❖ Il caso di Carlos Antonio de los Santos e gli UFO
Il 02/05/1974, Carlos Antonio de los Santos Montiel, 23 anni, lasciò Città del Messico sul suo Piper Aztec 24, registrato come XB-XAU, per Zihuatenajo, stato di Guerrero.
Arrivò nel pomeriggio e anche se aveva inizialmente previsto di tornare lo stesso giorno, decise di rimanere e tornare il 3. Cenò alle 08:00 e si ritirò.
La mattina del 3, il cielo era nuvoloso con notevole smog, nebbia e la visibilità molto scarsa.
Carlos decollò comunque alle ore 10.30, senza aver fatto colazione.
Portò il suo piccolo aereo a 13.500 piedi, ma le condizioni meteo erano ancora pessime e così salì a 14.500 piedi, dove trovò un cielo azzurro e continuò il suo viaggio di ritorno a Città del Messico. Arrivando nella zona di Tequesquitengo, Carlos decise di perdere quota, in modo da avere un contatto visivo con il Lago Tequesquitengo e verificare la sua posizione invece di dipendere da suoi strumenti. Quando scese sotto la coltre di nubi, la foschia e la nebbia al suolo bloccavano la sua visione del lago. Poi, tutto ebbe inizio.
Carlos guardò a sinistra attraverso il finestrino e nello stesso istante scorse qualcosa dall'altra parte, alla sua destra, guardò in quella direzione e fu scioccato nel vedere un oggetto insolito. All'apparenza, l'oggetto era composto da due piastre unite insieme, con al centro una cupola che sembrava avere una piccola finestra e un'antenna sulla cima.
Quello strano oggetto, si era posizionato a 20 centimetri sopra la superficie dell'ala e circa 1-1,5 metri dalla cabina del Piper. Un istante dopo, Carlos guardò indietro a sinistra e rivelò un altro oggetto uguale e nella stessa posizione al di sopra dell'ala sinistra.
"Ero pietrificato," disse Carlos ai funzionari più tardi, "dopo aver visto un terzo oggetto che sembrava sul punto di scontrarsi frontalmente con il parabrezza.
Ma, andò sotto l'aereo e sentii uno strano rumore dal basso, come se fosse entrato in collisione con la parte inferiore dell'aereo."
Carlos, notò, che la sua velocità era diminuita da 140 miglia nautiche a 120 (da 225 Km/h a 193 Km/h) allora cercò di virare a sinistra, nel tentativo di "scrollare" l'oggetto dal suo aereo, ma i controlli erano bloccati e non rispondevano, allora cercò di abbassare il carrello di atterraggio, nella speranza di eliminare l'oggetto sotto di lui, ma senza risultati.
L'investigatore APRO (Aerial Phenomena Research Organization) del campo, Fernando J. Tellez Pareja, ascoltò il nastro registrato della conversazione tra Santos e la torre di controllo dell'aeroporto internazionale di Città del Messico che Carlos aveva avviato dopo aver scoperto che i suoi controlli erano congelati:
Carlos: Centro Messico, extra bravo extra alfa union. Mayday! Mayday!
Prendere nota: "Mayday" è un segnale di soccorso internazionale.
Città del Messico: Avanti, extra bravo extra alfa union. (Qui il pilota ripete il suo appello per 2 volte - a quanto pare lui non aveva sentito risposta da Città del Messico.)
Centro Mexico qui, da extra alfa union.
Carlos: Extra alfa union a centro del Messico.
Il mio aereo è fuori controllo, non ho alcun controllo dell'aereo.
Ho 3 oggetti volanti non identificati attorno a me.
Ho 3 oggetti volanti non identificati attorno a me, 1 è passato sotto il mio aereo e lo ha colpito. Il carrello è bloccato e i controlli non rispondono.
La mia posizione:
sono sulla radiale 004 dal VOR Tequesquitengo, non sto controllando l'aereo.
Centro Messico, mi sentite?
Centro Messico: Prendere nota extra alfa union, dammi la tua posizione, la tua situazione.
Stiamo contattando le autorità competenti .. (qui interrotta da Carlos di nuovo)
Carlos: L'aereo è fuori controllo.
A questo punto, Mexico City International Airport chiuse le piste al traffico e si prepararono per l'atterraggio di emergenza previsto.
Gli oggetti continuarono a mantenere la posizione sul XB-XAU, esercitando il controllo completo del velivolo. La chiamata del "Mayday" o di emergenza venne ricevuta alle ore 12.15 di Sabato, 3 Maggio. La torre di controllo contattò Ignacio Silva la Mora (zio di Carlo), un'autorità a bordo degli aerei, che fu messo in contatto con Carlos via radio per analizzare il problema e aiutarlo con i preparativi di atterraggio.
