Carl Sagan (New York, 9 Novembre 1934 – Seattle, 20 Dicembre 1996) è stato un astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense.
È stato uno dei più famosi astronomi e astrochimici del XX secolo.
Lo si ricorda inoltre come grande divulgatore scientifico, come scrittore di fantascienza e come epistemologo in qualità di maggiore esponente dello scetticismo scientifico.
Nel corso della sua vita Sagan pubblicò più di 600 tra articoli scientifici e articoli di divulgazione scientifica e, fu autore, co-autore o editore di più di 20 libri.
Nelle sue opere ha frequentemente appoggiato l'analisi scettica, l'umanesimo secolare e il metodo scientifico. È stato uno dei fondatori del Progetto SETI per la ricerca delle intelligenze extraterrestri.
❖ Biografia
Carl Sagan nasce il 9 Novembre del 1934 a New York, nel quartiere di Brooklyn, da una famiglia ebrea di origine russa. Ha avuto una sorella, Carol e la famiglia ha vissuto in un modesto appartamento vicino all'Oceano Atlantico, in Bensonhurst, un quartiere di Brooklyn.
Secondo Sagan, i suoi genitori erano Ebrei Riformati, la più liberale delle 3 principali correnti dell'ebraismo moderno. Sia Carl che sua sorella convengono circa il fatto che loro padre non era particolarmente osservante della tradizione religiosa, mentre la loro madre "sicuramente credeva in Dio, ed era attiva presso il tempio... e serviva solo carne casher".
Al culmine della Grande Depressione lavorò come portinaio presso un teatro.
Laureato in fisica, si specializzò in astrofisica presso l'Università di Chicago, dove conseguì il Ph.D nel 1960. Durante i suoi studi, spese diverso tempo lavorando nel laboratorio del genetista H. J. Muller. Dal 1962 al 1968 lavorò presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory a Cambridge, Massachusetts. Presso la Cornell University, Sagan diresse poi il Laboratorio per gli studi planetari e, come docente, tenne corsi di pensiero critico fino alla propria morte. Sebbene i posti disponibili per ogni semestre fossero solo 20, questi corsi contavano centinaia di iscritti all'anno.
Dopo la morte di Sagan, i corsi furono interrotti, per essere ripresi solo nel 2000 dal Dr. Yervant Terzian. Sagan era uno studioso profondamente appassionato dei misteri di Marte: il suo grande sogno era lo sbarco dell'uomo sul Pianeta Rosso, avvenimento che era certo si sarebbe realizzato presto. La base del rover marziano Mars Pathfinder, atterrato sul Pianeta Rosso nell'estate del 1997 è stata battezzata Carl Sagan Memorial Station, proprio in suo onore. Pioniere dell'esobiologia, consulente della NASA per le più importanti missioni spaziali planetarie americane e ideatore del progetto SETI.
Fu lui assieme a Frank Drake a far apporre sulla sonda Pioneer 10 la famosa *targa che reca i "saluti" del genere umano a eventuali intelligenze aliene.
*Nota Silverland:
che poi è quella che vedete nella foto qui sotto, ma dovete sapere, che è vero che lui e Frank Drake decisero questa cosa ed è grazie a loro che abbiamo detto a chiunque nello spazio dove siamo e come siamo fatti, in pratica, gli abbiamo raccontato tutti i cacchi nostri.
Vorrei ricordare una cosa che disse Stephen Hawking: se gli alieni esistono, meglio non incontrarli! E noi da buoni capoccioni quali siamo invece facciamo esattamente il contrario.
Brillante scrittore e conferenziere scientifico, vinse nel 1978 il Premio Pulitzer per la saggistica con I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana (The Dragons of Eden). Nel 1980 ha fondato con Bruce Murray e Louis Friedman la Planetary Society, una società senza fini di lucro, con la missione di ispirare i popoli della Terra ad esplorare altri mondi, comprendere il nostro e cercare vita altrove.
Muore il 20 Dicembre del 1996 dopo una dura lotta contro il cancro.
❖ Risultati scientifici
Il contributo di Sagan fu essenziale alla scoperta delle alte temperature della superficie del pianeta Venere; secondo Sagan la superficie di Venere era secca ed estremamente calda, contrariamente all'immagine di un piacevole paradiso che altri pensatori avevano immaginato. Avendo studiato le emissioni radio da Venere, Sagan concluse che sul pianeta vi era una temperatura superficiale di circa 500 °C, risultato confermato nel 1962 dalla sonda NASA Mariner 2, al cui progetto lo stesso Sagan lavorò.
