Il 31 Maggio 2010 segna la data di uscita dell'ultima commissione Francese sulla ricerca e lo studio dei Fenomeni Aerei Anomali. Pur non essendo ufficiale governativa, lo studio deriva da un fonte molto credibile, la 3AF, ossia, l'Associazione Aeronautica e Astronomica Francese che aveva cominciato ad elaborare questa ricerca a partire dal Maggio 2008.
A capo della commissione d'inchiesta c'è Alain Boudier, un ex addetto alla Difesa Francese.
Si tiene a precisare, che il Sigma/3AF non è un rapporto finale, ma piuttosto uno studio tutt'ora in corso che ha già sollevato parecchio marasma mediatico per le affermazioni in esso contenute. In effetti, dal rapporto si evince che il Fenomeno UFO è reale ed è di probabile origine Extraterrestre, conclusioni piuttosto forti ma conseguite a seguito dello studio dei casi più interessanti avvenuti in Francia.
Per arrivare a ciò, la Commissione d'inchiesta ha avuto numerosi contatti con alcuni rappresentati delle Forze Armate Francesi, nonché, con alcuni membri dell'Intelligence che hanno avuto
un coinvolgimento più o meno diretto con il fenomeno UFO, tra questi, citiamo la Gendarmeria Nazionale, che ha raccolto i rapporti UFO dal 1960; Il Segretario Generale della Difesa Nazionale e un
membro dei servizi di Intelligence, che, grazie ad una "Fonte autorizzata", ha ammesso l'interesse del fenomeno da parte dell'Agenzia a partire dagli anni '60. Particolarmente interessante a
riguardo è la sezione Commenti del 3AF che ammette chiaramente e senza possibilità di dubbio, che:
"Nessun fenomeno naturale può spiegare la maggior parte delle relazioni di osservazioni accompagnate da rilevazioni elettromagnetiche effettuate da uno o più radar. Rilevazioni fatte in tutto
il mondo".
E prosegue più avanti, affermando che:
"Il comportamento di questi dispositivi durante gli incontri con aerei da combattimento o intercettori, (...) suggerisce che sono controllati, guidati o pilotati con automazioni
particolarmente sofisticate".
La Commissione 3AF concorda con i risultati della Commissione COMETA affermando:
"...l'ipotesi centrale proposta dalla Commissione COMETA, ad oggi non può essere respinta, ma rimane perfettamente credibile" (...) "abbiamo quindi mantenuto, ma solo come ipotesi di lavoro, la possibilità che la maggior parte degli ordigni osservati possono essere di origine non terrestre".
❖ Rapporto preliminare della Commissione Sigma/3AF - Parigi, il 31 Maggio 2010
Sommario:
1) Introduzione
La Francia è il solo Paese in cui sono stati raccolti dati sui Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés (PAN) e lo studio scientifico è stato assegnato a partire dal 1977 ad un organismo civile
ufficiale, il CNES attraverso un gruppo di studio, il GEPAN.
Le fonti d'informazione del GEPAN provengono principalmente dai protocollo d'accordo firmati con il CNES, la Gendarmeria Nazionale, la Direzione Generale dell'Aviazione Civile (DGAC), l'Aeronautica Militare e il Servizio Meteo di Francia.
Dal 2005, il GEPAN ha aggiunto alle sue classiche missioni una componente informativa, diventando così GEIPAN, il Gruppo di Studio e d'Informazione dei Fenomeni Aerospaziali Non Identificati. La
3AF, come società esperta nei settori aeronautici, spaziali e di difesa, si è dunque sentita particolarmente colpita da questi fenomeni “singolari” e sentita di rispondere nel modo più oggettivo
possibile a certe “vaghe” informazioni.
E' così che sotto la guida di Michel Scheller è stato deciso di creare un gruppo di riflessione specificamente dedicato a questa questione e di mettere in piedi la commissione 3AF/PAN divenuta
recentemente SIGMA/3AF.
Dopo 2 anni, i lavori di questa commissione sono tutti avanzati significativamente, alla ricerca della migliore articolazione possibile con gli organismi ufficiali esistenti come quelli menzionati sopra. Le sue attività si traducono nella pubblicazione di articoli nel bollettino della 3AF, devoluto alle testimonianze di prima mano, all'analisi di documenti ufficiali di tutti i tipi, alla sintesi di varie fonti tra cui internet, conferenze in tutta la Francia e interventi radiofonici. La commissione Sigma ha dunque l'onore, ora, di presentare il primo assaggio del suo lavoro.
