Nota: viste le numerosissime immagini e/o foto che ritraggono Maria Orsitsch, non siamo in grado di stabilire quale possa essere quella reale e se ce ne sia realmente una.
Quindi, preferiamo affidarci ad un presunto disegno che possa raffigurarla.
Un gruppo di donne medium psichiche dirette da Maria Orsitsch (Orsic) di Zagreb (Croazia), già medium della Thule Gesellschaft (che collaborava con la società satanista inglese Golden Dawn di Aleister Crowley, tant'è che Hitler era satanista e posseduto da un demone con cui aveva stretto un patto) e della Società Vril, sosteneva di aver ricevuto comunicazioni da alieni Ariani viventi sul sistema di Aldebaran.
Questi alieni avrebbero visitato l'antica Agade, portandovi la civiltà che avrebbe poi prodotto l'Impero Accadico*, guidato da Sargon I, detto il signore delle 4 parti del mondo.
Il termine Vril, infatti, deriverebbe dal termine accadico "Vri-Il" (simili a dei).
Secondo altri la Orsitsch diceva che gli alieni di Aldebaran si erano insediati in Sumer e la parola Vril deriverebbe dal termine sumero e non accadico “Vri-Il”.
Secondo gli adepti, la razza ariana, destinata a dominare il mondo, si sarebbe stabilita su Atlantide, dopo l'arrivo da Aldebaran.
Le medium della Vril avrebbero ricevuto altri messaggi da Aldebaran.
Grazie a tali comunicazioni, avrebbero appurato che la popolazione di Aldebaran si dividerebbe tra il "Divino Popolo della Luce", gli ariani alti, biondi dagli occhi azzurri e "razze degenerate geneticamente" (da notare il linguaggio chiaramente rispettoso delle altre etnie e tipico di popoli "angelici" e "superiori" come i pleiadiani di Aldebaran ndr).
A causa della continua espansione di Aldebaran (il suo diametro è attualmente 38 volte quello del Sole, ha infatti terminato l'idrogeno ed adesso fonde l'elio) gli ariani sarebbero stati costretti ad abbandonare, 500.000 anni fa, il pianeta natale, colonizzando nuovi pianeti.
In quei contatti, gli Aldebarani affermarono che il loro è un sistema binario.
Solo nel 1997 venne scoperta la sua compagna, una nana bruna.
Nel nostro sistema solare avrebbero colonizzato il pianeta Mallona (Prometeo per i Romani, denominato anche Marduk o Maldek) situato tra Giove e Marte, il pianeta esploso.
Avrebbero poi colonizzato Marte ed infine la Terra, dando origine all'Impero Accadico-Sumero. La Orsich sostiene di avere avuto contatti con gli extraterrestri.
Non si sa se questi contatti telepatici ci siano stati effettivamente, comunque, anche se ci fossero stati, non è detto che gli emittenti pleiadiani fossero brava gente (o che fossero effettivamente pleiadiani, magari erano rettiliani che si spacciavano per pleiadiani).
E non è detto che il messaggio ricevuto venne assimilato e interpretato correttamente dalle sedicenti medium che potrebbero aver mal compreso i messaggi o averli volutamente distorti. Insieme a Maria Orsic, canale di tali messagi e seconda nella linea di comando ci sarebbe stata la medium A, Traute.
Una terza medium del gruppo fu conosciuta solo come Sigrun.
Le donne del gruppo della Orsich costituirono la Società Vril o Loggia Luminosa, che fu fondata in Germania nel 1921 come "Società Pangermanica di Metafisica” per esplorare le origini della razza Ariana.
La Società Vril combinava gli "ideali" politici dell’Ordine degli Illuminati di Baviera con il misticismo Hindù, la Teosofia di Madame Blavatsky e la Cabala Ebraica.
Fu il primo gruppo nazionalista Germanico ad usare il simbolo della svastica come un emblema di collegamento tra l’occultismo Orientale con quello Occidentale.
La Società Vril presentava l’idea di un matriarcato sotterraneo, un’utopia socialista governata da esseri "superiori" che avevano padronanza sulla misteriosa energia chiamata Forza Vril.
Questa società segreta fu fondata, letteralmente, sulla novella di Bulver Lytton “The Coming Race” (la razza ventura), scritta nel 1871.