Sagan fu tra i primi ad ipotizzare che una delle lune di Saturno, Titano, poteva possedere oceani di composti liquidi in superficie e che Europa, una luna del pianeta Giove, poteva possedere oceani d'acqua liquida al di sotto di una crosta di ghiaccio.
Questo potrebbe fare di Europa un mondo potenzialmente sede di forme di vita.
L'esistenza sotto i ghiacci di Europa di un oceano d'acqua è stato in seguito indirettamente confermato dalla sonda Galileo. Sagan ha inoltre contribuito a risolvere l'enigma rappresentato dalla foschia rossa osservata su Titano, concludendo, che è composta di molecole organiche complesse che piovono sulla superficie della luna di Saturno.
Contribuì con ulteriori intuizioni riguardanti le atmosfere di Venere e Giove e il ciclo stagionale su Marte. Sagan stabilì che l'atmosfera di Venere è **estremamente calda e densa, con pressioni che aumentano progressivamente fino alla superficie.
**Nota Silverland:
ora, sul fatto che Sagan fosse o meno un famoso astronomo ormai è cosa nota, ma permettetemi di dire che: sapendo che Venere è più vicino al sole rispetto alla Terra, be non è che ci vuole una laurea in fisica-astonomia per dire che sicuramente su Venere farà più caldo...
Considerava inoltre il riscaldamento globale come una crescente minaccia creata dall'Uomo, assimilabile al naturale sviluppo di Venere in un pianeta rovente, ostile alla vita, attraverso un effetto serra sfuggito al controllo.
Sagan e il suo collega Edwin Ernest Salpeter della Cornell University specularono riguardo alla possibilità di vita nelle nubi di Giove, data la composizione della densa atmosfera del gigante gassoso, ricca di molecole organiche.
Dallo studio della variazione osservata nella colorazione della superficie di Marte concluse che questa variazione non era stagionale o dovuta al ciclo di qualche vegetazione come molti credevano, quanto piuttosto da spostamenti della polvere superficiale causata da tempeste di sabbia. Sagan è comunque più noto per le sue ricerche sulla possibile esistenza di vita extraterrestre, incluse dimostrazioni sperimentali della produzione di amminoacidi a partire da composti chimici semplici per azione di radiazioni.
❖ Carl Sagan e l'ufologia
Sagan aveva qualche interesse circa i rapporti sugli UFO almeno dal 1964, quando ebbe diverse discussioni sul soggetto con Jacques Vallée.
Benché piuttosto scettico relativamente a qualsiasi straordinaria risposta alla questione UFO, Sagan pensava che gli scienziati avrebbero dovuto studiare tale "fenomeno", non fosse altro che per il diffuso interesse che destava nel pubblico.
Il Dr. Stuart Appelle, studioso del fenomeno UFO e dei rapimenti alieni, osserva che Sagan "scrisse frequentemente su quelli che lui considerava errori logici ed empirici della questione UFO e dei rapimenti alieni. Sagan rifiutava una spiegazione extraterrestre al fenomeno UFO, ma sentiva che esistevano benefici sia empirici che pedagogici derivanti da uno studio circa gli UFO e che quindi, il soggetto era un legittimo argomento di studio."
Nel 1966 Sagan divenne membro della Commissione Ad Hoc per la Revisione del Progetto Blue Book, il progetto di indagine sugli UFO della U.S. Air Force.
La Commissione concluse che il Progetto Blue Book era carente come studio scientifico e raccomandò l'istituzione di un progetto di ricerca universitario per sottoporre il fenomeno UFO ad un'accurata analisi scientifica.
Il risultato fu l'istituzione della Commissione Condon (1966–1968), guidata dal fisico nucleare Edward Condon, che nel suo rapporto finale concluse formalmente che gli UFO, al di là di ciò che potevano effettivamente essere, non costituivano una minaccia alla sicurezza nazionale.
Il sociologo Americano Ron Westrum scrisse che "l'apice del trattamento della questione UFO da parte di Sagan fu il simposio dell'AAAS del 1969.
I partecipanti offrirono un ampio spettro di opinioni sul soggetto, includendo non solo fautori degli UFO quali James McDonald e J. Allen Hynek ma anche scettici quali gli astronomi William Hartmann e Donald Menzel.