2) La situazione attuale in Francia
Molti organismi ufficiali, gruppi di studio e di riflessione, nonché varie associazioni partecipanti direttamente o meno da molti anni in Francia allo studio dei Phénomènes Aérospatiaux Non
identifiés (PAN).
Allo stato attuale, Sigma ne ha recensite una buona dozzina.
Situato a Tolosa in un edificio del CNES da cui dipende il Groupe d’Etudes et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés, precedentemente chiamato GEPAN, poi SEPRA è il più vecchio organismo governativo civile dedicato a questa ricerca.
Per la cronaca, il GEPAN fu creato nel 1977 a seguito di uno studio già realizzato da un ex componente dell'IHEDN (Institut des Hautes Etudes de Défense Nationale) con lo scopo di mettere in piedi un organismo di ricerca su questi stessi fenomeni.
Dall'inizio del 2009, Yvan Blanc gestisce questo servizio.
In precedenza, fu responsabile di diversi progetti scientifici e astronomici.
La sua cellula di lavoro è leggera, con poche persone e si trova in linea con una sessantina d'IPN (Intervenants de Premier Niveau, Relatori di Primo Livello).
Il compito del GEIPAN è quello di raccogliere le testimonianze, archiviare tutti i documenti rilevanti per informare il pubblico e di indirizzarsi sulla aree di ricerche scientifiche specifiche.
Il ritmo annuale dei PV (Procès Verbaux, Processi Verbali) ricevuto è dell'ordine di 200.
Creato nel 1995 su iniziativa del Generale D. Letty (2S), questa associazione di ex componenti dell'IHEDN (ufficialmente una ventina) è divenuta famosa per il rilascio del suo rapporto pubblico alla fine di Luglio del 1999, con una tiratura di 70.000 copie sotto il titolo di “Ovnis et la Défense, a quoi doit-on se préparer ?”.
Questo rapporto fu presentato al PR e al PM dell'epoca.
Questo rapporto fu inondato da critiche provenienti dall'establishment militare e, in modo principale, dalla 51ª e 52ª sessione dell'IH per le quali non poteva fare queste sciocchezze,
elucubrazioni fumose e fu anche abbastanza bloccato dalla stampa parigina.
Alla fine, il gruppo di lavoro non volle farsi notare e rifiutò di farsi comparare ai tradizionali gruppi ufologici francesi preferendo lavorare nella totale discrezione.
Detto questo, è curioso (e al tempo stesso incoraggiante per la Francia) che il Cometa sia più conosciuto e apprezzato all'estero (soprattutto negli USA) che in Francia, come si è visto nel 2009
negli Stati Uniti d'America. Come dire: "nessuno è profeta in patria".
Noi sappiamo ugualmente che alcuni dei metodi di approccio del Cometa sono stati ripresi da altri Paesi.
Per definizione, sembra inconcepibile che tale Servizio di circa 5.000 persone non disponga di una unità di controllo dedicata a questa ricerca.
Da fonti "autorizzate", esiste dagli inizi degli anni 60 e sono 60 anni comunque!....
Un contatto con la sua Direzione è previsto in corso nel secondo semestre del 2010.
Se attualmente non esiste alcuna certezza precisa concernente la possibile esistenza di una entità di ricerca consacrata ai PAN, questa istituzione racchiude tutti gli ingredienti, sia umani che tecnologici, per intraprendere delle ricerche approfondite in questo settore singolare, tenuto conto del suo eccezionale tessuto di competenze scientifiche messe a disposizione. I suoi gruppi multidisciplinari di alta qualità e i suoi laboratori avanzati possono essere coinvolti in qualsiasi momento. Se la DGA ha avuto accesso a delle informazioni sensibili o, anche a degli elementi fisici di recupero, è probabile che si trovi molto avanti rispetto al Sigma per quanto riguarda alcuni aspetti del problema (Trans en Provence).
Un documento apparentemente ufficiale è stato diffuso qui da quasi 6 anni e cita un gruppo di persone ad alto livello dedite allo studio dei PAN in seno al SGDN.
La menzione all'abilitazione indicata sul documento è relativa non soltanto agli UFO, ma anche agli U.S.O. (Unidentified Submerged Objects) ed
è presente in tutte le lettere.
Dato il contesto della nostra ricerca, questo documento sembra apparire come altamente istruttivo, soprattutto per quanto riguarda gli USO per i quali mancano di elementi concreti.
Questa istituzione, forte di più di 100.000 persone, è alla base stessa della raccolta dei processi verbali dei testimoni di osservazioni anomale.
La competenza e la qualità del lavoro della Gendarmeria Nazionale non è solo racchiusa in materia di raccolta di osservazioni e testimonianze.