Quando Carlos raggiunse il punto di navigazione Ajusco, gli UFO avevano elevato l'aereo da 15.000 piedi (l'altitudine mentre si trovava sopra Tequesquitengo ) a 15.800 e poi, uno ad uno, se ne andarono. Per primo l'oggetto sopra la sua ala sinistra si alzò fino a che non fu sopra la cabina, poi, l'oggetto sulla fascia destra e infine quello sotto, quindi, volarono via e si persero in direzione dei vulcani Popocatepetl e Iztaccihuatal.
I controlli del velivolo tornarono immediatamente normali e Carlos riprese il controllo.
Carlos poi tentò di abbassare il carrello di atterraggio, girando sul Mexico City International Airport 8 volte, sempre stando in contatto radio per accertarsi se era avvenuto (se il carrello si era abbassato). Infine, dopo 40 minuti di volo in cerchio, mentre lavorava sulla torretta di comando con un cacciavite, riuscì ad abbassare le ruote, atterrando così alle ore 01:34 sul prato tra la pista 5 a destra e 5 a sinistra per i veicoli di emergenza, ove c'erano vigili del fuoco e ambulanza che lo stavano aspettando.
Dopo l'atterraggio, Carlos venne portato alla clinica dell'aeroporto e fu accuratamente esaminato, dove venne trovato normale e in perfetta forma.
Alcuni individui, avevano lasciato intendere che poteva essere sotto l'influenza di droghe o alcool, ma la visita medica diede tutt'altro esito a tali ipotesi.
2 giorni dopo l'incidente, il capitano Augusto Ramirez Altamirano (capo degli ispettori della regione per la Direzione dell'Aeronautica Civile) disse che Carlos avrebbe dovuto sottoporsi a una serie di test per determinare se avesse davvero visto degli UFO o se fossero state illusioni/allucinazioni dovute al volo ad alta quota in assenza di ossigeno.
Il 7 Maggio, il Dott. Luis Amezcua, Capo del Dipartimento di medicina aeronautica del Mexico City International Airport, concluse una serie di test medici (neurologici, fisici, psichiatrici, etc) formulando la sua diagnosi.
Secondo il Dott. Luis Amezcua, Carlos aveva sofferto di una carenza di zuccheri nel sangue, motivata dal fatto che non aveva mangiato dalle 20.00 di sera della notte precedente fino al momento dell'incidente del giorno dopo, deducendo cosi, che Carlos aveva avuto un'*allucinazione.
Nota Silverland:
*Quindi, sulla base di queste dichiarazioni, mettete in conto che se siete in carenza di zuccheri potreste vedere degli UFO).
L'investigatore Telles intervistò il testimone e le sue considerazioni furono: Carlos de los Santos di anni 23, è stato pilota per 2 anni con 370 ore di volo al suo attivo, aveva la licenza di pilota privato e commerciale.
Inoltre, era impiegato da Pelletier S.A, una società specializzata in analisi e studio dell'acqua.
Suo padre era capo meccanico della Mexicana de Aviacion Airlines. Carlos non fumava, né beveva, non era interessato a fantascienza e non aveva mai letto un libro sugli UFO.
Per quanto riguarda la conferma del radar, il Sig. Julio Cesar Interian Diaz, controllore al Mexico City International Airport disse, che la distanza da Tequesquitengo a Città del Messico era di 48 miglia nautiche e che il blip dell'aereo di Carlos era stato segnalato sul radar quando si trovava a 43 miglia su Città del Messico.
L'aereo di Carlos era l'unico in quel settore in quel momento.
Il radar però, registrò la separazione di un altro blip che si diresse in un'altra direzione dall'aereo di Carlos, eseguendo un giro di 270° in un raggio di 3 o 4 miglia a una velocità di 450-500 miglia all'ora (805 Km/h).
Il Sig. Interian Diaz disse che non sapeva quale aeromobile era in grado di eseguire tale manovra. Un'approfondita indagine venne condotta da un ingegnere aeronautico, con l'aiuto dell'investigatore Fernando Telles. Per quanto riguarda la teoria relativa alla bassa reazione di zucchero nel sangue: Carlos non presentava nessuno dei sintomi di ipoglicemia (zucchero nel sangue), torpore, irritabilità, sovrappeso.
Se fosse effettivamente stato un ipoglicemico, soffrendo di allucinazioni, la paura avrebbe innescato un rilascio di adrenalina nel suo sangue, che avrebbe, a sua volta, innescato un elevato flusso di insulina, con successivo shock e conseguentemente, Carlos non sarebbe stato in grado di fare atterrare l'aereo.
UFOs Over Mexico: Encounters with Unidentified Aerial Phenomena by Carlos Alberto Guzman and Alfonso Salazar