James Edward McDonald (Duluth, 07/05/1920 – Tucson, 13/06/1971) è stato un fisico statunitense, professore di meteorologia all'Università di Tucson è conosciuto anche per la sua attività nel campo dell'ufologia. Durante la seconda guerra mondiale ha prestato servizio militare nell'United States Navy. McDonald ha conseguito il bachelor of arts in chimica all'Università di Omaha, la laurea in fisica al Massachusetts Institute of Technology e il Ph.D. in fisica alla Iowa State University. Nato e cresciuto a Duluth, in Minnesota, si è poi sposato con Betsy Hunt, da cui ha avuto 6 figli. Compiuti gli studi, ha prestato servizio per un anno all'Università di Chicago e nel 1954 diventò assistente di meteorologia all'Università dell'Arizona e nel 1957 fu nominato professore di meteorologia.
In seguito, divenne nella stessa Università, direttore dell'Istituto di Fisica dell'Atmosfera, ma rassegnò le dimissioni dopo un anno perché preferiva insegnare e occuparsi di ricerca piuttosto che avere le incombenze di dirigere il dipartimento.
La sua specialità era costituita dalla formazione e fisica delle nubi, ma la sua naturale curiosità lo spingeva ad occuparsi di molti altri campi della scienza.
Egli pubblicò molti articoli di meteorologia su riviste scientifiche e contribuì alla scrittura di diversi libri di testo riguardanti la materia. McDonald fu chiamato a far parte del Comitato per le risorse idriche e del Comitato per i cambiamenti del clima.
Entrò a far parte dell'American Meteorological Society, dell'American Association for the Advancement of the Sciences e dell'American Geophysical Society.
Come fisico dell'atmosfera, McDonald si schierò contro lo sviluppo dei trasporti con aerei supersonici, perché temeva che potessero provocare danni allo strato di ozono dell'atmosfera. Dalla metà degli anni sessanta, cominciò ad interessarsi intensamente di ufologia e cercò di promuovere l'interesse della comunità scientifica verso la materia.
Egli considerava seriamente l'ipotesi extraterrestre e si scontrò con vari scettici, tra cui Donald Menzel e Philip J. Klass.
Klass attaccò violentemente McDonald accusandolo di spendere per ricerche personali sugli UFO un finanziamento che aveva ricevuto dall'Office of Naval Research per condurre studi su alcuni tipi di nubi che potevano spiegare alcuni avvistamenti di UFO; per chiudere la controversia, l'Office of Naval Research decise di interrompere il finanziamento.
Nota Silverland:
per dovere di cronaca, vi ricordiamo che Philip J. Klass è un giornalista e non un meteorologo, ed è lo stesso che ha espresso valutazioni strampalate sulla base del nulla sul caso Zamora, dove addirittura smentiva se stesso, ma anche l'astronomo Donald Menzel che formulava ipotesi varie nella speranza di trovare quella giusta (sempre secondo lui).
La sua posizione in campo ufologico e il suo carattere lo condussero gradualmente ad un isolamento in ambito professionale che ebbe riflessi negativi anche sul suo matrimonio e lo portò ad
ammalarsi di depressione. Nell'Aprile del 1971 tentò il suicidio, sparandosi un colpo di pistola alla testa, ma venne salvato rimanendo però cieco.
Nelle settimane successive, riuscì a recuperare parzialmente la vista, ma, nel mese di Giugno delle stesso anno, una famiglia di passaggio vicino Tucson scoprì presso il ponte del Cañon de Oro un cadavere che venne identificato per quello di McDonald.
Accanto al corpo vennero ritrovate una rivoltella calibro 38 e una lettera contenente propositi di suicidio.
❖ Attività in ufologia
McDonald vide per la prima volta un UFO nel 1954, mentre viaggiava in auto nel deserto dell'Arizona; questo fatto accese in lui l'interesse per la materia.
Verso la fine degli anni '50 entrò a far parte del NICAP e cominciò ad interessarsi di avvistamenti segnalati in Arizona. Grazie alla sua
specializzazione in meteorologia, era in grado di esaminare i rapporti sugli UFO in maniera più approfondita di altri scienziati e di fornire spiegazioni per casi precedentemente non
spiegati.
All'inizio del 1966 egli si recò alla base USAF di Dayton per raccogliere rapporti di osservazioni di UFO che potevano rivestire un interesse meteorologico.
Nel mese di Ottobre dello stesso anno, tenne il suo primo discorso pubblico sugli UFO nel corso di un'assemblea dell'American Meteorological Society.
McDonald disse che, a suo parere, la maggior parte degli UFO potevano diventare IFO (oggetti identificati) e, secondo la sua stima, si poteva parlare di casi sconosciuti solo per l'1% dei casi. Egli affermò che la comunità scientifica avrebbe dovuto studiare questi casi sconosciuti e criticò l'USAF per il modo superficiale con cui trattava i casi ufologici.
