Da giovane ha abbracciato, incoraggiato dallo zio Carlos López, la passione per la fotografia. Oggi fornisce servizi tecnici fotografici a studi medici, ingegneri, architetti e grafici.
Da oltre vent'anni è ritenuto, da una parte di ricercatori, uno fra i maggiori testimoni di avvenimenti ufologici. Riconosciuto a livello internazionale fra i maggiori esperti, possiede una quantità ed una qualità di materiale raccolto di ogni genere, analizzato da una decina di scienziati, fra i quali:
...che lo hanno giudicato autentico.
Anche il ricercatore Michael Hesemann ha visto e documentato in ben 2 occasioni gli UFO di Tepoztlan avvistati da Diaz.
Anche alcune emittenti televisive avrebbero assistito agli avvistamenti.
È l'unico contattista che ha previsto luogo ed ora di 7 avvistamenti puntualmente verificatisi.
Con un simile bagaglio di prove, Diaz fu inviato come relatore ad una conferenza tenuta presso l'O.N.U. a New York il 18 Ottobre 1996.
La sua avventura cominciò nel 1981, quando ebbe a Tepoztlan (Messico) il primo di tanti incontri ravvicinati con delle "navi di luce" extraterrestri e con i suoi occupanti, gli "Esseri di luce".
...Era una serena mattina del 1981 quando Carlos si recò nel bosco di Ajusco, nei pressi di Città del Messico. Aveva un incarico per una rivista e aveva organizzato un incontro con un giornalista che doveva ancora arrivare. Diaz era seduto nella sua macchina e, nell'attesa, stava preparando la sua macchina fotografica per fare delle foto. Impaziente, Diaz iniziò a guardare l'orologio. Improvvisamente, la sua attenzione venne catturata da uno strano bagliore giallo proveniente dalla valle sottostante.
All'inizio, Carlos attribuì il bagliore ad un possibile incendio boschivo, ma, un istante dopo, la fonte di luce si rivelò essere un grande UFO arancione di forma ovale, che si librava lentamente a circa 30 metri dalla sua auto.
Incapace di credere ai suoi occhi, Diaz afferrò rapidamente la sua macchina fotografica e senza esitare un istante di più la fotografò per ben 12 volte.
Poi, senza preavviso, l'intera macchina iniziò a tremare violentemente.
Carlos Diaz scese dal veicolo e scattò altre due fotografie prima che il velivolo accelerasse verticalmente nel cielo lasciando Diaz in uno stato di shock.
Questo incontro segnò l'inizio di quello che sarebbe diventato uno dei casi di contatto più affascinanti e di lunga data nella storia dell'ufologia.
Carlos sostiene che queste astronavi siano paragonabili a "cellule viventi di plasma luminoso e pulsante" e, le creature di luce siano simili a manifestazioni ufologiche.
Non proverrebbero da un altro pianeta, bensì, sarebbero una forma condensata di coscienza cosmica di cui l'essere profondo che vi è in ognuno di noi ne fa parte.
Ma non tutto ciò che brilla è oro (o UFO).
Alcuni sostengono che Diaz sia un cameran professionista che ha creato dei falsi allo scopo di vendere bene il prodotto. I detrattori sostengono infatti che già nel 1978 si era rivolto al giornalista Héctor Chavarría, vicedirettore della rivista Extraterrestrial Contacts, mostrando foto di UFO scattate nella colonia di Coyoacán.
Chavarría chiese i negativi originali per analizzarli, ma Diaz non glieli fornì mai.
Ci riprovò nel 1988, mostrando le sue foto all'esperto ufologo messicano Pedro Ferriz, il quale le rifiutò subito riconoscendole come false.
E così per molti altri tentativi fino al 1991, quando incontrò l'ufologo Jaime Maussán il quale cominciò a divulgare il suo materiale.
Come già detto precedentemente, Carlos Diaz ha preannunciò 7 avvistamenti, prevedendo sempre una data precisa: giorno e ora esatti.
Ognuno di questi sette avvistamenti programmati, unici nella storia dell'ufologia, sono stati documentati dalle persone invitate all'evento attraverso filmati di astronavi. Nell'ultimo in ordine di tempo, parteciparono ottanta persone che, all'ora esatta stabilita da Carlos Diaz assistettero al fenomeno.
