❖ Biografia
Antonio Ribera i Jordà 15/01/1920, Barcellona Spagna - 24/09/2001, Sant Feliu de Codines, Barcellona - Spagna è stato un famoso scrittore, ufologo, traduttore e subacqueo spagnolo.
Egli è considerato il "padre" dell'ufologia in Spagna, pubblicando numerosi libri sul tema, essendo il co-fondatore del Centro per gli Studi interplanetari C.E.I. di Barcellona 1958.
E' stato invitato come relatore a numerosi convegni internazionali in tutto il mondo, sia in Europa che in America, dedicati al tema UFO; fondò anche la rivista Horizonte e collaborò con varie riviste para-scientifiche, come Mundo Desconocido, Karma 7, Lumières dans la nuit (Francia) o il Flying Saucer Review (Regno Unito) tra gli altri.
Ha inoltre collaborato a diverse riviste e giornali di carattere culturale e sociale come Pont Blau, La Nostra Revista, Tele-Estel, Xarxa e Avui.
E' stato membro del PEN catalano e all'Associazione degli Scrittori in catalano (EFTA).
Egli è considerato un fautore per l'esplorazione subacquea, uno dei fondatori del Centro di recupero e investigazione sottomarina CRIS nel 1953, pubblicando numerosi libri popolari sul tema. Nel 1975 ha guidato la prima spedizione spagnola sull'Isola di Pasqua (Rapa Nui Operazione 1975). Parlava 6 lingue, dedicandosi professionalmente alla traduzione di libri (più di 300), in particolare dall'inglese al castigliano.
Ha scritto più di 70 libri di diverse tematiche dall'ufologia alla fantascienza alle immersioni e la poesia. Nel 1990 ha ricevuto il Creu de Sant Jordi, una delle più alte onorificenze concesse dalla Generalitat della Catalogna.
E' nato il 15 Gennaio 1920 a Barcellona, era il figlio dello scrittore Ignasi Shore-Rovira, presidente dell'Associazione della Stampa di Barcellona, fortemente legato con Miguel de Unamuno. E' stato anche console di Romania a Barcellona.
La sua vita scolastica è stata trascorsa presso varie scuole, come Blanquerna, l'Istituto Tecnico Eulalia e l'Istituto-scuola Ausiàs March, con professori come: Jaume Vicens Vives, Marçal Olivar e Eduardo Valenti. Ha vissuto per diversi anni in Ungheria e al suo ritorno in Catalogna ha studiato l'insegnamento e filologia romanza presso l' Università di Barcellona.
Durante la guerra civile è stato mobilitato nella famosa Leva del Biberón.
Al termine del conflitto armato, iniziò con le sue prime traduzioni di testi in lingua inglese, francese, italiano e portoghese al castigliano come unico modo di vivere.
Contestando il regime vigente, si collegò con la resistenza culturale e politica diventando il portavoce di Agustín Bartra, esiliato in Messico.
Ha anche lavorato come corrispondente a Barcellona nella pubblicazione catalano-messicano della "La Nostra Rivista", nella quale scrisse sotto lo pseudonimo di Joan de Malniu e Arnau de Ribesalbes.
Il suo domicilio era sede abituale di riunioni clandestine a cui le persone legate al catalanismo del dopoguerra accorrevano.
Nel 1947 è stato Editore e Direttore della rivista clandestina Anthology del Fets, le Idées i els Home d'Occident, che aveva come ideale diventare il perfetto contrappunto alla pubblicazione elitaria Ariel (anch'essa clandestina).
A conseguenza di questo Ribera fu detenuto per un paio di giorni.
Nel 1950, con la scusa che fosse stato pubblicato in Italia, iniziò a pubblicare la rivista "Occident", di cui sono apparsi solo 6 numeri, scomparendo a causa della carenza economica endemica in questo tipo di pubblicazione.
Si interessò al fenomeno UFO, nell'estate del 1947, quando iniziano ad apparire le prime notizie di stampa spagnola circa "dischi volanti".
E' in questi anni comincia a scrivere i suoi primi libri di poesia, teatro o prove, pubblicando di libri come Terra de somni (1949) e El comte Arnau (1951) e via via altri numerosi libri.
