❖ Premessa
Nel 1° Settembre del 1969, in una sera come tante, si verificò un insolito evento nella contea del Berkshire nel Massachusetts che ora cercheremo di raccontarvi.
❖ I Testimoni e personaggi coinvolti
Vive e Great Barrington da quando aveva 12 anni e la sua famiglia era molto conosciuta perché all'epoca erano i proprietari della più antica farmacia Rexall della contea a Nord Est del paese.
Vive a Great Barrington e vive nella stessa casa da 6 generazioni, dal 1835 per l'esattezza e Tom era l'ultimo di 7 figli, una gran bella famiglia numerosa.
Erano le vicine di casa di Tom Warner nella Contea di Great Barrington, lo conoscevano da sempre e Debbie aveva 4 anni in più di Tom, Jane era la sorella di Debbie.
Si trasferì a Great Barrington per via del fatto che la madre comprò un locale non poco distante. Nel 1969 Thom era un bambino e non raggiungeva nemmeno la tenera età di 10 anni.
Nella speranza di migliorare la sua vita e quella di tutta la sua famiglia, aveva acquistato da poco un ristorante nel centro della città di Sheffiel, non poco distante da Great Barrington, il locale si chiamava "The village green" ed era parecchio frequentato dalla gente del posto.
Nancy era una madre single.
Dopo l'evento si trasferirono, il locale e la casa vennero venduti.
Nancy e la sua famiglia non si sentivano più al sicuro, vennero presi di mira e derisi , a volte, Nancy veniva seguita fino a casa da un pick up, così preferirono trasferirsi.
Vive nello stesso posto dal 1957 e nel 1969 aveva esattamente 12 anni, era una bambina spensierata e ribelle che stava spesso fuori casa.
Melanie e sua sorella frequentavano un'amica che aveva il vizio di rubare le sigarette alla madre per poi fumarle tutte insieme durante i loro incontri.
Di salire in auto con i genitori per andare a mangiare un gelato era sicuramente l'ultima cosa al mondo che avrebbero voluto fare.
A detta di tutti i testimoni che assistettero al fenomeno, la loro vita cambiò e per sempre.
Ma cosa è successo quel giorno?...
❖ La storia e le testimonianze
1° Settembre 1969
Il sole era appena tramontato e stava cominciando a fare buio e Jane Green stava percorrendo con la sua auto la strada che porta da Stockbridge a Great Barrington insieme alla sua amica Mary, oggi non più tra noi.
A detta di Jane, durante il loro tragitto notarono diverse luci in lontananza e, inizialmente, Jane non diede molto peso alla cosa pensando che, con buona probabilità, poteva trattarsi semplicemente di un incidente o le luci lampeggianti della polizia.
C'era veramente tanta luce sulla strada e nella loro direzione, ma cosi tanta che era diventata particolarmente fastidiosa, guidare infatti cominciava a diventare sempre più difficile.
Quindi, nell'impossibilità di guidare, Jane, molto saggiamente, preferì accostare la macchina per capire cosa stesse succedendo, al tempo stesso, notò che anche la macchina che la precedeva fece la stessa scelta, anch'essa accostò sul ciglio della strada.
A quel punto, Jane e Mary decisero di scendere dall'auto per provare a vedere meglio ciò che stava accadendo davanti a loro.
davanti a noi, fluttuava un gigantesco oggetto volante, era cosi grande che non si riusciva a vedere dove iniziava e dove finiva. Anche cercare di capire di che materiale fosse composto era particolarmente difficile da quella posizione, poteva essere fatto di qualsiasi cosa.
L'oggetto era molto alto e non presentava nessuna finestra, finestrino e/o oblò, ma la cosa più sconcertante se non strana, era, che quell'enorme oggetto fluttuante che stava d'innanzi a noi non emetteva alcun rumore! Le luci si avvicinavano e non riuscivamo a distogliere lo sguardo da quanto stavamo osservando. Pochi istanti dopo, l'oggetto si alzò, andò in avanti, si alzò di nuovo per poi procedere sempre dritto oltrepassando le montagne in direzione Great Barrinngton verso al casa dei Warner.
Guidai poi fino a Great Barrington, vicino al nostro negozio e accostai nuovamente, spensi la macchina, mi voltai verso la mia amica e le chiesi cosa fosse appena accaduto.
Corsi poi subito in casa e raccontai tutto a mio marito che mi suggerì di raccontare tutti i dettagli alla radio WSBS.