Le persone presenti alle conferenze hanno chiesto a Diaz di programmare un avvistamento anche in Italia e Carlos ha risposto che verificherà se ciò è possibile.
In questo caso, Diaz fisserà il giorno, l'ora, e il luogo per il rendez-vous.
Cuernavaca è la capitale dello stato messicano di Morelos.
Da quasi 200 anni il Messico è una confederazione di Stati. Ce ne sono 31.
Quello di Morelos è tra i più piccoli ma anche tra i più ricchi di storia: i siti archeologici sono oltre mille senza contare gli importanti segni della colonizzazione spagnola fino alle gesta di personaggi epici come Emiliano Zapata, il leader della Rivoluzione messicana degli anni Dieci. Cuernavaca è un posto baciato dalla fortuna: qui è sempre estate e il clima mite spinge da sempre chi può a trasferirsi qui.
Lo fece anche Hérnan Cortes, l’uomo che tra il 1519 e il 1521 distrusse letteralmente l’impero atzeco. Come molti dopo di lui, ma anche come molti prima di lui, Cortés volle che il suo palazzo sorgesse qui, a Cuernavaca.
Perché a Cuernavaca il clima è sempre dolce, tutto l’anno anche se il mare è lontano.
Ma soprattutto, perché la Terra qui è ricca di influssi benefici.
E questo e’ ciò che credono gli abitanti di questa zona fin dai primi insediamenti, che risalgono a oltre 3000 anni fa. La spiegazione secondo alcuni è semplice e affascinante: Cuernavaca è al centro di un ideale triangolo che ha per vertici 3 luoghi decisamente particolari. Si chiamano Tepozlan, Xochicalco, Malinalco.
Sono luoghi ricchi di energie ma anche di storia e di strane leggende.
Tra i vertici del triangolo che racchiude Cuernavaca, la capitale dello stato di Morelos, c’è Tepozlan, ma prima di parlarne dobbiamo fare un paio di tappe.
La prima in un piccolo villaggio che si chiama Amatlan.
Questo piccolo villaggio ha una grande importanza per una categoria speciale di persone: gli ufologi. E a noi suscita ancora più curiosità perché a questo luogo è collegata una antica leggenda che chiama in causa il principale dio della religione Atzeca: Quetzalcoatl.
A lui si rifà la “leggenda della Finestra”.
Il dio Quetzalcoatl, noto anche come “il serpente piumato”, sarebbe nato, secondo la leggenda, ad Amatlan. Già i Toltechi, molti secoli prima degli Aztechi, veneravano questa divinità che aveva insegnato agli uomini a scrivere, a forgiare i metalli, coltivare i campi e a darsi un ordinamento sociale. Osteggiato dal dio del Male, Tezcatlipocal, Quetzalcoatl decise di lasciare la Terra dopo aver annunciato ai propri fedeli che sarebbe tornato un giorno per riconquistare il potere e donare alla Terra una nuova età dell’Oro.
Dopodiché volò via in cielo, attraversando la finestra nella roccia che si vede ancora oggi sulle montagne intorno ad Amatlan. Curiosamente, secondo i sapienti aztechi, la data del ritorno di Quetzalcoatl, che la tradizione voleva alto di statura, di pelle bianca e dalla barba fluente, avrebbe dovuto coincidere col periodo in cui si presentarono i conquistadores di Hernan Cortés. La somiglianza degli spagnoli con l’immagine di Quetzalcoatl, secondo alcuni, sarebbe all’origine della poca resistenza opposta agli invasori dagli aztechi, convinti di assistere al ritorno del loro dio.
C’è qualcosa che può legare una incredibile facilità negli avvistamenti in questa zona al fatto che sempre qui siano ambientate storie come quelle che vi stiamo per raccontare.
Già in altre zone della Terra, secondo alcuni studiosi “di frontiera”, la religione di antiche civiltà sembra richiamare “visite extraterrestri”.
E’ il caso, tra gli altri, dei sumeri e degli antichi egizi.
Si tratta di teorie di “confine” senza dubbio. Ma riferirle, con le dovute cautele, può aiutare a far divertire la mente. Anche perché, se le conclusioni sono discutibili, le premesse sono spesso intriganti. Come in questo caso: dove i luoghi in cui nasce e inizia la sua opera il dio atzeco Quetzalcoatl sono i luoghi in cui (da sempre?) gli avvistamenti di UFO toccano punte statisticamente sorprendenti…
Prima di Tepozlan dobbiamo fare un’altra sosta: questa volta a Chalcatzingo, un’altra piccola località nello stato di Morelos dove possiamo trovare un indizio interessante e poco conosciuto. E’ un bassorilievo di età olmeca.
