Membro della Royal Astronomical Society ed in passato Vice Presidente dell'Associazione Internazionale degli Astrofili. I suoi successi scientifici includono le scoperte di un involucro d'idrogeno attorno agli anelli di Saturno nel 1974, la scoperta di un "Moonquake" (terremoto lunare) nel 1975 e una "Nova" nel 1976. Nel 1981 ha fondato la Optiglas Irelend Ltd., che ha sviluppato e realizzato sistemi ottici avanzati che sono stati esportati in 15 Paesi.
Ha scritto e pubblicato oltre 40 articoli e testi di astronomia e spazio.
Nato in Inghilterra, attualmente si trova in Irlanda, ed ha un particolare interesse per la ricerca di segnali di Intelligenze Extraterrestri all'interno del nostro Sistema Solare (SETA e SETV). Ansbro ha recentemente istituito il Kingsland Observatory, vicino Boyle, nella contea di Roscommon in Irlanda per gli studi che riguardano l'OSETI (Optical SETI), in particolare, per la ricerca di Sonde Extraterrestri vicino alla Terra (incluse quelle le cui traiettorie sono previste dalla Teoria Astronautica di T. Roy Dutton) e firme ottiche, eventualmente associate all'attività di "Earthlights" in Norvegia.
L'apparecchiatura a Kingsland include 5 riflettori di 16 e 36 centimetri, con 2 di questi muniti di speciali telecamere CCD. Ebbene, in un intervista apparsa sul quotidiano online di "Roscommon Herald" il giorno 19 Aprile 2011, Ansbro ha dichiarato che "astronavi spaziali extraterrestri appaiono su specifici percorsi orbitali intorno alla Terra".
Inoltre, afferma che lui e altri scienziati, ricostruendo anni di dati e registrazioni di provenienza locale (e non solo), sono altamente convinti che queste astronavi siano una realtà. Anzi, sarebbe meglio non parlare più di UFO (Unidentified Flying Object), ma bensì, di IFO (Identified Flying Object)...di origine extra-terrestre. Ansbro dichiara inoltre che:
"ancora non abbiamo dimostrato la nostra scoperta alla comunità scientifica perché mancano le risorse, ma siamo in grado di provare che ci sono astronavi spaziali extraterrestri".
Infine dichiara:
"quando si prendono tutti i dati e si applicano a questa teoria, scopriamo che si adattano con i grafici temporali computerizzati e che possiamo prevedere gli avvistamenti futuri e scoprire cosa succede".
"Abbiamo scoperto che gli UFO compiono delle orbite determinate attorno alla Terra.
Possiamo dimostrare che ciò avviene veramente, indicando in quale luogo preciso, in quale momento preciso e con un margine d'errore di 20 minuti. Sono anni che ci lavoriamo".
Lo dice Eamonn Ansbro e lo riporta Panorama anticipando una lunga intervista che andrà in onda l'8 Agosto su Italia 1. Il ricercatore, 2 lauree, un PhD in astronomia - specializzazione sul sistema solare - e Direttore del Kingsland Observatory da molti anni è mente e braccio di un progetto che ha denominato SETV, dove la V sta per "visitation" dice di essere non solo sicuro dell'esistenza dei dischi volanti, ma di saper anche prevederne l'arrivo.
Irlandese, membro della Royal Astronomical Society, il Prof. Ansbro è stato ospite del convegno del CUN che si è tenuto a San Marino qualche mese fa.
È qui che il giornalista di Mediaset SABRINA PIERAGOSTINI l'ha incontrato per discutere con lui di questi studi rivoluzionari che di certo non lo hanno reso molto gradito al mondo
accademico.
Scrive Panorama:
Quasi tutti i suoi colleghi, infatti, sono ancora persuasi che gli UFO ( nella migliore delle ipotesi ) siano solo un travisamento di fenomeni naturali. Nella peggiore, invece, sono pure invenzioni. Quando gliel'ho fatto notare, però, non si è scomposto.
