George Adamski (Polonia, 17 Aprile 1891 – Maryland, 23 Aprile 1965) è stato un ufologo polacco e un celebre contattista. Ad Adamski si deve gran parte dell'iconografia attuale sui dischi volanti e le teorie del complotto che li accompagnano.
Infatti, egli fu uno dei primi contattisti ad avere ampio spazio sui media e le sue fotografie di UFO fecero il giro del mondo, influenzando la cultura popolare (ancora oggi).
Il neologismo "contactee" (in italiano tradotto come "contattista") venne usato inizialmente negli Stati Uniti proprio per il suo caso.
❖ Biografia
I suoi genitori emigrarono negli Stati Uniti, nella cittadina di Dunkirk (stato di New York), quando Adamski aveva 2 anni di età. Questi, ottenne la cittadinanza statunitense nel 1915 durante il
servizio militare, tra il 1913 e il 1916, infatti, servì l'esercito nella U.S. Cavalry, combattendo sul confine col Messico durante la spedizione militare contro Pancho Villa.
Nel 1917, a distanza di pochi mesi dal termine del servizio militare, sposò Mary Shimbersky.
Nel 1934 fondò e diresse un monastero chiamato Ordine Reale del Tibet, sito a Laguna Beach in California. Fu un circolo esoterico che si poneva l'obiettivo di diffondere una corrente mistica di carattere universale intrisa di elementi ricavati dal Cristianesimo (Adamski era cattolico) e dalle filosofie orientali.
Si spostò quindi in un ranch vicino al Monte Palomar nel 1940.
Nel 1944, con fondi appartenenti alla sua studentessa Alice K. Wells, comprò un appezzamento sul Monte Palomar (nelle vicinanze del noto osservatorio astronomico, allora in fase di edificazione) e vi costruì una nuova casa chiamata: "Palomar Garden" (Giardino di Palomar) e un nuovo ristorante "Palomar Gardens Cafe".
❖ Contatti alieni
Secondo la tradizione, il primo oggetto volante non identificato fotografato da Adamski risalirebbe al 1946. L'avvistamento, nei dintorni della sua abitazione, sarebbe avvenuto alle pendici del
Monte Palomar a circa 140 Km da San Diego.
Però, l'incontro più famoso avvenne il 20 Novembre 1952, mentre Adamski si trovava nel deserto della California lungo la Desert Center Rice Road con alcuni amici:
lì, avrebbe incontrato un alieno chiamato Orthon proveniente dal pianeta Venere grazie all'ausilio di un'astronave più volte fotografata anche a distanza di pochi metri.
La creatura venusiana, stando alla descrizione del contattista, aveva un aspetto "nordico" e comunicava telepaticamente. Numerosi dettagli riguardanti questo singolare avvenimento sono narrati in Flying Saucers Have Landed (tradotto in italiano con "I dischi volanti sono atterrati") libro pubblicato nel 1953 e scritto insieme all'ex pilota di aereo Desmond Leslie.
Seguirono poi altri libri in cui furono descritti incontri con diversi alieni venusiani di aspetto molto terrestre. Adamski affermò, che ebbe modo di salire a bordo di un ricognitore saturniano e di visitare, fra le altre cose, la superficie non visibile (dalla Terra) della Luna.
Relativamente alla Luna, affermò, che le fotografie riprese dalla sonda sovietica Luna 3 nel 1959 erano dei falsi, in quanto, la faccia nascosta della Luna avrebbe ospitato città, alberi e montagne innevate.
Gli extraterrestri avrebbero comunicato al contattista che non erano interessati alla Terra come pianeta da colonizzare e che, a volte, (in passato) era stato usato come luogo di confino per alcuni alieni indesiderati sugli altri pianeti.
Inoltre, che erano preoccupati per l'uso dell'energia atomica con scopo bellico da parte dell'umanità e delle sue conseguenze, operando attivamente per scongiurare esplosioni dovute all'accumulo di "energia atomica" nell'atmosfera verificatosi a causa degli esperimenti nucleari del dopoguerra.
