Nick Pope (19/09/1965) è un giornalista, saggista e ricercatore britannico impegnato nell'ambito dell'ufologia. Dopo aver servito per 25 anni nel Ministero della Difesa (MOD) del Regno Unito della Gran Bretagna, ha scelto di divulgare all'opinione pubblica alcuni dettagli tecnologici ed eventi riservati che coinvolgevano anche le forze armate britanniche e della NATO, riguardanti il fenomeno UFO, che erano stati esaminati dal suo dicastero.
Facendo parte del dipartimento noto allora come Sec (AS) 2a (Secretariat of the Air Staff), Nick Pope era a conoscenza di molte circostanze segrete riguardo aspetti tecnici e possibilità di rilevamento ottico, infrarosso, ultravioletto e radar di svariati velivoli militari, dal momento che è stato per 4 anni (1991-1994) il principale referente del ministero, col compito di ricevere rapporti, notizie di avvistamenti ed interpellanze dal pubblico in generale e di investigare e fornire notizie e spiegazioni alla stampa sulla fenomenologia UFO.
❖ Biografia
Durante il periodo in servizio al MOD, aveva il grado (e paga) del "Senior Executive Officer", un grado intermedio nel Servizio civile del Regno Unito.
Venne mandato in missione anche durante la guerra in Iraq e Afghanistan.
Occupò diversi incarichi in stazioni all'estero ed ricoprì una serie di mansioni dentro il suddetto dipartimento che includevano la presenza nel "Joint Operations Centre" durante la Guerra del
Golfo.
Qui aveva l'incarico di relatore (briefer) nella Air Force Operations Room.
Tra il 1991 e il 1994, venne assegnato alla divisione nota come "Secretariat (Air Staff)" e gli venne assegnato il posto di Sec (AS) 2a, con l'incarico di gestire le attività non-operative della
Royal Air Force d'oltremare e il nastro rosso per diplomatici impegnati in voli oltremare.
In aggiunta ai suoi incarichi principali gli venne assegnato l'incarico minore di documentare il fenomeno UFO, creando in qualche modo la versione britannica del Progetto Blue Book americano (progetto allora concluso). Anche se la maggior parte dei casi potevano essere spiegati come errate identificazioni di oggetti e
fenomeni noti, rimanevano un certo numero di osservazioni che sfidavano qualsiasi spiegazione convenzionale.
Era il principale ufficiale incaricato dal Ministry of Defence per la ricerca e l'investigazione degli UFO, dei presunti casi di rapimento
alieno, dei crop circles, della mutilazione del bestiame e di qualsiasi strano fenomeno vagamente imputabile all'azione di
eventuali entità extraterrestri. Il suo coinvolgimento nello studio del fenomeno UFO all'interno del MOD porta alla sua auto-descrizione come il "Fox Mulder britannico" (con riferimento al famoso
personaggio della serie televisiva The X Files).
❖ Diventa un sostenitore della presenza aliena
Dopo le molte perplessità destate dai casi esaminati, Nick Pope divenne un convinto sostenitore dell'esistenza di qualche caso inspiegabile di avvistamento UFO e cominciò a ritenere che gli UFO
costituivano un grave problema in materia di difesa e di sicurezza della nazione. Come avvenne in Italia con il radarista Roberto
Pinotti, Pope fu testimone di numerosi episodi nei quali presunti UFO vennero rilevati dai radar, fino al punto da ordinare lo "scramble" di caccia-intercettori da parte del comando della
difesa aerea.
Nei suoi libri segnala presunte mancate collisioni ("near-misses") tra gli UFO e aeromobili civili. Tutto questo lo ha indotto a credere nella possibile spiegazione extraterrestre per alcuni avvistamenti, come ad esempio nel caso del cosiddetto "Cosford Incident" ove la presenza di aeromobili alieni, extraterrestri o di una civiltà tecnologicamente molto più avanzata di quella contemporanea non può essere esclusa.
❖ Dimissioni dal MOD
Dopo 21 anni di servizio (era nel Ministry of Defence sin dal 1985) nel Novembre 2006 ha rinunciato al suo incarico nel MOD, criticandolo e sostenendo che ormai la ricerca sugli X file
governativi è stata chiusa ("X-Files have been closed down").
Anche se ufficialmente non lavora più per il governo, continua le sue ricerche ed indagini in una struttura privata. Nick Pope attualmente scrive sulla rubrica Weird World della webzine online Hot Gossip ed ha redatto la prefazione del libro di Georgina Bruni riguardante l'incidente di Rendlesham, You Can't Tell the People.
Nel Marzo del 2006 un articolo che esponeva il suo punto di vista personale sugli UFO apparve nella rivista "Focus" pubblicata dal Ministry of Defence, l'articolo aveva il titolo:
The Official Who Wants to Believe (L'ufficiale che vuole credere).
Spesso compare nei media informativi, tra questi il programma notturno della BBC britannica Newsnight e sul programma Today della Radio-4 britannica.
Ha tenuto conferenze accademiche in università, licei, musei, basi militari e nella Oxford Union.
❖ Opere di saggistica
Nel Gennaio 2009 Nick Pope aveva scritto 4 libri e centinaia di articoli relativi all'ufologia.
Tutti i suoi lavori scritti richiesero la liberatoria da parte del Ministry of Defence prima della pubblicazione; questa autorizzazione è necessaria ogni volta che qualsiasi impiegato del MOD scrive un libro, ma non implica che il MOD difenda in qualsiasi modo le ipotesi sostenute nei suoi lavori. Si tratta di un caso unico nella storia dell'ufologia o se si preferisce, della fantascienza.
