte del fiume.
Com’è possibile che delle persone, anche sfruttando la tecnologia moderna, siano in grado di muovere pietre di queste dimensioni, attraversando il fiume per poi trasportarle per diverse
centinaia di metri fino al luogo in cui si trova il Tempio del Sole?
Brien Foerster: Ancora una volta, questo fattore lascia gli ingegneri moderni increduli, non hanno la minima idea di come abbiano fatto.
Alan Brain: Tornando a Tiahuanaco, nella stessa regione dove si trovano i resti archeologici, sono stati rinvenuti 2 strani oggetti relazionati agli antichi abitanti di questa regione con
i Sumeri. Il primo è la Fuente Magna, una pentola di terracotta contenente simboli molto simili alla scrittura cuneiforme sumera la cui autenticità viene ancora discussa oggi; e la seconda è il
Monolito di Pokotia, che secondo alcuni ricercatori è scritto in un linguaggio che potrebbe essere classificato come protosumero.
Inoltre, alcuni linguisti come Emeterio Villamil di Rada hanno trovato tracce della lingua sumera nella lingua quechua e Aymara.
È possibile che i Sumeri abbiano raggiunto questa parte d’America?
Brien Foerster: E’ possibile. Forse i Sumeri vennero nella regione di Tiahuanaco o forse si trattava di un’altra cultura che aveva una lingua simile a quella sumera.
Quello che molti non capiscono è che, molto probabilmente, migliaia di anni fa le persone erano già in grado di navigare in tutto il mondo.
Non è poi così sofisticato costruire una barca con una vela in grado di attraversare l’Atlantico o il Pacifico. Per navigare non è obbligatorio possedere degli strumenti è molto importante sapere come navigare osservando le stelle, la Luna e il Sole.
Quindi questo potrebbe essere un chiaro segno che una cultura antica, probabilmente sumera, raggiunse la zona di Tiahuanaco circa 6.000 anni fa.
Alan Brain: Nell’episodio “Ancient Aliens” che riguardava Puma Punku ti trovavi nella zona archeologica di Tiahuanaco accompagnato da altri membri del team cercando di capire come
avrebbero potuto fare i tagli millimetrici su alcune pietre, qual è il parere degli altri ricercatori?
Brien Foerster: Mi trovavo a Tiahuanaco con David Hatcher Childress e Hugh Newman.
Nel mese di Agosto, tornerò a Tiahuanaco con Christopher Dunn, autore di “Giza Power Plant” e un gruppo di persone. Christopher Dunn, che è un ingegnere e specialista di macchine in grado di realizzare tagli millimetrici su diversi tipi materiali, porterà a Tiahuanaco una serie di strumenti di misura per fare le loro ricerche. Christopher Dunn è stato in Egitto e, anche lì, sono presenti tracce di una vecchia tecnologia, tuttavia è rimasto molto impressionato da Puma Punku. Lui ha una certa esperienza poiché ha lavorato nella costruzione di componenti per turbine di aeromobili. In Puma Punku, Christopher, ha trovato delle pietre che sono quasi perfettamente piatte. Queste pietre presentano incredibilmente un margine di errore di 0.0001 e 0.0002 di pollice su quella che sarebbe altrimenti una superficie perfettamente piana.
Un lavoro del genere non si può ottenere utilizzando martelli di pietra o utensili arcaici, ma bensì è necessaria una tecnologia moderna o addirittura più avanzata.
La cosa fantastica è che lo stile di Puma Punku, mi riferisco a questi tagli così precisi nella pietra che sembrano essere stati realizzati con un qualche tipo di apparecchiatura speciale, non esistono in qualsiasi altro luogo del pianeta. Non c’è nulla di simile in Perù, Sud America o Egitto.