La lista degli oratori era equilibrata e questo simposio ebbe luogo proprio per merito di Sagan, nonostante la pressione contraria esercitata da Edward Condon".
Con il fisico Thornton Page, Sagan pubblicò i testi delle conferenze fatte al simposio e dei dibattiti ad esse seguenti, nel 1972 col titolo UFOs: A Scientific Debate.
Alcuni dei molti libri di Sagan (come anche un episodio di Cosmos) esaminano la questione degli UFO, che Sagan affermava avere anche aspetti religiosi per parte del pubblico.
Più volte nei suoi scritti, Sagan ha argomentato che la possibilità che una astronave extraterrestre visiti la Terra è infinitamente piccola.
Comunque Sagan credeva plausibile l'ipotesi che preoccupazioni dovute alla Guerra Fredda potessero avere contribuito a spingere vari governi a ingannare i propri cittadini riguardo agli UFO e che "alcuni rapporti ed analisi sugli UFO e forse, voluminosi incartamenti, siano stati resi non consultabili al pubblico che paga i conti... è tempo che questi incartamenti siano declassificati e resi disponibili a tutti."
Sagan mise anche in guardia dal giungere a conclusioni azzardate circa la soppressione di dati sugli UFO e sottolineò che non c'era nessuna forte evidenza che gli alieni avessero mai visitato la Terra, né oggi né tempo addietro.
Quella che segue è la traduzione (a cura di Davide Vité) di una delle ultime interviste di Carl Sagan, realizzata dal programma televisivo NOVA
NOVA:
Ci dica il suo pensiero sugli aspetti della natura umana legati al credere ai rapimenti (di persone da parte degli alieni), o in ogni modo agli alieni, e al voler cercare altre forme di vita nell'universo.
SAGAN:
Personalmente, sono stato interessato dall'idea di una vita extraterrestre, e in particolar modo di un'intelligenza extraterrestre, fin dall'infanzia. Mi coinvolse proprio, e mi sono interessato all'invio di veicoli spaziali verso pianeti vicini in ricerca di vita, e alla ricerca (di segnali) radio di intelligenza extraterrestre...
Sarebbe un evento totalmente rivoluzionario nella storia del genere umano.
Ma la posta in gioco è così alta che dobbiamo richiedere il massimo rigore nelle prove, esattamente perché suscita così tanto interesse. E' il caso in cui le nostre speranze potrebbero alterare un esame critico dei dati, e dobbiamo quindi essere molto prudenti.
Ci sono stati alcuni casi nel passato : si pensava di aver trovato qualcosa, e poi risultava essere sempre spiegabile altrimenti... Così, c'è sempre un certo scetticismo nelle ricerche radio di intelligenze extraterrestri proprio da parte dei più ferventi sostenitori.
Non vedo (però) nelle situazioni di rapimenti alieni un simile utilizzo rigoroso dello scetticismo scientifico da parte dei sostenitori.
Constato invece molta accettazione delle apparenze, accettazione che influenza i testimoni ed ogni tipo di affermazioni, ed infine (anche) contaminazioni da parte della 'cultura' generale su questa idea. Mi sembra che ci sia una grande differenza fra i 2 approcci verso l'intelligenza extraterrestre, anche se spesso mi scrivono per chiedermi come io possa cercare intelligenza extraterrestre e non credere che (il nostro pianeta) sia visitato (da extraterrestri). Io non ci vedo alcuna contraddizione, assolutamente.
E' una prospettiva meravigliosa, ma richiede il più severo rigore nelle prove.
NOVA:
Potrebbe discutere la qualità delle prove addotte dai cosiddetti sostenitori dei rapimenti?
SAGAN:
Sono quasi esclusivamente aneddoti. Alcune persone raccontano di cose successe a loro stessi… E la gente può dire qualsiasi cosa : il fatto che qualcuno dica qualcosa non significa che sia vero. Non significa che stia mentendo, ma non significa (necessariamente) che sia vero. Per essere considerate seriamente, occorrono prove fisiche che possano essere esaminate a piacimento da scienziati scettici : un frammento di un'astronave, la scoperta che questo frammento contenga rapporti isotopici non presenti sulla terra (gli elementi chimici formano le cosiddette isole di stabilità), (o) elementi molto pensanti che non esistono sulla Terra. Oppure materiali dalle proprietà assolutamente bizzarre per vari aspetti, come la conduttività elettrica o la duttilità.