Nel 1958, con Eduardo Buelta, Marius Lleget e Antoni Pelegrí, fonda il centro Estudios Interplanetarios (CEI) la prima associazione spagnola dedicata allo studio del fenomeno UFO, diventando vicepresidente al primo anno e nominato presidente onorario nel 1968.
Nel 1961 ha pubblicato il suo primo libro sugli UFO, Objetos desconocidos en el cielo, pochi anni più tardi (1966), estenso e ristampato con il nome di Il grande enigma dei dischi volanti (El Gran Enigma de los Platillos Volantes), un libro che è diventato un classico nella letteratura UFO.
Da qui pubblicati numerosi libri sulla questione UFO, come: dischi volanti come in America Latina e in Spagna (Platillos Volantes en Iberoamérica y España 1969), processo ai dischi volanti (Proceso a los ovni 1969) o I dischi volanti sulla macchina fotografica (Los platillos volantes ante la cámara 1969).
Commissionato da Plaza & Janes dirige nel 1968 a rivista Horizonte, versione spagnola di Planète, pubblicazione francese creata da Jacques Bergier e Louis Pawells.
La rivista è scomparsa nel mese di Giugno del 1971 (16 numeri), convertita in pubblicazione pionieristica e di divulgazione della fenomenologia UFO in Spagna.
Nel 1969 scrive "Un caso perfecto", il primo libro dedicato al caso Ummo, caso in cui è stato pesantemente coinvolto fin dall'inizio, la cui ricerca non cessò per tutta la sua vita.
Conseguentemente, susseguirono diversi libri: "El misterio de Ummo" (il mistero degli Ummo 1979), Ummo: la increíble verdad (Ummo incredibile verità 1985) e Ummo informa a la Tierra (Ummo informa la Terra1987).
Nel 1977 partecipa all'organizzazione del Primo Congresso Nazionale di ufologia a Barcellona e nel 1979 è stato invitato alla Camera dei Lord britannica come parte del gruppo di studio UFO (Study Group UFO), il primo oratore non anglosassone a parlare a tale camera.
Dagli anni '80 sta scrivendo principalmente sul fenomeno UFO, la pubblicazione di titoli come "Secuestrados por extraterrestres" (Rapito dagli alieni 1981), "Las máquinas del cosmos" (le macchine del Cosmo 1983), "Contactados y abducidos" (contattisti e rapiti 1995), tra gli altri. Morì il 24 Settembre del 2001 a 81 anni di età in una casa di cura a La Garriga, nei pressi di Sant Feliu de Codines (Barcelona), città dove aveva vissuto dal 1970.
Antonio Ribera è uno dei pionieri nella divulgazione del fenomeno UFO in Spagna.
Con lui si parla del fenomeno UFO e del futuro dell'enigma della scienza moderna.
Risposta: "Ho vissuto con passione gli ultimi quarant'anni, 《dice Ribera》 e credo di essere arrivato a delle conclusioni. Come ho affermato davanti ai Lords inglesi nel 1979, ci sono 2 cose che sono indiscutibili:
Primo, che il fenomeno UFO è reale.
Delle migliaia di osservazioni effettuate nel corso di questi quarant'anni appena trascorsi, c'è sempre un residuo di casi inspiegabili che si attesta intorno al 5% per cento.
A prima vista sembrerebbe una piccola cosa, ma poiché questa percentuale viene calcolata su migliaia di osservazioni, così piccola non è. Parliamo di 100 casi di OVNI osservati in cielo, osservati da piloti militari, piloti civili...
Oggetti che non lasciano dubbi sulla loro reale esistenza.
La seconda cosa che ho detto ai Lord inglesi è che: dal momento che non possiamo mettere le mani su un UFO, dobbiamo e possiamo formulare solo delle ipotesi.
Tra tutte preferisco l'ipotesi extraterrestre."
La prospettiva di una vita dedicata alla diffusione del fenomeno (UFO) offre ad Antonio Ribera un'ampia prospettiva sull'evoluzione del fenomeno, del quale ci ha detto:
Risposta: "si è fatta molta strada. Ad esempio, è stato visto quello che non è il fenomeno UFO.
Molti casi infatti, sono stati scartati perché erano associabili o corrispondevano a cause naturali o artificiali come: palloni meteorologici, meteoriti, il pianeta Venere, etc.
