Da destra a sinistra: la signora Fourneret mostra la stranezza della traccia per il reporter e l'ufologo Charles Garreau e l'ufologo Jimmy Guieu che sono venuti per intervistare i testimoni e indagare sulla scena.
Charles Garreau è un giornalista, saggista e ufologo francese.
Giornalista a France-Soir, ha dedicato i suoi primi articoli sui dischi volanti nel 1950.
Nel 1952 ha dato le prime due lezioni radiofoniche sul tema a Radio Monte Carlo .
Il suo primo libro, allarme in cielo! (1954) è una sintesi delle osservazioni di UFO registrate in precedenza. Con Jimmy Guieu e Aime Michel, ha fatto parte dei primi membri della Commissione Ouranos fondata da Marc Thirouin.
Di seguito, il libro scritto da Charles Garreau nel 1958 scaricabile in PDF (in italiano), dove si raccolgono i numerosissimi documenti ufficiali della maggior parte dei governi sui Dischi Volanti e sui loro piloti Extraterrestri.
Traduzione dell'articolo, ci scusiamo per eventuali errori di traduzione:
Rapporto d'inchiesta
Poncey-sur-l'Ignon (C. d'or -. Francia) - 4 Ottobre 1954 - Atterrissage.
Intervistatore: Mr. Charles Garreau, Membro del Comitato di studio, corrispondente regionale C.I.E.O.
Erano circa le 20:00 di sera, quando una giovane donna residente a Poncey, la signora Fourneret di 23 anni , stava per chiudere le persiane della sua stanza.
La signora Fouremet vive con il marito in una casa adiacente alla fabbrica di amianto Poncey, dove lavora il marito; l'impianto si trova tra 2 pendii boscosi delle colline, a poche centinaia di metri dal villaggio.
Lunedì sera, la signora Fourneret era da sola a casa ed era in procinto di mettere a letto il suo bambino, in quel frangente aprì la finestra. Quello che vide in quel momento la inchiodò lì sul posto. A una ventina di metri circa, proprio di fronte a lei, un corpo luminoso ondeggiava dolcemente nell'aria fino al susino (un albero di prugne), come se si stesse preparando ad atterrare.
Le sue dimensioni? "Circa 3 metri di diametro", disse la signora Fourneret.
L'oggetto era di colore giallo arancio, debolmente illuminava le foglie dell'albero vicino.
Per un'ora, la signora Fourneret e la signora Bouiller rimasero chiuse in casa fino a quando 2 vicini di casa arrivano, MM. Girardot e Vincent.
Dopo essere stati informati, si armarono di fucili per poi dirigersi verso la zona del prato indicata. Ma nulla venne trovato, nessun "marziano" e nessun disco volante.
Ma, a meno di 3 metri dall'albero, un'impronta fresca certificava che la signora Fourneret non aveva sognato o preso un abbaglio. L'impronta aveva la forma di un trapezio, con i lati piuttosto irregolari che mettevano in evidenza la terra nuda, con dei vermi bianchi dimezzati (forse tagliati) che si agitavano ancora.
L'erba era disposta in ciuffi, entro 3 o 4 metri seguendo una linea a forma di uovo.
Sui bordi di essa, la terra al di sotto dei ciuffi sembrava essere stata risucchiata e/o schiacciata con straordinaria forza, forse, al momento della partenza della macchina.
Un dettaglio curioso: una parte di radici profonde sono rimaste solo al centro della terra nuda. Non erano presenti segni di bruciature.
Tuttavia, si presume che la "macchina" sia rimasta almeno mezz'ora nello stesso posto.
Infatti, tornando a casa dal lavoro, un giovane uomo di 18 anni, François Bouiller, vide l'oggetto che stava andando via verso sud.
"Ho avuto una paura terribile, ha detto il giovane François.
Ho visto questa cosa che correva nella notte, assumendo un colore giallo verdolino mentre si allontanava. E' stato come vedere un aeroplano (fusoliera) senza ali".
Quello che vide François conferma le dichiarazioni della signora Fourneret.
Altre persone videro l'oggetto nella regione, avvertendo i gendarmi della brigata di Saint-Seine venuti a condurre un'indagine sotto la direzione del Capitano Millet, comandante della sezione di Semur, dove sono state prese le foto e campioni.
Io stesso feci una raccolta di campioni che presentai a vari organismi scientifici di Digione e Parigi per farli analizzare. I Campioni sono risultati negativi al contatore Geiger.
L'indagine effettuata da parte della gendarmeria di Digione e dalla polizia, non ha potuto stabilire formalmente la natura di ciò che atterrò nel prato.
Comunque, confermarono la realtà di un atterraggio escludendo ogni possibilità di messa in scena o di mistificazione. Il giorno dopo, io vivo a Parigi, dopo aver raccontato la strana storia al Sig. Decker, ingegnere capo edirettore di macchine speciali per l'aviazione, rimase molto turbato e, senza pronunciarsi in merito alla possibilità che fosse un inganno, ammise come "altamente probabile" l'atterraggio di un velivolo sconosciuto.
Charles GARREAU