Corrado Malanga nasce a La Spezia nel 1951.
Dal 1983 è ricercatore presso la cattedra di Chimica organica del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Pisa, e autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
Parallelamente, s’interessa alle teorie sugli UFO e collabora con il Centro Ufologico Nazionale (CUN), fino a diventare responsabile del comitato tecnico-scientifico di questa organizzazione. Una serie di dissensi, in particolare (ma non solo) sulla valutazione del fenomeno delle abduzioni aliene, porta Malanga a lasciare il CUN nel 2000.
Successivamente, le teorie di Malanga influenzano il Gruppo Stargate Toscana e altri Gruppi Stargate nati anche in altre regioni italiane (in particolare in Friuli, in Lombardia e nel Lazio) e che nel 2008 si riuniscono nel C.S.I. - Coordinamento Stargate Italiani.
Dal 1° Dicembre 2009 Malanga non fa però più formalmente parte dei Gruppi Stargate e del C.S.I., i cui siti ospitano suoi testi precedenti a tale data ma anche di altri ricercatori, così che, oggi non è più corretto dire che i Gruppi Stargate "rappresentino" Malanga.
La notevole affluenza alle conferenze di Malanga testimonia l’esistenza di un vero e proprio movimento che appare in crescita e, che oggi trova uno strumento di coordinamento principalmente nel sito ufomachine.org. La tesi centrale di Malanga è che esistono molte più persone che sono state rapite (“abdotte”) dagli alieni di quanto comunemente si creda.
Infatti, la maggioranza degli abdotti non ricorda il rapimento, pur portandone talora tracce fisiche sotto forma di cicatrici che rimandano a operazioni e impianti chirurgici praticati dagli alieni e, recupera questa memoria solo attraverso l’uso di strumenti come l’ipnosi regressiva e la programmazione neuro-linguistica, utilizzate da Malanga con una metodologia particolare che dovrebbe permettere di distinguere le vere dalle false memorie di abduzione.
Malanga ha messo a punto anche un primo test di autovalutazione, che si può compilare anche online e che dovrebbe permettere di auto-identificarsi come abdotti.
Il fatto che per la grande maggioranza di coloro che lo compilano il test dia esito positivo mostra secondo Malanga che, nonostante gli sforzi degli alieni, qualche ricordo nelle persone abdotte comunque permane e le spinge al contatto con il Coordinamento Stargate o alla compilazione del test. A differenza di altri autori di libri sugli UFO ( sta qui la ragione principale delle separazioni e delle polemiche) Malanga ritiene che il fenomeno delle abduzioni non sia positivo ma negativo.
Gli alieni non sono “fratelli dello spazio” che vengono a portare amore e pace, ma nemici dell’umanità che manipolano i terrestri per sottrarre loro l’energia di cui hanno bisogno per sopravvivere e perseguire il sogno dell’immortalità.
Malanga contesta anche le teorie secondo cui ci sono alieni buoni e cattivi (secondo la versione di un autore molto letto negli ambienti ufologici, l’inglese David Icke, i “rettiliani” cattivi e i “pleiadiani” buoni): anche i presunti buoni sono cattivi travestiti.
Mentre i “grigi”, di cui parla la letteratura ufologica, sono una sorta di robot biologici al servizio degli alieni (che li usano anche per i rapimenti), gli extraterrestri si dividono in 5 razze principali, sia che collaborano e sia quando sono in conflitto tra loro.
Con le abduzioni dei terrestri ciascuna razza persegue scopi parzialmente diversi, ma nella sostanza tutte si servono degli umani per ricevere energia vitale e perseguire una vita molto più lunga della nostra o addirittura l’immortalità.---
A questo scopo depositano nel cervello degli abdotti con varie procedure le loro memorie, che potranno poi recuperare, oppure, separano temporaneamente l’anima dell’abdotto dal suo corpo e la inseriscono nel corpo dell’alieno assorbendone l’energia vitale, o ancora, entrano nella mente degli abdotti con un fenomeno che assomiglia alla possessione.