Ma, in questa moderna fase si è raccolta una copiosa casistica e, soprattutto è entrato in scena un elemento nuovo che nei primi anni era inesistente, ed è quello dei rapimenti o presunti rapimenti di esseri umani da parte di presunti extraterrestri, definendolo con un linguaggio molto cauto".
La tua visione della natura dell'UFO è cambiata nel corso degli anni?
Risposta: "Non ci sono grandi differenze tra quello che ho ottenuto prima e quello di adesso o se avessi perfezionato il tutto un po' di più.
Penso che oggi si possa parlare del sistema di propulsione utilizzato da queste navi, è una procedura basata sul campo unificato di Einstein. Credo che gli UFO non solo sappiano cos'è il campo unificato, ma lo stiano anche usando per azionare le loro navi".
E sulla controversa questione degli UFO schiantati?
Risposta: "Penso che sia vero perché sono stato personalmente a Roswell, dove si è verificato uno dei primi UFO crash della storia, nel Luglio 1947.
Lì ho intervistato una persona che aveva guidato le truppe che avevano transennato l'area in cui l'UFO si era schiantato dispositivo, un maggiore in pensione che attualmente ha 85 anni. E mi disse 《nonostante gli avessero imposto un severo divieto di parlare》 che non aveva problemi a raccontarmi tutto.
Credo che alla base aerea di Ray Paterson in Ohio ci siano una trentina di piccoli cadaveri di umanoidi recuperati nei vari incidenti e, che ci siano anche 3 o 4 copie dei dischi volanti".
❖ Le intenzioni dell'equipaggio
"Possiamo presumere che la loro missione sia piuttosto di studio 《dice Antonio Ribera》e che, i rapimenti, rientrerebbero in questo studio della flora e della fauna del pianeta Terra.
In questo caso l'uomo verrebbe considerato come un esemplare zoologico.
È un po' umiliante per noi, ma sembrerebbe che questa sia la realtà dei fatti".
E non credi che siano troppi gli anni di studio e ricerca?
Risposta: "Per il nostro modo di pensare sì, ma dobbiamo pensare che non sono umani.
È una mentalità diversa e forse quelli che per noi sono 40 o 50 anni, per loro possono essere davvero pochi. Forse hanno un'altra misura del tempo.
Non dovremmo giudicarli in base a parametri umani".
Un'altra questione controversa è quella dei personaggi che mescolano la religione con presunti contatti con extraterrestri e il risultato è un'insalata messianica di dubbia credibilità".
Qual è la ragione di questo tipo di movimenti pseudoreligiosi?
Risposta: "Penso sia una cosa molto logica che un fenomeno misterioso e sconosciuto come il fenomeno UFO crei una propria pseudo-religione.
Ci sono molte persone nel mondo che hanno bisogno di credere in qualcosa e siamo in un momento di mancanza di fede. La fede tradizionale si è incrinata e molte persone si sono aggrappate alla fede negli alieni che sarebbero venuti a salvarli, che li avrebbero aiutati... Questo genere di cose era prevedibile, ma non ha la coerenza di altri rapporti".
E per finire... Credi che si troveranno risposte definitive per il fenomeno UFO?
Risposta: "Sono molto ottimista e credo di sì. Credo che non abbiamo ancora raggiunto il《tetto》e la strada da fare è ancora lunga. Sicuramente troveremo la soluzione prima o poi".
❖ Abduzioni
Uno degli aspetti del fenomeno che ha ricevuto maggiore attenzione è quello dei rapimenti. Ci può dare delucidazioni in merito?
Risposta: "Negli ultimi anni mi sono occupato quasi esclusivamente di questo aspetto del fenomeno. Dopo il rapimento di un essere umano, nonostante non ricordi nulla e debba essere sottoposto a ipnosi, può insegnarci comunque molte cose.
E se c'è un dettaglio che mi ha convinto della realtà dei rapimenti è che sono tutti molto simili, al punto da rasentare la monotonia Fu creata una cosa creata dall'immaginazione, come tengo molti scettici, che ci sarebbe è un'enorme differenza tra i rapimenti, tutti i mostri de Star Wars, Alien, ecc. Se fosse una cosa creata dall'immaginazione, come sostengono molti scettici, ci sarebbe un'enorme differenza tra i rapimenti, i mostri di Star Wars, Alien, etc".
Carlos Fernandez