Nel 1967, McDonald si recò alla base aerea di Wright Patterson per prendere visione degli archivi del Progetto Blue Book e si convinse che l'USAF stava trascurando l'evidenza sugli UFO. Nello stesso anno, egli criticò in una conferenza stampa l'operato della Commissione Robertson e accusò l'astronomo Josef Allen Hynek di non avere avvisato la comunità scientifica che il Progetto Blue Book, di cui era consulente, stava trascurando alcuni dei più anomali rapporti di avvistamenti UFO. Hynek rispose che, se lo avesse fatto, sarebbe stato escluso dalla Commissione in cui era l'unico scienziato; questo fatto causò tra i 2 uomini una frattura che non si sarebbe più sanata.
Alla fine degli anni '70, McDonald cercò di convincere giornalisti, politici e scienziati che il problema degli UFO era una delle questioni più importanti che la scienza doveva affrontare e, per raggiungere il suo scopo, scrisse parecchi articoli e tenne decine di conferenze.
Egli cercò di sensibilizzare sull'argomento anche l'ONU a cui inviò una relazione sugli UFO e il Congresso degli Stati Uniti d'America, davanti a cui tenne un discorso nel 1968.
Nel 1969, egli scrisse una critica dettagliata contro le conclusioni della Commissione Condon. Nello stesso anno fu relatore ad un simposio sugli UFO organizzato dall'American Association for the
Advancement of Science.
McDonald riteneva che l'ipotesi extraterrestre fosse la meno insoddisfacente per interpretare i casi non spiegati di UFO. Egli vedeva tale idea non come un fatto assodato, ma come un'ipotesi di
lavoro, tuttavia, egli non riuscì a convincere il mondo scientifico, come ha ricordato l'astronomo Carl Sagan: "dove
McDonald vedeva alieni, altri scienziati vedevano spiegazioni molto più prosaiche".
Firestorm: Dr. James E. McDonald - Fight for UFO science, pubblicato da Wild Flower Press nel 2003 è il più recente libro UFO - correlazioni di Ann Druffel. Firestorm è un racconto biografico senza precedenti, una preziosa ricerca sugli UFO del Dr. McDonald, un prestigioso fisico atmosferico. McDonald era un coraggioso e instancabile ricercatore che ha osato entrare nel campo UFO nel 1966, dopo 8 anni precedenti di ricerca sugli UFO privati dentro e intorno alla sua città natale, Tucson, in Arizona.
Batté numerosi colleghi altamente posizionati in campo militare, nel governo e in settori scientifici per informazioni durante 1966-1971, noto nel campo UFO come "gli anni di McDonald." Non ha mai trascurato i suoi progetti climatologici e meteorologici, ma comunque ha lavorato in modo aperto e con successo con lo stesso obiettivo laico e di ricercatore UFO risolvendo numerosi casi con l'aggiunta di informazioni di avvistamenti irrisolti, i veri "UFO". Nel 1970 sembrava sul punto di sfondare la realtà del cover-up governativo, ma, inaspettatamente, morì nel Giugno 1971 in un apparente suicidio.
Due ipotesi sono presentate e che concernono la tragica morte di McDonald, così come le raccolte fatte da decine di interviste con colleghi accademici, i membri della famiglia McDonald e veterani nel campo della ricerca sugli UFO che hanno conosciuto e hanno lavorato con lui.
Un vero scienziato di fronte al problema degli UFO.
In prima edizione mondiale, tutti gli scritti ufologici del professor J. E. McDonald, docente di fisica atmosferica all'Università dell'Arizona. Perché i «dischi volanti» non possono essere ne un'illusione ottica, ne un fenomeno meteorologico, ne il frutto di situazioni psicologiche individuali. L'ipotesi extraterrestre: sua validità, suoi limiti, suoi possibili riflessi nella cultura occidentale. Perché la scienza è in ritardo di 30 anni nell'analisi del «fenomeno UFO» e cosa deve fare per recuperare il terreno perduto. Perché il «Rapporto Condon» ha sbagliato e quali verità ha voluto nascondere deliberatamente.
Con l'analisi dettagliata dei casi più importanti di avvistamenti UFO e 16 pagine di fotografie.
Introduzione della professoressa Margherita Hack e direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste.
Questa è la traduzione italiana di un commento presente sul sito di Amazon, al libro di “Firestorm” (letteralmente “tempesta di fuoco”) di Ann Druffel, che descrive in maniera dettagliata la
storia di questo illustre fisico e ricercatore sulla questione cui avevo fatto menzione nel precedente articolo UFO, il segreto più nascosto?.
