Il Progetto Grudge fu un breve progetto realizzato dagli Stati Uniti per investigare il fenomeno degli oggetti volanti non identificati.
Il Grudge fu il proseguimento del Progetto Sign e si svolse tra il Febbraio e il Dicembre del 1949. Il Grudge fu a sua volta seguito dal Progetto Blue Book, che, nella sua fase iniziale (la fine del 1951) pubblicò i primi rapporti sotto il nome di progetto Grudge.
❖ La storia
Il Progetto Sign rimase attivo dal 1947 al gennaio del 1949.
La maggior parte dei ricercatori del progetto Sign, compreso il Direttore Robert Sneider, ritenne che alcuni casi di UFO fossero spiegabili con un'origine extraterrestre.
Prepararono pertanto un rapporto riservato, chiamato: "Stima della situazione", in cui si sosteneva l'ipotesi extraterrestre. Tale ipotesi venne rifiutata dal vertice militare dell'Air Force per mancanza di prove concrete. A seguito dei disaccordi con i vertici militari e di una spaccatura venutasi a creare all'interno della Commissione tra i fautori e i detrattori dell'ipotesi extraterrestre (questi ultimi, capitanati dal Maggiore Aaron J. Boggs), il progetto Sign venne annullato e sostituito con il Progetto Grudge.
Nel suo libro pubblicato nel 1956, il capitano Edward J. Ruppelt (disponibile in formato PDF e scaricabile nella pagina di J. Ruppelt, clicca sul link) dell'U.S. Air Force parlò anche del Progetto Grudge. Secondo Ruppelt, nel Grudge non sono mai state eseguite procedure standard di intelligence. Ogni cosa era stata valutata con la premessa, o meglio, con il pregiudizio che "tanto gli UFO non esistono".
In questo contesto è ovvio che non importava cosa si vedeva o cosa si ascoltava, semplicemente, "nessuno ci credeva".
Ruppelt aveva notato che "alcuni specialisti al top dell'intelligence nell'Air Technical Intelligence Center (ATIC) entusiasti di lavorare al Progetto Sign, non erano in realtà più interessati al Progetto Grudge. Alcuni di loro avevano drasticamente e frettolosamente cambiato opinione nel momento in cui il Pentagono non era più favorevole alla causa".
Secondo Ruppelt, il Grudge operava con un fine di screditamento che non era esplicitamente scritto su nessun documento, ma "traspariva da ogni nota, rapporto e direttiva". Anche la scelta della parola "Grudge" ("Rancore"), che ufficialmente non aveva alcun significato, secondo Ruppelt denunciava un atteggiamento ostile verso gli UFO.
Ruppelt descrisse il Grudge come "L'era Oscura" della investigazione ufologica USAF.
Il suo personale infatti, stava di fatto conducendo poche investigazioni, ma, contemporaneamente, affermava che tutti i rapporti UFO erano stati perfettamente riesaminati. Come nel Progetto Sign, il personale del Grudge riteneva che l'enorme volume di rapporti UFO avrebbe potuto essere spiegato semplicemente come una errata identificazione di oggetti astronomici (stelle, pianeti, meteore), nubi, cani solari, palloni sonda, aerei convenzionali o altro. Tuttavia, a differenza del Sign, dove l'ipotesi prevalente era che per alcuni casi di avvistamento UFO si doveva cercare una risposta straordinaria, il personale del Grudge pensava che anche tale minoranza di rapporti poteva e doveva essere spiegata con fenomeni consueti; a riprova di ciò, Ruppelt cita un'appendice del rapporto finale, dove a proposito dei casi non spiegati si afferma che:
"dobbiamo spiegarli perché non crediamo ai dischi volanti".
In pratica, tutti i rapporti UFO dovevano avere sempre e comunque una spiegazione prosaica, tuttavia, alcune "spiegazioni" del Grudge apparivano artificiose e logicamente insostenibili, come quella relativa ad un avvistamento avvenuto il 18 Novembre 1948 da parte dell'equipaggio di un aereo: nonostante il Servizio Meteorologico USA avesse escluso l'ipotesi che potesse trattarsi di un pallone sonda, il Grudge spiegò l'avvistamento con un pallone sonda, senza peraltro precisare i motivi di tale spiegazione.
Nonostante tutto rimase una percentuale di casi non spiegati (il 23%), per cui, si postularono difetti di percezione da parte dei testimoni ed altre cause psicologiche.
Secondo Ruppelt, il lavoro del Grudge doveva svolgersi in 2 fasi:
Il primo articolo di questa campagna, trovò appoggio nel giornalista Sidney Shallet del The Saturday Evening Post. L'articolo di Shallet apparve in 2 edizioni consecutive: quelle del Post del 30 Aprile e del 7 Maggio 1949 e genericamente riportava di fatto la stessa linea di condotta tenuta dai vertici del Progetto Grudge:
"molti rapporti UFO possono essere facilmente spiegati con fenomeni consueti e conosciuti, erroneamente identificati dai testimoni, mentre i mass media avevano gonfiato a dismisura il fenomeno."