Adamski, nel corso degli anni '50 ed in base alle sue presunte esperienze, sostenne che non solo Venere, ma anche Marte, Saturno e la Luna fossero pianeti abitati da forme di vita intelligente. La sua fama come contattista, oltre al successo editoriale ottenuto dai suoi libri, gli procurarono molta notorietà anche al di fuori del nascente mondo dell'ufologia e che gli permise di avere incontri ufficiali con alcune personalità di rilievo del tempo (a volte provati ed ufficiali, altre volte dichiarati come avvenuti solo da Adamski, senza tuttavia portare prove certe che questi incontri fossero realmente avvenuti), es. come la regina Giuliana dei Paesi Bassi nel Maggio 1959. Tra gli incontri non confermati, anche uno con papa Giovanni XXIII nel 1963, poco tempo prima della morte del pontefice.
A questi incontri, si affiancarono una serie di conferenze in giro per il mondo che gli garantirono un'elevata notorietà anche oltre i confini anglosassoni e, al di fuori dell'ambiente ufologico, anche se, con il passare degli anni e l'accumularsi di rivelazioni sempre più improbabili suoi contatti con gli alieni, la sua credibilità subì un forte declino.
George Adamski morì nel 1965 in un ospedale a Silver Spring, nel Maryland, a causa di una crisi cardiaca.
❖ Un aspetto decisamente curioso
Un altro aspetto notevole e cruciale che emerge da diverse lettere di Williamson è la fede di Williamson verso George Adamski.
Infatti, fino alla sua morte nel 1986, Williamson non dubitò mai che Adamski gli avesse detto qualcosa di "diverso" dall'esatta verità sul suo incontro con un alieno simile ad un essere umano avvenuto il 20 Novembre 1952 e che in seguito sarebbe stato chiamato "Orthon".
Interpretazione preliminare di George Hunt Williamson (e Michel Zirger per 2 varianti) di alcuni dei simboli trovati nelle impronte lasciate dal "Venusian" il 20 Novembre 1952 vicino a Desert Center, CA.
In file (sopra) mostra l'impronta della scarpa destra con la maggior parte dei pianeti rappresentati in relazione ad una sorta di "Vesica Piscis" e, le 4 stelle reali con la loro rispettiva costellazione tra le braccia della svastica del tallone.
(la foto originale del 1952 scattata da GHW sull'impronta corretta può essere vista nei miei libri) Fotomontaggio di Michel Zirger, con i disegni originali del manoscritto del libro di Williamson, Other Tongues - Other Flesh.
[Manoscritto (copia su nastro) di proprietà di Michel Zirger].
©Michel ZirgerIn Other Tongues, Other Flesh, Williamson dedica un intero capitolo all'interpretazione delle impronte lasciate dal visitatore dello spazio il 20 Novembre 1952, vicino al Deser Center, in California, ai piedi delle montagne Coxcomb.
Fu anche il primo a raggiungere le tracce dopo il contatto.
Ma c'è qualcosa che non ha scritto nel libro.
Quando si rannicchiò per terra e cominciò a esaminare questi segni, rimase stupefatto.
Uno dei simboli era stranamente familiare a lui e solo a lui.
Lascio al lettore scoprire in The Incredible Life di GHW - Mystical Journey e in WE ARE HERE! Visitatori senza passaporto: saggi su "presenza aliena sulla Terra", questo episodio finora sconosciuto della vita di Williamson, le implicazioni per quanto riguarda l'evento al Desert Center. Questa importante informazione solleva alcune nuove domande:
❖ Critiche ed aspetti controversi
Come nel caso di altri contattisti, nessun testimone realmente attendibile poté mai confermare le versioni fornite da Adamski sugli incontri ravvicinati o vide di persona gli extraterrestri descritti dal contattista.
Secondo alcuni scettici, le foto prodotte potrebbero essere state abili artefatti realizzati dall'autore stesso, ma, anche tra gli ufologi la genuinità della sua storia è ormai messa in forte dubbio.
Il sociologo ed ufologo italiano Roberto Pinotti, nel suo libro UFO: Visitatori da altrove (e in altre sue opere), ritiene che il contattista polacco-americano fu ingannato ed usato da alcuni agenti della Central Intelligence Agency la CIA.
In sostanza, secondo la tesi di Pinotti, sostenendo in buona fede per anni teorie che poi la scienza dimostrò palesemente false (Venere abitabile, ad esempio), Adamski avrebbe screditato involontariamente l'ufologia realizzando i propositi della CIA.