Cosi feci, raccontai tutto a Tom Jay che cominciò a ridere affermando che io e la mia amica avevamo bevuto troppo, gli risposi che si sbagliava e gli raccontai tutto quanto.
Ore dopo, lo stesso Tom Jay venne inondato di segnalazioni e raccolse tutte le segnalazioni e avvisò la stazione di polizia per dire che stava accadendo qualcosa di strano e se fossero a conoscenza di quanto stava accadendo.
Non dimenticherò mai quello che vidi, sarebbe impossibile dimenticare una cosa del genere. Prima di questa esperienza non avrei mai creduto a questo genere di fenomeni, per me, i dischi volanti erano solo elementi di fantasia o immaginari.
Nei pressi di Great Barrington intanto...
Faceva molto caldo quel giorno e c'era il Labor day.
Il Labor Day (in italiano Festa del lavoro o Festa dei lavoratori) è una festività nazionale federale degli Stati Uniti d'America che si celebra il primo lunedì di Settembre.
Si tratta di una variante particolare che rientra nei festeggiamenti del Labour Day che si celebra anche in altre parti del mondo.
mi trovavo nella casa dei miei vicini quel giorno e più precisamente, a casa della Famiglia Shaw. Quel giorno stavo colorando con i pastelli a cera un disegno che avevo appena realizzato con Debbie che era la sorella di Jane e mi stava insegnando a disegnare senza uscire dai bordi. Non mi resi conto di quanto si fosse fatto tardi.
Finito di colorare il mio disegno, mi avvicinai alla finestra e, in quel frangente, sentivo come una strana voce nella mia testa che mi diceva che dovevo tornare a casa.
Ero spaventato, avevo ricevuto quest'ordine e non sapevo il perché, so solo che dovevo andare a casa, così dissi a Debbie che dovevo andare via.
Qualche istante dopo, aprii la porta di casa della famiglia Shaw e cominciai a correre, ancora impaurito per la voce appena sentita e che mi aveva trasmesso una strana energia.
Il mio unico desiderio era quello di raggiungere la mia casa il più in fretta possibile, cosi continuai a correre, correvo al massimo delle mie possibilità, ad un certo punto, mi sembrava di volare. Correvo e percepivo una strana sensazione, come se qualcosa di strano mi stesse accadendo, percepivo qualcosa, ma non capivo cosa stesse succedendo in quel momento.
Avevo i brividi e alla mia sinistra notai una pietra in prossimità del vialetto, poi, mi voltai e, di fronte a me, c'era un UFO che stava fluttuando.
A quel punto, venni avvolto completamente da una luce, le mie braccia si protesero all'indietro, percepivo la strana sensazione come se mi stesse risucchiando e tutto a un tratto ero sparito.
conoscevo Tom da sempre, dal giorno in cui era nato.
Mia sorella Debbie, che aveva 4 anni più di Tom Warner, spesso lo riprendeva dicendogli di non uscire dai bordi del disegno che stava realizzando quando veniva a casa nostra, come quella sera. Quella sera ci spaventò a morte.
Ero dentro casa e vidi dalla finestra Tom uscire da casa nostra correndo, quello che vidi fu sconcertante, sembrava che Tom corresse sul posto e lo stava facendo da 5 minuti.
Ad un certo punto, vidi che Tom venne avvolto da una luce che proveniva da sinistra e lo avvolse completamente e, qualche istante dopo, era svanito nel nulla, scomparso.
Non lo vedevo più. Dov'è andato???
Poi, l'oggetto scomparve in direzione del Lago Mansfield...
A 3,5 Km di distanza dalla casa degli Shaw, nei pressi del Lago Mansfield intanto...
Io, mio padre, mia madre e mia sorella andammo a prendere un gelato e, successivamente, andammo al Lago Mansfield; mio padre che era alla guida stava uscendo dal parcheggio, quando, tutto a un tratto, una prominente luce abbagliante ci avvolse, al pensiero ho ancora i brividi. Mio padre spaventato urlò, mia madre si era ammutolita e io e mia sorella non capivamo cosa stesse succedendo, così, iniziammo a urlare anche noi.
Mio padre ci disse che voleva seguirlo e io provavo a più riprese a dissuaderlo perché non mi sembrava una buona idea. Mia madre cercò di tranquillizzarci ipotizzando che si trattava solo di una stella cadente, ma sapevo che non poteva essere cosi e non volevo in alcun modo che mio padre inseguisse quella cosa, ma non ci prese in considerazione, io e mia sorella eravamo terrorizzati. Ricordo che stavo letteralmente levitando e, subito dopo, mi ritrovai su una navicella spaziale aliena ed ero distesa. Ricordo che non ero sola in quell'ambiente, mi trovavo in una stanza con altre persone, bambini; poi, uno a uno, cominciarono a sparire.