Questa è una panoramica sul fenomeno UFO, che da risalto ai 3 anni trascorsi da Nick Pope come responsabile del'ufficio UFO presso il ministero della difesa britannico.
Il libro prende in esame alcuni dei casi UFO più famosi del mondo, come il crash di Roswell del 1947 e l'incidente della foresta di Rendlesham del 1980.
Il libro prosegue con un' immersione negli x- files del ministero della Difesa, guardando e analizzando alcuni casi meno noti ma non meno importanti con spettacolari incidenti.
Il libro offre anche uno spaccato su alcune politiche di gestione, divulgazione e/o copertura che circondano il fenomeno UFO e da coloro che operano all'interno del governo e dei militari.
Questo libro si concentra sul fenomeno dei rapimenti alieni, che è un'area di ricerca in cui mi sono specializzato negli ultimi anni. Ho studiato circa un centinaio di casi ormai e oltre a dare una storia completa più una panoramica del fenomeno, The Uninvited mette in evidenza 6 di questi casi. Il libro esamina i collegamenti tra i rapimenti alieni e folklore, nonché l'esame di numerose teorie differenti circa la vera natura del fenomeno.
Questo è un romanzo di fantascienza sugli UFO e sui rapimenti alieni che mostra come il governo e militari fronteggiano una presenza aliena sempre più invadente e ostile.
Esso si basa sul mio lavoro del governo sugli UFO ed è un "what if" romanzo che riflette alcune delle mie preoccupazioni per le questioni della difesa e della sicurezza nazionale sollevate dal fenomeno UFO.
Il libro è un techno-thriller che si basa su vere e proprie procedure di gestione delle crisi.
In questo modo, l'autore cerca di fornire un quadro più realistico possibile e una visione di quello che potrebbe realmente accadere se ci trovassimo di fronte a una palese minaccia extraterrestre.
Il libro doveva essere eliminato dal Ministero della Difesa prima della pubblicazione.
Questo è il sequel di Operation Thunder Child, anche se il romanzo può essere letto anche da solo. Le battaglie limitate nel libro precedente, lasciano il posto a una guerra con il destino della Terra in bilico. Il tema invasione aliena è stato il preferito da molti autori di fantascienza, così, ho voluto esprimere una mia chiave di lettura su questo concetto.
Come con Operation thunder child, il libro aveva bisogno dell'abilitazione ufficiale.
Per quanto ne so, questo è unico nella storia della fantascienza.
Lo chiamano “il Fox Mulder del mondo reale”. Ma lui assomiglia più a Mister X: non sembra certo un uomo d'azione e pare il tipo che sta nelle retrovie: spulcia, indaga, sa più di quel che dice di sapere. Nick Pope ha un inconfondibile accento inglese, un fisico ossuto e 2 occhi curiosi che sembrano sviare gli sguardi diretti e posizionarsi un po' oltre l'orizzonte: in una porzione di cielo in cui (chissà?) potrebbe pure passare qualche oggetto volante (si spera “non identificato”). Pope ha lavorato per anni per il Ministero della Difesa britannico, indagando soprattutto sugli “X-Files”. Perlopiù avvistamenti di UFO e questioni di sicurezza nazionale. Nel 2006 ha lasciato l'incarico, criticando il MOD per aver ormai quasi del tutto tralasciato le indagini su tali questioni. 2K Games l'ha assunto come consulente per il suo The Bureau: Xcom Declassified e noi l'abbiamo intervistato in quel di Novato.
Everyeye.it: La verità è la fuori?
Nick Pope:
beh, potrebbe essere, in effetti, là fuori da qualche parte.
Ma forse la domanda giusta è: “la verità è quaggiù?”. E non sono sicuro che lo sia.
Everyeye.it: Una settimana fa è stato l'anniversario dell'incidente di Roswell.
Cosa pensi che sia successo nel '47?
Nick Pope:
Credo che ormai non ci siano più dubbi che, in effetti, qualcosa si schiantò a Roswell l'8 Luglio del 1947; ma se fosse una sonda meteorologica o un velivolo alieno, nessuno lo sa.
O meglio, se il governo americano lo sa, sicuramente non l'ha detto a noi britannici.
Quando ho iniziato ad indagare sugli UFO per conto del governo britannico, una delle prime cose che ho fatto è stata mettermi in contatto con l'America attraverso le ambasciate chiedendo se fosse possibile condividere qualche informazione.
All'epoca mi dissero semplicemente che non stavano più investigando su questioni del genere, dal 1969, quando il progetto Blue book venne chiuso.
Al tempo pensai semplicemente che fosse un peccato e proseguii per la mia strada.
Oggi, essendo a conoscenza di altri fatti e particolari, avrei insistito forse un po' di più.
Everyeye.it: “Altri particolari”.
Cos'è che sai di preciso?
Nick Pope:
ok, forse è meglio inquadrare la questione dalla prospettiva opposta: cos'è che non so?
Non so ad esempio se siamo stati o meno visitati dagli alieni e non so di qualcuno che ne abbia la certezza. Da questo punto di vista non ho nessun particolare segreto che sto conservando.
So però, che i misteri riguardanti gli UFO sono molto più interessanti, attuali e significativi di quanto la gente possa pensare. E lo so perché avendo lavorato per il Ministero della Difesa
britannico, ho letto file, intervistato testimoni, tra cui personale militare e piloti.