Gli olmechi sono stati la prima grande civiltà del centro America ed hanno preceduto tutti i più famosi popoli precolombiani come gli Inca, i Maya e gli atzechi.
Bene, qui è rappresentata una figura che a più di un ricercatore ha fatto venire in mente le forme di un astronauta. Una forzatura? Forse. Ma è anche vero che da queste parti, come abbiamo visto, gli incontri ravvicinati del secondo o terzo tipo sono decisamente frequenti…
Ma è un po’ tutto il Messico a rivelarsi sempre più una terra prediletta dagli UFO, qualunque cosa essi siano. Ricapitoliamo: in questa zona del Messico troviamo vari aspetti curiosi se non misteriosi: da secoli e secoli la gente sa che qui le energie della Terra, in particolare il magnetismo, sono molto più forti che altrove.
Sempre qui gli atzechi hanno ambientato la nascita e l’atto più importante di Quetzalcolatl, il loro dio principale. Infine, sempre qui si registra il maggior numero di avvistamenti UFO di tutto il mondo. Avvistamenti che forse avvenivano anche in epoche lontane visto che secondo alcuni, come abbiamo visto, un antico bassorilievo mostrerebbe accanto al Dio della fertilità tre personaggi con caschi spaziali…
UFO, magnetismo, antiche religioni:
cosa lega questi tre elementi in apparenza così lontani tra loro?
Questa regione è ancora ricca di misteri e anomalie.
Ed è ormai arrivato il momento di parlare di Tepozlan, un luogo considerato magico da sempre e dove religiosità popolare, tradizioni atzeche e ufologia convivono insieme ad alcuni fenomeni fisici difficili da spiegare ma non da rilevare.
Come abbiamo detto Cuernavaca, la capitale dello stato di Morelos, dovrebbe il suo clima e la sua atmosfera salubre al fatto di essere al centro di un triangolo che ha per vertici 3 località molto particolari che si chiamano Tepozlan, Xochicalco e Malinalco.
Tepozlan ad esempio ha alcune caratteristiche veramente curiose:
per prima cosa, un fortissimo magnetismo, inoltre la leggenda vuole che proprio qui sia nato il Dio Quetzalcolatl.
Infine a Tepozlan troviamo la curiosa piramide del Tepozteco.
Tepozlan è nota in tutto il mondo per essere uno dei luoghi dove è più facile avvistare un UFO. Non a caso è qui che vive Carlos Diaz, uno dei più noti “contattisti” di Oggetti Volanti non Identificati. Ma questa cittadina di 30 mila abitanti ha anche fama di luogo magico e incantato dove si mescolano artisti ed eredi di Emiliano Zapata, l’uomo che durante la Rivoluzione Messicana negli anni Dieci distribuì le terre ai contadini.
Le particolari energie che molti ritengono di avvertire in questa zona attirano poi molti turisti appassionati di new age, soprattutto, quando ogni Settembre la popolazione locale rievoca le antiche celebrazioni in onore di Tepoztecatl, il dio a cui è stata eretta una piramide che sovrasta la città. Tra le altre varie particolarità di questo luogo, c’è il fatto, che a differenza di altre piramidi o siti archeologici, la piramide del Tepozteco è un luogo vivo, ancora oggi al centro di un curioso culto popolare che non sembra conoscere tramonti.
Costruita tra il 1150 e il 1350 dopo Cristo, la piramide del Tepozteco si trova a 2000 metri sul livello del Mare. La costruzione sorge sulla cima di un colle di granito alto 600 metri che sovrasta la vallata di Tepozlan. E’ un tempio che sarebbe stato eretto in onore di una divinità Atzeca: Tepoztecatl, il dio della Fertilità, del raccolto e anche del “pulque”, cioè, la bevanda alcolica cara agli atzechi. Ogni anno, tutte le notti del 7 Settembre, una piccola folla di messicani sale questo monte con torce e botti di liquore per festeggiare Tepoztecati.