Ci sono molte cose di questo tipo che darebbero immediatamente credito ad un racconto. Ma non abbiamo frammenti (di astronavi), fotografie di interni o pagine sottratte dal diario di bordo. Tutto quello che abbiamo sono racconti.
Ci sono casi di terreno sconnesso, ma si può smuovere terra con una pala.
Ci sono casi di persone che dicono di aver fatto segnali luminosi ad UFO e che gli UFO abbiano loro risposto, ma anche piloti di aeroplani potrebbero rispondere, in particolar modo se lo ritenessero uno scherzo per i fanatici degli UFO.
Quindi anche questo non costituisce una prova valida.
Un esempio molto interessante (di questo tipo di cose) sono i cosiddetti 'cerchi di cereali' in Inghilterra, dove grano, segale e altri cereali formavano immensi cerchi - questo era negli anni '70 e '80 - e quindi, negli anni successivi, forme sempre più complesse.
Moltissime persone dissero che erano state causate da UFO che atterravano e che (la loro forma) era troppo complessa o troppo squisitamente matematica per essere un inganno.
E (poi) risultò che due tipi nel Sud dell'Inghilterra, una sera al loro bar preferito, pensarono che sarebbe stata una buona idea organizzare un inganno per vedere se fossero riusciti ad adescare qualche fanatico degli UFO. E (poi) ci riuscirono sempre : ogni volta che veniva presentata una spiegazione, come un certo tipo di vento, i 2 creavano un'altra forma che smentisse quell'ipotesi. E furono molto compiaciuti quando si disse che nessuna intelligenza umana avrebbe potuto realizzarle.
Ciò diede loro una grande soddisfazione, e per 15 anni continuarono queste spedizioni notturne usando corda e paletti, la solo tecnologia di cui avevano bisogno.
Alla fine confessarono (tutto) alla stampa, già sessantenni, con una dimostrazione di come avevano fatto. Ovviamente la confessione ebbe molto poco rilievo (nella stampa), ma le pretese di influenze aliene avevano ricevuto ampi spazi.
NOVA
Potrebbe commentare (il pensiero di) John Mack ?
SAGAN:
Molti dei principali sostenitori dei rapimenti da parte degli UFO sembrano volere una ratifica dalla scienza senza sottoporsi alle sue rigorose norme di verifica.
Quando John Mack parla di universi paralleli o altre dimensioni, sta usando idee scientifiche che da lungo tempo sono correnti nelle comunità di fisici e astronomi, ma di cui non esiste prova. Mack critica anche il modello corrente che è il metodo scientifico scettico.
Ma questo (suo pensiero) non è confermato : noi non lo crediamo solo per pregiudizio, crediamo (al metodo scettico) perché funziona.
NOVA:
In assenza di prove fisiche concrete di rapimenti da parte di extraterrestri, cosa ci dice la scienza sulla plausibilità di ciò che questi alieni farebbero ?
SAGAN:
Se si considerano i progressi della tecnologia (umana) solo negli ultimi secoli, come la sonda Voyager in rotta verso le stelle, in rapporto (ad esempio) a quello che si conosceva ai tempi di Carlo Magno, (meno di) mille anni fa, (si vede che) il progresso è stato semplicemente sbalorditivo. Così, penso che si debba ammettere che sia possibile postulare l'esistenza di civiltà molto avanzate tecnologicamente, migliaia o milioni di anni nel futuro (rispetto a noi), a meno che (questa) ipotesi non contraddica note leggi della fisica.
Quindi, viaggi ad altissime velocità fra le stelle non sono assolutamente esclusi.
Camminare attraverso muri mi risulta invece (più) difficile, non vedo come lo si potrebbe fare. E nel modello tipo dei rapimenti da parte degli alieni, considerato seriamente, (questi alieni) sembrano stranamente arretrati in biologia in confronto a tutti i loro progressi in fisica.
Perché ci catturerebbero uno per uno (per tenerci in cattività), ad un ritmo così lento?
Perché non rapiscono qualche essere umano, (ri)creano le sequenze del nostro DNA, ne considerano le mutazioni e compiono le modifiche genetiche che vogliono?
Noi abbiamo quasi la capacità di farlo. Sembra ingenuo (da parte loro), in termini di biologia molecolare, (non poterne essere in grado).
Proprio per la fallacità umana, pretese straordinarie richiedono prove straordinarie.
Bene, sappiamo che Budd Hopkins risponde che pretese straordinarie richiedono ricerche straordinarie. Ed avrei 2 commenti in proposito.
