Gli UFO nazisti sarebbero dei fantomatici dischi volanti costruiti dai nazisti e poi acquisiti dalle potenze mondiali alla fine della guerra, il tutto raccontato in varie versioni più o meno differenti: una delle bufale più stupide della storia dell'ufologia.
Tuttavia, dietro a questa bufala c'è una storia di sfruttamento dei creduloni che è molto interessante e vale la pena di essere raccontata.
Il tutto si basa su pseudo-rivelazioni senza prove, fotografie di modellini o manipolate al computer e cose scritte nei libri di chi propone queste storie.
La bufala ha trovato terreno fertile alla fine degli anni'40/inizio degli anni '50, poiché, per alcuni anni l'opinione pubblica pensava che i dischi volanti fossero armi segrete di qualche
potenza straniera, ed era forte la diceria che fossero velivoli sviluppati dai nazisti superstiti, dato che in quel periodo sui nazisti circolavano innumerevoli leggende.
Ovviamente, l'occasione fu ghiotta per molte persone che cercavano soldi o notorietà, dato che essenzialmente c'era un mercato da sfruttare con storie sugli UFO nazisti.
Sull'onda di questa voglia di guadagnarci su, nel 1950 comparvero come funghi perfino persone che dissero di aver progettato dischi volanti per i nazisti, presentando anche loro improbabili schizzi. Una variante di queste storie era quella secondo cui questi dischi volanti erano russi. La stampa fu felice di amplificare al massimo tutte queste cose, creando spesso una confusione incredibile su fatti assolutamente falsi.
❖ Gli UFO nazisti e la realtà
Questa storia degli UFO nazisti ovviamente non ha alcun riscontro nell'aeronautica militare, le tecnologie naziste acquisite sono ben conosciute, così come le varie sperimentazioni ed applicazioni fatte dagli USA. Aiutarono a costruire razzi ed aerei normali, ma nulla di anomalo o di strano che possa far pensare a super-aerei o dischi volanti.
Senza contare il fatto, che se i nazisti avessero avuto quest'arma l'avrebbero certamente impiegata in guerra visto che hanno davvero tentato di tutto per non perderla.
Su questa faccenda degli UFO nazisti e tecnologie super avanzate naziste mancano prove, al limite ci sono delle foto la cui quasi totalità è falsa e le rimanenti sono quelle dell'Horten Ho.IX (Gotha Ho 229), che era un aereo di difficile pilotaggio, oltre ad avere il difetto di consumare troppo carburante.
È interessante notare che i prototipi più avanzati recuperati dai nazisti siano tranquillamente esposti nei musei, come ad esempio il Gotha Ho 229, esposto in un museo del Maryland (USA), che fu
catturato dal Generale Patton alla fine della guerra.
Si può dire che oramai è dimostrato che i nazisti non riuscirono a costruire nulla di paragonabile ad un UFO, ma crearono dei prototipi di aereo dalle forme strane e dalle prestazioni scarse,
tanto è che furono acquisiti dagli USA, ma il loro progetto fu abbandonato dopo molti tentativi di renderli aerei efficienti (anche se, guardando gli aerei Stealth di oggi, un mezzo dubbio però
ci viene).
❖ I retroscena della vicenda
Ma le bugie sui super-veicoli o sulla super-tecnologia nazista hanno un origine ben precisa, cioè, sono delle invenzioni di una certa parte di persone che hanno utilizzato questo espediente per vendere i loro libri. Da notare che non esiste alcuna documentazione storica autentica che attesta la costruzione di dischi volanti da parte dei nazisti, né tanto meno esiste una qualsiasi documentazione storica autentica la quale dimostri che persone come Schriever, Belluzzo, Habermohl, Miethe e Kleinever abbiano avuto a che fare con lo sviluppo di "dischi volanti", come invece sostengono i fautori del mito.
Tra l'altro, solo Giuseppe Belluzzo ha un verificabile background scientifico; Schriever era un conducente di camion di una ditta di consegne e non è chiaro se Habermohl e Miethe siano esistiti o se siano nomi inventati a caso.