Nella loro corsa all’immortalità gli alieni non rapiscono chiunque, ma solo quegli umani che sono dotati di anima, di cui dispone non più del 20% dell’umanità.
L’abduzione è anche un fatto generazionale: un abdotto ha in genere un genitore che è stato abdotto e i suoi figli saranno probabilmente rapiti a loro volta.
Gli alieni, però, nonostante le loro avanzate tecniche di rapimento non sono infallibili: alcuni, anche senza rendersene conto, possono resistere ai tentativi di abduzione sperimentando però vari disturbi e fenomeni paranormali (fino al caso estremo della combustione umana spontanea) a causa dell’enorme dispendio di energia messo in atto per resistere all’assalto alieno. Le tecniche proposte da Malanga affermano di poter porre rimedio a un gran numero di disturbi che possono apparire di origine fisica o psichica, ma che in realtà, derivano dai ricordi inconsci e dalle conseguenze dell’abduzione aliena.
Malanga ha risposto a chi vede in queste procedure somiglianze con l’auditing della Chiesa di Scientology che l’accostamento di Scientology anche ai fenomeni extraterrestri è del tutto limitato e superficiale. Nel corso delle procedure di Malanga è possibile interagire con gli alieni presenti nelle menti degli abdotti rivolgendosi a loro come fa l’esorcista con il Demonio nei casi di possessione e, ultimamente, liberare l’abdotto da queste presenze e dalle loro conseguenze. Il riferimento alla possessione non implica che Malanga dia un giudizio positivo sulle religioni. È precisamente il contrario.
Da una parte, la teoria di Malanga afferma di poter fornire una spiegazione scientifica a fenomeni interpretati grossolanamente dalle religioni: così, per esempio, la glossolalia (o meglio l’alloglossia, il parlare in lingue sconosciute) e le presunte memorie di vite passate derivano dall’accesso dell’abdotto a memorie degli alieni o a memorie di altre persone abdotte dagli stessi alieni dal momento che tutte queste memorie si mescolano quando il cervello umano è usato a fini di stoccaggio o deposito.
Dall’altra, le grandi religioni (come la grande politica e i complotti per un nuovo ordine mondiale) sono al servizio degli alieni, quando non sono trucchi inventati da loro, per convincere gli umani a lasciare assorbire dagli extraterrestri le loro energie psichiche senza troppo protestare. Malanga sostiene che le apparizioni mariane, in particolare, sono inscenate dagli alieni per questi scopi e si esprime in termini molto severi nei confronti delle religioni. “Gli alieni (spiega in un’intervista) travestiti da preti frati, suore dei e Papi ci rincoglioniscono e ci impauriscono promettendoci pene severe per il nostro futuro se non facciamo come vogliono loro”. Si tratta quindi di rifiutare la religione, convincendosi al contrario che “Dio è dentro di noi perché noi siamo Dio”.
A partire da questa consapevolezza, i Centri Stargate non si limitano a denunciare le azioni degli alieni e dei loro complici, ma propongono un itinerario che dovrebbe portare ad acquisire una nuova conoscenza globale che rifiuta il nome di religione (la religione come comunemente la s’intende essendo di per sé considerata un fenomeno negativo) ma che di fatto, propone un itinerario spirituale alternativo e completo.
Intervista dell’Ing.Gianluca Santaniello al Dott.Corrado Malanga
In breve, ci parli di Corrado Malanga e dei suoi studi nel campo dell’ufologia…
Corrado Malanga: ho cominciato a lavorare nel campo ufologico quando avevo circa 15 anni come iscritto del CUN (Centro Unico nazionale) divenuto poi Centro ufologico Nazionale.
Dopo la laurea in Chimica Organica sono entrato nel direttivo del Centro come responsabile scientifico. Sono stato nel CUN per quarant’anni, di cui, una ventina se non di più nel direttivo di quella organizzazione prima di rendermi conto che alcuni suoi membri erano legati a massonerie e servizi segreti.
