Il controverso caso del Dr. Jonathan Reed raccontato all'interno del programma "Otro Rollo" trasmesso dall'emittente messicana "Televisiva" il 26/06/2001.
Non ci sbilanciamo al momento con considerazioni sulla sua veridicità, segnalando solo la traduzione e sottotitolazione del programma.
❖ La Storia
Un giorno del 1996, il dottore con il suo cane andò a fare un escursione in Montagna ad est di Seattle (USA), poco dopo il suo arrivo nella foresta, il suo cane si allontanò di corsa senza
apparenti motivi, almeno, ancora non gli era chiaro il perché il cane fosse scappato via, ma presto lo sarebbe stato! Reed, come ogni padrone premuroso, a quel punto si mise a cercare di
raggiungere il suo cane e, avvicinandosi a lui, iniziò a capire che il cane stava lottando con qualche sorta di animale.
Avvicinandosi meglio, vide che il cane aveva azzannato al braccio quella che sembrava una creatura bipede, la quale si dimenava violentemente, probabilmente per cercare di liberarsi dalla morsa
del cane. Non appena la creatura lo vide arrivare, la situazione cambiò, dal braccio della stessa, sembrò essere fuoriuscito un qualcosa che dapprima avvolse completamente la testa del cane e
che, successivamente, lo disintegrò velocemente.
A questo punto, non si capisce cosa sia successo, se non che, per cercare di difendere il suo animale, il Dr. Reed colpì al capo questa creatura, che ferita, sembrò voler raggiungere qualcosa
nelle vicinanze. Le riprese infatti, mostrano oltre alla creatura, uno strano oggetto sospeso a mezz'aria, scuro e geometrico, una specie di piattaforma da lui ribattezzata con il nome di:
''Obelisco'', oppure ''link''. Nell'avvicinarsi a quest'oggetto, la telecamera presentò fortissimi disturbi elettromagnetici, racconterà in seguito il Dr. J. Reed:
''Dopo essermi rialzato, avrò percorso 20 metri dal punto dove ero caduto e, tra i cespugli e i rami, c'era come un piccolo miraggio; come quando il calore crea una distorsione della luce, ma era strano perché il fogliame non faceva passare la luce, eppure, quella cosa era lì ben visibile. Pensai: forse c'è qualcuno, così m'imposi di arrivare fino a quel punto rotolando tra i cespugli. Arrivato in quel punto, misi le mani avanti prima di toccare terra e mi accorsi di toccare qualcosa che non centrava niente con la foresta, era una cosa grande e nera come il granito a forma di cuneo, "freddissimo come il ghiaccio secco'', infatti si attaccò un po' di pelle della mia mano all'oggetto. Successivamente, mi accorsi che l'oggetto non poggiava a terra e, a quel punto, presi coscienza del fatto che non c'era alcuna logica in grado di dare senso a ciò che stavo osservando".
Dopo qualche ora di smarrimento, Redd decise di prendere il corpo dell'alieno e di portarlo via con sé, avvolgendolo con della carta isotermica che Reed aveva in auto, stanchissimo e al
limite del cedimento, quasi da farlo addormentare al volante, raggiunge casa.
Una volta a casa, prese il corpo dell'alieno ancora avvolto nella carta e iniziò ad aprire il rivestimento, lì per lì, non si accorse di nulla e convinto che l'alieno fosse morto lo ripose in un
largo freezer per vivande vuoto che poi chiuse per lasciarlo li dentro fino al giorno dopo.
Il giorno seguente, lo riprese nuovamente per analizzarlo, la creatura era ancora viva, ma, a suo dire, lui non lo aveva ancora capito; a quel punto, si mise ad analizzarla e per
qualche motivo cercò anche di risistemare la larga ferita che la creatura aveva sulla testa.
A questo punto, per giorni non avviene praticamente nulla, ove, la creatura presente nella casa di Reed e più precisamente, all'interno di un freezer acceso, viene tirata fuori per brevi periodi.
Ma un giorno succede qualcosa di incredibile, come se la storia già raccontata fino a qui non lo fosse già abbastanza, Reed venne scosso da un grido assolutamente non umano, un urlo talmente
forte e acuto da "piegare l'aria attorno" oppure "da creare delle distorsioni".
A quel punto era chiaro che la creatura fosse ancora viva, quindi, dirigendosi verso il frigo, il Dr. Reed lo aprì per far uscire la creatura che iniziò una specie di "dialogo" tra i 2 con versi incomprensibili. A sua volta Reed cercò di tranquillizzare la creatura dicendo piu' volte:
"I won't hurt you, anymore" non ti farò più del male.
NB. diversi giorni dentro un freezer, alcuni siti dicono addirittura 8 e ricordiamolo, la temperatura dei freezer di solito è sotto lo zero.