Spesso si attribuisce la creazione del motore degli UFO nazisti o degli stessi dischi volanti nazisti a tale Viktor Schauberger, un vero e proprio pazzo che affermava di essere più intelligente di tutti gli scienziati del mondo.
Le sue invenzioni non hanno mai funzionato quando sono state esaminate dagli scienziati semplicemente perché violavano il principio fondamentale della legge della conservazione dell'energia e,
con meraviglia, che spese molto tempo in ospedali psichiatrici.
Non a caso non c'è alcuna evidenza storica autentica dell'esistenza dei dischi volanti nazisti, neanche una foto autentica o un pezzo di questi velivoli, a differenza dei vari prototipi, anche
quelli strambi, ideati dai nazisti. Le uniche cose che abbiamo sono delle foto fatte dopo la seconda guerra mondiale che ci mostrano l'arte del fotografare modellini da vicino per farli sembrare
più grandi di quelli che sono, oltre a vari fotomontaggi e ritocchi al computer aggiunti di recente. E pensare che queste foto mal ritoccate unite a affermazioni senza fondamento dovrebbero
convincere la gente dell'esistenza di velivoli fantascientifici ideati dai nazisti di cui non esiste traccia nella storia.
Su questa storia dei dischi volanti nazisti si sono inventate le varianti più strane, si parla perfino di tecnologia extraterrestre utilizzata dagli scienziati nazisti catturati per ricreare questi dischi nel dopo-guerra ed altre storie fantascientifiche del genere, ovviamente le prove sono sempre storie inventate e foto ritoccate.
❖ La prima fase
L'idea nasce principalmente nei primi anni '50, quando degli individui assolutamente non collegati con qualsiasi programma militare passato o contemporaneo, affermarono che gli UFO nazisti erano almeno parzialmente responsabili degli avvistamenti UFO del periodo, senza portare qualsiasi prova veritiera a supporto.
Nonostante ciò, alcuni credettero alle affermazioni di questi individui, che guadagnarono bei soldini dalla vendita dei libri dove facevano queste affermazioni.
Praticamente è la conferma che le persone stupide esistevano anche allora così come oggi, infatti, anche adesso, se uno qualsiasi dicesse fesseria su internet senza portare prove a suo sostegno, troverà sempre e comunque persone disposte a credergli, anche se si tratta di una cosa inverosimile o una castroneria vera e propria.
Successivamente, l'argomento degli UFO nazisti scomparve, per poi ricomparire nel 1975 ad opera di Ernst Zundel, anche noto come Christof Friedrich, molto noto per la sua intensa attività volta a negare le realtà dell'olocausto.
Pubblicò il libro UFO – Nazi Secret Weapon?, dove oltre a chiedersi se Hitler fosse ancora vivo, fece delle speculazioni sulla tecnologia nazista ed introdusse tutti i concetti di base che oggi ritroviamo sulle leggende degli UFO nazisti.
Fu la prima persona ad inventarsi storie sull'inventore Viktor Schauberger, inventandosi il fatto che avrebbe fatto esperimenti di successo su dischi volanti nazisti e cose del genere.
Modificò perfino la vita di Schauberger, infatti, mentre è certo che morì nella sua casa in Austria nel 1958, Zundel si inventò un vero e proprio romanzo, cioè, scrisse che passò gli ultimi anni della sua vita negli USA a lavorare su progetti riguardanti la costruzione di UFO, che i suoi articoli furono largamente discussi e che un giorno svanì a Chicago per poi essere ritrovato misteriosamente assassinato per i suoi segreti.
Fu sempre Zundel a pubblicare i primi falsi progetti, disegni e foto di UFO nazisti che poi vennero ampiamente ripresi.
Nel 1976, Olof Alexandersson prese la palla al balzo e scrisse un libro simile sugli UFO Nazisti, dove inventò altri concetti che si ritrovano spesso nel mito degli UFO nazisti.
Egli inventò nuove storie riguardo la vita di Schauberger, con particolari storie riguardo a sperimentazioni di successo di dischi volanti.
