Il Blue Book Project fu un progetto dell’aeronautica militare degli Stati Uniti (USAF United States Air Force) per studiare il fenomeno degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO) in territorio statunitense. Il progetto fu avviato nel 1951 e concluso il 17 Dicembre 1969. La decisione di non proseguire ulteriormente maturò in considerazione di uno studio noto come "Rapporto Condon" (condotto dall’Ottobre del 1966 alla fine del 1968 da vari scienziati che lavoravano presso l’Università del Colorado e da alcuni altri studiosi di altre istituzioni) la cui conclusione generale fu, che da 21 anni di studi sugli UFO non era derivato nulla che avesse contribuito ad aumentare la conoscenza scientifica.
Il progetto Blue Book fu l’ultimo realizzato dall’USAF in tema di UFO.
L’USAF aveva seguito il fenomeno degli avvistamenti UFO a partire dal 1947, attraverso i successivi Project Sign, Project Grudge, Project Twinkle e Project Blue
Book.
I dati classificati dal Blue Book sarebbero stati deposti in un rapporto denominato Grudge/Blue Book. Uno dei consulenti scientifici più noti del progetto fu l’astrofisico ed ufologo statunitense Josef Allen Hynek, ritenuto in seguito uno dei maggiori esponenti dell’approccio
scientifico ai fenomeni UFO, ed autore, tra l’altro, della celebre classificazione tipologica degli incontri
ravvicinati (classificazione Hynek).
Le attività
del Blue Book furono chiuse formalmente il 30 Gennaio 1970.
In sintesi, questo progetto ha analizzato 12.618 avvistamenti anomali nei cieli del mondo, di cui, a 701 non è stata fornita una spiegazione.
I risultati finali del Progetto Blue Book sono stati:
Nota Silverland:
alla luce di quanto rilasciato recentemente dal Pentagono sul fenomeno UFO, che dichiara esattamente l'opposto di quanto riportato nel Rapporto Condon, ne comprova la sua esatta inattendibilità.
Segnato quasi subito al suo stesso interno da forti polemiche circa l’atteggiamento da assumere nei confronti dell'intero problema, le sue conclusioni scettiche sulla rilevanza del problema degli UFO presentano contraddizioni dimostrabili con il contenuto di diverse parti del voluminoso rapporto finale prodotto da coloro stessi che presero parte alle attività progettuali. A dispetto delle conclusioni, infatti, la percentuale di non identificati (30 su 93) è addirittura superiore a quella dei casi che ogni anno lo stesso Progetto Blue Book riteneva di non riuscire a risolvere. In quanto unico scienziato coinvolto negli studi sugli UFO del governo degli Stati Uniti dall’inizio alla fine, Hynek poteva offrire una prospettiva unica nei progetti Signs, Grudge e Blue Book.
Dopo aver parlato di un promettente inizio potenzialmente utile per la ricerca scientifica, in Hynek crebbe il disincanto sul Blue Book durante la sua occupazione al progetto e, lanciò accuse di indifferenza, incompetenza e ricerca scadente da parte del personale dell’Air Force. Hynek nota che, durante la sua esistenza, i critici hanno soprannominato il Blue Book “The Society for the Explanation of the Uninvestigated” (”La Società per la Spiegazione del Non Investigato”). In particolare, in un lungo rapporto datato 7 Ottobre 1968 scrisse, tra le altre cose:
Si potrebbe mettere il punto sotto forma di teorema:
o per ogni singolo caso UFO segnalato (se esso è preso in sé trascurandone le correlazioni con altri casi UFO verificatisi in questo ed in altri Paesi) sarà sempre possibile
addurre una spiegazione naturale, anche se del tutto improbabile qualora si operi soltanto nell’ipotesi che tutti i rapporti UFO, per la stessa natura delle cose, si devono soltanto a cause del
tutto note ed accettate.
Uno dei tanti video disponibili in rete sul Project Blue Book .
Il Progetto Blue Book Archive fornisce ai ricercatori con accesso online gratuito oltre 50.000 Documenti governativi USA ufficiali relativi al fenomeno UFO.
Clicca su questo bottone qui sotto per accedere al sito e alle migliaia di documenti (scaricabili) che per decenni erano considerati top secret.
Nel progetto “Blue Book” la raccolta di tutte le segnalazioni tra il 1947 e il 1969.
A distanza di 50 anni, in concomitanza degli ultimi avvenimenti e delle ultime dichiarazioni rilasciate dal Pentagono in materia di oggetti volanti non identificati, prima chiamati UFO è ora UAP, sembrerebbe, che il Pentagono (almeno questa volta) abbia deciso di fare le cose sul serio riaprendo il progetto Blue Book entro il 2020.