Comunque, il tentativo di tranquillizzare la creature da parte del Dr. Reed fallì (forse anche per incomprensione), la creatura era terrorizzata e anche arrabbiata (come dargli torto, prima
aggredita da un cane, poi colpita a sangue alla testa e fatta stare per non so quanti giorni dentro un freezer e senza cibo).
Da qui in poi non è chiaro cosa sia successo, alla fine, come si evince dal filmato audio, sembrerebbe che il Dr. Reed voglia lasciar andare la creatura, ma ciò non avviene.
Quello che avviene invece è che lui lascia il freezer aperto, per fargli capire che vuole lasciarla libera. Il giorno dopo, trova la casa completamente sotto sopra e la creatura sparita.
Qualche giorno dopo invece, cercano di ucciderlo con un colpo di pistola al petto esploso da un assalitore poi fuggito con un furgone, fortunatamente per lui, il Dr. Feed riesce ad evitare il colpo. Qualche domanda ci sorge spontanea:
Ma torniamo all'esperimento e al bracciale.
Che bracciale? Sembrerebbe che da tutta questa storia che vi abbiamo fin qui raccontato, sia comparso anche uno strano bracciale, molto probabilmente prelevato dall'alieno.
La registrazione fatta con una telecamera posizionata davanti alla televisione, mostra la trasmissione in diretta dell'esperimento. Quindi la qualità di registrazione è scarsa.
Registrata e presentata per la prima volta al mondo, dimostrerebbe che il teletrasporto con il bracciale Dr. Reed sia assolutamente possibilè al di là di ogni ragionevole dubbio.
Il Dr. Reed spiega prima l'esperimento, che il bracciale è attaccato al braccio e viene usato come un "fattore" di comunicazione (bio-elettrico interfacciato) tra il titolare e il proprietario
del sistema di teletrasporto (alieni).
Il teletrasporto entra in funzione solo se il proprietario accetta questa "applicazione" e che viene trasmessa solo quando il bracciale è fissato su chi lo indossa.
Quindi, il teletrasporto non sempre funziona, ma solo quando la domanda viene accettata.
Il bracciale deve essere visto non come un semplice strumento, ma come qualcosa di quasi sacro, che incute rispetto, sottolinea il Dor. Reed.
Reed continua dicendo che ha imparato a prendersi cura di questo bracciale con grande responsabilità e, sempre a suo dire, sarebbe stato contattato da altre persone in possesso dello stesso
bracciale (alcuni anche più di 60 anni fa) trovato dagli stessi in circostanze non specificate dallo stesso Reed.
La tecnologia utilizzata per il bracciale sarebbe così avanzata che non possiamo nemmeno immaginarla, spiega il Dr. Reed. Il bracciale conterrebbe 3 aghi di zaffiro e/o pietre preziose inseriti/e all'interno, che, una volta indossato , bucherebbero la pelle.
Certamente vi è un processo associato al dolore, inoltre, il braccialetto diventerebbe subito freddo, quasi congelato. Il processo di teletrasporto inizierebbe con una percezione interiore, una
sorta di pulsazione che, partendo dal centro del petto, aumenterebbe in ampiezza diventando via via sempre più potente ed espandendosi fino all'estremità del corpo trasmettendo allo stesso una
forte pulsazione.
La registrazione video mostra il dolore iniziale del Dr. Reed accompagnato da una forte luce, con tanto di interferenze provenienti dal bracciale (una sorta di palla/globo di luce in rapida
espansione) visibile visionando il filmato al rallentatore.
Inoltre, il corpo del Dr. Reed diventa traslucido e, successivamente, avvolto da una nebbia che si dissolve completamente facendolo scomparire tra lo stupore delle 250 persone presenti. Ricordiamolo, il video sarebbe stato girato in presenza di 250 testimoni.
Dopo circa 1 minuto e una manciata di secondi, ove le interferenze sempre visibili dal video il Dr. Reed, torna o riappare nello studio con le stesse modalità con cui era sparito.
Anche se il Dr. Reed non lo dice esplicitamente, il teletrasporto provocherebbe dolore, dolore che gli traspare in volto.
Il Dr. Jonathan Reed è l'unico che ha avuto il coraggio di affrontare numerosi pericoli (è stato rapito e torturato e minacciato a più riprese e dei suoi amici sono stati uccisi).
Ma il desiderio di dire la verità al mondo intero e che gli alieni esistono supera qualsiasi timore. Qui sotto il video, vero o falso che sia sta a voi deciderlo, indubbiamente una storia incredibile.
Ps. ci tengo solo a sottolineare che:
la storia, per come viene riportata su numerosi siti, ha delle differenze, per cui, non sappiamo quale sia quella originale e non sappiamo neanche se i 250 testimoni siano reali, ignari o complici. Bisognerebbe chiederlo a loro.
A voi il video... buona visione!