Eamonn Ansbro:
"sfortunatamente gli scienziati non hanno mai indagato adeguatamente in questo campo.
Dopo 20 anni di ricerche, invece io, posso dire di aver scoperto un aspetto degli UFO che mostra un evidente contenuto intelligente", mi risponde.
No, per Ansbro gli UFO non sono errori o fantasie: questi oggetti misteriosi che solcano i cieli di tutto il mondo sono invece maledettamente concreti, reali, extra-umani e molto affascinanti. Nell'intervista, che andrà in onda il prossimo 8 agosto in seconda serata su Italia 1, il professore ha spiegato il primo risultato dei suoi studi, ovvero, l'individuazione di vere e proprie rotte lungo le quali questi mezzi spaziali alieni si muoverebbero.
Rotte che seguono, secondo Ansbro, un principio diverso da quello dei nostri satelliti artificiali e che passano ( udite udite ) anche su alcune città italiane.
Dunque, come funziona?
Eamonn Ansbro:
Siamo pionieri in questo campo di ricerca.
Abbiamo scoperto queste orbite attorno alla Terra e siamo in grado di dimostrare, per la prima volta, che gli UFO compiono una propria opera di controllo e sorveglianza su quello che avviene sul nostro pianeta. In un certo modo avviene come durante la missione Apollo degli anni '60: c'è un'astronave-madre, poco visibile o del tutto nascosta, che emette un certo numero di oggetti volanti nella bassa atmosfera.
È per questo che ogni tanto le persone li vedono. Poi in un'altra orbita, la stessa astronave oppure una diversa, recupera le sonde robotiche liberate prima.
Questo è il motivo per il quale l'operazione è breve e così l'osservazione dei testimoni può durare da 1 fino ad un massimo di 30 minuti.
Nessun dubbio allora: questi Unidentified flying objects- gli UFO- sono dunque di origine aliena? Ne è sicuro?
Eamonn Ansbro:
Sì, ora ne siamo praticamente sicuri.
Ci sono voluti molti anni per capirlo, abbiamo dovuto elaborare equazioni e formule matematiche, ma ora abbiamo anche individuato il loro metodo di comunicazione.
Abbiamo recentemente scoperto infatti che non comunicano utilizzando fonti luminose o segnali radio: niente di tutto ciò. Utilizzano un sistema davvero incredibile perché ricorrono ai messaggi telepatici. Al momento pensiamo che esista una tecnologia particolare all'interno delle astronavi, non ne conosciamo la forma e stiamo provando ad immaginarla.
Alcuni piccoli gruppi di scienziati ci stanno lavorando, la gente può crederci o no.
Insomma, uno scenario in stile Steven Spielberg. Facile immaginare come il resto della comunità scientifica abbia accolto questa azzardata teoria ...
Eamonn Ansbro:
11 anni fa abbiamo presentato la nostra ricerca al SETI, negli Stati Uniti, e abbiamo avuto molti problemi. Non perché gli scienziati non la capissero, ma perché non potevano accettarla. Abbiamo mostrato i dati, nei dettagli, con ben 40 dimostrazioni.
Abbiamo sfidato la comunità scientifica e alla fine, con molte difficoltà, siamo riusciti a pubblicare le nostre ricerche. Il SETI ha una visione molto ristretta, tutta focalizzata sui ricettori radio di Houston. Ma lo spettro della realtà è molto più ampio!
Non ci sono solo le onde radio o quelle luminose.
Loro invece pensano che una civiltà extra-terrestre debba comunicare solo via radio.
Non puoi pensare così, dovrebbero avere un livello evolutivo decisamente basso se comunicassero in questo modo e invece gli extra-terrestri sono molto più avanti di noi.
Questi esseri sono centinaia di migliaia di anni oltre, sono molto evoluti come razza, anche se, ovviamente, la mia è un'ipotesi. Stanno esplorando, come lo facciamo noi nel sistema
solare. Solo che loro esplorano centinaia di stelle.