Quando ripresi conoscenza mi trovai al lago da sola, mi guardai intorno e, nonostante il buio, dovetti tornare a casa.
Vidi Melanie che era rannicchiata alla mia destra mentre anch'io mi trovavo sulla navicella, ricordo solo il suo viso. Nei suoi occhi albergava il terrore.
Successivamente, quando ripresi conoscenza, mi trovai coricato per terra nel giardino da dove ero stato prelevato (la casa degli Shaw), con braccia e gambe aperte.
Ebbi come la sensazione di essere stato adagiato in quel punto.
Il mio sguardo, che da quella posizione era rivolto verso l'alto, notò un fascio di luce esattamente sopra di me. Mio fratello che stava assistendo alla scena da una posizione arretrata rispetto alla mia, disse di scappare.
Stranamente, avvolto in quella luce, ogni mio movimento era vano, ero bloccato, non riuscivo a muovermi in alcun modo; poi, risentii nuovamente la voce, quella che inizialmente mi diceva di andare a casa, questa volta però, la voce mi disse di resistere ancora qualche attimo e, tutto a un tratto, la luce scomparve.
A quel punto riuscii nuovamente a muovermi, mi alzai subito e mi voltai per riguardare in alto, ma non c'era più nulla, qualunque cosa fosse era sparita.
Secondo Jane, passarono all'incirca 7 minuti da quando presero Tom Warner a quando lo rilasciarono nel suo giardino.
Lasciato il lago Mansfield, l'oggetto volante fece rotta verso il ponte di Sheffield e...
nella giornata del 1° Settembre del 1969, ebbi la fortuna di partecipare ad uno spettacolo equestre e faceva molto caldo. Le cinghie delle sella si allentarono e mi aggrappai alle redini del cavallo per non cadere, mia madre fu cosi contenta che non mi fossi fatto male che ci propose di andare a mangiare per cena al ristorante.
Andammo al THE VILLAGE GREEN e, dopo aver cenato e tenendo conto del fatto che si stava facendo tardi, decidemmo di prendere una scorciatoia e cioè, passare dal ponte Sheffield per poi proseguire fino verso casa.
Imboccato il ponte e, mentre mi apprestavo ad offrire un caramella a mio fratello con il dissenso di mia nonna, che, girata verso di noi, non poté fare a meno di notare che proprio alle nostre spalle c'era una luce abbagliante che proveniva dalla riva del fiume Housatonic.
Dopo aver visto la luce all'uscita dal ponte, si alzò in volò emettendo come dei fasci di luce verso il suolo; mentre io, mia madre e mia nonna stavamo osservando quanto stava accadendo davanti ai nostri occhi, mio fratello Matthew stava guardando altrove in un'altra direzione, diceva di aver visto una sfera arancione.
Più tardi, Matthew ci disse di aver visto questa sfera che si spostava come le onde del mare e che al suo interno gli era sembrato di vedere qualcosa che si muoveva.
Il silenzio che ci avvolgeva e dava come l'impressione di essere sott'acqua, sembrava di percepire una sorta di cambio di pressione; mia madre accostò il veicolo sul ciglio della strada e i finestrini erano aperti, faceva caldo, c'erano circa 30 gradi.
Una volta fermi, cercammo di vedere se riuscivamo a vedere la sfera/luce bianca che un attimo prima sostava davanti a noi, ma, un istante dopo, sentimmo un'esplosione a cui non riuscivamo a dare una spiegazione, mia madre se ne accorse per prima.
L'oggetto che sostava davanti a noi doveva essere di circa 90 metri di lunghezza.
Mentre guardavamo fuori dai finestrini, la nostra auto all'improvviso si illuminò, sembrava avessimo dei riflettori dentro la macchina, riuscivo a vedere senza problemi sia mia madre che mia nonna con tutti i dettagli del cruscotto, sembrava di essere in pieno giorno.
Poi, dopo il "canto" di cicale, cavallette e rane ci fu un'esplosione e non ricordo altro.
Ho alcuni frammenti di ricordi per un max di 15 minuti, ma passarono più di 3 ore.
Quando ci ritrovammo in auto, mia madre e mia nonna erano invertite di posto e, mia nonna non guidava praticamente mai, inoltre, la macchina era spenta.