Da notare che le tecniche dei disinformatori sono le stesse, oggi come ieri e che di scienziati coraggiosi (in particolare meteorologi) come McDonald ce ne sono purtroppo pochi al giorno d'oggi.
Fanno eccezione il meteorologo Scott Stevens, la Dottoressa Staninger e pochi altri. Per quanto riguarda il suo supposto suicidio ecco quanto è reperito è tradotto dal sito rense.com:
"Di McDonald si riporta che sia stato depresso (ed in effetti di motivi per non essere allegro come abbiamo visto ce n’erano abbastanza N.d.T.) e che si sia sparato alla testa.
Ma, ahimè, non morì. Fu costretto alla sedia a rotelle, ma in qualche modo, diversi mesi dopo il suo primo tentativo, sarebbe ugualmente salito su un’automobile, avrebbe guidato fino ad un monte di pietà, acquistato un’altra pistola coi soldi ricavati dalla vendita della sedia a rotelle, guidato fino ad addentrarsi nel deserto per poi suicidarsi, il tutto da solo".
Che morte conveniente verrebbe da pensare per i suoi avversari.
Su E. McDonald e non ci sono dubbi, si era fatto molti nemici.
La domanda da porsi è la seguente:
fino a che punto questi nemici sono stati corresponsabili della morte di questo lodevole ed influente attivista?"
“Firestorm” di Ann Druffel descrive la storia di uno dei più importanti ricercatori UFO, James McDonald (1920-1971), persona più che mai qualificata per studiare scientificamente il fenomeno UFO.
Dovendo, come meteorologo, guardare il cielo per lavoro (ed essendo ben diverso dai moderni meteorologi occultatori) McDonald avvistò personalmente degli UFO negli anni ‘50 e fu così che iniziò a
ad indagare sul fenomeno.
All'inizio degli anni '60 McDonald riuscì ad avere accesso ai documenti del Project Blue Book (progetto di “studio” degli UFO da
parte dell’aeronautica militare) e scoprì due cose:
1) lo staff del Project Blue book non era qualificato per portare avanti un'investigazione in quel campo.
2) il progetto era volto a screditare gli avvistamenti UFO e lo staff del Blue Book non si prendeva nemmeno la briga di intervistare i testimoni
oculari.
Verso la fine degli anni '60 McDonald aveva già investigato centinaia di casi avvistamenti UFO – inclusi molti casi degli anni '40 e '50, che, secondo l'aeronautica militare, erano stati
“risolti” (ovvero, era stata trovata una spiegazione che escludeva l'ipotesi di velivoli non terrestri), trovando invece prove del contrario.
McDonald usò la sua perizia e conoscenza scientifica per criticare le affermazioni dei "debunker" (disinformatori), ad esempio del Dott. Donald Menzel (già noto nel caso Zamora), astronomo dell’Università di Harvard e fiero oppositore dell’ipotesi che gli UFO potessero esistere realmente. A differenza di McDonald, Menzel rifiutava di intervistare i testimoni degli avvistamenti UFO (partendo dal pregiudizio che gli UFO non esistessero, giudicando che ogni testimone non potesse che riportare erronee osservazioni e, pertanto, considerava che intervistarli fosse “una perdita di tempo”).
McDonald smascherò l'illogicità ed anti-scientificità delle "investigazioni da poltrona" di Menzel, il quale non seppe mai replicare su un piano logico e scientifico, ma solo sul piano dell’attacco personale, ovvero, degli insulti, definendo McDonald un "pseudo-scienziato" e uno "strampalato". Questo modus operandi nei confronti delle investigazioni di McDonald divenne in seguito una pratica abitudinaria da chi gli si opponeva non sollevando critiche sui suoi dettagliati studi e sulle sue accurate indagini, bensì, attaccandolo sul piano personale.
Convinto ormai della serietà del fenomeno UFO, McDonald a partire dal 1966 cercò di convincere la comunità scientifica, l’opinione pubblica e gli uomini politici statunitensi dell’importanza di
uno studio scientifico del fenomeno, conducendo in solitudine la sua personale crociata.
Quando il governo degli Stati Uniti verso la fine degli anni '60 creò il "Comitato Condom" per studiare il fenomeno UFO, McDonald si propose subito per farne parte, ma, nonostante le sue
credenziali impeccabili e la sua vasta esperienza nel settore, la sua proposta non fu accettata. Ben presto si capì la ragione di un simile rifiuto, dal momento che le 2 persone che presiedevano
il comitato, il Dott. Edward Condon e il Dott. Robert Low, si rivelarono determinate ad ottenere una conclusione che negasse ogni realtà a gli UFO a prescindere dai dati raccolti. Il rapporto
finale del Comitato Condom pubblicato nel 1969 lasciò inspiegati circa un terzo dei casi di avvistamento UFO che furono esaminati, ma non di meno, Condon affermò nell'introduzione che gli UFO
semplicemente non esistevano e che la "scienza seria" non aveva niente da guadagnare dallo studio di quel soggetto.