Infatti, nel caso di Valensole del 1° Luglio del 1965, inerente l'atterraggio di un ordigno, l'indagine sul campo e i rapporti condotti dalla Gendarmeria Nazionale furono in tutti i loro punti
eccezionali e ciò, anche 12 anni prima delle procedure stabilite dal GEPAN per il loro protocollo di registrazione.
Con 65.000 uomini e qualità in fatto di osservazioni aeree, l'aeronautica beneficia sistematicamente di registrazioni di tracce radar per la recensione di osservazioni nei casi sensibili 05/11/1990.
Situato a Creil nell'Oise, questo organismo consta di 1.500 persone e invitò i signori Boudier e Greslé il 1° Febbraio 1995 per una conferenza tenutasi davanti a più di 50 alti ufficiali.
Un rapporto fu in seguito redatto dal team del DRM.
Contatti sono in corso e saranno sviluppati nel secondo semestre 2010.
In un numero di 45 su 90 dipartimenti metropolitani, questi gruppi contribuiscono notevolmente ad apportare lo studio del Parex (Paramètre extérieur, Parametro Esterno) e raccogliere direttamente le testimonianze di prima mano.
Situato all'interno della Scuola Militare, questo consiglio è diretto dall'Ambasciatore di Francia Francis Gutmann. Questo gruppo di riflessione è probabilmente operativo sul tema studiato dal Sigma.
Tra le organizzazioni più recenti legate al tema PAN, questa commissione tecnica è stata istituita ufficialmente il 15 Maggio 2008 sotto la guida del presidente della 3AF, Michel Scheller. Ora di
seguito la descrizione dei lavori effettuati per 2 anni.
3) Il bilancio di 2 anni di Sigma
Fin dalla sua creazione del 15 Maggio 2008, ecco l'elenco delle azioni più significative intraprese dalla nostra commissione tecnica.
4) I casi francesi più significativi
5) Commenti
Gli elementi che seguiranno non comporteranno nessuna scoperta significativa che si è verificata dal 1° Ottobre 2008. Siamo tutti un po' dispiaciuti.
Per chi conosce l'intero dossier non portiamo a nulla di nuovo.
Per i membri della Commissione Sigma le note che seguiranno rappresentano un approfondimento dei dati a nostra disposizione.
Gli incontri molto fruttuosi del nostro presidente hanno consentito di parlare di molte cose, nonostante la discrezione dei nostri interlocutori.
In realtà, tutti sapevano, prima che li ricevessimo, gli elementi sui quali abbiamo basato le nostre riflessioni e le nostre ricerche. Nessuno di loro ha criticato, nessuno ha proposto
metodologie alternative, tutto quello che è stato fatto è quello d'incoraggiarci a continuare.
E' probabile che tutti gli organismi ufficiali e i responsabili che abbiamo incontrato abbiano da tempo raggiunto le nostre stesse conclusioni.
Ci auguriamo che siano molto al di là di ciò che noi vogliamo ricordare.
Nessun fenomeno naturale può spiegare la maggioranza dei rapporti di osservazione accompagnati da rilevazioni elettromagnetiche effettuate da uno o più radar.
I servizi di Difesa e del traffico aereo generale hanno dovuto confrontarsi, un certo numero di volte, in ogni parte del mondo, a delle incursioni aeree sconosciute o a dei fenomeni indotti artificialmente. I documenti che noi abbiamo discusso durante la nostra presentazione del 1° Ottobre 2008, in particolare, la sintesi che riguardava il Generale Twining, indirizzata il 23 Settembre 1947 al comandante dell'Air Material Command, non dice altre cose.
Altri elementi confermati da documenti ufficiali, come i sorvoli ripetuti delle installazioni dell'Atomic Energy Commission dal 1948 al 1952, la disabilitazione dei missili intercontinentali nel 1967 e, più recentemente, le interferenze intenzionali con degli aerei di linea come a Bariloche in Argentina, confermano le nostre ipotesi.
Il comportamento di questi mezzi durante gli incontri con degli aerei da caccia o degli intercettori (alcuni hanno partecipato a veri e vorticosi combattimenti aerei negli USA) suggerisce che sono pilotati, teleguidati o diretti da degli automatismi particolarmente sofisticati. Le osservazioni realizzate dal 1946 suggeriscono che alcuni mezzi utilizzino una tecnologia sconosciuta. Tuttavia, noi non abbiamo sufficientemente analizzato i documenti e le testimonianze disponibili. Per il momento andiamo a citare alcuni esempi:
Essa si manifestò in alcuni dei mezzi implicati nel sorvolo della Scandinavia durante l'estate del 1946 (leggere il documento Hillenkoetter).