C'è (ad esempio) la pretesa che un brontosauro stia attualmente vagando attraverso le giungle della Repubblica del Congo. Si dovrebbe organizzare una spedizione massiccia con fondi del governo per cercare di trovarlo, oppure è così poco plausibile da non meritare una seria e prolungata attenzione sistematica?
Ed il mio secondo punto è che, per quanto pretese straordinarie richiedano ricerche straordinarie, tali ricerche devono essere vere nello spirito della scienza.
E ciò significa esigenti, rigorose e scettiche regole per una verifica.
E non abbiamo alcuna indicazione di ciò da parte degli entusiasti dei rapimenti alieni....
Penso che però (gli entusiasti dei rapimenti alieni) capiscano la necessità di prova fisiche.
E' il percorso (obbligato) verso un qualche grado di rispettabilità.
Per 40 anni hanno continuato a dirci che vere prove erano dietro l'angolo, che stavano per essere annunciate, che si stavano studiando proprio in quel momento.
E non ne è risultato mai nulla.
NOVA:
Bene, ora si è trovata questa ripresa cinematografica di una presunta cattura di un alieno.
Ne ha sentito parlare? Cosa ne pensa della ripresa di questa presunta autopsia?
SAGAN:
Io non l'ho vista di persona, ma ne ho parlato abbastanza in dettaglio con chi l'ha vista e ne ho letto un'analisi sul Times di Londra. Ci sono diverse cose da notare: la prima è che la creatura in questione ha una forte somiglianza al modello tipo del rapimento alieno, sebbene abbia sei dita per mano. Viene sezionata in una ripresa con molta ostruzione della visione del corpo, e con vari passaggi fuori fuoco della cinepresa.
E tutte le persone intente all'autopsia indossano quelle tute antiradiazione degli anni '50 che ricoprono dalla testa ai piedi, lasciando solo una piccola finestra rettangolare per gli occhi, il che vuol dire che nessuno può essere identificato.
Si mostrò questa prova chiave a Kodak che aveva prodotto la pellicola: Kodak disse che quella ripresa era stata girata verso il 1947 e ciò dimostra che non è un falso.
Ma una precisazione importante (da farsi) è che non si era data a Kodak tutta la bobina con l'autopsia, (ma) si era dato loro solo un frammento, presumendo che venisse dall'inizio del film dell'autopsia. Credo quindi che sia un buon falso, se lo è.
Ma certamente non è una prova inconfutabile.
NOVA:
Secondo Hopkins e altri, la prova principale per queste storie, in assenza di altro è la somiglianza dei dettagli. Secondo lei, quali altre spiegazioni possono essere fornite per la somiglianza dei dettagli nelle storie o allucinazioni di questi presunti rapiti ?
SAGAN:
La cultura (corrente) influenza film, programmi televisivi, libri, pagine ricorrenti sugli alieni, ed interviste televisive con persone che raccontano appassionatamente il loro rapimento: tutto ciò comunica al più vasto pubblico un modello dei rapimenti alieni.
Non è come se ciascuno dei rapiti fosse stato sigillato ermeticamente dal mondo esterno e non sapesse cosa gli altri dicano. Tutte (queste idee) sono già influenzate reciprocamente e questo da decenni. Penso che questa sia la dimostrazione più chiara che non si tratta di una prova valida: molta gente racconta la *stessa storia.
Nota Silverland:
*Sarebbe stato bello poter chiedere a Sagan: ma se 100 persone percorressero sempre la stessa strada ogni giorno e gli venisse chiesto di raccontare questo tratto di strada, qualcuno si aspetterebbe dei racconti diversi?
Qui è esattamente la stessa cosa, un'astronave arriva, scendono degli alieni, ti prelevano, fanno quel che devono fare e ti riportano a casa.
Se tutti vivono questo, come potrebbero raccontare qualcosa di diverso se non quello che hanno vissuto? E lasciateci dire: una volta non c'erano ne internet ne telefonini, quindi la
divulgazione tra persone che non si conoscono tra loro risulterebbe sicuramente più difficile.
NOVA:
Se potesse parlare direttamente a tutte quelle persone che pensano di andare a letto e forse di essere rapite da alieni, cosa direbbe loro?
SAGAN:
Se parlassi ad un gruppo di (persone che dicono di essere state) rapite (da alieni), (penso che) prima di tutto direi che sono sicuro che (per molti) il disagio (o il malessere) che avvertono è reale, che non stanno solo simulando; ed è molto importante essere loro vicini.