Alexandersson intelligentemente pensò di pubblicare falsi progetti, disegni e foto di UFO nazisti prendendo diretta ispirazione dalle false foto di Zundel, spesso, rimuovendo solo l'insegna della Luftwaffe che Zundel aveva messo.
❖ La seconda fase
Successivamente, l'argomento degli UFO nazisti scomparve "nuovamente", per poi ricomparire nel 1996 ad opera dell'architetto Callum Coats che pubblicò una serie di libri sull'argomento. Cercò di
riproporre le storie inventate precedentemente su Viktor Schauberger, arricchendole di qualche particolare ulteriore sui dischi volanti nazisti e, pubblicò anche lui una serie di falsi progetti,
disegni e foto di UFO nazisti che tra l'altro erano sfacciatamente ispirati ai suoi primi disegni su come potevano essere gli UFO nazisti.
Callum Coats intelligentemente inventò anche tutta una nuova storia romanzata su Viktor Schauberger che in realtà era ispirata fin nei dettagli dal libro German Secret Weapons of the Second World
War (1957) di Rudolf Lusar.
Ulteriori storie sugli UFO nazisti furono inventate nel 1997 da Susan Michaels nel suo libro Sightings: UFOs, dove si toccarono vertici di assurdità mai raggiunti prima, probabilmente, in seguito alle precedenti invenzioni su Viktor Schauberger.
Nel 1998 Bill Rose scrisse un articolo sul popolare giornale britannico Focus, dal titolo “UFO sightings – Why you can blame Adolf Hitler”, dove, oltre ad arricchire le già precedenti invenzioni su Viktor Schauberger, aggiunse delle storie su Rudolph Schriever, che secondo le sue storie avrebbe creato degli UFO nazisti.
Nel 2001 Gary Hyland pubblicò il libro Blue Fires, che, oltre ad inventare ulteriori storie su Schauberger, inventò tutta una serie di storie molto popolari riguardo a test fatti dagli USA e dall'URSS su UFO nazisti, inclusi avvistamenti, incidenti e ritrovamenti di questi UFO mentre venivano collaudati.
Ma la ricca immaginazione di queste persone fu superata dal libro del 2001 di Nick Cook dal titolo "The Hunt for Zero Point", che ebbe molto successo.
Tra le fonti inattendibili che ha utilizzato, c'è principalmente quella di un signore polacco chiamato Igor Witkowski che lo accompagnava in giro raccontandogli incredibili storie sugli UFO nazisti, senza ovviamente portare alcuna prova, ma, dicendo, che queste informazioni provenivano da una fonte anonima e Cook accettò questi racconti come fossero verità assoluta e senza fare questioni. Tra le nuove cose inventate sugli UFO nazisti, c'è la storia di un certo Heinkelin, che avrebbe rubato i progetti di Schauberger per creare dei dischi volanti nazisti per le SS. In seguito, Igor Witkowski, pubblicò diverse cose che più o meno avevano come titolo "Le armi Super-segrete di Hitler".
Cook per supplire alla mancanza di prove, cercò di inventare storie collegandole ad alcuni personaggi, come il Generale delle SS Hans Kammler, ma si trattava di una copia di quanto già fatto nel 1989 dal Nevada Aerial Research che all'epoca cercava di pubblicizzare gli UFO nazisti. Coinvolgere le SS nella bufala degli UFO nazisti non fu molto saggio, in quanto, le SS sono tra le cose più studiate della storia e la mancanza di prove a supporto di quelle affermazioni era evidentissima.
❖ Conclusioni
Persone che inventano storie basandosi sulle storie inventate altrui: ecco cosa c'è davvero dietro ai famosi dischi volanti o UFO nazisti.
La cosa interessante è che le evidenze mostrano come Viktor Schauberger, nonostante le sue reali stramberie, non ne sapesse nulla di tutto questo, di dischi volanti e della loro propulsione, non
è mai stato ricercato da Hitler o dalle SS, non è mai stato scelto dai prigionieri per assisterlo e non è mai stato convocato dagli americani dopo la guerra per le sue scoperte, conoscenze e così
via.
