In piena guerra fredda...
...Quello che inizialmente sembrava essere per un velivolo sovietico alla fine si rivelò essere tutt'altro. Quello che vi andremo a raccontare in questo articolo è l'incontro dell’RB-47 dell'U.S. Air Force con un oggetto volante non identificato o meglio conosciuto come UFO. Verificatosi nella notte tra il 16 e il 17 Luglio 1957 (da parte dell’equipaggio composto da 6 ufficiali), l'aereo RB-47H dell’USAF dotato di apparecchiature per la guerra elettronica e in volo di addestramento nel sud-est degli Stati Uniti d'America venne seguito da un oggetto non identificato per una distanza di oltre 700 miglia e per un periodo di 1 ora e mezza, mentre volava dal Mississippi, attraverso la Louisiana, il Texas e l'Oklahoma. L'oggetto è stato, in vari momenti, visto a occhio nudo dall'equipaggio (6 ufficiali) della cabina di pilotaggio come una luce intensamente luminosa, seguita da radar a terra e rilevato sull'attrezzatura di monitoraggio ECM a bordo dell'RB-47.
❖ Le inchieste ufficiali
Il 16 Luglio 1957 alle 23.00 un aereo RB-47H partì dalla base aerea di Forbes vicino a Topeka nel Kansas per un volo di addestramento. L’aereo era dotato di apparecchiature per la ricognizione e guerra elettronica, consistenti in sistemi ELINT, rilevatori di emissioni radar e sistemi di contromisure elettroniche (ECM); queste apparecchiature erano organizzate in 3 postazioni, ciascuna con un proprio monitor. L’equipaggio era formato da 6 uomini:
❖ Le inchieste ufficiali
L’equipaggio fu interrogato il 17 Luglio dal capitano Elwin T. Piwetz dello Strategical Reconnaissance Wing Intelligence, che preparò un rapporto classificato per l’Air Force Security Service (AFSS). Nello stesso giorno, la stazione di Duncanville mandò un rapporto confermando il rilevamento radar. L’Air Defence Command (ADC) condusse un’inchiesta e mandò un rapporto classificato ai responsabili del Progetto Blue Book.
Nel mese di Settembre fu richiesto al maggiore Chase, comandante dell’aereo, un rapporto scritto sull’avvistamento. Anche la stazione di Duncanville scrisse un rapporto per i responsabili del Blue Book in cui, contrariamente a quanto dichiarato precedentemente, negava di avere rilevato qualcosa con il proprio radar di terra.
Il Blue Book esaminò il caso e nel Novembre 1957 concluse che l’avvistamento poteva spiegarsi con un volo di linea, esattamente, il volo 665 dell’American Airlines.
Il caso fu riesaminato negli anni sessanta dalla Commissione Condon, che però non riuscì a trovare la relativa documentazione negli archivi del Blue Book.
Dopo avere intervistato 3 membri dell’equipaggio (Chase, McCoid e McClure), la Commissione scartò la possibilità che potesse trattarsi di meteore o aerei di linea e considerò la possibilità di un miraggio di luci cittadine e di una propagazione anomala delle onde radar, dovuta ad un’inversione termica nell’atmosfera.
La possibilità che il segnale rilevato dall’apparecchiatura ECM-ELINT fosse un riflesso dei radar di terra non spiegava il movimento del segnale sul monitor; non erano però disponibili registrazioni del segnale e neanche filmati dell’avvistamento visuale.
Alla fine la Commissione concluse che, in mancanza di materiale adeguato, i soli racconti dell’equipaggio non erano sufficienti per arrivare a una corretta spiegazione del fenomeno.
Basandosi sui ricordi del maggiore Chase, per il caso fu indicata una data errata (il 19 Settembre 1957).
❖ Il riesame del caso
Dopo la conclusione dei lavori della Commissione Condon, il caso è stato riesaminato dall’ufologo James McDonald, docente di meteorologia all’Università di Tucson.
Essendoci numerose lacune nel rapporto della Commissione Condon (come ad esempio quella relativa alla durata dell’avvistamento), McDonald intervistò tutti i 6 componenti dell’equipaggio per fare chiarezza. Secondo McDonald, la rilevazione del fenomeno attraverso 3 diverse modalità (avvistamento visuale, rilevamento da parte di un radar di terra e dell’apparecchiatura ECM-ELINT dell’aereo) ne confermerebbe la realtà.