Anche il concetto di viaggi interstellari è rimasto chiuso all'interno della mentalità degli anni '60. Ci siamo fermati all'Equazione di Drake, definita nel 1961, che limita però la visione perché vincolata alla velocità della luce. In virtù di questa legge, gli E.T non potrebbero arrivare
da noi.
Ma le più recenti ricerche degli ultimi 10 anni hanno dimostrato che è possibile invece: possiamo andare alla velocità della luce grazie ai buchi neri, ai tunnel quantistici e così via.
Non è sorprendente ciò che sta accadendo adesso, ma per ora riusciamo a comprenderlo poco.
Si scalda mentre parla, il Prof. Ansbro: si vede che l'argomento gli sta davvero a cuore.
La telecamera che lo riprende deve seguirlo mentre si sposta da un lato all'altro, gesticolando vistosamente con le mani.
Sicuramente, le sue parole non lasciano indifferenti.
Allora cerco di andare più in profondità: gli Alieni, secondo lui, ci guardano, o meglio, ci sorvegliano.
Qual è lo scopo di questa osservazione capillare?
Eamonn Ansbro:
Svolgono una funzione di controllo, di sorveglianza automatica in vari modi.
Vogliono registrare qualsiasi cosa facciamo, come fanno gli antropologi nei confronti di una tribù indigena mai vista prima. Li osservano da lontano, poi pian piano provano ad avvicinarsi, ma nel contempo, anche gli indigeni vedono l'antropologo ed è possibile che dopo un po’ avvenga l’incontro, ma a tempo debito. Sta alla nostra società fare uno sforzo genuino per incontrare gli Alieni, affinché avvenga un contatto.
Sì, penso che avverrà solo se facciamo questo sforzo, allora si faranno avanti.
Ok, il concetto è chiaro: gli Alieni vogliono sapere tutto, ma proprio tutto di noi.
Ancora però, mi sfugge il motivo: perché siamo così interessanti?
Cos'ha il nostro pianeta o la nostra civiltà di così speciale?
Una vera risposta non c'è, visto che anche il Prof. si difende con una frase di circostanza.
Eamonn Ansbro:
Perché no? Noi viaggiamo, siamo una razza curiosa e loro sono curiosi riguardo a noi.
Insisto: questa sorveglianza è una novità recente, oppure c’è stata anche nel passato?
Nella storia antica gli Alieni sono già venuti a farci visita?
Con un grande sorriso l'astronomo mi risponde:
Eamonn Ansbro:
Non ne sarei affatto sorpreso se fosse già accaduto.
Noi possiamo mostrare dati che risalgono al 1880.
Abbiamo collezionato centinaia di rapporti di avvistamenti UFO, di questi ne abbiamo usati 1300 dei più credibili, con molteplici testimoni oculari, filmati e così via.
Li abbiamo usati per tracciare le rotte e i cicli che si nascondono dietro gli avvistamenti. Abbiamo tracciato dei veri e propri grafici temporali con il computer, esistono programmi informatici con tutte queste attività, che spiegano come ciò avvenga.
L'abbiamo provato molte volte e funziona, abbiamo persino registrato un avvistamento con una TV!
Questa è bella: come, un UFO ripreso su appuntamento? Ansbro me lo conferma.
Eamonn Ansbro:
Esatto, l'abbiamo dimostrato sulla TV nazionale: abbiamo detto ai media l'ora e il punto esatto di un passaggio e loro l'hanno registrato. Hanno ripreso un UFO.
Ma le mie speranze di fare il bis vanno deluse: alla mia richiesta di indicarmi un nuovo appuntamento ( per la tv italiana, stavolta... ) il Prof. glissa:
Eamonn Ansbro:
Non posso dirlo all'istante, devo fare dei calcoli...
Peccato.
Comunque, a sentire lui, i suoi studi provano senza ombra di dubbio il passaggio frequente e prevedibile di questi oggetti volanti non identificati.