Il libro descrive una razza di uomini psichicamente molto più avanzata della nostra.
Questi uomini nel libro raggiunsero un tale potere su se stessi e sulle cose da essere quasi simili a dei (soprattutto per la modestia ndr).
Per il momento nascosti e vivevano in caverne, tunnel e grandi cavità al centro della Terra (vedi l'erronea teoria della terra cava e le civiltà aliene sotterranee e le civiltà umane sotterranee, che in questo contesto sembra si riferiscano a colonie siriane sotterranee della "Gerarchia Spirituale" dei "Maestri Ascesi", per quanto alcuni contattisti sostengano che sulla terra non vi sia alcuna colonia sotterranea pleiadiana o siriana, ma di grigi e rettiliana si).
Ma presto sarebbero emersi per regnare su di noi (il noi non si capisce se si riferisce ai soli tedeschi o a tutti gli uomini sulla Terra, chi ha letto questa "perla" della letteratura ne sa di più, ma, probabilmente, quelli della società Vril avranno pensato di vendere l'umanità a questi iperborei sotterranei per diventarne i vicerè sulla superficie, insomma, hanno pensato di tradire l'umanità per sopravvivere, assoggettarsi ai nuovi padroni iperborei e comandare sugli altri terrestri , ndr).
Per impedire che altri potessero acquisire conoscenze esoteriche superiori alle proprie, nel 1941, Adolf Hitler sciolse apparentemente le società segrete, tra cui la Thule, che però continuò la sua attività sotto l'unità segreta SS E-IV (Entwicklungsstelle 4), Nucleo di Ricerca Tecnica E-IV delle SS. Si disse, per seminare fumo, che alcuni appartenenti alla società finirono in campo di concentramento, mentre è assodato che molti alti gerarchi nazisti (tra cui Himmler) provenivano proprio dalla società Thule.
Gli adepti della Vril e della Thule continuarono ad agire a livello sotterraneo, attribuendosi il nome occulto di Die Kette (La Catena), indicando con questo termine l'anello, l'uroburo, che univa medianicamente le menti di Maria Orsic e Sigrun e, per riconoscersi tra loro, utilizzavano un piccolo disco raffigurante l'unione delle loro menti.
Dalle ceneri della Vril e della Thule sarebbe sorto il Novo Vera Ordo Vril (N.O.V.), con affiliati, soprattutto di sesso femminile distribuiti tra Germania, Austria, Francia ed Italia.
Le sedi in Italia sarebbero poste vicino a Milano ed a Venezia.
Altra organizzazione (o altro nome della stessa) è Causa Nostra, anche denominato
Causa Nostra Vril, la cui leader si chiamerebbe o si farebbe chiamare Vera.
Secondo la teoria del complotto, non solo la rivoluzione russa (vedi comunismo) sarebbe stata fatta (per avere la banca centrale russa) dai Rothschild e dai massoni, al servizio dei rettiliani, ma anche il nazismo in Germania, la rivoluzione cinese e prima quella francese e americana. Non si sa se, per dirla come David Icke, i Rothschild siano rettiliani o umani e se si riferiscano ai rettiliani o agli Annunaki , ma, per la cronaca, con l'Armistizio di Anchara del 2001, il governo-ombra degli anunnaki-rettiliani ha visto gli anunnaki smettere di governare segretamente la terra (governo ombra iniziato dai tempi di Nimrod) e lasciare i rettiliani per rientrare nella FG. Quindi la fine dei tempi c'è già stata nel 2001 e la terra è passata di mano dai demoni agli angeli (della fg, tra cui gli anunnaki), successivamente la cosa sarà sempre più evidente nelle sue conseguenze.
NB: Alcuni contattisti che dicono di parlare in astrale coi pleiadiani, dicono che i pleiadiani non hanno affatto aiutato Hitler, che in particolare quelli di Aldebaran non sono Pleiadiani ma Aldebaraniani e che la Orsitsch parlava con Grigi e Rettiliani dell'Impero rettiliano e non coi Pleiadiani. Inoltre si ricorda che "sembrerebbe" che Hitler abbia incontrato dei Grigi.