La coincidenza delle apparizioni e sparizioni dagli strumenti e dalla vista del pilota fanno pensare ad una causa comune. Le manifestazioni del fenomeno conducono a scartare la possibilità che potesse trattarsi di un aereo sperimentale.
Le spiegazioni considerate dalla Commissione Condon, come quelle del miraggio e dell’anomalia radar sarebbero inadeguate, per cui, il fenomeno va classificato come “sconosciuto”. McDonald infine ha criticato il capo della Commissione, il fisico Edward Condon, che, nella sua analisi finale ha ignorato questo ed altri casi meritevoli di attenzione.
Nel Dicembre 1969 McDonald presentò il caso al simposio sugli UFO organizzato dall’American Association for the Advancement of Science; successivamente, egli riuscì a ritrovare la documentazione negli archivi del Blue Book e a ristabilire la data corretta del 17 Luglio. McDonald elaborò una descrizione più dettagliata del caso, che uscì in un articolo pubblicato dopo la sua morte.
❖ Controversie
Negli anni novanta il caso è stato riesaminato dall’ufologo Brad Sparks, che ha potuto accedere a documenti prima secretati, tra cui il rapporto del capitano Piwetz.
Sparks ha potuto precisare meglio alcuni dettagli, fra cui, gli orari degli eventi e la durata complessiva dell’avvistamento. L’ufologo si è dichiarato d’accordo con Klass sulla meteora come causa del primo avvistamento visuale del pilota, ma ha contestato la spiegazione dell’avvistamento successivo basata sul volo di linea 655, perché è stato accertato che al momento dell’avvistamento l’aereo dell’American Airlines non era in zona, ma si trovava vicino a Dallas. Sparks ha anche dichiarato di ritenere errata la spiegazione di Klass sulla captazione dei segnali del radar di terra perché il radar di Biloxi, che copriva la zona, era usato per l’addestramento del personale e nel periodo dell’incidente era fuori servizio.
Per l’ufologo, il caso dell’RB-47 è uno degli avvistamenti meglio documentati e dimostra in modo inequivocabile l’esistenza degli UFO.
Successivamente, anche lo scettico Tim Printy ha riesaminato il caso, scoprendo che il radar di terra di Biloxi, contrariamente a quanto affermato da Sparks, nella notte dell’incidente era funzionante per attività di controllo e manutenzione.
Printy ha affermato che quella della captazione del segnale radar di terra è la spiegazione più logica, perché sarebbe strano che un oggetto di origine sconosciuta facesse uso di segnali radar dello stesso tipo di quelli usati dalle Forze Armate statunitensi.
A sostegno di questa tesi c'è anche la circostanza che il navigatore dell'aereo non rilevò alcun segnale con il radar di bordo, come confermò nell'intervista rilasciata al Prof. McDonald. Sulla questione del segnale radar ricevuto dalla stazione di Duncanville, prima ammesso e poi negato, Printy ha ipotizzato che probabilmente gli addetti non se la sentirono di confermare la cosa ai responsabili del Progetto Blue Book perché il segnale ricevuto non era stato forte e chiaro; d'altra parte, i radar di Texarkana e dell'aeroporto di Ellington (situato nella contea di Harris) non rilevarono alcun UFO quando l'RB-47 entrò nel loro campo di azione. Per quanto riguarda gli avvistamenti visuali, Printy ritiene che oltre alla meteora, su cui concorda anche Sparks, vi sia stato l’avvistamento di un aereo, ma anziché di un volo di linea potrebbe essersi trattato di un aereo militare, come un RB-69A, versione del P2V Neptune usata dalla CIA e di stanza all’Eglin Air Force Base in Florida, oppure di un aereo della U.S. Navy di stanza alla Dallas Naval Air Station, come un P2V Neptune o un F-8 Crusader; l’aereo della CIA sarebbe potuto restare sconosciuto nelle successive inchieste per la segretezza delle operazioni, mentre gli F-8 della Marina erano aerei di nuovo tipo, con cui molti piloti militari non avevano familiarità.
Secondo Printy, il caso non può dirsi completamente spiegato e prudenzialmente è meglio continuare a ritenerlo come “non spiegato”, tuttavia, non si può essere certi, come ritiene Sparks, che questo dimostri in modo inequivocabile l’esistenza degli UFO.