Molto probabilmente, eravamo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Che cosa ci era successo? Ci avevano estratti dall'auto? O ci avevano drogati?
Non ne ho idea...
Subito dopo aver imboccato il ponte, Thom offrì a suo fratello minore Matthew una caramella rossa frizzante, mia madre lo sentii e disse a Thom che non era una buona cosa perché Matthew poteva soffocarsi perché era troppo piccolo.
Me lo ricordo come fosse ieri, appena varcammo la soglia del ponte e, uscendo da esso, non potei fare a meno di notare una sorta luce fluttuante alta all'incirca 8 metri.
Tutti noi eravamo increduli e sbalorditi di fronte a una cosa del genere che non avevamo mai visto prima, o comunque, mai visto niente di simile.
Più ci avvicinavamo, più percepivamo qualcosa di strano, c'era un inspiegabile silenzio intorno a noi. Dopo l'esplosione, di fronte a noi c'era un enorme oggetto volante a forma disco che fluttuava, somigliava ad un guscio di tartaruga visto di lato, dove la parte superiore era più stretta rispetto alla parte centrale che era più larga e sembrava che le due parti fossero collegate nel mezzo. Quella sera uno strano silenzio ci avvolgeva, non si sentiva volare una mosca e il che era strano visto che eravamo in estate, poi, improvvisamente, cominciammo a sentire cavallette, cicale e rane "cantare". Non ricordo altro del tempo seguente.
Successivamente, ci ritrovammo davanti alla farmacia a 1,2 miglia di distanza e la cosa strana fu che mia madre era sul sedile del conducente e io quella del passeggero.
Prima che tutto accadesse ero io al volante e non mia madre.
❖ Altre informazioni
Quando Tom Jay della WSBS andò in onda chiedendo alla radio se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa a riguardo, arrivarono numerose telefonate da: Pittsfield, Stockbridge, Lenox, Egremond, Sheffield, Great Barrington a Canaan, le chiamate che andavano in onda provenivano da diverse città e da molte persone che non si conoscevano tra loro.
Una replica dell'imbarcazione che i Reeds videro a Sheffield è in mostra al Museo degli UFO di Roswell nel New Mexico, luogo di un incidente UFO del 1947 ampiamente riportato e che tutto il mondo conosce.
"Ci saranno stati 20 o 30 schizzi disegnati dai bambini della nostra classe di quello che hanno visto" (disse Reed“) appesi sotto la lavagna della nostra classe alla Sheffield Center School.
Più di uno di questi è disegni è esposto oggi al museo di Roswell.
La gente non si rende conto del significato di questo. E quindi non eravamo solo noi".
Nel Febbraio 2015, la Great Barrington Historical Society and Museum ha confermato l'avvistamento di Reed e ha ufficialmente inserito il caso nella storia degli Stati Uniti.
Il Sig. Reed era stato sottoposto anche alla macchina della verità/poligrafo e da questa, ne era uscito in modo positivo, rafforzando così quanto già riconosciuto ufficialmente dal Great Barrington Historical Society. Un monumento in cemento è stato eretto fuori dal ponte per commemorare il loro avvistamento.
Di questo evento è stato realizzato una serie documentario su Netflix da mysteries unsolved che vi consigliamo di vedere.
Reed vuole replicare la mostra per la Great Barrington Historical Society .
Oppermann dice che sta aspettando maggiori informazioni da parte di Reed prima di considerare la programmazione intorno all'evento successo nel 1969.
Il caso è stato presentato in una serie di programmi televisivi e Reed dice che c'è dell'altro in arrivo. Nel 1992, l'avvocato della famiglia ha portato l'evento alle Nazioni Unite dove è stato ampiamente discusso mentre l'agenzia meditava sulla possibilità di creare un'unità speciale per studiare gli oggetti volanti non identificati.
Reed inoltre afferma, che suo padre stava realizzando un libro sulle esperienze della famiglia, purtroppo è morto "in circostanze discutibili" 14 anni dopo quel giorno.
“Anche se era difficile pensarci, avevamo gli incubi, c'erano giorni in cui io e mio fratello dovevamo dormire in soggiorno sul divano e sul divanetto perché non volevamo andare in camera nostra; volevamo stare al piano di sotto con i nostri i genitori che sarebbero rimasti con noi perché eravamo piuttosto scossi al riguardo, disse Reed.
"Ero spaventato, nervoso, sconvolto per quello che era successo e non riuscivo a capirlo.
Ma ora è storico".