Le uniche evidenze mostrano un inventore stravagante di scarso successo, che negli anni '50 visitò gli USA lasciando dietro di lui i componenti di 2 turbine ad acqua sperimentali, che tra l'altro, furono utilizzate da Zundel come prova delle sue fantasie dopo che questi le adornò con delle insegne naziste.
Da notare che il 26/12/1998 Zundel stesso ammise che la faccenda degli UFO nazisti, oltre a fargli guadagnare soldi, gli era stata utile per distribuire ad una sostanziosa parte del mondo il suo materiale revisionista per negare l'olocausto ebraico.
Ma dagli anni '50 ad oggi la bufala degli UFO nazisti resiste grazie a molti creduloni.
Tra l'altro, c'è un particolare ulteriormente ridicolo in tutta la vicenda degli UFO nazisti e cioè, il modello di UFO nazista è la copia spudorata del famoso falso UFO del contattista Adamski, ma d'altronde, la bufala sugli UFO nazisti nacque proprio agli inizi degli anni '50, proprio quando il fantomatico contattista Adamski raggiunse un'enorme popolarità tra gli appassionati di UFO grazie alle foto chiarissime dei dischi volanti venusiani, tutti dei clamorosi falsi come dimostrato anni dopo.
Tuttavia, visto che la bufala degli UFO nazisti si manteneva oramai sul modello di disco volante di Adamski, si cercò di mantenere comunque il questo modello di UFO, aggiungendo di volta in volta
piccole modifiche, nonché qualche tentativo di introdurre un modello diverso di UFO, ovviamente, tutti modellini e disegni di fantasia.
È comunque molto probabile che la bufala degli UFO nazisti volesse acquisire credibilità anche dal presentare UFO sul modello di quelli ritenuti autentici dai creduloni e più precisamente, quelli
della vicenda bufala di Adamski.
Nonostante ciò, la bufala degli UFO nazisti è qualcosa che ha fatto vendere milioni di libri e di video, ed è bene accetta negli ambienti dei simpatizzanti nazisti.
❖ Occultismo e UFO nazisti
Ancora più nell'improbabile si cade quando si parla dei Vril e dei Vimana, dei fantasiosi velivoli poggianti su deliri esoterici o libri religiosi.
Grazie a furbastri vari sono stati utilizzati per vendere libri e sono perfino stati associati ai nazisti, sopratutto nelle storie inventate da alcune persone prima citate riguardo agli UFO nazisti. Secondo la fantarcheologia, il termine sanscrito Vimana indica un generico e mitologico oggetto volante descritto in numerosi testi religiosi indiani.
Non sono state individuate evidenze fisiche di tali oggetti, ma molti si sono divertiti a fantasticare su come potevano essere in base alle descrizioni dei testi sacri.
Qualcuno ci ha anche speculato su, tentando di vendere libri dove ne parlavano come se fossero realmente esistiti.
Si tratta solo di elementi descritti in antichi testi religiosi indiani, non c'è alcun motivo per il quale dovrebbero essere presi come realmente esistiti, tanto più, che non esiste alcuna traccia materiale della loro esistenza e delle civiltà avanzate che li avrebbero realizzati, né tanto meno può essere plausibile l'esistenza di qualcosa di tecnologico in contrasto con la storia archeologica e tecnologica umana e dell'India.
Inoltre, l'intera faccenda dei Vimana è portata avanti da ambienti della fantarcheologia, che si basano su traduzioni non fedeli e personalizzate, se non inventate, al fine di creare il mito degli improbabili velivoli volanti dell'antichità indiana che tanto attirano lettori di articoli e libri. In realtà i Vimana si trovano in antichi testi sanscriti la cui traduzione è di enorme difficoltà a causa della presenza continua di simboli oscuri appartenenti a colture molto lontane dalla nostra. I testi in cui si parla di Vimana contengono in prevalenza preghiere, inni rituali, di devozione e canti. Le stesse frasi che dovrebbero testimoniare l'esistenza di antichi veicoli volanti indiani, o almeno, le frasi che realmente esistono, sono evidentemente frasi presenti in quelli che sono inni simbolici.