Diversi testimoni in Francia, nel 1954, osservarono nel cielo dei mezzi statici di grandi dimensioni. Va sottolineato il fatto che nessun apparecchio aereo di costruzione terrestre è capace di
questo genere di prestazioni. Voli di mezzi di grandi dimensioni, spesso triangolari, che andavano ad una velocità molto ridotta furono osservati a quote molto basse da decine di automobilisti in
Belgio, nel 1989 e nel 1990.
Il 5 Novembre 1990, in Francia, tra le ore 18:45 e le ore 19:15, numerosi “apparecchi” di varie forme furono osservati e anche filmati su 2 itinerari principali: dalla punta del Finistère a
Strasburgo e dai paesi Baschi a Nancy passando per il Massiccio Centrale.
Le osservazioni andavano da quella di un triangolo con le luci nella parte inferiore, a quella di un fuso allungato di più di 200 metri di lunghezza, senza ali (Gretz-Armainvilliers).
Un silenzio inusuale fu notato nella maggior parte di queste manifestazioni.
Una velocità di 2.300 Km/h in volo orizzontale fu segnalata dai radar finlandesi nel 1946.
Velocità dell'ordine di MACH 5 ad una quota relativamente bassa (dai 9.000 ai 10.000 metri) sono state misurate da un aereo di linea nel 1966 nel sud ovest di Buenos Aires.
Nel Luglio del 1994, i radar del traffico aereo, sulla verticale di Detroit, misurarono una velocità dello stesso ordine di grandezza ad un'altitudine leggermente superiore.
Quest'ultima osservazione fu confermata da 3 equipaggi di Air France, Lufthansa e Olympic Airways. A causa del riscaldamento cinetico dei bordi di attacco e di una resistenza elevata, queste
prestazioni sono praticamente quasi fuori dalla portata di aeromobili militari attuali...e ancora di più vero nel 1966.
Una forma particolare di invisibilità è stata verificata per quanto riguarda l'osservazione simultanea di un disco aereo di grandi dimensioni da parte del comandante di bordo Duboc e del suo
equipaggio, così come da una stazione radar della Difesa aerea.
Mentre il disco scomparve visivamente dagli occhi dell'equipaggio dell'Air France, continuò ad essere rilevato dai radar militari. In altri casi, i mezzi restavano chiaramente visibili agli
osservatori, ma senza apparire sugli schermi radar. Questo fu il caso, a quanto pare, per una parte delle osservazioni realizzate il 5 Novembre 1990.
La superiorità aerea dei mezzi in questione, se di mezzi si tratta è tale che nessuna delle numerose intercettazioni che sono state lanciate verso essi, negli USA per esempio, non ha permesso di
abbattere uno di questi dispositivi.
Invece, sono stati reputati nell'aver causato la distruzione di diversi aerei americani lanciati al loro inseguimento verso la fine degli anni 40 del secolo scorso.
Essi sembrano capaci di violare, in tutta impunità, gli spazi aerei *meglio difesi del mondo.
Le caratteristiche evocate suggeriscono che, in molti casi, i dispositivi rilevati lontani dall'essere identificati, sono perfettamente riconoscibili dagli organismi della Difesa aerea come appartenenti ad una tecnologia molto più avanzata rispetto alla nostra.
(Le traiettorie irregolari ad angolo retto e le discese a foglia morta sono note sin dagli anni 50 del secolo scorso. Le considerevoli velocità ad altitudini relativamente basse appaiono in molti documenti, per esempio, in quello che riguarda La Paz, sono quasi delle firme! ).
Non abbiamo potuto ottenere alcuna indicazione seria circa l'origine dei fenomeni aerospaziali che sono l'oggetto della nostra ricerca.
Gli elementi tecnologici che noi abbiamo riportato sono confermati da numerosi documenti militari, dalle più rare sintesi a dei testi con regolamentazioni (come il JANAP 146).
Essi permettono di elaborare alcune supposizioni sulle aeronavi in questione che non sembrano poter appartenere ad una identificabile tecnologia terrestre nei periodi in cui furono osservate. Prima di riesaminare le ipotesi già proposte, siamo in grado di respingere tutte le teorie che manifestano una ignoranza più o meno totale dei fatti che si trovano su documenti caduti in dominio pubblico.
In particolare, coloro che non tengono alcun conto dei rapporti militari declassificati o nascondono deliberatamente una parte delle testimonianze (esempio, il Rapporto dell'Air Force Research riguardante l'incidente di Roswell, colonnello Weaver, Luglio 1994), non hanno alcuna ragione di essere riportati nella nostra commissione.
