John Shepherd è un ragazzo come tanti altri.
Nato e cresciuto nelle campagne del Michigan, sin da bambino ha un'idea fissa, che diventa ben presto la sua missione di vita: entrare in contatto con gli alieni.
Shepherd crede fermamente che non siamo soli in questo universo.
Quando la famiglia si trasferisce a Torch Lake, località da sogno tra le più affascinanti e suggestive di Antrim County, John evita le acque cangianti e le onde spumeggianti del lago: si isola dal mondo esterno e trasforma la casa dei nonni materni in un incredibile laboratorio dal quale trasmette musica – e lo fa ininterrottamente per trent'anni – per milioni di chilometri nello spazio.
❖ Scheperd e gli Alieni
Il progetto SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) nasce negli anni Sessanta.
È un programma ambizioso e complesso: l'idea è quella di entrare in contatto con altre forme di vita a partire dall'analisi dei segnali elettromagnetici provenienti dallo spazio.
Purtroppo, la ricerca di intelligenze extraterrestri, che si concentra soprattutto sull'analisi delle onde radio, dà esiti negativi, anche quando entra in gioco la NASA. SETI@home, l'ultima formulazione di calcolo distribuito dell'Università di Berkeley che utilizza milioni di computer privati è andato ufficialmente in pensione dal 31 Marzo scorso.
Eppure, c'è un uomo che non ha mai rinunciato alla ricerca di vita aliena: il suo nome è John Shepherd e la sua storia straordinaria ha ispirato il film "John e la musica per gli alieni".
Il cortometraggio è diretto da Matthew Killip e arriva in streaming su Netflix il 20 Agosto 2020.
❖ La stazione di ricerca
La stazione di ricerca scientifica di Torch Lake ha un unico obiettivo: stabilire un contatto con un'intelligenza extraterrestre. A partire dall'estate del 1972, John Shepherd è il centro del progetto STRAT (Special Telemetry Research and Tracking) e lo studio che mette a punto, zeppo di computer, pannelli con milioni di manopole e schermi che visualizzano onde elettromagnetiche è degno del set di un film di fantascienza.
Appassionato di musica, John diventa un vero e proprio DJ interstellare che coltiva un sogno impossibile. Una figura eccentrica, almeno per i parametri della piccola comunità che lo ospita. Sempre sorridente, Shepherd vive da outsider isolato nel suo studio, ma lascia soltanto in apparenza le complessità dell'esperienza umana.
Dopo aver abbandonato la ricerca, John "torna" sulla Terra per stabilire un legame di tipo diverso: la sua parabola riflette un disperato bisogno di contatto e d'amore, dalle stelle all'anima.
❖ Kosmische Musik nello spazio
Il krautrock è stato un fenomeno unico nella storia della musica del Novecento.
Il musicista e scrittore Julian Cope, nel seminale libro Krautrocksampler.
Guida personale alla Grande Musica Cosmica dal 1968 in poi, lo ha definito "il cazzuto rock cosmico trascendentale suonato da poeti-druidi visionari in anfetamina e super fuori di testa". La prima generazione postbellica, i figli della Germania che aveva iniziato e perso due guerre, ormai a pezzi e senza più nulla da perdere, ha partorito uno stile irripetibile: la "kosmische musik" di Amon Düül II e Tangerine Dream, Ash Ra Tempel e Can, Agitation Free e Neu!, Popol Vuh e Cluster, fino a La Düsseldorf e ai Kraftwerk.
Shepherd è un appassionato di reggae, afrobeat, jazz e world, ma soprattutto, di musica elettronica sperimentale tedesca degli anni Settanta.
Le sue playlist lanciate in orbita sono una cavalcata nel sound delle avanguardie psichedeliche teutoniche. La colonna sonora di John e la musica per gli alieni, che spazia dalle sonorità space degli Harmonia di Dieter Moebius, Hans-Joachim Roedelius e Michael Rother ai contrappunti digitali di Mark Dwane e Surface 10 è stata raccolta in un broadcast pubblicato su Soundcloud. Ogni brano è introdotto dalla voce calda e delicata di Shepherd.
❖ Krautrocksampler. Guida personale alla Grande Musica Cosmica
Julian Cope, musicista e scrittore, racconta in questo libro la storia di un movimento musicale che, nato in Germania per opera della prima generazione postbellica e influenzato dai contemporanei fermenti sociali, politici e dalla sperimentazione artistica di figure come Stockhausen e Timothy Leary, ha successivamente conquistato l'Inghilterra e l'America nella seconda metà degli anni settanta per poi misteriosamente scivolare nell'oblio.
Da non perdere il documentario su Netflix.
Trailer:
La trama:
di John e la musica per gli alieni (2020). Per 30 anni John Shepherd ha cercato ti contattare gli extraterrestri trasmettendo musica per milioni di chilometri nello spazio.
Dopo aver abbandonato la ricerca, stabilisce sulla Terra un legame di tipo diverso.