Ed anche impegnandoci al massimo per ricondurre nell'ambito della logica quotidiana gli eventi considerati meritevoli di attenzione, non abbiamo potuto chiudere tutti i file.
Alle volte si tratta di oggetti ed eventi abbastanza ordinari interpretati in maniera fantasiosa.
Ma altre volte non abbiamo potuto giungere ad altrettanto confortanti conclusioni.
Everyeye.it: Mettiamo che la Terra sia stata effettivamente visitata dagli alieni e che i governi ne siano a conoscenza. Capisco come mai fosse necessario tenerlo segreto ai tempi di
Roswell, cosa ci fosse in ballo e il panico che la notizia avrebbe potuto generare.
Ma oggi? Ha ancora senso tenere il segreto?
Nick Pope:
questa è una delle domande a cui 2K mi ha chiesto di rispondere quando ho cominciato a fare da consulente per The Bureau.
Intanto c'è da dire che nel 1962, anno in cui il gioco è ambientato, sarebbe stato più facile tenere il segreto. Non c'era internet, non c'erano i cellulari, niente Wikileakes.
E la gente fidava degli organi governativi. Non in tutti i casi, ma in generale più di quanto non lo faccia oggi. Per altro nell'universo di The Bureau l'invasione è ancora localizzata e non su scala globale come poi sarà in Enemy Unknown.
Quindi sì: sarebbe stato possibile tenere il segreto.
E i governi avrebbero in effetti optato per la segretezza, non solo per ragioni di sicurezza.
Il primo motivo per mantenere la riservatezza sarebbe stato probabilmente il desiderio di essere la prima nazione ad impossessarsi e studiare la tecnologia aliena.
Penso che uno degli aspetti più interessanti del gioco sia proprio l'attenzione sull'ingegneria inversa; nel caso di un'invasione ostile il modo migliore per opporsi sarebbe quello di
impossessarsi della tecnologia e usarla contro gli invasori.
Per quanto riguarda oggi: anche in una società radicalmente diversa, penso che sarebbe possibile tenere segrete certe attività. Anzi, già succede.
Il governo americano ha dei file e delle informazioni (non necessariamente su questioni ufologiche) che restano classificati nonostante molte persone abbiano accesso a quelle informazioni. Il punto è che la divulgazione porta con sé dei rischi.
Le persone fedeli al governo, ma anche i dissidenti, devono andarci cauti.
Per il resto penso che sì anche oggi sarebbe importante la segretezza.
Non tanto per questioni legate al panico o alla sicurezza.
Ormai ci sono così tante persone che credono che l'esistenza degli alieni sia reale, che nessuno andrebbe nel panico. Più della metà delle persone che conosco, che ho incontrato o intervistato è convinta dell'esistenza degli alieni.
Ma il problema della tecnologia è ancora attuale.
Avere accesso per primi a tecnologie aliene potrebbe significare diventare la forza preminente del prossimo futuro, da un punto di vista politico, militare, industriale, economico.
Everyeye.it: Il caso più strano di cui ti sei occupato?
Nick Pope:
nel 1993 ho indagato sull'avvistamento di un oggetto volante di forma triangolare che sorvolava una base militare. Da un testimone della base è stato descritto come un triangolo piatto che si muoveva molto lentamente a circa 35Km/h a una sessantina di metri sopra la base. La dimensione era più o meno quella di un C130 o di un Boeing 747, ed emetteva un suono regolare che poteva essere distintamente avvertito anche fisicamente, come quando ci si avvicina troppo ad una cassa. Emetteva un raggio di luce che si muoveva avanti e indietro, con regolarità. Ad un certo punto la luce si spense e l'oggetto accelerò, sparendo in pochi secondi all'orizzonte. Non sappiamo cosa fosse.
Rimanemmo per giorni imbrigliati in un dibattito sulla natura dell'oggetto.
Alcuni pensavano che fosse semmai un prototipo segreto di qualche altro paese, ma i ragazzi dell'intelligence non ne sembravano convinti (e loro hanno una chiara idea di quale sia la
tecnologia in possesso delle varie nazioni).
A dire la verità, non sappiamo neanche se sia possibile, con lo sviluppo tecnologico attuale, raggiungere certe velocità, anche considerando la buona dose di approssimazione legata
all'osservazione casuale e non scientifica.
Magari si trattava solo di uno strano fenomeno atmosferico non ancora catalogato. Oppure...
Qualcuno di noi è persino arrivato a pensare quello che nessuno voleva pensare.
E in fondo, perché no?
A colui che crede basta aver ragione una sola volta.
Come tutti gli appassionati sapranno, Nick Pope è uno dei maggiori esperti europei sulla questione UFO. Egli è stato per ben 25 anni alle dipendenze del MoD (Ministero della Difesa inglese), con importanti compiti di collegamento tra i servizi segreti e il ministero stesso.
Una volta terminata la carriera istituzionale si è dedicato alla divulgazione del fenomeno UFO, scrivendo articoli e saggi, partecipando in qualità di esperto a programmi televisivi e radiofonici, mettendo a disposizione del pubblico la sua esperienza ricca di dati e aneddoti, spesso noti solo all'interno delle istituzioni, raccolti durante il suo lavoro a stretto contatto con i più alti livelli dell'esteblishment militare, scientifico e governativo del Regno Unito.