Ma il 7 e 8 Settembre qui di solito succede anche altro, qualcosa di particolare: nel cielo compaiono delle luci. Alcuni pensano che si tratti di UFO, altri pensano che siano gli dei che tornano sulla Terra per festeggiare con gli eredi degli antichi popoli che da sempre hanno abitato questi luoghi. L’8 Settembre 2012, la ricercatrice messicana Ana Luisa Cid ha fatto visita con altri suoi amici a Tepozlan e proprio nel Cerro de la luz (Tlahuiltépetl) si sono concentrate le ricerche e le osservazioni del gruppo, che è riuscito a filmare strane sfere di luce. Di recente, anche il gruppo Skywatcher di Tercer Milenio guidato da Carlos Clemente, ha organizzato una osservazione serale a Tepozlan dove sono riusciti a registrare alcune sfere di luce.
Allora, i tuoi primi incontri con questi alieni risalgono al 1981...
Carlos Diaz:
Non alieni, li definerei piuttosto forme di vita intelligenti "aliene" a questo pianeta.
Perché sono qui?
Carlos Diaz:
Sono mossi dalla stessa curiosità che spinge noi uomini a studiare la vita nelle foreste pluviali, nei fondali marini, sulla cima dei monti o ad andare sulla Luna.
È la sete di conoscenza, la voglia di scoprire in quali e quante maniere si è sviluppata la vita.
Non ti hanno mai detto da dove vengono, da quale stella o pianeta?
Carlos Diaz:
Per più di 10 anni non mi sono posto la questione, pensavo solo a quello che avevano da insegnarmi. Poi, su pressione di alcuni ricercatori UFO, una sera, mentre mi trovavo a Tepoztlan in un campo illuminato dalla Luna piena in compagnia di uno di "loro", gli chiesi da dove provenissero. Mi diede una pacca sulla spalla e mi disse: "Carlos, potrei dirti il nome di qualsiasi stella o costellazione o galassia, ma il solo posto dove voi siete arrivati è la Luna.
L’unica cosa veramente importante è che ora siamo qui, sul vostro pianeta".
Stando a diversi contattati, i visitatori sottolineano spesso l’importanza di salvaguardare l’ambiente e promuovere l’ecologia. Perché?
Carlos Diaz:
È una delle ragioni principali che mi spinge a divulgare la mia storia.
Non mi interessa convincere nessuno dell’esistenza degli UFO o della veridicità delle mie esperienze, ma far capire ciò che questa esperienza mi ha lasciato dentro: è importantissimo comprendere quello che l’uomo fa con la vita stessa.
Stiamo uccidendo la vita del nostro pianeta. Siamo la specie dominante in questo momento e disgraziatamente ci stiamo rendendo responsabili dell’estinzione di una specie animale o vegetale ogni 20 minuti. Questo vuol dire 70 specie al giorno, molte delle quali non ancora classificate dai botanici o dagli zoologi. Quando se ne prende coscienza, si capisce che, come membri attivi di questo pianeta, è necessario fare qualcosa.
Presupponiamo di essere una razza intelligente e invece il 70% della creatività umana è impiegata nello sviluppo di mezzi di morte. Per 175 milioni di anni i dinosauri dominarono il pianeta, ma questo non bastò a garantire loro la sopravvivenza.
Siamo sull’orlo del precipizio, vicini alla catastrofe ecologica.
Abbiamo messo il denaro al di sopra del valore della vita.
Cosa pensi di Meier e Adamski?
Vedi paralleli tra la tua vicenda e la loro?
Carlos Diaz:
Non mi piace molto il termine "contattato", molti si sono fregiati di questa definizione e alla fine le loro storie si sono dimostrate infondate. Nel filmato che vi ho appena mostrato c’erano quaranta persone assieme a me a filmare e fotografare l’astronave.
C’è una bella differenza. Inoltre, io posso programmare in anticipo gli incontri, non credo che Meier o Adamski potessero farlo.
Carlos, come funziona?
La gente ti chiede di vedere un’ astronave e poi?
Carlos Diaz:
Victor Quesada ha chiesto di incontrarli e poi, al dunque, ha avuto paura, non si è lasciato andare, si sentiva "dissolvere" perché la sua densità fisica stava cambiando a un livello di vibrazioni più sottile e temeva di morire. Quando qualcuno ha paura non lo prendono, non vogliono creare traumi.