Noi crediamo che si debba respingere la tesi di una origine terrestre di tutte le osservazioni fatte dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Infatti, se una nazione del globo avesse potuto mettere a punto, segretamente, una flotta di apparecchi esotici come quelli che sono stati osservati da più di mezzo secolo, i mezzi di analisi
logistica e strategici disponibili avrebbero molto rapidamente permesso di identificarli. I sorvoli illegali, una volta resi colpevoli, hanno costituito numerose “casus belli”.
Pertanto, l'ipotesi centrale proposta dal rapporto COMETA non può più, ancora oggi, essere considerata un disturbo e diffidarla
perfettamente dall'essere credibile.
I numerosi documenti e gli elementi studiati dagli autori di quel rapporto la confermano.
Noi abbiamo dunque ritenuto, rispetto a qualche altra, ma soltanto a titolo d'ipotesi di lavoro, l'eventualità che la maggior parte dei mezzi osservati possano avere una origine non terrestre. La
commissione Sigma non ha, per il momento, studiato il problema delle comunicazioni, se n'è il caso, tra gli esseri umani e le ipotetiche persone che mettono all'opera i mezzi aerei e spaziali
rilevati nell'ambiente terrestre.
Comunque, i sorvoli ripetuti dal 1948 al 1949 di tutte le basi americane dove sono state costruite e immagazzinate le armi atomiche, potrebbero essere considerati come un chiaro messaggio
transazionale e una implicita minaccia.
E vale lo stesso per le confermate disabilitazioni di missili intercontinentali alla base dell'Air Force USA di Malmström nel Montana il 16 Marzo 1967, per esempio, mentre un mezzo luminoso delle dimensioni di un B-52 sorvolò il sito ad un'altezza molto bassa.
Resta possibile che certi gruppi di persone, la maggior parte dei servizi segreti dei paesi più importanti al mondo e qualche responsabile politico, posseggano della informazioni alle quali non
abbiamo potuto accedere durante le nostre ricerche.
Queste informazioni potrebbero includere, tra le altre, elementi fisici (materiali sconosciuti, relitti più o meno completi, campioni biologici, filmati e fotografie, contatti diretti con alcuni
responsabili delle incursioni constatate) che altrettanto costituirebbero delle ammissibili prove. Si ritiene che il governo degli Stati Uniti d'America detenga, a partire dall'estate del 1947,
tali elementi.
Più di 30 “affidavits” (dichiarazioni sotto giuramento aventi valore di prova giuridica nei paesi anglosassoni) affermano che il recupero degli elementi materiali è stato ben realizzato nel mese di Luglio, nel Nuovo Messico, dalle forze armate statunitensi.
Abbiamo riportato un esempio. Sono riprodotte e tradotte in diversi libri.
6) Conclusioni
Ci siamo interrogati sulle conseguenze che potrebbe avere sulle concezioni dell'umanità la divulgazione di una presenza estranea alla Terra e se questa venisse confermata.
Questo tema non è stato ritenuto di nostra attenzione per molto tempo, nella misura del non avere né la vocazione, né l'obbligo, di rendere pubblici i risultati delle nostre ricerche.
Inoltre, il nostro parere su tutta la materia che studiamo, se è arrivato ad essere conosciuto, non può essere considerato come una dichiarazione ufficiale.
Nel corso delle nostre ricerche abbiamo incontrato diverse persone che avevano raggiunto, grazie allo studio dei documenti e dei libri le stesse nostre conclusioni.
Questo fatto non ci ha del tutto sorpreso.
La quantità di informazioni aperte sul tema di nostro interesse è tale che chiunque, pazientemente, potrà saper leggere l'inglese (o disporre della traduzione dei documenti più importanti) ed essere in grado di trarre delle personali conclusioni molto simili alle nostre.
Pertanto, riteniamo che la messa a disposizione del pubblico di tutti gli elementi del dossier (almeno quelli che possono essere divulgati senza mettere in pericolo la Difesa nazionale) rappresenta una preferibile alternativa a un annuncio prematuro.
Ciò permetterebbe a chiunque il desiderio di arrivare a delle conclusioni personali fondate.
Coloro che si sentiranno minacciati dalla natura stessa dell'argomento, potrebbero continuare a disinteressarsene. Come avete potuto constatare, anche se abbiamo realmente fatto progressi nella
valutazione dei dati di cui disponiamo, attualmente, non siamo ancora in grado di essere molto affermativi.
Gran parte del problema resta nell'ombra...che lo rende ancora più appassionante.