Imperterrito, McDonald scrisse numerose e dettagliate critiche a tale rapporto, ove la maggior parte delle quali vennero ignorate dalla gran parte della comunità scientifica e dai suoi avversari; ma, lo stesso Rapporto Condon, segnò l’inizio della fine per McDonald.
La sua forte difesa della tesi che gli UFO fossero un serio argomento degno di attenzione scientifica, gli aveva fatto guadagnare molte critiche nella comunità scientifica da parte di persone che per lo più volevano semplicemente ignorare gli avvistamenti UFO.
Molti colleghi di McDonald iniziarono ad evitarlo e si ritrovò ben presto isolato dalla comunità scientifica. Ancor peggio, McDonald entrò in conflitto con Philip Klass, l’editore del settimanale "Aviation Week" e fortemente avverso all’idea della reale esistenza degli UFO.
Quando McDonald fece a pezzi una delle teorie di Klass per spiegare gli avvistamenti UFO (Klass suppose che molti UFO fossero "campane di plasma" originate dai condotti per l’alta tensione, una teoria che McDonald mostrò non avere basi scientifiche) Klass si scagliò personalmente contro McDonald in un in uno sfacciato tentativo di distruggere la sua reputazione. Era una lotta impari, dal momento che McDonald si limitava a criticare le teorie di Klass e le sue “spiegazioni” per gli avvistamenti UFO, Klass ignorava gli argomenti scientifici di McDonald e si concentrava su calunnie personali ed insinuazioni.
Nel 1970 la vita di McDonald stava andando a rotoli, in parte a causa dell’ostracismo nei suoi confronti da parte degli altri scienziati, in parte per i brutali attacchi di Klass, ed in parte per il fatto che la sua crociata gli aveva lasciato poco tempo per la sua famiglia e sua moglie voleva il divorzio. Nel 1971 arrivò l’ultima batosta. McDonald fu chiamato a testimoniare di fronte ad un comitato parlamentare sul nuovo Trasporto Super Sonico (SST - SuperSonic Transport), un aereo che McDonald aveva studiato e che era convinto che avrebbe danneggiato l’atmosfera. Sebbene tale questione non avesse niente a che fare con gli UFO e sebbene McDonald non stesse parlando di quell’argomento, uno squallido deputato del New England che voleva venisse costruito l’SST (perché avrebbe portato lavoro ai votanti del proprio distretto) cercò di screditare le obiezioni di McDonald sull'SST spostando l’attenzione dell’udienza sul fatto che McDonald credesse negli "omini verdi".
Questa tattica colse completamente alla sprovvista McDonald e sebbene egli cercasse di difendere i suoi studi sugli UFO e puntualizzasse che gli UFO e l’SST non avessero nessun legame tra di loro, quel deputato ripetutamente ridicolizzò McDonald ed insinuò che chiunque "credesse" negli UFO non poteva essere considerato attendibile quando testimoniava sull’ SST. Alla fine dell’udienza, si poterono sentire nell’aula risate aperte e segni di scherno all’indirizzo di McDonald. Eppure le critiche di McDonald all’SST era condiviso da molti altri scienziati ed il progetto in seguito fu rigettato.
In ogni caso McDonald fu personalmente devastato ed umiliato da questo attacco sleale, e più tardi nel 1971 andò nel deserto dell’Arizona e si uccise sparandosi (come già spiegato in alto). La sua morte fu devastante per l’ufologia, dal momento che essa perse uno dei suoi più grandi leader e portavoce. Come nota la Druffel, molte delle sue indagini e dei suoi scritti (specialmente il suo brillante saggio "Scienze in Default" - Scienza inadempiente) rimangono i migliori nel campo degli studi sugli UFO e non sono mai stati adeguatamente confutati dai suoi critici.
Questo libro è stato scritto da Ann Druffel, la quale oltre a questo eccellente lavoro biografico ha pubblicato anche un certo numero di libri “New Age” di dubbio merito.
Uno dei suoi libri è intitolato "Come difendersi dai rapimenti alieni", un titolo che (a torto o a ragione) è stato molto ridicolizzato.
Inoltre, questo libro (la biografia di McDonald) è stato pubblicato non da una casa editrice tradizionale, ma da una piccola azienda “New Age”, cosa che sfortunatamente limiterà molto le vendite del libro e la possibilità di vedere pubblica la brillante ma tragica carriera di McDonald. Ma è anche un peccato che gli odierni discepoli di Menzel e Klass potranno utilizzare i precedenti libri della Druffel per cercare di screditare questo.