D'altra parte la "razza ariana" tedesca sono chiaramente pleiadiani o andromediani o arturiani bianchi e Aldebaran fa parte delle Pleiadi, i tedeschi non sono certo Grigi o Rettiliani. Inoltre, prima del 2001, gli Anunnaki avi degli Ebrei erano schierati dalla parte dell'Impero rettiliano e adesso a guerra persa è facile per i pleiadiani negare tutto.
Comunque, anche fosse stata un'azione degli "angeli" contro i "demoni", adesso gli Anunnaki sono della Federazione galattica, quindi si è tutti alleati.
Probabilmente la verità non si saprà mai con certezza.
❖ Aspetto ufologico
In effetti alcuni ufologi ipotizzano la discendenza dell'etnia caucasica dai Pleiadiani (gli studi di Zecharia Sitchin sui Sumeri la confermerebbero, vedi gli Anunnaki), attraverso i Germani (cultura del vaso campaniforme e cultura della ceramica cordata) e gli Slavi (cultura kurgan e cultura della ceramica cordata).
Anche se fosse vero, naturalmente, questo non autorizzerebbe nessuno a massacrare le altre etnie in virtù di quest'ascendenza (in questo, i considerantisi superiori, hanno mostrato di essere, se non uguali, inferiori ndr). Tra l'altro anche altre etnie avrebbero forse ascendenze aliene (vedi alieni Siriani mediorientali e Dropa cinesi).
L'unione tra gli iperborei (o Anunnaki o Pleiadiani che dir si voglia) con creature autoctone (Homo Erectus) creando dei mulatti (i neri africani, forse) verrebbe confermata dagli studi di Sitchin (vedi la creazione dell'Uomo).
Per quanto riguarda la tragica deviazione razzista dei Tedeschi nel XX secolo, la teoria del complotto sosterrebbe che un'altra razza aliena (i rettiliani) avrebbe influito affinché questa ideologia nefasta si affermasse.
Per finire ricordo che gli alieni nordici (da cui alcuni tedeschi di destra si vantano di discendere) sarebbero sostanzialmente comunisti, in quanto, avrebbero fabbriche completamente robotizzate, avrebbero abolito il denaro, tutti ricevono casa, sostentamento e un minimo di beni in egual misura per tutti.
Probabilmente il nazismo è stato un tentativo dei Pleiadiani di sottrarre il controllo della Terra ai Siriani. Screzi all'interno della Federazione galattica.
Probabile che i progressi nazisti nella costruzione della bomba atomica fossero anche quelli originati da suggerimenti dei pleiadiani di Aldebaran.
Altre fonti (ndr.) dichiarano che il mettere uno contro l'altro i tedeschi con i russi, in una guerra mondiale, fosse il progetto pre-determinato e portato a termine dalla millenaria organizzazione segreta degli Illuminati filo-rettiliani (vedi teoria del complotto, demoni, Impero draconiano, fratellanza Oscura, Gioco Universale) che avrebbero finanziato contemporaneamente il partito nazista in Germania e quello comunista in Russia fino a far prendere loro il potere nei rispettivi paesi.
Sembrerebbe, che tra le ultime tecnologie che i pleiadiani di Aldebaran fecero in tempo a passare ai nazisti (o ci provarono senza che i tedeschi riuscissero a metterne a punto il funzionamento, cosa più probabile ndr) ci fu la "Campana" ("Die Glocke" o "Die Lanterne") che, secondo alcune testimonianze, fosse una macchina del tempo.
La "Campana" è descritta come un oggetto metallico di 3,10 metri di diametro ed alta 4,95 metri. Era composta da 2 cilindri controrotanti con all'interno un liquido "metallico" di colore porpora; tale liquido, chiamato "Xerum 525", ruotava all'interno della "Campana" ad alta velocità. Lo "Xerum 525", apparentemente, era radioattivo, in quanto, contenuto in recipienti in piombo di almeno 3 centimetri di spessore e richiedeva per il funzionamento di una grande quantità di energia elettrica.
Una volta messa in funzione poteva ruotare solo per 2 minuti, in quanto, emetteva una grande quantità di radiazioni e generava un campo magnetico dagli effetti sconosciuti.
Tutti concordano nel fatto che durante l'attivazione di tale strumento si diffondeva una radiazione bluastra tutto intorno...
