Il Voyager Golden Record è un disco per grammofono inserito nelle 2 sonde spaziali del Programma Voyager, lanciato nel 1977, contenente suoni e immagini selezionate al fine di portare le diverse varietà di vita e cultura della Terra.
È concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie umana del futuro che lo possa trovare. La sonda Voyager impiegherà 40.000 anni per arrivare nelle vicinanze di un'altra stella. Le probabilità che venga trovato da qualcuno sono estremamente remote in rapporto alla vastità dello spazio interstellare.
Un suo possibile ritrovamento ad opera di una forma di vita aliena potrà avvenire soltanto in un futuro molto lontano. Il suo lancio è infatti visto più che altro come qualcosa di simbolico che non un tentativo reale di comunicare con forme di vita extraterrestri.
❖ Il contenuto del disco d'oro
Il contenuto del disco venne selezionato per la NASA da una commissione guidata da Carl Sagan della Cornell University.
Il Dott. Sagan e la commissione misero insieme una varietà di 115 immagini e un gran numero di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene.
Con questi venne inserita una selezione musicale proveniente da diverse culture e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse e la riproduzione del messaggio del presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim. Dopo le critiche ricevute dalla NASA sull'inserimento nelle placche del programma Pioneer dell'immagine di un corpo maschile e uno femminile nudo, l'agenzia spaziale non permise a Sagan di inserire immagini di uomini e donne nude.
I saluti nelle diverse lingue iniziano con l'accadico, parlato dagli Assiri circa 5.000 anni fa e finiscono con la lingua Wu, parlata attualmente in Cina.
Seguono le 55 lingue incluse nel Golden Record:
Music from Earth - Golden Record
Ascolta le incisioni del disco d'oro
Le informazioni incise sul disco d'oro per raggiungere la Terra
Carl Sagan (New York, 9 novembre 1934 – Seattle, 20 dicembre 1996) è stato un astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense.
È stato uno dei più famosi astronomi e astrochimici del XX secolo.
Lo si ricorda inoltre come grande divulgatore scientifico, come scrittore di fantascienza e come epistemologo in qualità di maggiore esponente dello scetticismo scientifico.
Nel corso della sua vita Sagan pubblicò più di 600 tra articoli scientifici e articoli di divulgazione scientifica e fu autore, co-autore o editore per più di 20 libri.
Nelle sue opere ha frequentemente appoggiato l'analisi scettica, l'umanesimo secolare e il metodo scientifico. È stato uno dei fondatori del Progetto SETI per la ricerca delle intelligenze extraterrestri.
❖ Biografia
Carl Sagan nasce il 9 novembre del 1934 a New York, nel quartiere di Brooklyn, da una famiglia ebrea di origine russa. Ha avuto una sorella, Carol e, la famiglia ha vissuto in un modesto
appartamento vicino all'Oceano Atlantico, in Bensonhurst, un quartiere di Brooklyn.
Secondo Sagan i suoi genitori erano Ebrei Riformati, la più liberale delle 3 principali correnti dell'ebraismo moderno. Sia Carl che sua sorella convengono circa il fatto che loro padre non era particolarmente osservante della tradizione religiosa, mentre la loro madre "sicuramente credeva in Dio, ed era attiva presso il tempio... e serviva solo carne casher".
Al culmine della Grande Depressione lavorò come portinaio presso un teatro.
Laureato in fisica, si specializzò in astrofisica presso l'Università di Chicago, dove conseguì il Ph.D nel 1960. Durante i suoi studi, spese diverso tempo lavorando nel laboratorio del genetista H. J. Muller. Dal 1962 al 1968 lavorò presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory a Cambridge, Massachusetts. Presso la Cornell University, Sagan diresse poi il Laboratorio per gli studi planetari e, come docente, tenne corsi di pensiero critico fino alla propria morte. Sebbene i posti disponibili per ogni semestre fossero solo 20, questi corsi contavano centinaia di iscritti all'anno.