❖ Il nuovo “Blue Book Project”
Funzionari del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti hanno confermato che il Pentagono sta formando una squadra speciale atta a supervisionare le indagini sugli incontri UFO da parte del personale militare. La task force, che sarà ufficialmente svelata nei prossimi giorni (forse), sarà guidata dal sottosegretario alla Difesa David Norquist.
Secondo la CNN, essa si concentrerà sugli avvistamenti UFO da parte di membri delle forze armate statunitensi. Alcuni degli incontri ravvicinati su cui dovrà indagare includono avvistamenti UFO da parte dei piloti della US Navy.
Gli esperti dovranno indagare anche sui recenti video che sono stati registrati dai sistemi di imaging a bordo degli aerei militari e che sono stati pubblicati nel 2017 e nel 2018 dall’organizzazione To The Stars Academy of Arts & Science, fondata da Tom DeLonge, chitarrista dei Blink- 182 e Angels & Airwaves.
I video in questione mostravano l’attimo in cui i piloti della Marina inseguivano dei misteriosi oggetti volanti non identificati. La Marina statunitense si limitò a classificare tali oggetti volanti come “fenomeni aerei non identificati”.
Per questo motivo il Pentagono ha deciso di formare una squadra per indagare nuovamente sui recenti incontri UFO a causa della possibile minaccia che potrebbero rappresentare per la sicurezza nazionale. Lo scorso Luglio, un ex funzionario del Pentagono che gestiva il programma dell’agenzia allo studio degli UFO ha affermato che la natura sconosciuta dei misteriosi oggetti li rende estremamente pericolosi.
“Ci sono oggetti sconosciuti che continuano ad aggirarsi nei nostri cieli di cui non sappiamo nulla, cosa possano essere, né da dove provengono”...
...ha affermato l’esperto al WordsSideKick.com
Luis Elizondo, l’ex capo del progetto top secret del Pentagono noto come Advanced Aerospace Threat Identification Program ha così affermato:
“Questo è un problema?
Dal punto di vista della sicurezza nazionale sì è un serio problema. Dobbiamo capire cosa sono al fine di determinare se sono davvero una minaccia“.
In un’intervista al New York Times, Eric W. Davis ha confermato che il Pentagono ha recuperato del materiale sconosciuto dagli UFO precipitati.
Secondo Davis, le analisi hanno rivelato che gli oggetti provenivano da “veicoli al di fuori del nostro mondo”, la cui fabbricazione risulterebbe assolutamente impossibile sulla Terra.
Si è appreso da alcuni documenti del segreto programma del Pentagono e da una serie di interviste che il mistero degli sfuggenti oggetti volanti è ancora lungi dall’essere risolto e che, non si è fatto abbastanza per affrontare il problema a quasi 50 anni dalla chiusura del Progetto Blue Book.
Chiudiamo quindi questo articolo con 2 domande:
Riapriranno davvero?
Questa volta ci diranno qualcosa?
Info aggiuntive foto sopra:
La foto è stata scattata il 16 Ottobre 1957, vicino alla base dell'aeronautica militare di Holloman (New Mexico, USA) da Ella Louise Fortune, che ha lavorato come infermiera nella riserva indiana di Mescalero. Stava tornando a casa percorrendo l'autostrada 54 quando ha notato un oggetto sospeso immobile sopra la base aerea ( per 15 min. circa).
La foto è stata resa pubblica nel 1994 dopo un'attenta analisi da parte dell'A.P.R.O. (Aerial Phenomena Research Organization). Non esiste una spiegazione convenzionale per l'oggetto fotografato.
Questa settimana daremo un'occhiata al Project Blue Book attraverso il patrimonio cinematografico degli archivi nazionali. Il progetto Blue Book non è stata la prima indagine dell'aeronautica degli Stati Uniti sui rapporti degli oggetti volanti non identificati.
Non era nemmeno il secondo. Il Project Blue Book è stata in realtà la terza analisi formale di avvistamenti UFO, dopo il Project Sign e Project Grudge.
L'indagine del Project Blue Book che va dal 1952 al 1969 è la più nota, tuttavia, le registrazioni presso gli archivi nazionali sono abbondanti, incluso un certo numero di filmati correlati. I due filmati nel post di oggi forniscono una panoramica degli obiettivi del Project Blue Book e dei risultati dell'indagine fino al 1966.
Le interviste in questi documenti sono particolarmente interessanti perché sembrano essere state sceneggiate e filmate dall'Air Force per il rilascio pubblico.