Ovviamente la sua esperienza lavorativa lo rende una delle persone più affidabili e maggiormente informate sulla questione UFO in generale, sui reali retroscena di alcuni avvenimenti ufologici eclatanti e sull'effettiva portata del fenomeno in ambito difensivo e/o strategico.
W.B.: Che tipo di lavoro ha svolto per il suo Paese durante il suo incarico relativo agli UFO?
Nick Pope:
il mio lavoro era investigare tutti gli avvistamenti UFO riportati al MoD e valutare se qualsiasi elemento contenuto in essi rappresentasse una minaccia o fosse più in generale di interesse
per la difesa.
WB: Come ottenne questo incarico?
Quali furono le circostanze e le caratteristiche per le quali scelsero lei?
Nick Pope: Avevo già lavorato per molti anni presso il Ministero della Difesa.
Chi mi reclutò nel progetto UFO è una persona per la quale avevo lavorato durante la prima Guerra del Golfo, nel Joint Operation Centre.
Fu impressionato dal mio lavoro, così mi offrì l'incarico.
WB: Le fecero fare un corso d'aggiornamento particolare prima di iniziare a lavorare?
Nick Pope:
Feci semplicemente una settimana di preparazione con la persona responsabile dell'incarico alla quale sarei succeduto. Al tempo era la normale prassi.
WB: Durante questa preparazione che tipo di informazioni, quale atteggiamento traspariva e quale punto di vista le venne fornito dalle istituzioni riguardo al fenomeno UFO?
Nick Pope:
ebbi solamente accesso a tutti i files che il MoD aveva accumulato in precedenza, in modo da sapere cosa sapevamo e cosa non sapevamo in merito alla cosa.
WB: In base alle sue dichiarazioni so che lei crede nell'esistenza degli UFO: secondo la sua opinione ci sono degli elementi per presumere che il fenomeno possa rappresentare una minaccia
per la difesa?
Nick Pope:
sono convinto che ci sia vita là fuori, nell'universo, ma non so con certezza se siamo stati visitati o no. Non ho potuto evincerne una certezza.
Ma qualunque cosa gli UFO siano, il fatto che talvolta volino vicino ad installazioni militari e che a volte abbiano rischiato di provocare delle collisioni con aerei, dimostra che esiste una minaccia potenziale.
WB: Se così è perchè le istituzioni negano sempre questo fatto non mostrando preoccupazione, anzi, ostentando un atteggiamento abbastanza disinteressato?
Nick Pope:
durante il mio incarico governativo non ebbi mai prove di un cover up o di una cospirazione in atto. Detto questo, i governi cercano sempre di minimizzare l'argomento e di celare gli scopi del loro coinvolgimento. La ragione di tale atteggiamento è l'imbarazzo di dover ammettere che non tutti gli avvistamenti UFO possono essere spiegati razionalmente, poiché, occasionalmente ci sono "near misses" (quasi collisioni) con aerei commerciali e perché nei tentativi di intercetto con caccia e jet da parte dei militari quando degli UFO sono rintracciati sui radar, gli UFO superano in velocità e surclassano gli aerei nella manovra.
WB: All'interno delle istituzioni e/o nei servizi segreti esistono delle task force specializzate che gestiscono segretamente, più in profondità, una pianificata sorveglianza del
fenomeno? Rispetto ai files desecretati, ci sono altri documenti e altri studi inerenti agli ufo che non vengono divulgati?
Nick Pope:
non credo che ci sia necessariamente una task force specializzata, ma gli Americani, gli Inglesi e la vecchia Unione Sovietica, con altri governi, sono sicuro che hanno trafficato con la parapsicologia, con l'occulto, in aree come la telecinesi e la visione a distanza.
Non so se poi queste tecniche, come la visione a distanza, siano state usate nella ricerca sugli UFO.
WB: Secondo lei, esisterebbe una ragione concreta per la quale la gente dovrebbe essere tenuta all'oscuro della reale portata del fenomeno UFO?
Nick Pope:
come già detto in una riposta precedente, durante il mio lavoro per il governo non ho incontrato alcun tipo di evidenza di una copertura in atto, così non sono d'accordo sul fatto che la gente venga tenuta all'oscuro. Ma è anche vero che la politica della minimizzazione del fenomeno ha portato il governo ad adottare un atteggiamento, come per mettersi sulla difensiva, cosa che ha dato la percezione (alla gente) che il governo nascondesse qualcosa.
Credo che l'unica cosa che davvero hanno da nascondere è il fatto imbarazzante che loro non hanno assolutamente la soluzione del mistero UFO.
A nessun governo piace dire "noi non sappiamo".
WB: Quindi secondo lei le istituzioni come quella americana o inglese non conoscono neanche in parte la vera natura del fenomeno UFO?
Nick Pope:
per ora no, non che io sappia
WB: Che funzione ha la disclosure? E' un qualcosa fatto autenticamente per informare le masse o è un passaggio di un'agenda istituzionale più complessa?
Nick Pope:
molte nazioni del mondo stanno declassificando e rilasciando i loro UFO files.
Ma questi documenti evidentemente non contengono prove definitive sul fatto che siamo stati visitati da una civiltà aliena, sempre che esistano davvero (le prove).
In genere questi rilasci sono il risultato di campagne portate avanti dai ricercatori UFO o dai media, o spesso in seguito allo sfruttamento del Freedom of Information Act.
WB: Ma è una vera disclosure o solo un osso gettato alle masse per far finta di non aver altro da nascondere?
Nick Pope:
I files sono certamente genuini, in questo senso è vera.