Pinotti riporta anche, a prova di questa sua collaborazione (volontaria o meno) con il governo statunitense, il fatto che Adamski venne sepolto nel cimitero nazionale di Arlington.
L'ufologo Paolo Toselli, nel suo libro F.B.I. dossier UFO, dove raccoglie e commenta alcuni dei documenti del Federal Bureau of Investigation desecretati grazie al Freedom of Information Act, dedica ad Adamski la prima parte del capitolo sui contattisti.
L'ente investigativo statunitense aveva iniziato a raccogliere informazioni sull'ufologo fin dal 1950, prima dei suoi supposti contatti con gli alieni.
Nell'Agosto del 1950 2 agenti, senza esplicitarsi, incontrarono Adamski nel suo locale e riportarono gli argomenti di una conversazione avuta con lui ed una donna che lavorava nel ristorante, interessandosi però, più alle sue convinzioni filo-sovietiche e filo-comuniste... (è da notare che questo avveniva in pieno maccartismo e di queste tendenze politiche non si parlerà più nei rapporti successivi) ...che non ai suoi avvistamenti (di cui mostrava già alcune foto), che anzi, secondo il rapporto, lo facevano valutare dal resto della comunità come "mentalmente squilibrato".
Secondo quanto riferito dagli agenti, il futuro contattista era dell'opinione che civiltà aliene avessero forme di governo simili al comunismo e che la Federal Communications Commission, pur essendone a conoscenza (grazie ad un contatto radio ottenuto con gli alieni), avesse deciso di tenere nascosta la notizia.
Nel 1953, in occasione della diffusione delle notizie sui primi contatti con gli alieni e del possibile possesso da parte di Adamski di uno strumento in grado di causare l'atterraggio forzato di aerei e UFO, l'FBI e l'Office of Scientific Intelligence della CIA si interessarono nuovamente alla sua persona, decidendo di interrogarlo:
il rapporto frutto dell'interrogatorio cita nuovamente questioni inerenti alla fedeltà agli Stati Uniti, ma, questa volta, di un conoscente del contattista (che viene da lui segnalato come possibile infedele), per riportare le dichiarazioni di Adamski sui suoi contatti con gli alieni e sulle sue presunte esperienze lavorative presso l'osservatorio di Monte Palomar che, ad un controllo, si riveleranno false.
Successivo interesse verso il contattista da parte dell'FBI, si ebbe nel Febbraio del 1953, quando, secondo la versione data da un quotidiano, Adamski dichiarò falsamente che il materiale da lui mostrato ad una conferenza, era stato vagliato e ritenuto autentico da parte dell'FBI stessa e dell'aviazione statunitense, per ammonirlo dal fornire simili informazioni false.
Relativamente alla scelta del cimitero nazionale di Arlington come luogo di tumulazione delle ceneri di Adamski, Toselli, al contrario di Pinotti ed altri, la considera solo un diritto acquisito grazie al suo stato di veterano della Prima guerra mondiale e non una qualche forma di premio per i suoi servigi in campo ufologico.
Oltre a questo, Toselli ricorda che alcune delle circa 700 foto prodotte dal contattista durante la sua carriera, una volta analizzate, si rivelarono essere dei falsi.
Edward J. Ruppelt, ufficiale dell'aviazione statunitense e direttore del Progetto Grudge e del successivo Progetto Blue Book (fino al 1953), nel suo libro Report On Unidentified Flying Objects afferma che al tempo del progetto le foto di Adamski vennero analizzate: pur non potendo decidere nettamente per la falsità o genuinità delle stesse, la perizia affermava che queste avrebbero potuto benissimo essere falsi prodotti con semplicità da un bambino con una macchina fotografica Brownie.
A partire dalla diffusione del suo primo libro, molti altri ufologi affermarono di aver avvistato, o in alcuni casi, fotografato, mezzi simili a quelli mostrati da Adamski.
L'editore Ray Palmer, successivamente alla pubblicazione (e al successo) di "I dischi volanti sono atterrati", sostenne che alcuni anni prima, nel 1943, Adamski gli aveva sottoposto un racconto con una trama simile a quella del suo primo libro, dove però, al posto del venusiano Orthon, l'UFO sarebbe stato guidato da Gesù.