Per quanto riguarda la necessaria fonte di energia, ricordiamo, che sopra le miniere dove avvenivano gli esperimenti sono trovati resti di strutture in cemento armato, che gli stessi scettici hanno spiegato come scambiatori di calore per fornire energia elettrica.
I nazisti, possiamo bene chiamarli così in quanto questa ricerca era controllata completamente dal Generale SS Kammler, ingegnere e braccio destro di Himmler, poi suo vice e tristemente famoso per la progettazione di alcuni Campi di Sterminio tra cui ricordiamo Auschwitz e distruttore del ghetto di Varsavia.
I nazisti, dicevo, erano andati ben oltre la fase di studio, anzi, erano arrivati alla sperimentazione, cosa che ebbe gravi esiti. Si dice che molti scienziati morirono nel primo esperimento, per quale causa non è dato sapersi.
Probabilmente un'irradiazione di natura ancora sconosciuta, tanto che, da allora tutto venne svolto con maggiori precauzioni e vennero sottoposte alla macchina piante ed animali, che ovviamente morirono e si decomposero lasciando una sostanza "gelatinosa".
Ma c'è di peggio: gli ufficiali nazisti usarono lavoratori-schiavi dei Campi di Concentramento vicini; non sappiamo se vennero sottoposti alle irradiazioni, ma si sa che furono usati per "ripulire" il laboratorio dopo ogni esperimento.
La camera dove era contenuta la "Campana" era ricoperta da ceramica e sul tetto era posto un rivestimento in gomma, mentre questo veniva rimosso e bruciato ogni volta, la ceramica veniva lavata alla fine di ogni test. Ricordiamo che si era alla fine della guerra, gli ultimi terribili mesi, quindi ben presto con l'avvicinarsi dell'esercito russo, tutto venne smantellato e scomparve. Alla fine della guerra la "Campana" venne portata via dalla Slesia, insieme al Generale Kammler scomparve senza lasciare traccia.
Questo è un altro dei misteri che circondano questo oscuro episodio.
Vicino alla miniera dove si suppone venissero condotti gli esperimenti, in Slesia, vi era l'unico reparto attivo di aerei JU-390, velivoli giganti costruiti in un numero limitato che potevano essere usati pure come aerei di trasporto pesante e, questi, volarono via prima dell'arrivo sovietico. Si può supporre che il Generale Kammler e la "Campana" siano fuggiti con uno o più di questi aerei dotati di grande autonomia.
Potevano infatti recarsi ovunque, rifornendosi in volo!
Anche perché non si conosce la sorte del Generale, ufficialmente morto ben 4 volte in tempi e modalità diverse (che si tratti di depistaggio?).
A prescindere da cosa fosse ed a cosa servisse tale apparecchiatura, bisogna considerare che tutti quelli coinvolti nella costruzione della "Campana" o nei suoi test, furono eliminati alla fine della guerra per prevenire fughe di notizie verso i russi, considerando che si era in Slesia, parte che poi sarà divisa tra Polonia e Germania Est.
Inoltre sembra chiaro che l'uso dei prigionieri dei campi di concentramento per la pulizia e la minuta manutenzione della struttura dove avvenivano gli esperimenti, mette probabilmente questa "Campana" tra le armi segrete ed i "Black Projects" nazisti.
Non sappiamo se tale "arma" cadde nelle mani degli alleati, ma sappiamo che proprio in quel periodo, quando venne svuotato il laboratorio, un aereo speciale tedesco, un JU-390 modificato per trasporto su extra lunghe distanze, partì dalla Slesia e diretto negli Stati Uniti o in Argentina. Probabilmente, a bordo c'era il Generale Klammer, mai più ritrovato.
Conosciamo la famosa "Operazione Paperclip", con la quale gli USA si assicurarono la collaborazione di molti scienziati ex nazisti.
Fu una caccia senza esclusione di colpi, dove gli scienziati vennero aspramente contesi tra tutte le potenze alleate. Come sappiamo, i campi da investigare erano tantissimi, per esempio:
* L’età antica ha visto la presenza di numerose compagini imperiali capaci di imporre il proprio dominio su ampi territori e svariate popolazioni.
Sui banchi di scuola ci viene insegnato che il primo impero del mondo antico fu l’impero di Akkad (in realtà vi furono compagini proto-imperiali sumere che precedono quella accadico), fondato dal celebre Re guerriero Sargon (2235 a.C. e il 2280 a.C. circa), che si estendeva su buona parte dalla Mesopotomia e spingendosi fino al Golfo Persico.