Traduzione a cura di Antonio De Comite (CUN Taranto).
* Nota Silverland
Sul fatto che i cieli americani siano stati o che siano i meglio difesi al mondo sarebbe un attimo da rivedere, solo nel '41 non dimentichiamoci l'attacco a Pearl Harbor e, a distanza di 60 anni, non dimentichiamoci dell'11 Settembre 2001.
Quindi, se non "riusciamo" a rendere sicuri i cieli già dai terrestri, figuriamoci con gli extraterrestri o alieni se preferite.
Membro della Commissione 3AF (Société Savante Française de l’Aéronautique et de l’Espace) – SIGMA/PAN (Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés), Jean Gabriel Greslé ha concesso, il giorno 4 Marzo
2012, al sito web “UFO et Science” una interessante intervista che noi proponiamo tradotta di seguito.
Nato nel 1932 del secolo scorso, Jean Gabriel Greslé fu arruolato nell’Esercito nel 1951.
Fu allievo pilota della USAF (United States Air Force).
Nel 1963 entra nella compagnia nazionale dell’Air France e diviene comandante di bordo per 20 anni. Cadetto-aeronautico nel momento del sorvolo di UFO al di sopra di Washington DC (ndr nel flap estivo del 1952), fu testimone dell’avvistamento di 3 fenomeni aerei inesplicabili, che lo hanno oggi condotto a diventare uno degli storici più conosciuti del problema.
IUS (Investigations UFO et Science):
Ci può spiegare come avete fatto ad addentrarvi nel mondo dell’Ufologia e perché?
John Gabriel Greslé:
Non mi sono veramente addentrato in toto nell’Ufologia, ma piuttosto, nell’aspetto storico del problema. Ho avuto la possibilità di studiare dei documenti militari inviati dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America grazie ad una legge d’accesso all’informazione, il FOIA e li ho utilizzati.
IUS: Le ricerche attuali cosa hanno portato di nuovo per quanto riguarda il “fenomeno UFO“?
John Gabriel Greslé:
Le ricerche avanzate in merito hanno dedotto la materialità dei mezzi chiamati UFO e USO (ndr Unidentified Submerged Object – Oggetti Sommersi Non Identificati) e ciò è stato stabilito da un documento ufficiale francese.
Parallelamente, dal 1° Ottobre 2008, una commissione creata in seno alla Association Aéronautique Astronautique de France studia il problema in tutte le sue componenti.
IUS: Le autorità si sono evolute in merito a questo tema scottante, a livello di declassificazione?
John Gabriel Greslé:
In effetti, si potrebbe davvero pensare che sia così.
Le conclusioni della commissione COMETA, nel 1999, già rappresentavano una forma di divulgazione. Il titolo del loro rapporto: “Les OVNIS et la Défense” (ndr “Gli UFO e la Difesa”) già lasciava pochi dubbi sulla concretezza delle manifestazioni studiate.
Questo testo fu scritto da ex revisori dell’Istituto degli Alti Studi della Difesa Nazionale ( ndr Institut des Hautes Etudes de Défense Nationale ), per lo più ex
ufficiali.
IUS: Il rapporto COMETA non ebbe l’effetto desiderato, perché?
John Gabriel Greslé:
Prima di tutto, i redattori si prospettavano un effetto diverso.
Si attendevano una adesione immediata dei media e del pubblico, ma non fu così!
La ragione è da ricercarsi, probabilmente, nell’esistenza di un sistema di credenze diffuse che non concede alcuno spazio a degli esseri potenzialmente superiori agli esseri umani.
L’uomo, secondo queste credenze, rappresenta l’apice dell’evoluzione sulla Terra e intende difendere la sua posizione.
IUS: Possiamo richiedere, in qualità di cittadini, lo scoperchiamento del segreto attraverso una legge approvata al Senato o da un tribunale, un po' come
succede con la Corte Suprema negli Stati Uniti d’America?
John Gabriel Greslé:
In primo luogo dovevamo provare l’esistenza di un tale segreto. Ed è stato fatto.
Ora, teoricamente, è possibile chiedere al Consiglio Costituzionale di consentire che le informazioni custodite dai responsabili della Difesa, nell’Esecutivo
francese, siano comunicate al potere legislativo e giudiziario in conformità ai principi della Costituzione francese.
IUS: Anche gli Oggetti Sommersi Non Identificati (USO) sono riportati da alcune testimonianze. Ci sono due tipologie di USO, ossia, oggetti che hanno delle
capacità performanti senza eguali e sconosciute in velocità, che viaggiano sia sotto l’acqua, sia sull’acqua. Esiste, secondo la sua conoscenza, un legame con quelli che escono dall’acqua per
involarsi e scomparire nel cielo o, nel senso opposto, che precipitano dal cielo e si immergono e si muovono nell’acqua?