Ma poiché i documenti non dicono agli ufologi ciò che essi vorrebbero sapere, ovvero che siamo stati visitati dagli alieni, alcuni pensano che la declassificazione di questo
materiale sia solamente un esercizio di pubbliche relazioni, mentre il materiale davvero interessante sia ancora mantenuto segreto.
WB: Ha mai visto un UFO personalmente?
Nick Pope: no
WB: Ha mai visionato prove incontrovertibili dell'esistenza degli UFO, come foto, video, tracce al suolo...?
Nick Pope:
ho visto alcune evidenze davvero interessanti (foto, video, registrazioni di tracciati radar, rapporti di piloti, etc.) ma non prove definitive.
Credo che le prove definitive dovrebbero coinvolgere il recupero di un artefatto di qualche tipo e per quanto esistano storie di UFO crash e di impianti alieni, io devo ancora essere convinto per ognuno di questi.
WB: Cosa pensa possano essere?
Dato che non lo sa con certezza, qual'é la sua ipotesi migliore?
Nick Pope:
non lo so. Inspiegato significa non spiegato. Sospetto che non ci sia una singola, netta spiegazione per il mistero UFO. Alcuni possono certamente essere prototipi segreti e droni.
Altri potrebbero essere una sorta di fenomeni atmosferici esotici di origine plasmatica.
Ho già detto altrove che non è si può escludere la possibilità che alcuni possano essere fenomeni di origine extraterrestre. Magari sono qualcosa a cui neanche abbiamo ancora pensato, per i
quali non abbiamo neanche le parole per descriverli.
WB: Qual'é il caso più eclatante a cui ha lavorato?
Nick Pope:
the Rendlesham Forest incident, dal 1980.
Nel 1994, mentre lavoravo per il progetto ufologico del Ministero della Difesa (MoD) mi dedicai a visionare nuovamente questo avvenimento.
E' indubbiamente il caso UFO più interessante ed indiscutibile d'Inghilterra.
Sono apparso in diversi show televisivi per discutere questo incidente e c'è un bel po' di materiale relativo sul mio sito web (http://www.nickpope.net/) .
WB: In base alla sua esperienza, esiste una parte di cerchi nel grano che non siano di origine umana? Se sì, a
cosa pensa che servano? E chi ne sarebbe l'autore?
Nick Pope:
no, non credo. Penso siano tutti fatti da esseri umani.
Le ragioni sono tante: per qualcuno sono una cosa tra arte e graffiti.
Altri amano il pericolo di uscire di notte e agire nel pericolo di essere scoperti.
Altri ancora lo fanno perché si divertono a prendere in giro la gente
WB: E cosa mi dice sulle abductions? Pensa che sia un fenomeno reale?
Cosa vi si nasconde dietro? Ha qualche caso da discutere con noi?
Nick Pope:
esattamente come il fenomeno UFO, probabilmente non esiste una singola spiegazione.
Credo in effetti che ci possano essere diverse spiegazioni per il fenomeno dei rapimenti alieni.
Alcuni casi sono truffe, altri sono attribuibili a sorta di allucinazioni od ossessioni.
A questo possiamo aggiungere sogni lucidi, paralisi del sonno, sindrome delle false memorie, a vari altri fattori. Comunque, questo non basta per spiegare tutti i casi e sospetto ci siano altri fattori in gioco qui. Studi scientifici sugli addotti dimostrano che non si è in presenza di patologie psicologiche o finzioni, anzi, sembra che questi, riportando alla mente le loro esperienze esibiscono reazioni fisiologiche (ad esempio aumento della frequenza cardiaca e della respirazione) non riscontrabili in gruppi di controllo di persone sicuramente non addotte.
Ebbi effettivamente del lavoro da fare su questo fenomeno durante il mio lavoro al MoD e il mio archivio personale racchiudeva all'incirca un centinaio di casi.
Uno, indiscutibile, coinvolse un'ex modella di nome Brigitte Barclay, con la quale lavorai per anni.
WB: In conclusione quali sono i risultati, il bagaglio di esperienze che il suo lavoro per le istituzioni le ha lasciato?
Nick Pope:
il mio punto di vista è che il fenomeno UFO rimane non spiegato.
Dovrebbe essere investigato in maniera appropriata, nell'ottica della difesa, della sicurezza nazionale e in materia di sicurezza aerea, così come per i potenziali benefici scientifici.
Nonostante non lavori più per il governo rimango molto interessato alla faccenda e faccio un intenso lavoro mediatico in televisione, radio e su alcuni giornali.
WB: Quali sono le sue aspettative per il futuro prossimo in termini ufologici?
Avremo mai un contatto massivo?
Nick Pope:
i governi continueranno a rilasciare documentazione e l'interesse sul fenomeno crescerà sempre più, così come possiamo vedere dal numero crescente di programmi televisivi che parlano di UFO.
Non sono sicuro sul fatto che ci sarà un contatto di massa, ma se mai accadrà sarà certamente un giorno storico.
WB: Qual'è secondo lei la chiave per aumentare la comprensione del fenomeno, per la scienza, l'ufologia e per i ricercatori in generale?
Nick Pope:
in questo i media giocano un ruolo fondamentale e io cerco di lavorare duro per questo, in questa mia nuova carriera di giornalista e di divulgatore.
Mi piacerebbe vedere gli ufologi diventare più scientifici nelle loro investigazioni e più critici nel loro modo di pensare, specialmente riguardo le teorie cospirazioniste.