Il primo filmato in primo piano è stato girato 4 mesi dopo la genesi del Progetto Blue Book e 2 giorni dopo una conferenza stampa tenuta dall'Air Force per affrontare un'ondata di avvistamenti UFO su Washington DC.
In questa intervista, il Generale Maggiore John A. Samford spiega il mandato dell'Air Force di identificare e analizzare le potenziali minacce che arrivano per via aerea, assicurando anche ai cittadini che non vi era alcuna minaccia nota.
Secondo il Gen. Maggiore Samford, tra il 1947 e il momento dell'intervista (un arco di circa 5 anni), sono state raccolte tra 1000 e 2.000 relazioni.
La "grande maggioranza" è stata spiegata e catalogata come bufale, errori d'interpretazione di altri velivoli terrestri, fenomeni naturali, elettrici o aberrazione della luce.
Il resto degli avvistamenti, che sono stati fatti da "osservatori credibili di cose relativamente incredibili", erano ciò che l'Air Force stava "tentando di risolvere" con Project Blue Book.
Presente in questo filmato, anche per offrire un parere diverso, il Maggiore Donald Keyhoe.
Keyhoe credeva fermamente nell'esistenza di visitatori extraterrestri.
Il suo libro, "The Flying Saucers Are Real" è citato in questa intervista.
Nel secondo filmato, prodotto verso la fine dell'indagine del Project Blue Book, obiettivi e dati più chiari sono stabiliti dal portavoce dell'Air Force, il Tenente Colonnello Lawrence Tacker (come scritto da lui stesso nel libro intitolato "Flying Saucers and the US Air Force") e dal Maggiore Hector Quintanilla, che ha guidato il Progetto Blue Book dal 1963 fino all'annullamento dell'indagine nel 1970.
Una nota su questo film: la qualità dell'originale è piuttosto scarsa.
Questo video è il risultato di un trasferimento Full HD e di alcune elaborazioni audio per migliorare la qualità del suono. Si consiglia pertanto di utilizzare l'opzione per i sottotitoli.
Secondo il Maggiore Quintanilla, c'erano 2 obiettivi definiti del Progetto Blue Book:
A questo punto, a più di 14 anni dall'inizio del Progetto Blue Book, Quintanilla ha riportato 10.000 avvistamenti, di cui, 646 veramente inspiegabili.
Il Maggiore Quintanilla ha anche sottolineato che il Project Blue Book era un'indagine completamente non classificata e che tutte le informazioni erano disponibili e aperte ai giornalisti se richieste (questo è vero, sebbene tutti i rapporti abbiano i nomi oscurati per motivi di privacy). Come nel filmato del 1952, il messaggio generale di questa intervista pubblicitaria è che i rapporti non hanno dimostrato che la Terra fosse stata visitata da esseri extraterrestri. Inoltre, il comunicato ufficiale letto dall'intervistatore a conclusione del filmato afferma che gli avvistamenti non rappresentavano una vera minaccia.
In effetti, alcuni credevano che il panico pubblico fosse un rischio maggiore per la sicurezza nazionale. Sottolineare la mancanza di un pericolo imminente è stato utile per dissipare i timori. Nel 1985, l'Aeronautica Militare degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione finale sul Progetto Blue Book (disponibile sul sito web di NARA), che indica che i cittadini dovrebbero segnalare gli avvistamenti alle organizzazioni scientifiche o alle forze dell'ordine locali se ritengono che vi sia un pericolo immediato.
La scheda informativa fornisce anche una serie finale di statistiche per Project Blue Book.
Tra il 1947 e la chiusura delle indagini alla fine del 1969, furono segnalati un totale di 12.618 avvistamenti UFO. 701 di questi, ovvero circa il 5%, sono rimasti inspiegati dall'Air Force.
Citando dalla scheda informativa, Project Blue Book ha portato a 3 conclusioni principali:
Infine, l'Air Force ha voluto chiarire che nessun corpo o veicolo alieno è mai stato trattenuto presso la Wright-Patterson Air Force Base. (Se questi oggetti possano essere stati conservati o meno in un altro luogo è una domanda senza risposta).
Per coloro che desiderano fare ricerche più approfondite sul Project Blue Book, NARA detiene circa 84.000 pagine di registrazioni, disponibili per la visualizzazione su microfilm nella sala di ricerca presso Archives II a College Park, nel Maryland.
Queste registrazioni sono ricercabili online presso il Blue Book Archive non affiliato.
Grazie a Mike Taylor per la ricerca nelle registrazioni testuali e per trovare ulteriori informazioni di base su questi due filmati (ma non siamo riusciti a trovarne nessuno).
Audrey Amidon