Uscito da quella organizzazione, mi sono dedicato a vari aspetti della ricerca ufologica dai crop circle alle mutilazioni animali alle abduction. In questo settore ho cercato di fornire degli strumenti adeguati alla ricerca. Ovviamente, i detrattori del problema ufologico tra cui gli stessi centri ufologici a cui negli anni passati avevo dato il sangue e che ora scoprivo collusi con i poteri forti, tentavano e tentano tutt’ora di discreditare le mie osservazioni su tale tematica. La cosa mi ha ulteriormente spinto in quella direzione fino a ottenere buoni risultati sia con tecniche di ipnosi regressiva che di PNL (programmazione neurolinguistica) mai ottenuti nel mondo.
Cosa sono le “abduction”? Chi sono le entità che entrano in gioco durante un rapimento?
Corrado Malanga: le adduzioni sono pesanti interferenze aliene, nelle quali, alcune razze aliene colluse con i poteri occulti di questo pianeta, rapiscono persone per utilizzarle in vari modi.
La nostra ricerca ritiene plausibile che alcuni uomini di questo pianeta siano dotati di particolari requisiti energetici a noi stessi fino a poco tempo fa sconosciuti e che servono agli alieni per allungare loro l’esistenza. Un progetto scientifico segreto per impadronirsi di queste caratteristiche è in corso da migliaia di anni, sia da parte degli alieni, sia da parte di militari terrestri. I militari sarebbero il braccio armato delle massonerie di tutto il pianeta.
Dunque, durante una adduzione, entrano in gioco non solo entità aliene di diversa provenienza, ma, in accordo formale tra loro, anche umani corrotti in cerca di immortalità.
Spesso si è parlato di evidenze fisiche sugli addotti: cicatrici (segni), ustioni, impianti.
Quale valenza scientifica viene attribuita a queste evidenze?
In particolare, dall’analisi degli impianti si possono dedurre delle prove certe che l’oggetto in esame non è terrestre? E se sì, quale sarebbe la loro funzione?
Corrado Malanga: la valenza scientifica è altissima data la presenza di radiografie NMR e TAC che mostrano impianti alieni sparsi nel corpo degli addotti.
Inoltre, le indagini effettuate negli USA da Derrel Sims e dal Dr. Leir, mostrano dati ricavati dalla spettrometria di massa a struttura fine che dimostrano senza ombra di alcun dubbio la provenienza aliena del materiale con cui questi oggetti sarebbero stati costruiti.
Tali probabili microchip sarebbero stati costruiti con materiali a percentuale isotopica differente da quella terrestre. La scienza tecnicamente non si pronuncia e,
se si pronuncia, tende a minimizzare questi aspetti per non dover ammettere che le cose stanno come ho detto. Non esiste infatti alcuna altra spiegazione scientifica per questi
dati.
I microchip servirebbero a controllare l’addotto ed ha monitorarlo.
Inoltre, servirebbero a modificare il suo stato coscienziale alterandone pesantemente funzioni vitali e percettive.
Che ruolo hanno i Governi in questo tipo di “contatto”?
Corrado Malanga: i governanti, che non sono i politici, ma gli industriali, i ricchi del paese e le antiche famiglie monarchiche del globo, sanno tutto, ed hanno effettuato un patto con le forze aliene. Le forze aliene avrebbero infatti promesso a questi governanti di poter accedere a quell’energia che allungherebbe loro la vita, portando i nostri governanti verso una immortalità.
In cambio essi dovrebbero garantire la copertura sulle informazioni e il depistaggio sulle ricerche in questo campo. L’agenda aliena, infatti, prevede che gli uomini che hanno questa energia devono rimanere all’oscuro di ciò che sta accadendo, perché tale energia ha una potenzialità elevata e potrebbe distruggere gli alieni in un sol colpo.
Dunque, l’alieno viene a togliere agli uomini qualcosa che loro non sanno né devono sapere di possedere.
Secondo la sua esperienza, quali sono gli elementi comuni presenti nei racconti di “abduction”?
Corrado Malanga: tutte le ricostruzioni ipnotiche sono identiche.