Poi, oltre a smettere di guardarsi a vicenda come rivali, gli ufologi e il SETI dovrebbero rendersi conto che stanno cercando la stessa cosa, ma seguendo strade diverse e in
diversi luoghi.
WB: Cosa vorrebbe dire a coloro che negano l'esistenza del fenomeno e ridicolizzano la questione UFO?
Nick Pope:
vorrei dire a queste persone che dovrebbero mettere da parte i loro preconcetti e guardare alle prove migliori in maniera imparziale. Me è cosa difficile perché l'ufologia è piena di
mistificazioni e frodi, con settarismi e fanatismi.
WB: E a coloro che sono convinti si tratti solo di armi segrete di origine umana?
Nick Pope:
come menzionato in precedenza alcuni tra gli avvistamenti UFO potrebbero essere causati da persone che osservano prototipi segreti di aerei o droni.
Chiaramente questa non è una soluzione a tutti i casi inesplicabili, anche perché i progetti segreti di solito sono condotti in aree militari dove il pubblico non ha accesso.
WB: C'è qualcosa di particolare che vorrebbe dire pubblicamente, magari a proposito della questione UFO?
Nick Pope:
*spero che gli italiani trovino questa intervista interessante.
Per coloro che parlano inglese ci sono ulteriori informazioni sul mio lavoro sul mio website
Nota Silverland:
*Gli italiani ringraziano, continua così Nick!
Ciao Nick, prima di tutto vogliamo ringraziarti per essere nostro ospite.
La maggior parte delle persone sanno che sei un ricercatore UFO e che hai un background governativo.
Puoi raccontarci qualcosa in più a questo proposito e come sia avvenuta la transizione alla ricerca non governativa?
Nick Pope:
ho lavorato per il Governo Britannico per ventun’anni al Ministero della Difesa.
Dal 1991 al 1994 fui destinato a una sezione in cui i miei compiti includevano indagini sugli avvistamenti UFO. Quando lasciai il MOD (Ministry of Defense, ndt) ho portato avanti alcune delle
ricerche in questo campo in ambito privato, sebbene ora non abbia più lo stesso tempo e le stesse risorse per svolgere questo genere di indagini.
Dal tuo punto di vista com’è realmente il rapporto tra la ricerca UFO governativa e quella privata? C’è solo quello che vediamo o c’è dell’altro al di fuori della vista del
pubblico?
Nick Pope:
mi spiace dire che in molti casi i governi non prendono in seria considerazione la ricerca privata. Ci sono state alcune eccezioni in cui si svilupparono collaborazioni (tentai per esempio di costruire un buon rapporto tra il MOD e alcuni dei maggiori gruppi britannici di ricerca) ma sono rare.
Prima di affrontare l’argomento UFO vero e proprio, ci piacerebbe sapere qualcosa di più del tuo lavoro con i media, con il cinema e le serie tv.
Ti è stato chiesto di dare un punto di vista più realistico per promuovere film o serie tv.
E' corretto? Cosa pensi delle moderne produzioni su questo argomento?
C’è un qualche programma segreto per svelare o insabbiare informazioni, oppure è solo show business?
Nick Pope:
è solo show business. Ora lavoro come conduttore e giornalista mentre continuo a occuparmi di promozione di film o serie tv di
fantascienza. Ho anche scritto 2 romanzi sci-fi io stesso.
Non c’è nessun programma segreto. I film devono divertire, i documentari devono informare.
Il mio lavoro è generalmente di creare interesse per il prodotto.
Ma capisco che alcune persone diventino sospettose a questo riguardo, dato il mio precedente lavoro per il Ministero della Difesa.
Ok. Addentriamoci adesso nell’ufologia. Tu hai lavorato molto sul “Rendelsham Forest Incident”, forse il più importante caso
ufologico moderno dopo Roswell, o forse addirittura più importante di Roswell perché l’oggetto non identificato, in questo caso, era operativo. Resiste questo caso? Ci sono punti deboli o
è realmente così importante?
Nick Pope:
c’è molto materiale su questo caso sul mio sito.
Certamente è uno dei casi ufologici più rilevanti e solidi che abbiamo, forse il più solido di tutti.
Come in tutti i casi ci sono alcuni punti deboli (ad esempio le differenza tra i racconti dei testimoni), ma preso nel suo complesso è un caso molto robusto.
Non va dimenticato che il MOD (Ministero della Difesa, ndt) lo classifica come “non spiegato”.
Affrontiamo brevemente la questione dei cerchi nel grano.
Sappiamo che non hai una posizione definitiva a questo proposito, ma noi siamo interessati soprattutto a una tua affermazione circa l’interesse della famiglia reale per questo
argomento. Puoi spiegarci meglio?
Nick Pope:
posso dire poco riguardo l’interesse della famiglia reale in questo argomento, a causa della delicatezza della questione, ma non è un segreto che nel corso degli anni alcuni membri della
famiglia reale abbiano dimostrato un interesse concreto e personale negli UFO e per altri aspetti del paranormale. È discutibile fino a che punto questo possa essere definito un interesse
ufficiale, il che è quasi una domanda costituzionale.
Scorrendo il tuo sito ci par di capire che tu supporti il SETI.
Credi sia realmente utile ed efficace, soprattutto tenendo presente tutta l’attività UFO sul nostro pianeta e la limitazione dello spettro di ricerca dovuto all’utilizzo di onde
radio?
Nick Pope:
come ho detto spesso, Il SETI e la comunità ufologica cercano la stessa cosa, ma in luoghi differenti e con diverse metodologie. Sono un sostenitore del SETI.