Chi era Sargon?
Sargon si ritagliò un ruolo nello scenario politico mesopotamico come “uomo nuovo” dal passato alquanto oscuro: forse era figlio di un giardiniere di origini settentrionali.
Per colmare questa lacuna, la tradizione gli attribuì le origini più disparate e fantasiose, tra cui spicca una presunta carriera da coppiere del Re di Kish (antica città sumera situata nell’attuale Iraq); poco si sa anche riguardo la sua ascesa al trono e sulla scelta di Akkad come centro dell’impero. In sintesi, la figura di Sargon poggia su un background nebuloso e quasi “mitico”, anche perché, non possediamo le iscrizioni originali prodotte dalla sua corte imperiale, bensì, solo copie di epoca paleo-babilonese realizzate nel contesto di esercitazioni scolastiche per futuri scribi.
Ad ogni modo è possibile ricostruire la parabola del regno di Sargon.
Mario Liverani, nel volume Antico Oriente.
Storia società ed economia, suddivide la vita di Sargon in 3 fasi.
Nella prima, Sargon è già sovrano di Kish, come testimoniano i primi monumenti fatti erigere dal sovrano, che considera come sua capitale (la scelta di Akkad è quindi posteriore).
Da Kish, il sovrano mosse una grande campagna militare verso sud, spingendosi fino all’area del Golfo Persico, grazie alla quale riuscì a sconfiggere il Re di Uruk, una delle città sumere più antiche e potenti dell’area e gli altri ensi (i sovrani sumerici, letteralmente “signori dei terreni agricoli”) delle città sumeriche. Sargon si vanta di aver vinto oltre 34 battaglie campali e sottomesso 50 ensi fino a “lavare nel mare inferiore le sua armi grondanti di sangue pronte per essere rinfoderate”.
La spedizione fu un grande successo, tanto che, proclamò la sua sovranità dal mare inferiore al mare superiore, riconoscendo tuttavia che gli Accadi detengono il potere solo nella fascia inferiore, mentre restano indipendenti le città di Elam, regno situato nell’area dell’attuale confine Iran-Iraq e di Mari, antico nucleo urbano siriano.
Questa prima fase di espansione, che comportò anche lo spostamento della capitale, segnò l’inizio dell’ascesa degli Accadi, popolo semitico originario della Mesopotamia settentrionale, e la crisi delle grandi città sumeriche e delle loro dinastie.
La cultura e la lingua semitica si radicarono con forza nel contesto mesopotamico, tanto che, l’accadico diverrà una vera e propria lingua franca, utilizzata anche nei secoli successivi, per redigere trattati internazionali e commerciali che coinvolgevano popoli mesopotamici, ma anche di altre realtà geografiche vicine come gli anatolici Ittiti e gli Egizi.
Dopo questa prima fase di espansione militare, Sargon avviò un periodo di assestamento e di organizzazione commerciale, imbastendo rotte ad ampio raggio.
Oltre la foce dell’Eufrate, nel mare inferiore, i paesi di Dilmun (attuale Bahrein), Matagan (Oman) e Melukhkha (valle dell’Indo) fanno affluire le loro navi e i loro prodotti fino alle banchine del porto fluviale di Akkad. In direzione opposta, risalendo l’Eufrate verso nord, Sargon deve personalmente arrestarsi presso la città di Tuttul; qui però il dio Dagan (importante divinità del pantheon simitico noto anche come Dagon) gli concede l’accesso alle risorse di Mari, Yarmuta ed Ebla e del “paese alto” fino alla foresta dei cedri e alle montagne d’argento, ossia le catene montuose del Tauro e dell’Amano.
Sargon appare, dunque, piuttosto realistico: il suo controllo diretto va Tuttul alla sponda mesopotamica del Golfo Persico, mentre la sua vasta rete commerciale si estende dal mar Mediterraneo e dall’Anatolia fino alla valle dell’Indo.
Il mero potere militare e politico si affianca, quindi, al potere commerciale.
Una terza fase gettò i presupposti per l’azione dei successori di Sargon e vide, inoltre, nuove campagne militari. Sargon si scontrò con Elam e con altre città che, seppur sconfitte dalle forze accadiche, riuscirono a conservare la propria autonomia.