Dove le loro orbite si intersecano, si verifica una più alta concentrazione di avvistamenti.
Ecco perché in alcuni luoghi si vedono più UFO che in altri: le rotte passano proprio da lì.
Succede ovunque, in tutto il mondo?
Eamonn Ansbro:
Sì, l'hai detto, accade ad esempio in Sud America.
Noi abbiamo scoperto ben 660 orbite che tagliano l’equatore, ci sono centinaia di intersezioni.
E come funzionano?
Eamonn Ansbro:
Gli scienziati spaziali pensano che si debbano seguire delle orbite circolari intorno alla Terra, come per i nostri satelliti artificiali. Noi invece, pensiamo che i mezzi extraterrestri non utilizzino le stesse traiettorie convenzionali dei satelliti.
Le loro orbite sono sincronizzate con la rotazione della Terra, come in un reticolato...
È molto intelligente, è un sistema che non ci saremmo nemmeno mai sognati.
Abbiamo provato per anni, con molti fallimenti.
Tutti dicevano: perché provare? Non funzionerà.
E invece funziona, come abbiamo specificato 11 anni fa nel nostro studio.
Se accade ovunque, allora avviene anche dalle parti nostre, in Europa e ovviamente in Italia. Quali sono esattamente i luoghi migliori per filmare un bell'UFO
all'orizzonte?
Eamonn Ansbro:
Ci sono molte orbite in Irlanda, nel Regno Unito, nel nord Italia.
Ad esempio a Venezia, Torino, ma anche a Roma.
Siamo stati in grado di calcolare la velocità degli UFO: è mach 30, è disumano lo so, noi possiamo resistere forse fino a mach 8. È incredibile, ma è come la rivoluzione copernicana: per tanti anni la gente non riusciva a capirla.
Le parole di Eamonn Ansbro impressionano.
Chi le pronuncia ha lauree e specializzazioni, ha un certo prestigio a livello internazionale: non è pensabile che si stia esponendo in modo così esplicito senza avere le prove di quanto
afferma. Ma se colpisce noi, chissà quanto debba sconvolgere gli altri astronomi...
Eamonn Ansbro:
All’interno del mondo scientifico esistono vari dipartimenti: astronomia, astrofisica, fisica e i professori si occupano solo della materia di loro competenza.
Se introduci qualcosa che è assolutamente al di fuori di queste suddivisioni è praticamente impossibile che accettino di indagare. Ci abbiamo provato, ma...
Dice sconsolato allargando le braccia.
Poi riprende:
Eamonn Ansbro:
Spero vivamente però che i tempi stiano cambiando.
Ora abbiamo una grande opportunità.
Io ho presentato i miei dati alle agenzie spaziali europee, in un altro convegno dedicato all'astrobiologia. Penso tuttavia che esista una concezione paradigmatica che non è in grado di integrare questi argomenti. C’è una zona di comodo per alcuni scienziati, come per quelli del SETI, ad esempio. Quando cercano segnali provenienti da stelle molto distanti o quando ipotizzano forme di vita su altri pianeti.
Non si relazionano mai ( e sarebbe la scoperta più grande ) con qualcosa che può essere vicino a noi, anche qui in Italia ad esempio, forse anche a San Marino.
È un pensiero scomodo, per alcuni scienziati sarà molto difficile integrare questa realtà.
Questo è il motivo per il quale io personalmente non penso che accadrà.
Conosco scienziati che hanno esposto teorie coraggiose nell’ambito della fisica, sono 30 anni avanti rispetto al loro tempo, ma questo non è accettabile per gli altri ricercatori, perché non sono al pari con gli studi di fisica. Quindi, ora tu magari ti chiederai se sono frustrato.
No, non lo sono. Penso che quando capisci il paradigma che c’è là fuori, finisci per rispettare la situazione.
Un po' rassegnato il Professore?
Forse sì. Ma nello stesso tempo battagliero, quando prefigura un cambio di mentalità che deve partire dal mondo civile prima ancora che dal mondo politico.