Dalla fisionomia degli alieni alla descrizione dei luoghi delle macchine volanti, delle operazioni chirurgiche subite dagli addotti, alle pratiche di innesto dei microchip, agli odori, ai rumori, alla forma delle apparecchiature utilizzate, alle cicatrici ritrovate sui corpi degli addotti stessi, ai racconti del distacco di questa energia ed al suo utilizzo per alimentare corpi alieni e non, introdotti in opportuni contenitori verticali e orizzontali trasparenti e metallici.
Spesso si legge che durante un’abduction il sottoposto non è in grado di muoversi e agire.
Ci sono casi in cui l’addotto ha reagito ai “rapitori” e ha cercato di portar via una qualsiasi prova fisica della sua esperienza?
Corrado Malanga: gli addotti non reagiscono perché vengono tecnicamente decerebrati eliminando le emozioni dalla loro corteccia cerebrale.
Tale decerebrazione è stata identificata a causa del fatto che alcuni addotti ricordano le scene in bianco e nero. La zona della corteccia cerebrale che produce i colori è la stessa che produce le emozioni. Qualche volta gli alieni hanno fatto errori procedurali, ed, in quei casi, l’addotto pare risvegliarsi dal suo torpore, prendere coscienza parziale di ciò che sta accadendo e tentare azioni difensive/offensive che finiscono sempre per consumarsi in pochi istanti, quando cioè, l’alieno fornisce con una apposita bacchetta una forte scossa elettrica al corpo dell’addotto. In quei casi, l’addotto non cerca di dimostrare che è stato rapito da alieni o militari, ma cerca solamente di mettere la pelle in salvo.
Qual’è, secondo lei, il caso di “abduction” in assoluto più interessante e perché?
Corrado Malanga: un caso eclatante fu quello investigato tanti anni fa dalla Bufora inglese.
Due addotti un maschio ed una femmina vennero prelevati sui bordi di una autostrada.
Le due macchine ferme ai bordi della strada in due corsie differenti.
Il tempo si ferma, ed i due soggetti si vedono uscire dal tettuccio della loro rispettiva automobile per poi finire in un oggetto volante (UFO) posto sopra le loro teste.
Quando questi vengono riportati alle proprie auto, gli alieni commettono un errore e posizionano la donna nella automobile dell’uomo e viceversa.
Dopo alcuni istanti, si accorgono dell’errore e scambiano nuovamente i due testimoni rimettendoli nelle rispettive automobili.
Infine, il tempo ricomincia a scorrere, ed i due si guardano ai bordi delle loro rispettive corsie senza ricordare nulla. Uno dei due, l’uomo, verrà analizzato con tecniche
ipnotiche dalla Bufora e ricostruirà l’accaduto. Dopo due anni, attraverso un articolo sul giornale, gli investigatori ritrovano la seconda testimone che confermerà anch'essa la
storia del primo addotto.
Quando si parla di argomenti di questo tipo, la gente storce il naso, un po’ per paura, un po’ per scetticismo. E i media, chiaramente, non fanno altro che fomentare questo disinteresse verso tematiche del genere. Com’è possibile cambiare questo trend?
Corrado Malanga: con la rivoluzione culturale. Si caccino i nostri governanti.
Si distruggano le caserme, si aboliscano le inutili guerre, si riformino le scuole, si costruiscano i giovani del futuro non sulle raccomandazioni, ne sulla meritocrazia, ne sui valori delle religioni, ma su quelli della coscienza. Il resto viene da solo
Quando avverrà un contatto esplicito con gli extraterrestri?
E quali modalità verranno scelte?
Corrado Malanga: il contatto sarà una farsa che è stata già decisa a tavolino.
Arriveranno alieni sauroidi che faranno finta di essere cattivi.
Gli Americani faranno finta di volerci difendere.
La guerra porterà gli alieni quasi a vincere, quando, arriveranno altri alieni che fingeranno di essere buoni e di volerci tanto bene.
Gli alieni "fintamente buoni" fingeranno di vincere e gli altri cattivi di perdere.