Tra l'altro, lo stesso termine Vimana ha in realtà differenti significati, infatti questo termine significa cose come il palazzo dell'imperatore, un tempio dalla particolare forma, il palazzo del Dio, qualsiasi tipo di veicolo o carro, qualsiasi mezzo con cui si sposta il Dio di turno e così via; anche se negli antichi testi sacri indiani il temine Vimana viene usato per lo più per indicare il palazzo/tempio in cielo dove viveva il Dio, il quale quando si spostava lo faceva con tutto il suo palazzo/tempio, chiamato per l'appunto Vimana, che veniva per l'appunto citato negli inni simbolici e che i fantarcheologi hanno trasformato in fantasiose astronavi.
Il mito dei Vimana come fantasiosi velivoli volanti tecnologici ha origini incredibilmente stupide, infatti ha avuto la sua diffusione presso il pubblico essenzialmente a causa della bufala del Vaimanika Shastra, un finto testo antico indiano che aveva la pretesa di essere stato dettato da dagli spiriti a un ciarlatano medium tra il 1918 ed il 1923, anche se il testo appare pubblicamente per la prima volta nel 1952.
I racconti riportati sono tipici di quelli fantastici dell'inizio del ventesimo secolo e gli studi hanno dimostrato il fatto che fu scritto in questo periodo essenzialmente dal sedicente medium Pandit Subbaraya Shastry. D'altronde vari ricercatori hanno dimostrato che i Vimana descritti nel Vaimanika Shastra sono irrealizzabili, facendo notare che secondo i principi di aerodinamica il testo è estremamente superficiale e incorretto e, in alcuni casi, viola la Legge di Newton sul moto.
La conclusione degli studiosi è che i velivoli descritti sono un guazzabuglio di assurdità, piuttosto che espressione di qualcosa di reale.
Nessuno dei velivoli ha proprietà tali che lo rendano adatto al volo, le geometrie sono inconcepibilmente orrende dal punto di vista aeronautico.
I principi della propulsione piuttosto che consentire il volo lo impediscono.
Il testo ed i disegni non sono correlati fra di loro.
I disegni sono stati fatti da Shri Ellappa che ha frequentato l'università di ingegneria e pertanto era familiare con i dettagli di alcuni dispositivi.
Naturalmente, il testo è scritto in modo che non si può dimostrare la natura moderna del contenuto, il che non implica la completa origine orientale del testo.
Il Vaimanika Shastra è importante per il mito dei Vimana, in quanto, contiene molte informazioni sui Vimana che saranno ripresi molte volte da chiunque ne parlerà successivamente, infatti, li si descrive come mezzi volanti tecnologici e vengono dati dettali sulla loro costruzione, sul loro funzionamento, sul loro aspetto e su altro ancora come il loro pilotaggio.
Il restante delle informazioni che circolano sui Vimana invece deriva da speculazioni fatte sul Mahabharata e su altri testi indiani da parte di persone facenti parte della fantarcheologia e quindi non da persone competenti in materia.
In sostanza, dietro al mito fantasioso dei Vimana ci sono solo bufale e speculazioni fantasiose, quindi non meraviglia il fatto che nel mondo reale non esiste alcuna traccia di questi velivoli tecnologici e delle civiltà avanzate che li avrebbero costruiti.
Vril è un termine che nasce da un libro esoterico del 1870 di Edward Bulwer-Lytton, un adepto dei Rosacroce, intitolato: Vril: The Power of the Coming Race.
Nel libro, Bulwer-Lytton narra di un'avanzata civiltà fiorita all'interno della Terra Cava.
I suoi appartenenti utilizzano appunto una forza chiamata Vril, derivante da poteri psichici e in grado di compiere miracoli. Quindi, tali semidei, descritti come alti, biondi, con occhi azzurri, sarebbero saliti alla superficie assumendo la guida del Pianeta.
L'influsso di tale opera sulla successiva mistica nazista è evidentissimo.