Appare evidente come l’espansione di Akkad non potesse non collidere con la sfera di influenza degli Elamiti, dove la dinastia di Awan era a capo di un aggregato di stampo federale che abbracciava gran parte dell’altopiano iranico, rivaleggiando per estensione (se non per puro potenziale demografico e produttivo) con l’impero di Akkad.
Nonostante la vittoriosa spedizione di Sargon, le due potenze regionali continuarono a fronteggiarsi, con rischiose interferenze sia territoriale in bassa Mesopotamia che commerciali nella zona del Golfo.
Alla morte di Sargon, l’impero passò al figlio Rimush che dovette fronteggiare diverse rivolte interne, tra cui spiccano quelle delle città di Ur e Lagash e nuovi conflitti con Elam e i suoi alleati. Anche il terzo successore di Sargon, il suo secondogenito Manishtusu, condusse diverse campagne militari in direzione dell’altopiano iranico e dell’area della Susiana.
Con Naram-Sin, figlio di Manitshtusu, l’impero accadico toccò il culmine della propria espansione. Naram-Sin, così come il nonno Sargon, diverrà un modello di sovrano nella letteratura storiografica posteriore.
Se Sargon aveva sottomesso la Mesopotamia centro-meridionale, se Rimush e Manishtusu avevano ridimensionato la sfera d’influenza elamita, Naram-Sin si espanse soprattutto verso nord e nord-ovest, realizzando davvero quel dominio “da mare a mare” accarezzato da Sargon e così importante sul piano ideologico.
Tra le imprese del nipote di Sargon, possiamo citare la distruzione di Ebla, che venne tramandata con dovizia di particolari e con grande enfasi.
Grazie alle ricerche archeologiche è stato possibile appurare come Ebla fosse una delle città più ricche dell’area mesopotamica, ciò rende più comprensibile il vanto del sovrano accadico. Con il decesso di Naram-Sin iniziò un periodo di crisi per l’impero, che cominciò a deteriorarsi, pur mantenendo una notevole estensione fino alla vigilia della fine.
La pietra tombale sulla creazione di Sargon, e dei suoi eredi, verrà posta dalla popolazione seminomade dei Gutei, che le fonti sumere descrivono come barbara e quasi animalesca secondo il topos del nomade non umano, attorno al 2100 a.C.
Dopo aver offerto un quadro generale dell’ascesa e la caduta dell’impero accadico, può sorgere una comprensibile domanda:
perché si parla di impero e non di semplice regno di Akkad?
La risposta è fornita, in primis, dalle modalità con cui Sargon esercitò la propria autorità.
Egli si definì come “rappresentante del potere del dio Enlil sulla Terra”.
Enlil, nel pantheon mesopotamico, era il Re degli dei, nessuno era suo pari allo stesso modo in cui, sulla Terra, nessun sovrano era pari di Sargon.
Oltre ai magniloquenti proclami, Sargon applicò una politica accentratrice: egli nominava gli ensi delle città conquistate, esercitando così un’influenza diretta.
Inoltre, la corte di Akkad era il cuore amministrativo, commerciale e culturale dell’impero, nessun’altra città godeva di un prestigio simile.
In tutto questo, non va tralasciata l’importanza dell’esercito.
L’efficiente esercito accadico, che contava oltre 5000 uomini, fu sempre lo strumento privilegiato per espandere l’influenza di Sargon, che fondò il proprio impero grazie alla forza militare piuttosto che alla mera politica.
In sintesi, Sargon fu un sovrano conquistatore e dedito alla battaglia prima che un amministratore solerte, questo tratto caratteriale non lo abbandonò mai.
Il prediletto di Enlil, condusse campagne militari fino agli ultimi giorni della sua esistenza.
Tuttavia, il lascito più importante dell’impero di Sargon non fu tanto l’apparato militare, bensì, come abbiamo già evidenziato, l’aver elevato l’accadico al ruolo di lingua franca, grazie alla quale vennero intrecciati importanti rapporti commerciali e diplomatici che collegavano la Mesopotamia all’Anatolia e all’Egitto, ossia, i tre grandi centri dell’Oriente dell’Età del Bronzo.