Poi saremo così contenti di avere dentro di noi un bel parassita luminoso detto LUX (l’alieno fintamente buono della new age moderna) che ci parassiterà per il resto della nostra esistenza e tutti saremo come degli zombie in mano ai nostri governanti ed agli alieni per sempre.
E’ quasi Natale e oltre all’augurio di passarlo serenamente, ci lasci una “chicca inedita” per i nostri utenti sui suoi studi e su eventuali sviluppi futuri…
Corrado Malanga: i militari collusi si sono accorti che se gli alieni dovessero vincere, essi non
rispetteranno i patti, ed i primi a morire sarebbero proprio i militari.
Così, hanno studiato un piano per eliminare gli alieni e prendersi tutta per loro la torta senza spartizioni con nessuno. Il piano prevede la creazione di una razza umana completamente lobotomizzata ma in grado di ospitare quell’energia che gli uomini hanno ma gli umani no.
Questa energia sarebbe tolta all’uomo con delle macchine e linkata a questi umani OGM che per loro natura sarebbero
facilmente pilotabili come marionette dai nostri governanti.
Tutto questo si rende necessario perché questa energia sta solo nell’uomo con un particolare DNA e non in tutti gli umani. Va
creata dunque una razza che abbia biogeneticamente certe caratteristiche accoppiate alla stupidità mentale.
I nostri addotti in ipnosi regressiva cominciano a descrivere i laboratori militari dove vengono portati durante le adduzioni, descrivono le placente in cui questi feti vengono conservati.
Se le cose le abbiamo interpretate correttamente non ci resta molto tempo.
Tantissimi altri video li potrete trovare su:
Introduzione:
Tutto cominciò tanti anni fa.
Mi interessavo di UFO a livello amatoriale, quando decisi di entrare a far parte di un’organizzazione a livello nazionale che studiava l’argomento.
Divenni membro del Consiglio Direttivo e lavorai per questa organizzazione per vari decenni.
Un giorno, mi affidarono l’incarico di seguire un caso di presunto rapimento da parte di alieni di un ragazzo di Genova: Valerio. Dopo 4 anni di inchiesta, trasformai il mio rapporto in un libro per volere dello stesso direttivo del Centro per cui lavoravo.
Si scatenò l’inferno! Venni subito minacciato dall’interno e dall’esterno di quell'organizzazione e tentarono di mettermi a tacere.
Le stesse persone che mi avevano, in un primo tempo, sostenuto nelle indagini, si rivoltarono contro di me e ci volle poco per capire che avevano delle collusioni con alcuni settori governativi, italiani e non.
Collusioni di cui io, stupidamente, non mi ero mai reso conto.
In realtà, me n’ero reso conto a livello inconscio, ma non avevo mai voluto dar retta alla voce della mia Coscienza, la quale diceva chiaramente, giorno dopo giorno, che in quell’organizzazione, come in altre in Italia, la longa manus dei servizi segreti la faceva da padrona. Siccome non mi piace però lasciare un lavoro a metà, decisi che era bene continuare le indagini sul fenomeno abduction.
L’incarico me lo avevano dato e la macchina era stata messa in moto: quando comincio un lavoro non posso essere fermato, se non per sempre!
Questo trattato è il frutto di molti anni di lavoro, alla ricerca dei testimoni dei fenomeni di rapimento alieno (od abduction), alla ricerca delle migliori tecniche per studiare questa strana casistica, alla ricerca della realtà che si cela dietro le bugie dei mass-media, alla ricerca della verità dietro le stupidaggini dei gruppi di religiosi new-age e dietro le menzogne delle chiese di tutti i tempi.
Questo non è un libro sulle abduction. Libri di questo tipo ne abbiamo a dozzine:
descrivono la storia del fenomeno, fanno un elenco pedissequo di avvistamenti, parlano degli insabbiamenti dei governi ed i più coraggiosi introducono alcuni racconti di testimonianze di presunti addotti da alieni.