Dopo la morte di Sagan, i corsi furono interrotti, per essere ripresi solo nel 2000 dal Dr. Yervant Terzian. Sagan era uno studioso profondamente appassionato dei misteri di Marte: il suo grande sogno era lo sbarco dell'uomo sul Pianeta Rosso, avvenimento che era certo si sarebbe realizzato presto. La base del rover marziano Mars Pathfinder, atterrato sul Pianeta Rosso nell'estate del 1997 è stata battezzata Carl Sagan Memorial Station proprio in suo onore. Pioniere dell'esobiologia, consulente della NASA per le più importanti missioni spaziali planetarie americane e ideatore del progetto SETI.
Fu lui assieme a Frank Drake a far apporre sulla sonda Pioneer 10 la famosa targa che reca i "saluti" del genere umano a eventuali intelligenze aliene.
Brillante scrittore e conferenziere scientifico, vinse nel 1978 il Premio Pulitzer per la saggistica con I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana (The Dragons of Eden). Nel 1980 ha fondato con Bruce Murray e Louis Friedman la Planetary Society, una società senza fini di lucro, con la missione di ispirare i popoli della Terra ad esplorare altri mondi, comprendere il nostro, e cercare vita altrove.
Muore il 20 dicembre del 1996 dopo una dura lotta contro il cancro.
❖ Risultati scientifici
Il contributo di Sagan fu essenziale alla scoperta delle alte temperature della superficie del pianeta Venere; secondo Sagan la superficie di Venere era secca ed estremamente calda,
contrariamente all'immagine di un piacevole paradiso che altri pensatori avevano immaginato. Avendo studiato le emissioni radio da Venere Sagan concluse che sul pianeta vi era una temperatura
superficiale di circa 500 °C, risultato confermato nel 1962 dalla sonda NASA Mariner 2, al cui progetto lo stesso Sagan lavorò.
Sagan fu tra i primi ad ipotizzare che una delle lune di Saturno, Titano, poteva possedere oceani di composti liquidi in superficie e che Europa, una luna del pianeta Giove, poteva possedere oceani d'acqua liquida al di sotto di una crosta di ghiaccio.
Questo potrebbe fare di Europa un mondo potenzialmente sede di forme di vita.
L'esistenza sotto i ghiacci di Europa di un oceano d'acqua è stata in seguito indirettamente confermata dalla sonda Galileo. Sagan ha inoltre contribuito a risolvere l'enigma rappresentato dalla foschia rossa osservata su Titano, concludendo che è composta di molecole organiche complesse che piovono sulla superficie della luna di Saturno.
Contribuì con ulteriori intuizioni riguardanti le atmosfere di Venere e Giove e il ciclo stagionale su Marte. Sagan stabilì che l'atmosfera di Venere è estremamente calda e densa, con pressioni che aumentano progressivamente fino alla superficie.
Considerava inoltre il riscaldamento globale come una crescente minaccia creata dall'Uomo, assimilabile al naturale sviluppo di Venere in un pianeta rovente, ostile alla vita, attraverso un effetto serra sfuggito al controllo. Sagan e il suo collega Edwin Ernest Salpeter della Cornell University specularono riguardo alla possibilità di vita nelle nubi di Giove, data la composizione della densa atmosfera del gigante gassoso, ricca di molecole organiche.
Dallo studio della variazione osservata nella colorazione della superficie di Marte concluse che questa variazione non era stagionale o dovuta al ciclo di qualche vegetazione come molti credevano, quanto piuttosto da spostamenti della polvere superficiale causata da tempeste di sabbia. Sagan è comunque più noto per le sue ricerche sulla possibile esistenza di vita extraterrestre, incluse dimostrazioni sperimentali della produzione di amminoacidi a partire da composti chimici semplici per azione di radiazioni.
❖ Sagan e l'ufologia
Sagan aveva qualche interesse circa i rapporti sugli UFO almeno dal 1964, quando ebbe diverse discussioni sul soggetto con Jacques Vallée.