Consapevole come è che molti governi non si possono permettere rivelazioni in materia aliena: l'argomento è pericoloso, troppo estremo per aspettare una presa di posizione ufficiale. Ma potrebbero esserci delle sorprese...
Eamonn Ansbro:
Sì, ma credo che il punto di rottura non verrà dagli Stati Uniti.
Noi pensiamo che tutto accada lì, invece potrebbe arrivare dalla Cina, potrebbero farlo i Paesi più aperti rispetto a questo argomento. Come il Cile, come il Brasile. Sanno che è tutto reale, sanno che c’è un contatto. Anche i Francesi stanno vivendo un rapporto frustrante con gli Americani. Conosci Alain Boudier?
Mi chiede, citando il presidente della commissione Sigma/3af ( costola della Association Aéronautique et Astronautique de France ) che 2 anni fa ha diffuso un resoconto dettagliato su vari avvistamenti UFO definendoli "reali e di possibile origine extraterrestre". Ebbene, mi assicura Ansbro.
Eamonn Ansbro:
Boudier e i suoi sono rimasti molto delusi dal comportamento di Washington.
"Hanno parlato con i generali, hanno fatto degli incontri, hanno portato i dati, ma niente, non ne vogliono sapere. Però so anche che i Francesi vogliono andare avanti nelle indagini.
Quindi la verità arriverà fuori dagli USA."
Allora cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro?
Se non saranno i Governi ad ammettere verità nascoste, saranno forse proprio loro, gli E.T., a palesarsi al mondo, cancellando censure, veti e segreti di Stato?
Eamonn Ansbro:
È una possibilità
Dice l'astronomo irlandese, ma ad una condizione...
Eamonn Ansbro:
"Una cosa è l’approccio scientifico, un'altra è il nostro atteggiamento.
Penso che dobbiamo diventare più aperti per accettare questa realtà.
Le persone devono fare uno sforzo perché nasca una partnership con gli Extraterrestri.
Solo allora si avvicineranno. Ci sono le prove, lo dicono migliaia di rapporti nella storia. Abbiamo visto migliaia di casi particolarmente interessanti. Abbiamo scoperto che quando si vede
un vero UFO, se qualcuno eccitato pensa: “oh è straordinario, lo voglio vedere più da vicino!”, si crea una connessione telepatica e gli UFO vengono più vicini; mentre invece se non sei pronto o
se hai paura, se ne vanno via.
La stessa cosa accade con il tuo cane o con il tuo gatto a casa: c’è una relazione che va sviluppata, più ti relazioni col tuo gatto usando i pensieri o gli sguardi, più comunichi.
Così accade con gli UFO. Credo che potremmo essere pronti al contatto.
Se ci uniamo, nel modo giusto, in modo non politico, potrebbe funzionare.
È da qualche anno che stiamo facendo dei test, ma ancora in modo molto blando.
In ogni caso dobbiamo preoccuparcene, dobbiamo prepararci in modo appropriato, in modo scientifico e a livello di comunicazione.
Perché dopo 20 anni di ricerche, posso affermare che questi esseri riescono a scannerizzare ogni singola persona: se hai paura ( e nelle nostre società, ce n'è tantissima ) la riconoscono. Da
parte loro, invece, non ce n'è.
Credo che vorrebbero davvero entrare in contatto con noi".
Nota Silverland:
noi di Silverland abbiamo posto una domanda alla Sig.ra Sabrina Pieragostini (in merito alle dichiarazioni del Sig. Eamonn Ansbro), che molto gentilmente ci ha risposto.
A seguire domanda e risposta.
Silverland:
Visto che il Sig. Eamonn Ansbro dichiara di poter dimostrare che secondo calcoli specifici si possono prevedere gli avvistamenti, non potevate aspettare anche una settimana in più per avere questa prova che sarebbe stata unica al mondo?
Sabrina Pieragostini:
Per quanto riguarda il Prof Ansbro, bè, ci sto lavorando…