Credo che il loro lavoro sia molto eccitante e potrebbero essere proprio loro e non gli ufologi a compiere la clamorosa scoperta della vita extraterrestre.
E condividi l’opinione pessimistica di Stephen Hawking riguardo al rischio di inviare messaggi a potenziali ascoltatori
oppure l’idea del Meti (il Meti è un programma per inviare messaggi verso lo spazio, sostanzialmente la versione attiva del Seti.
"M" sta per Message, ndr) è qualcosa da prendere in seria considerazione?
Nick Pope:
per quanto rispetto Stephen Hawking, credo che Frank Drake e Seth Shostak abbiano ragione in questo caso, quando sottolineano che siamo una civiltà individuabile ormai da molti anni, ad esempio attraverso le trasmissione radio televisive.
Quindi è tardi per preoccuparsi del Meti. Una civiltà che abbia la capacità di minacciarci, se esiste è già al corrente della nostra esistenza.
Ci sono molte voci a proposito di un possibile programma spaziale segreto della NASA.
Credi si siano veramente fermati nell’andare nello spazio o questo è ciò che vogliono farci credere?
Nick Pope: nell’industria aeronautica militare la tecnologia corre sempre 10 o 15 anni avanti rispetto a quanto noi pensiamo. In altre parole, in qualsiasi momento, ci sono velivoli
segreti e droni, l’esistenza dei quali non verrà resa pubblica per molti anni a venire.
Lo stesso principio va applicato al programma spaziale.
La NASA, ad esempio, ha lanciato diversi satelliti militari le cui specifiche sono state classificate. Sono sicuro che le cose poi vanno ben oltre a questo.
Uno dei partecipanti del Disclosure Project del Dr. Greer ha
dichiarato che sul lato oscuro della Luna c'è una base umana. Così il segreto sulla Luna non sarebbe che non ci siamo mai stati, ma che ci
siamo ancora e siamo una presenza regolare.
Cosa ne pensi, in generale, del Disclosure Project?
Nick Pope:
il Disclosure Project ha fatto molte cose buone ma, inevitabilmente, alcune testimonianze sono impossibili da verificare. Affermazioni come queste rientrano nel “interessanti se
vere”.
Molte persone nel campo dell’ufologia si aspettano che ci sarà una qualche forma di disclosure (rivelazione, ndt) ufficiale a proposito della presenza extraterrestre sul nostro
pianeta. Provenendo da una posizione governativa, potresti darci una prospettiva migliore su questo argomento?
Nick Pope:
per quanto ne so io, non esiste nessun piano di divulgazione in questo senso.
Abbiamo sentito parlare di questa foto (vedi sotto) del caso Calvine come la migliore mai ricevuta dal Ministero della Difesa ma che è poi stata perduta.
Ci puoi spiegare questa storia?
Nick Pope:
Un approfondimento sull’intera vicenda lo si può trovare sul mio sito.
Essenzialmente ci furono spedite alcune foto di un UFO che i nostri esperti scientifici e tecnici confermarono essere reali e inquadranti un UFO a forma di diamante di circa 25 metri.
Una copia è stata appesa al muro del mio ufficio per molti anni, fino a quando il capo della mia divisione la tolse essendosi convinto che l’oggetto fosse un prototipo segreto americano.
Ora la fotografia e i negativi sono scomparsi e tutto ciò che ne rimane è una povera fotocopia di una ricostruzione schematica basata sui miei ricordi.
L’argomento più sensibile e in qualche modo oscuro, in ufologia, sono i rapimenti alieni.
Qual è la tua opinione in proposito?
Nick Pope:
proprio come il fenomeno UFO, anche questo non ha una singola spiegazione.
Credo ci siano differenti spiegazioni per il fenomeno delle abductions.
Alcuni casi saranno di certo falsi, altri potrebbero essere attribuiti a qualche forma di allucinazione o illusione. A questo si possono aggiungere sogni realistici, paralisi del sonno,
sindrome dei falsi ricordi e vari altri aspetti. Comunque, quanto detto, non spiega tutti i casi e sospetto ci sia qualche altro fattore all’opera. Alcuni studi scientifici su addotti non
mostrano prove di patologia psicologiche o di falsità e nel ritornare a quelle esperienze mostrano vere reazioni psicologiche (ad esempio, respiro e battito cardiaco aumentati) non rilevate nei
gruppi di controllo di non addotti.
Recentemente nata una nuova ipotesi sul caso Roswell, secondo la quale si tratterebbe di un velivolo russo e che la ragione della segretezza fosse dipesa dal non voler riconoscere una simile
superiorità alla tecnologia russa. Ti sembra plausibile?
Nick Pope:
Non credo. Se fosse vero, dubito che gli americani avrebbero allestito la storia del disco volante per i media, per poi ricorrere alla smentita.
Detto ciò, la storia che il fenomeno UFO in generale fosse il prodotto di una campagna di depistaggio creata durante la Guerra Fredda contro i sovietici, potrebbe contenere qualche verità. Ma
dubito sia una soluzione definitiva.
Da Roswell e passando per l’incontro di Eisenhower a Murok con alcuni alieni è opinione comune che il governo
americano abbia in atto una qualche collaborazione con alcune razze aliene. Credi sia vero? E nel caso è solo una questione americana?
Nick Pope:
non ho informazioni a questo proposito.
Se è successo, di certo non è successo nel Regno Unito.