L' energia Vril deriva dal Sole Nero, il Sole posto all'interno della Terra Cava, le cui radiazioni permetterebbero agli abitanti della Terra Cava, i Vril-Ya, di vivere per migliaia di anni e dotati di poteri divini. La Società Thule, fu una società segreta di estrema destra e costituì il nucleo originale del Partito nazista. La Società Thule fu fondata il 18 Agosto 1918 a Monaco, su iniziativa di Rudolf Glauer, che poi cambiò nome in Rudolf von Sebottendorff e fu da subito caratterizzata da un acceso nazionalismo e da un intenso antisemitismo.
Vide tra i suoi adepti Karl Harrer, Dietrich Eckart, Anton Drexler, Rudolf Hess, Alfred Rosenberg. Secondo la società di Thule, la terra di Thule si doveva identificare con l' Islanda, la Scandinavia o la Groenlandia, ed era un' isola abitata da esseri superiori (noti col nome di Ariani o Iperborei) che possedevano facoltà telepatiche e tecnologie avanzatissime rispetto a quelle umane. Nel 1921, nacque dall'impulso di Karl Hausofer e Rudolf Freiherr von Sebottendorff, il cui vero nome era Adam Alfred Rudolf Glauer, la Vril Gesellschaft (Società Vril) o Loggia Luminosa, una comunità segreta di medium ed occultisti tedeschi in stretto contatto con la Golden Dawn.
La Loggia (Vril) includeva Hitler, Alfred Rosenberg, Himmler, Goring e il medico personale di Hitler, Dr. Morell. È anche risaputo che Aleister Crowley e Gurdjieff presero contatto con Hitler. L'intento della Vril era lo studio dell'origine della Razza Ariana, la ricerca dei progenitori Ariani, che ritenevano essere gli Atlantidei ed il recupero dell'energia Vril per gli Eletti.
"Il mondo cambierà", scriveva Bulwer-Lytton: "i nostri Signori usciranno dal centro della Terra.
O noi facciamo un’alleanza con loro, diventando così Signori noi stessi, o ci troveremo tra gli schiavi, nel mucchio di letame che nutrirà le radici delle nuove città che sorgeranno".
E questo era lo stesso credo della Vril.
Seguirono altre storie sulla Terra cava, su abitanti ariani di altri mondi con tecnologie avanzate, su entrate ai poli terrestri in mondi
abitati da esseri superiori, su molti elementi tipici dell'occultismo e del nazismo occulto.
Tutti gli elementi di queste storie sono ovviamente pure invenzioni di fantasia senza il benché minimo veritiero riscontro nella realtà.
Tutta una serie di deliranti fantasticherie del genere ebbero grande influenza su Hitler e gli altri uomini influenti del nazismo, scatenando un orrore incredibile e delirante che poi la storia ci ha mostrato. Elementi di questa storia sono stati ripresi da alcune delle persone che per vendere i loro libri inventarono le storie sugli UFO nazisti, attribuendo tra l'altro agli UFO nazisti proprio il nome di Vril e collegando il tutto alla delirante vicenda esoterica di cui si è parlato prima. Quindi si è avuto un collegamento delle vicende degli UFO nazisti, che come abbiamo visto, sono solo invenzioni su invenzioni, con deliranti storie scaturite da inquietanti ambienti esoterici, le quali avevano caratteristiche di essere meno credibili di un racconto di fantascienza. In sostanza, le storie inventate sui dischi volanti Vril volevano come dare una concretizzazione a quanto espresso dai deliri fantasiosi delle società esoteriche di cui si è parlato, ed ovviamente, specularci sopra magari avvantaggiati dall'esistenza dei racconti esoterici prima citati. Non a caso non sono mancati libri sulla Terra Cava, su civiltà che vivevano sottoterra raggiungibili ai poli terrestri, ed amenità fantasiose del genere.
Il tutto nonostante da tempo si sa per certo che queste cose non esistono e non sono mai esistite.
Pasquariello Domenico
La parte esterna del manufatto era rivestita con materiale ceramico, curiosamente simile a quello utilizzato dalle navette spaziali della NASA, come il Columbia, protetta da piastrelle di
ceramica nel suo strato di rivestimento superiore, rendendo la funzione di isolamento termico. Ma che cosa era la campagna nazista e come funzionava?