Ma come fai tu a contattarli?
Telepaticamente?
Carlos Diaz:
Assolutamente no. Abitano qui tra di noi. Io mi posso recare presso la loro abitazione, o il loro ufficio, oppure li contatto telefonicamente e gli dico "Vorrei organizzare un incontro".
Stanno cercando di vivere la stessa vita degli esseri umani per capire meglio la nostra psicologia, i motivi che ci spingono ad agire in un certo modo.
Si sono reincarnati come esseri umani o sono mimetizzati in qualche maniera?
Carlos Diaz:
No, niente del genere. Hanno adottato la nostra fisionomia in un altro modo.
Il loro stato naturale è quello di esseri di luce. Abbassano la frequenza delle loro vibrazioni fino a solidificarsi in forma fisica e allora diventano indistinguibili da noi.
C’è mai stata una love story tra un alieno e una terrestre, o viceversa?
Carlos Diaz:
No, hanno compreso che è meglio non creare "incroci" di sorta.
Rispettano le nostre peculiarità, ci ammirano persino, dato che l’evoluzione sul nostro pianeta è stata molto più rapida rispetto alla loro. Credono che sia questo il motivo per il quale l’umanità non si rende conto di quello che sta facendo al pianeta.
È possibile che in futuro anche l’essere umano si evolva fino a diventare un essere di luce?
Carlos Diaz:
Dipende se l’uomo imparerà a rispettare, difendere e proteggere la vita, proprio come saggiamente faceva Jack Cousteau. Se ci riusciremo, otterremo la possibilità di scoprire cose incredibili e meravigliose, molto più grandi di qualsiasi macchinario creato dall’uomo.
Dobbiamo concederci l’opportunità di investigare e comprendere più a fondo noi stessi, prima di tutto. Esplorare in maniera intelligente e responsabile ciò che ci circonda.
Oggi non viviamo davvero. Siamo troppo occupati a sopravvivere giorno per giorno per comprendere quale meravigliosa forma di vita siamo davvero.
Su Stargate affrontiamo argomenti di frontiera, come la meditazione, la pranoterapia e le guarigioni alternative. Cosa ne pensi?
Carlos Diaz:
Tutto è energia. Anche se ci vediamo fatti di materia, i nostri atomi sono composti da diverse cariche energetiche che si attraggono e respingono.
In fondo siamo pura energia che vibra a frequenze differenti.
Se impareremo a controllare e variare la nostra frequenza vibratoria, potremo diventare anche noi esseri di luce.
Hai mai fatto delle analisi medico/cliniche, per riscontrare la presenza di impianti o altre anomalie?
Carlos Diaz:
Sì, mi hanno sottoposto a numerose analisi: del sangue, delle urine, encefalogramma, elettrocardiogramma, TAC e anche psicologiche.
Quest’ultime le ha condotte John Mack (psichiatra di Harvard, n.d.a.) che nel suo ultimo libro "Passaporto per il Cosmo" ha dedicato ben 19 pagine al mio caso. Per me è un onore.
Dagli esami risulta che sono una persona normalissima e in piena salute mentale.
Sono contento della mia normalità, anzi, colgo l’occasione per sottolineare che non mi ritengo assolutamente un "eletto", né un illuminato, né un messaggero, non voglio formare gruppi o sette, anzi. L’umanità è già fin troppo divisa, sezionata.
Noi siamo una sola specie. L’inquinamento o le radiazioni non si fermano alle frontiere, non fanno distinzioni. Nella sua follia l’uomo ha creato un male che è più imparziale di lui, che non guarda in faccia a nessuno.
Nelle tradizioni precolombiane si accenna spesso alle attività di antichi visitatori venuti dal cielo. In particolare, nel Popol Vuh, di come gli dèi crearono l’uomo.
Ritieni che queste leggende si riferiscano a manipolazioni genetiche condotte in passato sull’umanità?
Carlos Diaz:
No, credo che qui sia importante distinguere la realtà dal mito.
Sono convinto che nel passato ci fu un vero contatto tra gli esseri di luce e i Maya, gli Aztechi e gli Incas. Intendo un contatto aperto e pubblico con questa civiltà che viene dal cosmo.
Purtroppo furono male interpretati molti scritti e codici antichi.
La razza umana è frutto della naturale evoluzione del pianeta Terra.