Sulla tua pagina Facebook ho visto che hai postato alcuni commenti fatti sul sito di Graham Hancock. Questo mi fa venire in mente il suo libro “Supernatural”, nel quale afferma che le visite
aliene possono essere un fenomeno innescato da uno stato alterato di coscienza. Ci può essere qualcosa di vero?
Hai mai affrontato l’argomento delle esperienze sciamaniche?
Nick Pope:
Graham Hancock potrebbe aver ragione, sebbene come ho detto prima, dubito ci sia una spiegazione sola per tutti i racconti di rapimenti alieni.
Ma vale certamente la pena analizzare le esperienze sciamaniche e gli stati alterati di coscienza in relazione ai rapimenti alieni ed altri fenomeni paranormali.
Oltre ai casi di Roswell e Rendelsham Forest, quale consideri essere il miglior caso che supporti l’ipotesi della presenza extraterrestre?
Nick Pope:
non credo necessariamente che questi casi supportino l’ipotesi extraterrestre; inspiegato significa inspiegato, non alieno. Ma l’altro caso più difficile da spiegare, oltre a quelli citati è
probabilmente il “Cosford incident”. Una serie di avvistamenti che avemmo nel Regno Unito per un periodo di 6 ore il 30 e 31 Marzo 1993.
Dei rapporti che ricevetti e investigai, uno dei più interessanti venne da una pattuglia di polizia militare alla Royal Airforce Base di Cosford.
I militari videro l’UFO volare direttamente sopra la base militare.
Ma il più impressionante mi arrivò dall’ufficiale meteorologico di una seconda base militare a Shawbury. Egli vide un grande oggetto volante non identificato a forma di delta muoversi lentamente attraverso la base, a circa 70 metri dal terreno e ad una velocità di non più di 30 km/h. Egli vide l’UFO sparare un raggio di luce (come un laser) verso il terreno, sondando il terreno avanti e indietro, poco oltre le reti di recinzione, come se stesse cercando qualcosa.
L’ufficiale sentì uno spiacevole ronzio a bassa frequenza provenire da quel velivolo, specificando che lo sentì bene quanto le mie parole.
Egli stimò le dimensioni dell’oggetto essere tra quelle di un C-130 e quelle di un Boeing 747.
Poi mi disse che il raggio si ritrasse in un modo innaturale e che l’oggetto sfrecciò via all’orizzonte molto più veloce di un qualsiasi velivolo militare.
Qui si tratta di un esperto ufficiale dell’aeronautica con 8 anni di servizio, che ha regolarmente visto elicotteri e aerei e che nonostante questo ha affermato che ciò che vide non era come
niente che avesse mai visto.
Noi lanciammo una completa indagine ma l’avvistamento rimane tutt’ora inspiegato.
Per quanto sia difficile realizzare un’immagine completa di questo argomento, puoi riassumere la tua posizione riguardo all’intero fenomeno UFO?
Nick Pope:
la riassumerei così: la maggior parte degli avvistamenti può essere spiegato in termini convenzionali, ma alcuni non possono. Non abbiamo spiegazioni definitive per questi ultimi, nonostante
vi siano molte teorie. Non posso escludere una spiegazione extraterrestre, ma non ci sono nemmeno prove a sostegno.
Basandomi sulle mie ricerche e investigazioni ufficiali governative, posso dire che il fenomeno UFO, qualsiasi cosa sia, pone un problema di sicurezza difensiva e di volo.
Inoltre è certamente degno di un più serio studio scientifico di quello che esiste al momento.
Tornando a Facebook e ai social network in generale, l’ufologia moderna è pesantemente influenzata da questi nuovi media e dal loro potere di
interazione.
Quanto questo è positivo e quando negativo?
Nick Pope:
I nuovi media e i social network sono una spada a doppio taglio per l’ufologia, così come per molti altri argomenti. Sul lato positivo è molto facile reperire materiale, condividere ricerche,
localizzare testimoni e così via. Il lato negativo è che si da voce a un sacco di gente matta, delle quali sarebbe meglio non sentir proprio parlare.
C’è un sacco di buon materiale in rete, ma è sempre più difficile trovarlo tra tutte le altre porcherie. E' preoccupante il
fatto che le persone non sono molto predisposte a dare il giusto peso alle informazioni e nel discernere quali sono le fonti attendibili e quali no.
Ho la sensazione che l’Ufologia sia in qualche modo impantanata, niente di veramente importante accade più, o se succede viene catturato dal rumore di fondo
della rete.
Cosa possiamo aspettarci in questo campo negli anni a venire?
Nick Pope:
condivido l’idea che la comunità ufologica stia andando in circolo, avendo sempre le stesse discussioni e controversie avute nel passato.
D’altro canto l’argomento è sempre condotto dagli eventi.
Non saprei dire cosa porterà il futuro, ma mentre alcuni sviluppi sembreranno simili a eventi passati, altri invece, sono certo, saranno nuovi e interessanti.
Bene, ringraziandoti di nuovo per il tuo tempo, come facciamo usualmente, chiudiamo l’intervista chiedendo l’opinione a proposito dell’incombente Dicembre
2012.
Siamo ormai molto vicini. Ti aspetti che succeda qualcosa di realmente percettibile?
Nick Pope:
ho condotto approfondite ricerche in questo senso e sono sicuro che niente di inusuale succederà. Quando finisce un calendario, non significa che il mondo finisce.
Il mio calendario finisce ogni anno e tutto quello che succede è che devo comprarmene uno nuovo.