Myrna Hansen, una donna di 28 anni e suo figlio di 6 anni videro 5 U.F.O. planare su un pascolo mentre guidava verso casa per una strada rurale di Cimarron nel New Mexico il 5 Maggio del 1980.
La Hansen ebbe un missing-time di 4 ore e confuse memorie di un rapimento.
In seguito, mediante una seduta di ipnosi regressiva, la donna ricordò quanto avvenuto.
Secondo la sua ricostruzione, 2 figure in tuta bianca uscirono da una delle astronavi (UFO) per dirigersi verso una mucca che mutilarono con un coltello da 18 pollici.
La sventurata rammentò di essere stata catturata insieme con il figlioletto e che furono condotti su navi separate. Alla malcapitata, che invano tentò di resistere, furono tolti i vestiti. e di conseguenza denudata. Fu poi sottoposta ad un esame che fu interrotto da un uomo alto: costui, si scusò con la donna e ordinò che gli alieni fossero puniti per la loro azione.
Poi guidò la Hansen in un giro all’interno dell’aeronave.
L’ UFO quindi decollò: ella vide paesaggio il paesaggio sottostante che credette fosse a occidente di Las Cruces, ed un’altra zona nei paraggi di Roswell; poi venne portata in una base sotterranea. In quel posto, riuscì fugacemente ad introdursi in un luogo dove l’attendeva un orrido spettacolo; si trovò infatti, in una stanza in cui erano allineati dei contenitori pieni di un liquido e in quei contenitori galleggiavano parti di corpi umani.
La Hansen fu letteralmente trascinata fuori da tale area.
Presumibilmente, in funzione di quanto appena accaduto, venne sottoposta, assieme al figlio, ad un doloroso processo di condizionamento che comprendeva una serie di rumori assordanti e lampi - luci. Infine, i 2 sequestrati furono riportati a bordo dell'UFO che inizialmente li prelevo e che volò verso il sito in cui era stato perpetrato il rapimento.
Il caso della Hansen fu indagato dal noto psichiatra ed ufologo Leo Sprinkle e dall'ingegnere Paul Bennewitz. Essi furono impressionati dagli agghiaccianti particolari della storia: la visione dei cilindri, la mutilazione ed il dissanguamento di bovini all’interno dell’installazione ipogea, gli impianti che gli extraterrestri prima di rilasciare le vittime avevano inserito nel loro organismo con il fine di controllarli a distanza etc.
Roberto Malini, che però non precisa la fonte da cui ricava l’informazione, afferma che il fatto fu compiuto da militari camuffati da Grigi.
I militari impiantarono nella Hansen e nel figlio un microprocessore controllato dalla base di Manzano, nel New Mexico.
L’episodio, qui compendiato, sembrerebbe essere la dimostrazione o di una cooperazione tra alieni malevoli e terrestri o che le abductions sono opera dell’esercito, come sostenuto da vari ricercatori, tra cui Helmut Lammer che coniò pure il termine “milabs” (casi di “military abductions”). Il caso della Hansen, che annovera gli ingredienti tipici dei rapimenti è uno dei pochi che si può connettere alle M.A.M., misteriose mutilazioni animali.
La vicinanza degli eventi alla struttura militare di Manzano indurrebbe ad ipotizzare il coinvolgimento, in questi misfatti dei servizi segreti che si prefiggono (secondo certi autori) l’obiettivo di suscitare nell’opinione pubblica odio e sospetto verso i visitatori.
Le false abductions rientrano nella attività di guerra psicologica per condizionare cittadini usati come cavie, attraverso la somministrazione di psico-farmaci, l’uso della realtà virtuale, le sevizie, l’ipnosi e l’impianto di micro-sensori.
I suoni rintronanti e le luci corrusche con cui culminò l’esperienza della Hansen e del figlio, paiono indicare un’operazione di plagio percettivo e psichico affinché la vittima si convinca che il rapimento è legato ai soliti Grigi. E’ arduo fornire una risposta definitiva in merito.
Certo è che l’”Intelligence” ha molte scelleratezze da nascondere e non solo nel campo ufologico-xenologico. Il “rilascio” di informazioni in materia di avvistamenti U.F.O., per opera di governi ed autorità è solo e sempre depistaggio o una forma raffinata di censura.