In questo articolo prenderemo in considerazione la concezione degli UFO secondo Josef Allen Hynek. Considerato da molti come il padre dell’ufologia moderna, egli era anche un noto scienziato che si interessava di astrofisica.
Molto conosciuto altresì nel panorama ufologico mondiale per il suo ruolo di scienziato, Hynek ricevette un primo approccio con il mistero degli UFO.
Tuttavia, quello di cui molti non sono a conoscenza è che da parte di Hynek ci fu una vera e propria inversione di rotta sul concetto UFO ed extraterrestri.
Questa inversione fu una scelta quasi obbligatoria durante il suo percorso professionale, in quanto, molte delle sue convinzioni maturate in anni e anni di studio sul fenomeno degli UFO non trovavano solide fondamenta scientifiche o, quantomeno, non idonee per spiegare determinati fenomeni, di conseguenza, le incongruenze producevano più domande che risposte. Tutto questo, a partire dal “Progetto Blue Book” in poi.
In estrema sintesi “per moltissimo tempo Hynek sostenne l’ipotesi extraterrestre per spiegare l'origine degli UFO, ma, successivamente, abbracciò l'ipotesi parafisica.
Dopo tale cambio di rotta, Hynek collaborò con l'ufologo e astronomo francese Jacques Vallée nella stesura del libro” UFO la realtà di un fenomeno” uscito nel 1975.
Tuttavia, già nel 1967, il Prof. Hynek formulò di 3 diverse ipotesi alternative e discostanti per cercare di spiegare il fenomeno degli UFO.
Come si evince da quanto appena riportato, Hynek abbandonò drasticamente l’ipotesi extraterrestre, tanto che, nell’Ottobre del 1976 si espose pubblicamente condividendo i suoi dubbi in merito con la comunità ufologica; ovviamente, questa nuova linea di pensiero sollevò molte perplessità nei più accesi sostenitori dell’ipotesi extraterrestre.
L'astrofisico affermò a chiare lettere la sua mera e ferma convinzione che gli UFO non potessero essere astronavi provenienti da altri pianeti perché vi erano troppe cose che deponevano a sfavore di questa teoria.
In particolare, l’ufologo americano affermò che gli sembrava ridicolo che intelligenze superiori viaggiassero per lunghissime distanze siderali, giungendo a noi, per poi compiere attività relativamente stupide come fermare le macchine, raccogliere campioni di terreno e spaventare la gente. Conseguentemente, Hynek invitò gli ufologi a riesaminare criticamente tale ipotesi (extraterrestre) smettendo di cercare l’origine degli UFO in altri pianeti.
Ma Hynek non si fermò qui e si spinse oltre, riferendosi a possibili connessioni tra alcuni singolari casi di avvistamenti UFO da lui studiati e i fenomeni psichici.
Sulla base di tali connessioni, Hynek prese coscienza che molti resoconti sembravano adattarsi maggiormente ai fenomeni di poltergeist e ad altri tipi di manifestazione psichica piuttosto che ad astronavi aliene provenienti da altri pianeti.
Per tale motivo, l’ufologo americano non fu più propenso ad accettare la spiegazione più ovvia degli UFO come visitatori provenienti dallo spazio più esterno.
Hynek fu anche appassionato ed esperto di esoterismo, non a caso già da ragazzo leggeva testi al riguardo in particolare sui rosacroce. Il famoso gruppo di ricerca e di studio costituito da scienziati e fondato dallo stesso Hynek prese il nome di “il Collegio Invisibile”.
Tale denominazione è un rimando tipicamente di stampo esoterico - rosacrociano.
Più volte Hynek affermò che il costante flusso di avvistamenti, spesso effettuato da un insieme di testimoni affidabili, sollevava imperativi di dovere scientifico e responsabilità e. a detta dell’ufologo, tali imperativi richiedevano una risposta da parte della comunità scientifica. Al contrario Hynek mise in evidenza che la comunità scientifica non solo si rifiutava di studiare il fenomeno degli UFO, ma copriva di ridicolo quelli che si dedicavano allo studio degli UFO.
Un giorno Hynek spiegò a Vallée che la sua scelta di diventare astronomo nasceva dall'idea di scoprire i vari limiti della scienza, i punti in cui essa era venuta meno, nonché, i fenomeni che essa non aveva spiegato. Riguardo i risultati ottenuti dalla ricerca ufologica, lo stesso Hynek affermò che essa era stata caratterizzata da alti e bassi che tale andamento aveva portato la ricerca ufologica a ripiegarsi su stessa senza giungere mai ad una vera soluzione del mistero degli UFO.
Secondo Hynek, il principale limite della ricerca ufologica era quello di aver continuato ad insistere ostinatamente sulla strada dell’ipotesi extraterrestre dell’origine degli UFO.
L'astronomo affermò altresì che l’idea che gli UFO fossero di origine extraterrestre era stata alimentata ad arte dalla cinematografia e che aveva impresso un marchio indelebile tanto nell’immaginario collettivo quanto nell’approccio degli stessi ricercatori ufologici.
Hynek sostenne senza mezzi termini, che Hollywood, sapientemente pilotata, produsse film che convinsero ulteriormente l’opinione pubblica che gli UFO fossero di origine extraterrestre e, denominava tali film (che avevano condizionato l’opinione pubblica) ad assumere un atteggiamento acritico favorevole verso l’origine extraterrestre degli UFO in “Produzioni Orientate”. Secondo Hynek tali “Produzioni” non riguardavano solamente il cinema, ma anche la televisione. Tra questi film, con i quali i poteri forti informavano e formavano l’opinione pubblica “incontri ravvicinati del 3 tipo “ed “Et l’extraterrestre”.
Secondo l’ufologo americano tali film non vennero prodotti a caso, ma avevano lo scopo di orientare l’opinione pubblica verso l’ipotesi extraterrestre dell’origine degli UFO.
In definitiva, possiamo dire che Hynek era un sostenitore della necessità di studiare in chiave parafisica il fenomeno degli UFO. Come sostenevano i fondatori della New Ufology, Hynek intendeva dire che lo studio sugli UFO, basato sull’idea che essi fossero astronavi aliene, era un grosso limite e che nel tempo aveva dimostrato concretamente tutta la sua inefficacia, in quanto, continuava a considerare l’insieme di fenomeni correlati agli UFO come assestanti scissi l’uno dall’altro. Concludiamo tale articolo ribadendo che, per Hynek, la vera natura degli UFO era attribuibile a creature parafisiche provenienti da altre dimensioni o differenti piani astrali paralleli al nostro.
Prof. Giovanni Pellegrino