Al momento dell'immissione sul estrattore, i due tamburi ruotavano come gli antichi Vimana, consentendo alla campana di muoversi grazie al suo motore che emanava radiazioni che
avrebbero contaminato gli scienziati del progetto.
E' stato il primo prototipo di motore in grado di sconfiggere la gravità che avrebbe aperto una nuova strada nel mondo della fisica e della tecnologia.
Così questa ingegnosità tecnica potrebbe essere servita come sistema di propulsione per i segretissimi UFO nazisti che sono stati sviluppati durante l'ultima fase del terzo Reich.
Il terzo progetto segreto "Die Glocke", The Bell, la campagna nazista, era sotto il comando del misterioso generale delle SS Hans Kammler, un tecnico scientifico che era stato anche coinvolto nello sviluppo delle V-2, di alcuni missili, aerei a reazione, deltaplani, UFO nazisti e costruzioni sotterranee. Die Glocke (in tedesco “la campana”) è un velivolo segreto tecnologicamente molto avanzato che si pensa sia stato progettato, costruito e sperimentato dagli scienziati nazisti.
Il primo a parlarne fu il giornalista polacco Igor Witkowski, ma divenne molto popolare quando ne scrisse l’esperto in tecnologie militari Nick Cook.
Nelle 2000 pagine del suo libro “Die Wahrheit über die Wunderwaffe” (La verità sulle armi segrete), Witkowski rivela come durante la seconda guerra mondiale l’esercito nazista avesse in dotazione un’arma segreta non convenzionale, la cui esistenza fu rivelata nel corso di un interrogatorio all’ufficiale polacco Jakob Sporrenberg.
La “campana nazista” fu descritta dai vari autori come un velivolo costituito da un metallo molto pesante e duro, approssimativamente di 15 metri di larghezza e 10 di altezza, con una forma simile a una grossa campana. Il velivolo internamente era composto da 2 cilindri rotanti in verso opposto, contenenti una sostanza violacea simile al mercurio.
Il nome in codice di questo metallo era “Xerum 525” ed era considerato molto tossico, tanto che durante lo stoccaggio veniva conservato in contenitori metallici ermeticamente sigillati.
Hans Kammler ha anche progettato molti dei campi di sterminio nazisti e dei forni dell'orrore, tra cui quello di Auswitch. Secondo Witkowski, Sporrenberg mostrò dei documenti classificati agli inquirenti nell’Agosto del 1997, affermando di avere accesso alla documentazione segreta del governo polacco sulle armi segrete di Hitler.
Sebbene non ci siano prove tangibili sulla verità di tali affermazioni, le sue dichiarazioni fecero molto rumore e vennero poi rielaborate dall’autore Nick Cook, che elaborò nel libro “The Hunt
for Zero Point” (La ricerca del punto zero) le sue personali interpretazioni.
Hans Kammler aveva una parte molto importante nella tecnologia militare nazista, che era sempre stata nascosta, dato che dopo la 2ª guerra mondiale, il governo degli Stati Uniti non aveva alcun
interesse a divulgare il percorso delle conquiste tecnologiche e scientifiche degli ingegneri nazisti come Kammler. Le prime sperimentazioni dell’arma furono portate avanti dagli scienziati del
Terzo Reich nel laboratorio “Der Riese” (il gigante), sito al confine tra Germania e Cecoslovacchia. Le dichiarazioni di Witkowski, assieme a quelle di Cook, suscitarono diverse congetture e
ipotesi più o meno fantasiose sulla vera natura delle armi naziste e in particolare la “Die Glocke”. Witkowski parla anche di alcune rovine dalla forma circolare nei pressi della miniera di
Wenceslas, e dichiara che sarebbero potute servire come piattaforma di atterraggio specificatamente costruita per questo particolare tipo di velivolo.
Cook descrive poi la “campana” come un velivolo che emetteva forti radiazioni, che causarono evidenti effetti sulle piante e gli animali utilizzati come cavie.
Si presume che molti scienziati siano morti durante le sperimentazioni.
Altri autori ritengono invece che il dispositivo fosse uno strumento per osservare il passato, costituito al suo interno da uno specchio al quarzo concavo: componente principale di questo strumento era il “mercurio rosso”.