John Gabriel Greslé:
Sappiamo ormai che esistono degli Oggetti Sommersi Non Identificati, dal momento che esiste un particolare nulla osta su questo argomento, ma ignoriamo cosa
ricopra questo nulla osta. Secondo alcune testimonianze, sembra che una parte degli oggetti volanti in questione siano in realtà “anfibi” e ciò risponde alla sua domanda.
IUS: La Marina francese ha da quale parte dei rapporti, delle testimonianze concernenti gli USO?
John Gabriel Greslé:
Molto probabilmente si, giacché la nota dello SGDN (ndr Secrétariat Général de la Défense et de la Sécurité Nationale) parla di accesso a queste testimonianze.
La Marina Nazionale non è menzionata come titolare del nulla osta, ma essa è, ovviamente, la prima fonte di informazioni su questo tema.
IUS: Una vita extraterrestre viene presa seriamente in considerazione quando si confrontano le prestazioni osservate e confermate (per alcune di esse) dal radar.
Potrebbe quindi esisterne una che definirei “subacquea” (forma di vita evoluta intellettualmente e tecnologicamente) e che, potrebbe trovarsi in qualche parte
dei nostri fondali marini?
John Gabriel Greslé:
Non so nulla su ciò, ma sembra plausibile che dei visitatori estranei al nostro pianeta possano trovare rifugio nelle profondità degli oceani,… se possiedono una tecnologia capace di resistere alla pressione che in quel posto regna.
Ma non sarebbe, necessariamente, un rifugio definitivo.
IUS: Esistono delle basi sottomarine nei nostri oceani?
E’ possibile tutto questo e se sì, da parte di chi?
John Gabriel Greslé:
E’ la stessa risposta che ho dato alla domanda precedente.
IUS: Il fatto che noi manipoliamo l’atomo nelle nostre centrali nucleari, che ci ha fatto progettare delle testate atomiche e seguire delle ricerche, come per
esempio quelle al LHC (ndr Large Hadron Collider), presenta di fatto un certo pericolo per il nostro pianeta.
Questi elementi si possono abbinare con le osservazioni di UFO?
John Gabriel Greslé:
Le attività umane nel campo del nucleare e, in particolare, la fabbricazione di bombe atomiche, non sono sfuggite ai nostri visitatori. Numerosi documenti declassificati provano che i principali siti di ricerca nel Nuovo Messico e nel Texas furono sorvolati tra il mese di Novembre 1948 e il mese di Maggio 1949.
Il rapporto La Paz (ndr Lincoln La Paz, astronomo americano presso l’Università del New Mexico, pioniere nello studio delle meteore e che fu incaricato dal Governo
USA nello studio delle misteriose “Green Fireballs”), destinato alle più alte autorità scientifiche degli Stati Uniti d’America, fornisce dei dettagli in merito.
IUS: Le “abductions” e le mutilazioni di bestiame sono considerate seriamente dalle autorità?
John Gabriel Greslé:
In Francia non credo.
IUS: Gli astronauti sono stati testimoni di alcuni fenomeni sconosciuti.
Con i viaggi spaziali che si svilupperanno durante questo secolo, pensa che la divulgazione verrà effettuata prima che troppe persone assistano a cose
mozzafiato?
John Gabriel Greslé:
Io non penso che le osservazioni fatte dal pubblico siano la causa principale di una divulgazione. In effetti, dal momento che questa divulgazione è attualmente
ben avviata, sarà la lungimiranza dei cittadini francesi che sarà determinante.
IUS: Resta il problema dei viaggi spaziali. Non è strano che ancora oggi si utilizzi una propulsione chimica per viaggiare nello spazio?
John Gabriel Greslé:
Noi non abbiamo la capacità di spingere dei mezzi spaziali in modo diverso dalla propulsione a reazione. La scienza attuale non conosce nessun altro metodo di propulsione se non nel vuoto (e ciò resta nel campo teorico) con l’utilizzo di una sorta di vele spinte attraverso il vento solare. Il primo metodo è molto costoso in energia e necessita di una massa reattiva.
Non esiste, al momento, nessun metodo in grado di lottare contro la gravità o di spostare il centro di gravità di una nave spaziale nello spazio.
IUS: Il fatto che il segreto sia mantenuto dalle autorità mondiali, non può essere (secondo lei) un modo per preservare l’ordine e la sicurezza nazionale nei
paesi, piuttosto che la divulgazione di una faccenda che l’essere umano potrebbe non digerire e controllare?