In questo trattato non c’è nulla di tutto questo, infatti, non è diretto ai lettori comuni, ma a quelli che, non sapendo come prendere sonno, leggono 3 pagine per notte di qualsiasi cosa.
Per carità, se siete di quelli, non leggete queste pagine, perché non dormireste più per mesi.
Questo trattato non si rivolge nemmeno ai lettori di libri sugli UFO, i così detti ufofili.
Essi non capirebbero una parola di quello che c’è scritto, poiché non possiedono i prerequisiti per comprendere gran che.
Questo trattato non si rivolge nemmeno agli ufologi, la cui principale aspirazione consiste nel collezionare molti libri sull’argomento da mostrare con orgoglio agli amici quando vengono in visita. Sicuramente non è stato scritto neppure per i religiosi, dei quali mi importa poco e che vedranno, in questo trattato, demolite tutte le loro aspirazioni di potere come mediatori tra Dio e l’uomo. Non è stato scritto neanche per i militari, i quali, come vedremo nelle conclusioni, sono decisamente tagliati fuori anche dalla più banale comprensione dell’Universo intero.
Questo trattato si rivolge solo ed esclusivamente agli addotti italiani ed, in secondo luogo, a tutti coloro che, armati di buona volontà e di qualche neurone funzionante, pensino che c’è nell’aria qualcosa che non va.
Sì, qualcosa nell’aria non va!
Gli addotti, a livello inconscio, lo sanno e lo sentono bene, perché lo hanno sperimentato sulla loro pelle e dentro di loro: gli altri lo sanno perché lo percepiscono dalle piccole cose di tutti giorni. Non si sa bene cosa stia accadendo, ma c’è in giro un certo malessere.
Si dà la colpa alla congiuntura, alla politica, alle guerre, al tempo atmosferico e all’inquinamento, ma in realtà, nessuno capisce cosa succede.
Succede che la nostra Anima, a livello inconscio, sa che sta per accadere l’irreparabile, ma non sa come dirlo, a livello cosciente, alla parte restante di noi stessi, ai piani della coscienza e del subconscio. Tutto rimane dunque sopito, intorpidito a livello di sensazione.
Si sa che deve succedere qualcosa, ma non si sa cosa.
Si percepisce che ciò che deve succedere sarà una cosa non buona, ma si pensa ai vari millenarismi e catastrofismi del passato e si ritiene che si tratti di sensazioni dettate più dallo stato in cui oggi la società si trova che non di un problema vero e concreto.
Questo trattato spiega per filo e per segno in cosa consiste il problema delle interferenze aliene, descrive le principali razze aliene che praticano le interferenze, analizza i vari livelli di interferenza, interna ed esterna all’addotto, chiarisce le interrelazioni tra alieni ed alieni e tra alieni e gruppi di Governo Mondiale (NWO - New Word Order).
Sono descritte le tecniche di sottomissione che gli alieni, ed i militari collusi con essi, utilizzano per i loro scopi. Si indicano quali sono gli scopi per cui tutto ciò accade e si descrivono, per filo e per segno, le tecniche utilizzate per comprendere il fenomeno.
Si fa ampio uso di ipnosi regressiva e di Programmazione Neuro Linguistica (PNL), completamente rinnovate e ristrutturate dalla base.
Si aggiungono le testimonianze di coloro che sono stati addotti e che riportano, sul loro corpo, le cicatrici di questa tremenda esperienza. Quelle cicatrici, come vedremo nel testo, non toccano solo il fisico, ma soprattutto fanno sentire il loro peso a livello di psiche:
psiche e soma umano in mano agli alieni.
Questo trattato parla delle cicatrici che gli alieni hanno procurato alla società umana da sempre, nascondendosi dietro religioni, politica e potere ed utilizzando la stupidità di alcuni esseri umani, vuoti dentro. Questo testo però, parla anche della vera natura dell’uomo e dell’Universo, distingue tra Anima, Corpo, Mente, Spirito, tra realtà reale e realtà virtuale e fornisce la chiave di lettura per poter finalmente divenire.