Benché piuttosto scettico relativamente a qualsiasi straordinaria risposta alla questione UFO, Sagan pensava che gli scienziati avrebbero dovuto studiare tale "fenomeno", non fosse altro che per il diffuso interesse che destava nel pubblico.
Il Dr. Stuart Appelle, studioso del fenomeno UFO e dei rapimenti alieni, osserva che Sagan "scrisse frequentemente su quelli che lui considerava errori logici ed empirici della questione UFO e dei rapimenti alieni. Sagan rifiutava una spiegazione extraterrestre al fenomeno UFO, ma sentiva che esistevano benefici sia empirici che pedagogici derivanti da uno studio circa gli UFO e che quindi il soggetto era un legittimo argomento di studio."
Nel 1966 Sagan divenne membro della Commissione Ad Hoc per la Revisione del Progetto Blue Book, il progetto di indagine sugli UFO della U.S. Air Force.
La Commissione concluse che il Progetto Blue Book era carente come studio scientifico e raccomandò l'istituzione di un progetto di ricerca universitario per sottoporre il fenomeno UFO ad un'accurata analisi scientifica.
Il risultato fu l'istituzione della Commissione Condon (1966–1968), guidata dal fisico nucleare Edward Condon, che nel suo rapporto finale concluse formalmente che gli UFO, al di là di ciò che potevano effettivamente essere, non costituivano una minaccia alla sicurezza nazionale. Il sociologo Americano Ron Westrum scrisse che "L'apice del trattamento della questione UFO da parte di Sagan fu il simposio dell'AAAS del 1969.
I partecipanti offrirono un ampio spettro di opinioni sul soggetto, includendo non solo fautori degli UFO quali James McDonald e J. Allen Hynek ma anche scettici quali gli astronomi William Hartmann e Donald Menzel. La lista degli oratori era equilibrata e questo simposio ebbe luogo proprio per merito di Sagan, nonostante la pressione contraria esercitata da Edward Condon". Con il fisico Thornton Page, Sagan pubblicò i testi delle conferenze fatte al simposio e dei dibattiti ad esse seguenti, nel 1972 col titolo UFOs: A Scientific Debate.
Alcuni dei molti libri di Sagan (come anche un episodio di Cosmos) esaminano la questione degli UFO, che Sagan affermava avere anche aspetti religiosi per parte del pubblico.
Più volte nei suoi scritti Sagan ha argomentato che la possibilità che una astronave extraterrestre visiti la Terra è infinitamente piccola.
Comunque, Sagan credeva plausibile l'ipotesi che preoccupazioni dovute alla Guerra Fredda potessero avere contribuito a spingere vari governi a ingannare i propri cittadini riguardo agli UFO e che, "alcuni rapporti ed analisi sugli UFO e forse, voluminosi incartamenti, siano stati resi non consultabili al pubblico che paga i conti... è tempo che questi incartamenti siano declassificati e resi disponibili a tutti."
Sagan mise anche in guardia dal giungere a conclusioni azzardate circa la soppressione di dati sugli UFO e, sottolineò che non c'era nessuna forte evidenza che gli alieni abbiano mai visitato la Terra, né oggi né tempo addietro.
La sonda spaziale Voyager 1 è stata una delle prime esploratrici del sistema solare esterno ed è ancora in attività. Fu lanciata nell'ambito del Programma Voyager della NASA il 5 settembre
1977 da Cape Canaveral a bordo di un razzo Titan IIIE-Centaur, poco dopo, la Voyager 2, la sua sonda sorella, in un'orbita che le avrebbe permesso di raggiungere Giove per prima. Le 2 sonde Voyager sono identiche.
L'orbita in cui fu immessa la sonda la portò a sfiorare i 2 pianeti giganti, Giove e Saturno, per poi proseguire indisturbata verso
l'esterno del sistema solare.