Premessa doverosa, quelle che vi mostriamo di seguito sono delle informazioni trovate nei meandri della “Rete”. Il CUT è molto prudente su queste informazioni e le prende doverosamente con le pinze.
Le informazioni vengono mostrate solo per dovere di cronaca.
Questa è la storia di una registrazione video che fa parte di un presunto "Project ISIS" dell’ex KGB. La scoperta fu quella di una tomba in Egitto nella piana delle piramidi di Giza nel lontano 1945 che conteneva il corpo di un presunto extraterrestre (il visitatore Osiris).
L’evidenza sarebbe stata mostrata in un documentario andato in onda nel 1998/9 trasmesso in esclusiva dalla rete televisiva americana Sci-Fi, chiamato “The Secret KGB Abduction Files”, che dimostrerebbe che questo corpo risalirebbe al 10.500 a.C..
L’unico parere autorevole fu fornito dalla stessa rete televisiva americana all’epoca della trasmissione, secondo la quale, il team di specialisti incaricato di valutare la pellicola ne confermò l’autenticità. L’emittente televisiva americana mandò in onda il filmato una sola volta e nessun altra copia del video è disponibile, tranne quelle che sono disponibili grazie a chi all’epoca pensò di registrare la trasmissione.
L’età è stata stabilita, oltre che con la prova al carbonio C14, anche con l’allineamento delle stelle dell’epoca. I russi hanno dovuto ricreare attraverso il computer l’esatta posizione delle stelle durante la costruzione delle piramidi.
Essi hanno mostrato questa animazione e hanno dimostrato che l’allineamento delle stelle con le 3 piramidi di Giza risaliva proprio a quella data.
La pellicola mostrerebbe una spedizione segreta del KGB in Egitto nell’ambito del “Project Isis”, nella quale i servizi segreti sovietici scoprirono l’esistenza di quella che sembra essere la mummia di un alieno lunga 2 metri. Prima della messa in onda, la pellicola non era mai stata mostrata al di fuori delle strutture segrete del KGB.
Si tratta di un elaborato e costoso imbroglio, oppure la “Tomba del Visitatore” potrebbe essere la scoperta che rivoluzionerà la comprensione sugli inizi della civiltà umana?
❖ Il progetto “ISIS”
Il “Project ISIS” è un presunto progetto, inserito in un segreto dossier sovietico, le cui conclusioni porterebbero a credere che l’Egitto sia stato fondato dagli extraterrestri.
Nella mitologia egiziana, il primo faraone fu Osiride, ucciso e poi resuscitato dalla morte dalla moglie Isis. Da ciò, si porterebbe a credere che non solo Osiride fu un personaggio reale, ma, che fu effettivamente un extraterrestre che avrebbe portato l’umanità alla civiltà.
Dopo la sua morte fu mummificato e sepolto in una località segreta che poi sarebbe stata scoperta e da lì nacque il “Project ISIS”.
Quando i sovietici scoprirono e aprirono la tomba, molti di loro morirono per cause ignote.
I pochi rimasti, non solo avrebbero recuperato il corpo di un “extraterrestre” mummificato, ma avrebbero anche prelevato numerosi dispositivi tecnologici deposti al fianco del presunto “essere spaziale”. Questo avvenimento portò alcuni membri degli appartenenti al progetto a formare un gruppo simile a un culto dedito ad adorare l’extraterrestre come Dio e di conseguenza, il presunto “visitatore delle stelle” cercò di aiutarli a ripristinare il controllo del genere umano. Un progetto di ricerca condotto dal KGB a metà degli anni che partono dal 1950 e finiscono al 1960, denominato “Progetto Isis,” avrebbe avuto come responsabile al suo interno nientedimeno che Nikita Krusciov.
Il cuore dei risultati di questo progetto sarebbe stato, come anticipato sopra, la scoperta di un sarcofago egiziano che conteneva la mummia di un umanoide alieno arrivato in Egitto nel 10.500 a.C.. Questa strana storia sulla grande piramide di Giza, si può leggere in una edizione del magazine egiziano “Rose El-Yussuf”.
Secondo questo articolo apparso nel 1988, l’egittologo francese Louis Caparat avrebbe scoperto una stanza segreta nella grande piramide di Cheope (il vero nome del faraone era Khufu). In questa grande sala, secondo l’articolo, sarebbe stata trovata una scatola, con all’interno un extraterrestre. A prima vista l’umanoide sembrava essere in uno “stato sospeso” o in uno stato di morte apparente.
Caparat afferma anche di aver trovato un papiro che descriveva l'incontro tra il faraone Khufu e l’extraterrestre, nel quale, quest’ultimo, disse che un giorno i viaggiatori della sua specie sarebbero ritornati sulla Terra.
❖ Il patto con Cheope
Caparat trascrisse la traduzione con molta attenzione e si meravigliava ad ogni nuova codifica. I geroglifici non possedevano la costruzione della fonetica normale; lo stile variava col segno. Sembrava che il faraone Cheope avesse firmato un trattato con un alieno proveniente da un sistema stellare lontano.
L’essere gli offriva completa protezione per tutta la vita in cambio di un rifugio.
Gli spiegava anche il divenire della storia dell’uomo; la possibilità di viaggi interplanetari, di scambi di persone da un mondo all’altro. Il Faraone meravigliato accettò l’offerta.
Firmarono un patto in cui si esplicitava che l’alieno avrebbe potuto risiedere in Egitto tutto il tempo che voleva. La creatura visse in pace tutto il resto della sua longeva vita.
Inoltre, l’umanoide spaziale avrebbe consigliato a Khufu di far costruire un monumento a forma di piramide, ivi incluso il sarcofago, utile in caso di trapasso dell’extraterrestre.
Caparat avrebbe poi contattato un suo amico collega spagnolo, il biologo Francisco de Braga, chiedendogli di venire subito in Egitto per prendere un campione di sangue, tessuto e cellule per analizzare il DNA del presunto extraterrestre.
Una volta sceso al Cairo, de Braga fu arrestato dalle autorità egiziane e rimpatriato in Spagna con un aereo. Infine, sempre secondo l’articolo del giornale egiziano, il corpo del presunto extraterrestre sarebbe custodito in un laboratorio sotto stretto controllo dell’Intelligence militare egiziana.
Caparat ricevette la visita della Polizia in hotel, gli tolsero il papiro, i suoi quaderni di appunti e venne obbligato a rientrare in Francia.