Shallet suggerì inoltre, che gli scherzi e le persone stravaganti avrebbero avuto un importante ruolo nel divulgare le teorie sugli UFO, dando di fatto risalto alle stesse opinioni di militari di
alto livello. L'articolo di Shallet lasciò nel pubblico diversi dubbi e altri giornalisti si dichiararono a favore di ulteriori indagini sugli UFO.
Il Grudge, praticamente concluso nel Dicembre 1949, fu seguito dal Progetto Blue Book, che, inizialmente (fine del 1951), si chiamò Grudge II e assunse la denominazione Blue Book nel Marzo del
1952. Il nuovo progetto venne all'inizio diretto da Ruppelt e tale periodo venne generalmente considerato un'era più aperta e produttiva per la ricerca ufologica.
❖ Il Rapporto Grudge
Il Rapporto Grudge di 600 pagine venne pubblicato in un unico rapporto formale nell'Agosto del 1949. Il rapporto concluse che:
Nota:
è più che evidente, che ulteriori studi lungo le linee attuali non farebbero che confermare i risultati presentati in questo rapporto. Si raccomanda inoltre, che le direttive di raccolta pertinenti siano riviste per riflettere la modifica prevista dall'indirizzo prestabilito.
Dopo la diffusione di tale rapporto, fu dichiarato che il Grudge sarebbe stato presto chiuso.
Nota Silverland:
sulla base di queste evidenze, sfido chiunque ad andare a rilasciare una dichiarazione.
Molto probabilmente, i dati rilasciati alle autorità locali dai testimoni di avvistamenti, venivano condivisi con i militari, che, sulla base di queste linee guida rischiavano di:
perdere il lavoro, essere derisi, screditati, presi per pazzi o addirittura spariti nel nulla.
Non mi stupirei se persone comuni fossero state trovate rinchiuse nei manicomi solo per aver detto di aver rilasciato una loro testimonianza. Ed è inutile citare il lungo elenco di persone trovate morte in circostanze misteriose o non trovate, di cui non sappiamo nulla (neanche i loro nomi), che forse hanno come comune denominatore il solo fatto di aver detto:
...credo di aver visto un disco volante!
❖ Tensioni
Nell'Aprile 1951, Bob Ginna di Life visitò la Wright Patterson Air Force Base.
Durante la sua investigazione, il giornalista scoprì ciò che Clark descrive come:
"palesi errori del progetto". (Clark, 239). Verso la metà del 1951, il Grudge consisteva nel solo Tenente Gerry Cummings, che, secondo Ruppelt, aveva preso veramente sul serio il suo lavoro.
❖ L'ufo o il pallone sonda di Forth Monmouth? (sintesi)
La mattina del 10 Settembre 1951, era in corso una dimostrazione radar per un certo numero di dignitari dell'esercito, quando, il tecnico radar che stava azionando l'apparecchiatura agganciò un bersaglio sconosciuto a bassa quota che si muoveva più velocemente della modalità di impostazione automatica che il suo AN/ Il set radar MPG-1 potrebbe tracciare. Ciò significherebbe che stava volando a più di 700 miglia orarie, che all'epoca era proprio alla massima capacità dei jet.
15 minuti circa dopo, 2 piloti addestratori di jet T-33, che volavano vicino a Sandy Hook, nel New Jersey, individuarono un grande oggetto argenteo che volava sotto di loro e che sembrava muoversi indipendentemente. Secondo la stima dei piloti I piloti l'oggetto aveva un diametro di 40-50 piedi, con una velocità di oltre 700 miglia orarie.
Il Colonnello N.R. Rosegarten passò tutta la giornata del 13/09/1951, insieme al tenente Cummings, a intervistare testimoni e a compilare un'adeguata documentazione.
Alla coppia (Cummings, Rosegarten) fu poi ordinato di riportare i risultati della loro investigazione direttamente al Generale Charles P. Cabell, poi capo dell'intelligence del Pentagono. Cummings e Rosegarten riportarono le loro conclusioni per il caso di Fort Monmouth: erano d'accordo con il personale della base che giudicava i movimenti veloci dell'oggetto avvistato come "intelligentemente controllati".
Cabell si dichiarò insoddisfatto del rapporto finale del Progetto Grudge e affermò che era necessario avere una risposta soddisfacente sulla questione dei dischi volanti, pertanto voleva che il Progetto fosse riorganizzato e riavviato.
I risultati dell'indagine "Project Grudge" hanno concluso che gli avvistamenti di Fort Monmouth potrebbero essere attribuiti al rilascio di due palloncini da parte dell'Evans Signal Laboratory alle 11:12 EDST del 10 Settembre, durante il periodo degli avvistamenti.
Il diametro dei palloncini quando sono scoppiati era di circa 39 piedi.
L'anomalia del radar è stata attribuita a un errore dell'operatore.
A seguito del caso di Forth Monmouth e dell'avvistamento di Lubbock vennero riprese le indagini sugli UFO con il New Project Grudge o Grudge II, poi divenuto Project Blue Book.
Per leggere il rapporto originale completo clicca >>>QUI<<<