John Gabriel Greslé:
Secondo me, la discrezione esagerata che nasconde l’esistenza stessa, in certi paesi, del problema può avere delle molteplici cause. Quella che lei ha proposto è
certamente una di queste. Perché, in effetti, inquietare i cittadini rivelando l’esistenza di un problema che nessuno sembra in grado di gestire? Allo stesso modo, i responsabili della Difesa
sono senza dubbio riluttanti a rivelare, ai contribuenti, la loro totale impotenza davanti a incontrollabili manifestazioni.
IUS: Secondo lei, il fatto d’aver inviato in mezzo al nulla nel cosmo le nostre coordinate stellari, con il nostro messaggio “genealogico” in codice binario “0
– 1” inviato d’Arecibo, potrebbe essere un errore come affermato dal cosmologo Stephen Hawking e da altri scienziati?
John Gabriel Greslé:
Questo invio potrebbe essere stato da imprudenti, se la nostra esistenza non fosse nota a nessuno. Ma noi sappiamo che il contatto scoperto alla fine della Seconda Guerra Mondiale era in corso già dal XIX° secolo e, in ogni caso, prima dell’invio del messaggio da Arecibo e di questa placca incisa trasportata da un vascello cosmico terrestre.
La nostra esistenza e la posizione del nostro pianeta, assieme alle sue caratteristiche, sono probabilmente conosciute da secoli, se non da millenni.
IUS: Cosa consigliare per i nostri siti internet?
Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?
John Gabriel Greslé:
Potete finalmente confermare la concretezza, la realtà di una presenza estranea al nostro ambiente. Potete spiegare che la vostra certezza si fonda sui documenti ufficiali, dalle osservazioni confermate soventemente dal radar e dalle testimonianze multiple.
Inoltre, potete affermare che non si tratta di credenze, ma di conclusioni logiche che si appoggiano su degli elementi concreti. Potete, ovviamente, consigliare la lettura di qualche libro ben documentato. Infine, mostrate un po' di compassione per i vostri detrattori.
Essi sono spesso terrorizzati all’idea di una presenza estranea.
E se possibile, tentare nel rassicurarli.
IUS: L’ufologia attuale si evolve correttamente? Cosa possono apportare attualmente gli ufologi e quale dovrebbe essere, in questo momento, il loro
approccio?
John Gabriel Greslé:
Ho l’impressione che l’ufologia non si sia affatto evoluta.
Essa resta anedottica e, soprattutto, non tenta abbastanza nel collegare le differenti testimonianze per cercare di elaborare delle teorie e tentare di comprendere le cause.
Implicitamente gli ufologi sembrano considerare la maggior parte delle osservazioni come dei fatti casuali, facendo in modo che non ci possa essere più il caso in questione.
In questo altro campo, ora che le prima prove della esistenza concreta degli UFO sono disponibili, gli ufologi potrebbero spiegare la solidità del loro approccio e
rassicurare i neofiti in modo di avere una funzione didattica per sostenere la divulgazione che viene messa in opera ed evitare che essa non sbocchi su delle credenze o sulle
superstizioni.
IUS: Vuole aggiungere qualche altra cosa al fine di completare al meglio questa intervista?
John Gabriel Greslé:
Se degli alieni ci osservano, sono a conoscenza delle nostre caratteristiche più odiose, come il nostro egoismo collettivo ed individuale, il nostro disprezzo dei più deboli, la nostra endemica violenza, la nostra intolleranza per la diversità, la nostra difesa delle tradizioni più primitive, le nostre credenze irrazionali.
La certezza di essere osservati da degli osservatori intelligenti dovrebbe portarci a rimettere in discussione alcune delle nostre convinzioni più radicate e la buona opinione che abbiamo su di esse. Un ultimo punto.
Noi siamo persuasi dal fatto che i nostri visitatori siano qui per osservare le nostre discutibili personalità, ma, sicuramente, non è il motivo predominante.
Il nostro apice biologico (la totalità della vita sulla Terra) è di una incomparabile ricchezza.
E’ possibile che ci siano milioni di specie viventi prosperanti sul nostro pianeta, che sono minacciate dalle nostre sfrenate attività e che sono l’oggetto
dell’attenzione dei nostri visitatori. In questo caso ci osservano, non come una fonte di ammirazione o per proteggerci, ma come una potenziale minaccia. Può essere che sanno, forse, anche come
farlo estinguere, se l’essere umano sarà ancora incapace di limitare il suo appetito.
Traduzione a cura di Antonio De Comite