Mai essi hanno apportato modifiche nelle informazioni genetiche di nessuna specie.
Alcuni pensano che gli Angeli dell’Antico Testamento possano essere stati in realtà "esseri di luce"...
Carlos Diaz:
Sinceramente non lo so.
Come vivi le tue idee religiose, dati i tuoi contatti?
Carlos Diaz:
La nostra è una cultura particolare: sin dall'infanzia ci fanno credere di avere un peccato originale addosso, ma se siamo il frutto di un atto d’amore, come può questo amore essere peccato? Ho un profondo rispetto per le religioni, ma rispetto di più la vita, perché la vita ha di per sé una connaturazione divina.
Tua moglie o i tuoi figli ti hanno mai raccontato di aver avuto esperienze particolari, sogni o altro, che facciano presagire un contatto?
Carlos Diaz:
No, loro non sono coinvolti. Fortunatamente abbiamo una vita molto normale e tranquilla.
Ne sono molto felice.
In Brasile, nel caso Varginha, i militari hanno esercitato forti pressioni sui testimoni per tacitarli. Com’è la situazione in Messico, hai mai ricevuto visite di agenti governativi?
Carlos Diaz:
No. Devo concederlo al mio Governo, nessuno mi ha mai fatto pressioni o minacciato.
Al contrario, talvolta mi hanno fatto visita dei personaggi politici desiderosi di saperne di più.
Alcuni, molto interessati alla mia storia, perché anche a loro è capitato di vedere degli UFO, mi chiedono spiegazioni. Ma solo a titolo personale.
In Messico verrà mai organizzato dal Governo un gruppo di studio del fenomeno sulla falsariga del francese Cometa?
Carlos Diaz:
Il mio paese vive un momento molto delicato e tutta l’attenzione dei dirigenti politici è incentrata su problemi economici e sociali, non certo sugli UFO.
Carlos, cosa ti fa più paura?
Carlos Diaz:
La "paura", dopo le mie esperienze è scomparsa completamente dalla mia vita.
Tutto ciò che viviamo alla fine ci lascia un insegnamento positivo, anche le esperienze peggiori. Chi vive nella paura non si lascia la possibilità di sentirsi vivo.
Ricolleghiamoci per un attimo all'idea di religione e a cosa c'è dopo alla vita dopo la morte?
Carlos Diaz:
Al dopo non penso proprio. Una volta mio figlio mi chiese se credevo al paradiso, all’inferno o alla reincarnazione. Gli risposi che non potevo saperlo perché non l’ho vissuto.
Quello che so è che ora sono vivo e che voglio vivere intensamente ogni minuto della mia vita.
Quando un giorno morirò, saprò se nell’aldilà c’è qualcosa, ma non perdo tempo a pensarci adesso.
Sembra che molte persone in contatto con gli alieni considerino le stelle o altri pianeti come la loro vera casa. Senti di condividere questo sentimento?
Carlos Diaz:
Tutti noi facciamo parte del cosmo, di un ordine universale.
Se sento qualcosa di forte dentro di me è l’amore per il nostro pianeta e tutto quello che in esso vive. Questa Terra è la mia casa e che si affaccia poi su infiniti altri mondi.
Ci terrei particolarmente che lo diceste ai lettori di Stargate: invito la gente a tener conto della meravigliosa fase che stiamo vivendo, questo è un momento storico.
Se riusciremo a capire cosa stiamo facendo, vedremo che c’è la necessità di correggere il nostro cammino. Sarebbe ingiusto lasciare in eredità alle generazioni future gli errori che stiamo commettendo come specie. Se gli uomini del futuro, i nostri figli, potessero tornare indietro nel tempo e far udire oggi la loro voce, ci chiederebbero l’opportunità di vivere in un pianeta pulito, tranquillamente e pienamente. Se non smettiamo di concentrarci su strumenti di morte, in futuro, i nostri discendenti erediteranno un pianeta in agonia.
Questo non mi sembra giusto, né per le generazioni a venire né per quelle razze animali e vegetali che non sopravviverebbero. Lavoriamo con sensibilità e intelligenza in favore della vita.
di Pablo Ayo - Gruppo Stargate
A seguire solo alcune delle numerose foto di oggetti volanti non identificati UFO, OVNI, UAP fotografati da Carlos Diaz.