Mi sono accorto, infatti, che nello studiare gli alieni avevo commesso un grosso errore metodologico: non si possono studiare gli alieni senza sapere come siamo fatti noi stessi.
Mi accorsi ben presto che gli alieni cercavano in noi qualcosa che loro stessi non avevano, qualcosa che non sapevamo di possedere, qualcosa che rende molti uomini parte integrante di Dio. Lo scopo di questo trattato è quello di fare chiarezza, ed esso si rivolge agli addotti italiani, i quali, se avranno la costanza di leggerlo tutto, si riconosceranno in questo tremendo scenario. In quel preciso momento, avranno fatto il primo passo verso la loro liberazione ed anche verso la nostra. Liberarsi dagli alieni vuol dire infatti, liberarsi da tutte le forme di potere, anche da quelle che ci insegnano a rispettare da piccoli, per imparare a distinguere e a riconoscere gli dei falsi dal Dio vero.
Il Dio vero, si capirà leggendo questo trattato è qualcosa che è dentro l’uomo e non fuori da esso. Chi ci dice di cercarlo fuori di noi, sovente, lo fa per confonderci e per far accettare un falso dio che dice, quando si presenta: “IO SONO COLUI CHE SIAMO”, al posto del vero Dio, che è dentro di noi e dice, quando si presenta: “IO SONO COLUI CHE SA CHI SIAMO!”
C’è una bella differenza. Cominceremo a parlare degli alieni e finiremo per parlare di Dio, cioè dell’Uomo, ma questa non è roba per ufologi e nemmeno per scienziati e neanche per alieni: questa è roba per coloro che hanno l’Anima e che non l’hanno... “venduta al diavolo”.
Questo trattato è dedicato a tutti gli addotti che mi hanno aiutato con le loro testimonianze e con la loro voglia di vederci chiaro, che hanno lottato e lottano con me contro quella componente della stupidità umana che ci ha portati sull’orlo del baratro.
Senza la loro volontà di uscire dalla prigione aliena, senza lo sforzo ed il desiderio di fare qualcosa per salvare se stessi e gli altri, non avremmo mai potuto, insieme, fare una ricerca di questo tipo. Non avrei mai compreso, io stesso, come sia veramente demoralizzante vivere non sapendo nemmeno chi si è. Grazie a loro, ho capito tante cose, molte delle quali non possono essere descritte a parole, ma solamente sentite con quella parte di me che non sapevo utilizzare e che oggi mi permette di vedere il mondo in un modo più vicino alla realtà reale. Spero che questo trattato sia utile a loro, gli addotti, ed a coloro che vogliono continuare sulla strada della liberazione dell’umana progenie dalla schiavitù aliena.
In ogni caso, io oggi sono diventato un altro: ho ritrovato parte di me e sto ancora cercando i pezzi mancanti. Un ulteriore ringraziamento va a tutti i componenti del Gruppo StarGate Toscana, che mi hanno sostenuto in tutti questi anni, in vari modi e forme, sopportando la mia logorroica forma di espressione verbale.
Triade Color Test Dinamico Flash guidato con la voce di Corrado Malanga.
Il Triade Color Test Dinamico Flash (TCTDF) è la versione più efficace della tecnica sviluppata dal Prof. Malanga per realizzare compiutamente l’integrazione della coscienza.
Possiamo affermare che questo sia oggi il sistema più completo esistente per acquisire consapevolezza di sé.
Si tratta, secondo le parole di Malanga stesso, di un esercizio di simulazione mentale dove il soggetto immagina un luogo fisico in cui sono presenti alcune sfere che mimano delle lampade spente. Queste lampade vengono accese mentalmente dal soggetto in un ordine ben preciso, e ideicamente simulano le tre componenti del proprio sé: Anima, Mente e Spirito. Attraverso un semplice meccanismo archetipico, analizzando i colori delle tre lampade, si può ottenere un quadro psicologico definito del soggetto.
Esso, in breve tempo, si rende conto che queste tre componenti cominciano ad agire e muoversi come personaggi su di un palcoscenico.
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