Al tempo stesso preciserei che allucinazioni sono normali per il genere umano e non un segno di follia. (E che) persone normali hanno provato evidenti allucinazioni, che comportano una chiara sensazione di realtà, ma che hanno (invece) origine dal cervello.
E quindi direi di cercare di essere molto oggettivi e capire se (un fenomeno di allucinazione) possa in effetti spiegare quello che dicono che sia successo.
Ricorderei che bambini, in tutto il mondo, hanno incubi terribili, specialmente dai 7 agli 11 anni, e si svegliano completamente terrorizzati da un mostro, una strega, un folletto, un demonio;
(e) perché alcuni di noi non dovrebbero conservare qualcosa di questo?
Voglio dire: non c'è dubbio che questi mostri non esistono e che non si nascondono nell'armadio o sotto il letto. E' qualcosa generato nella mente.
Perché dovrebbe tutto sparire quando cresciamo?
Certamente conserviamo qualcosa.
E non potrebbe qualcosa di questo tipo essere una spiegazione?
Cercherei semplicemente di chiedere loro di adottare il **metodo scientifico delle diverse ipotesi plausibili. Al momento, essi hanno di fronte solo una ipotesi e le loro menti sono in molti casi chiuse alle alternative. Chiederei loro di considerare seriamente un'alternativa, di vedere se abbia significato.
Nota Silverland:
**Anche in questo caso sarebbe stato bello poter chiedere al Sig. Sagan, se le persone che spesso sono state chiamate per spiegare strani fenomeni (chiamiamoli cosi) abbiano adottato il metodo scientifico, come dice lui, spiegando tali fenomeni sulla base di un racconto, in assenza di prove e con epiloghi della vicenda alquanto bizzarri.
Cito alcuni esempi:
il famosissimo gas di palude (a volte tirato in ballo persino in terreni aridi),
l'arcinoto pallone sonda (che in giro nessun terrestre di una cittadina qualunque ha mai visto),
allucinazioni di massa (ci sarebbe da chiedersi perchè non bloccarle e curarle anche contro la loro volontà queste persone "allucinate" che vanno in giro libere dicendo aver visto un ufo); e se vedessero un dinosauro mentre sono alla guida di una macchina davanti a una folla?)
Forse questi psicologi andrebbero ricoverati subito se sulla base di racconti (solo quelli) formulano ipotetiche diagnosi o forse premiati, perchè sulla base di un racconto sono in grado di capirne le cause. Questi psicologi forse dovrebbero affiancare i dottori di ogni ospedale, così risolverebbero ogni male, ma per favore. E vogliamo concludere con altre 2 perle dell'ufologia, il riflesso del ventre degli uccelli illuminato dalle luci della città, ma, udite udite, che viaggiavano a circa 800 Km/h. (si avete letto bene, uccelli qualunque, nemmeno falchi, che volavano in orizzontale a 800 Km/h).
Ora ditemi voi se queste spiegazioni (e non le ho prese nemmeno tutte) formulate da "esperti" (<<<------QUI C'È SCRITTO ESPERTI, ci tengo a essere sicuro che l'abbiate letto) possano aver mai avuto qualcosa di scientifico se le loro risposte sono quelle citate sopra. Giudicate voi.
NOVA:
Come si sentirebbe se qualcuno arrivasse con valide prove che la vita extraterrestre esiste e che sta cercando di comunicare con noi?
Come la farebbe sentire come scienziato?
SAGAN:
Se qualcuno venisse in buona fede con inconfutabili prove (di vita extraterrestre), la mia reazione sarebbe: "Evviva!". E vorrei (subito) partecipare all'analisi delle prove.
Cercherei di riunire i migliori scienziati del mondo per studiarle, a seconda di che tipo di prove si trattassero. E non dubito che ci sarebbe moltissima collaborazione dalla comunità scientifica: non penso che gli scienziati abbiano a priori dei pregiudizi.
Pregiudizio vuol dire giudicare prima e gli scienziati ***giudicano dopo: decidono quale valore abbiano le prove dopo averle esaminate.
C'è una grande differenza fra pregiudizio e post-giudizio.
Nota Silverland:
ecco, come volevasi dimostrare, allora qualcuno con un pò di sale in zucca c'è ancora in giro, che prima di andare a dire boiate ai 4 venti ha il buon senso di fare dei test, analisi, prove etc. Forse allora c'è ancora speranza per tutti noi.
Traduzione di Davide Vité.