Robert Thomas Bigelow (Nato il 12 Maggio 1945) è un imprenditore statunitense.
Egli possiede la catena di hotel Budget Suites of America ed è il fondatore di Bigelow Aerospace.
❖ Infanzia ed educazione
Bigelow è cresciuto a Las Vegas, Nevada, ha frequentato Highland Elementary School e in primo luogo è stato esposto alla scienza attraverso testimoni (a distanza) in una serie di test di armi nucleari condotti a circa 70 miglia a nord-ovest della città.
Bigelow racconta che all'età di 12 anni "decise che il suo futuro sarebbe stato per la corsa dello spazio, nonostante i suoi limiti (in matematica, e) decise di scegliere una carriera che lo avrebbe reso abbastanza ricco e che, un giorno, gli avrebbe permesso di acquisire la competenza scientifica necessaria per lanciare un programma spaziale proprio.
Fino ad allora, nessuno avrebbe detto e/o creduto (nemmeno sua moglie) che avrebbe raggiunto il suo obiettivo finale".
Entrò alla University of Nevada, Reno, nel 1962 per studiare come bancario o per il settore immobiliare, si è laureò presso l'università dell'Arizona nel 1967.
❖ Carriera
Dopo molti anni, dalla fine degli anni 1960 fino al 1990 si dedicò a immobili commerciali Alberghi, Motel e appartamenti, Bigelow fondò la Bigelow Aerospace nel 1999.
Nella sua carriera immobiliare, Bigelow costruì circa 15.000 unità e ne acquistò circa 8.000.
Nel 1995, Bigelow fondò il National Institute for Discovery Science, studio di ricerca e di varie scienze della frangia del paranormale, in particolare, l'ufologia.
L'organizzazione ricercava e stilava rapporti sulle mutilazioni di bestiame e il triangolo nero, in ultima analisi, attribuendo quest'ultimo ai militari. L'Istituto fu sciolto nel 2004.
Bigelow indicò che aveva intenzione di spendere fino a $ 500 milioni di dollari per sviluppare la prima stazione spaziale commerciale, il 33% dei $1,5 miliardi di dollari che la NASA ha speso su una missione singola dello space shuttle.
Bigelow Aerospace ha lanciato 2 moduli spazio sperimentali, Genesi e Genesis II e sta ancora lavorando in questa direzione e ad altri numerosi progetti.
Nel Maggio 2017, Robert Bigelow è apparso sulla CBS' per 60 minuti, dichiarando di essere "assolutamente convinto" che la Terra sia stata visitata da visitatori extraterrestri e che con buona probabilità la stanno ancora visitando, perché, a suo dire, i governi sanno molto di più di quello che dichiarano.
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Il prestigioso quotidiano, il New York Times, ha pubblicato un articolo secondo il quale Robert Bigelow e la sua compagnia Aerospaziale avrebbero collaborato con in ministero della Difesa USA per effettuare indagini sul fenomeno UFO.
Il programma di investigazioni sarebbe stato finanziato sino al 2012, ma rimarrebbe tuttora attivo grazie agli sforzi dei partecipanti che continuerebbero ad occuparsi di casi poco chiari segnalati da appartenenti alle forze armate americane nel loro “tempo libero”.
Le attività di indagine sarebbero iniziate nel 2007 su iniziativa del Senatore del Nevada Harry Reid, che all’epoca guidava la maggioranza democratica e che da sempre mostra interesse per il fenomeno UFO. La maggior parte degli stanziamenti sarebbe andata a Robert Bigelow, che di Reid è amico di vecchia data.
Tra il 2008 ed il 2011 il Congresso destinò al progetto la somma di 22 milioni di dollari.
I documenti desecretati relativi alle attività di indagine riguardano velivoli che si muovono ad elevate velocità senza segni visibili di propulsione, o che si mantengono in volo stazionario in modo apparentemente inesplicabile.
Il video seguente, diffuso dal ministero della Difesa USA, si riferirebbe a due F18 SuperHornet della Marina che intercettano un oggetto misterioso, con tanto di commenti increduli dei 2 piloti. Secondo il Times, Bigelow fece modificare il quartier generale della propria azienda a Las Vegas per accogliere reperti metallici e di altro genere che i vari subappaltatori del programma avevano recuperato nel corso delle loro indagini.
Non sarebbero mancate interviste ed esami clinici a personale civile e militare che affermerebbero di aver avuto contatti con oggetti non identificati.
C’è una nuova corsa allo spazio, forse meno eclatante rispetto a quella che vide gli Stati Uniti gareggiare contro l’Unione Sovietica negli Anni 60 e 70 del secolo scorso, ma certamente non meno importante: la gara è tra aziende spaziali private e aziende spaziali pubbliche e tra le aziende private stesse. Tra le società private vi sono la Space X di Elon Musk, la Blue Origin di Jeff Bezos e, anche se finora ha fatto parlare meno di sé, la Bigelow di Robert Bigelow. Questi sta scommettendo sul futuro dello spazio non tanto costruendo razzi o navicelle che porteranno gli uomini oltre l’atmosfera terrestre, bensì, sui veicoli spaziali espandibili, grandi strutture in grado di ospitare uomini e materiali, ma molto più leggeri rispetto ai moduli rigidi utilizzati finora.
La Bigelow ha già lanciato con pieno successo 2 prototipi di stazioni orbitanti negli anni 2006 e 2007 (Genesis I e Genesis II), ma il salto di qualità lo ha fatto quando la NASA ha accettato di agganciare un piccolo modulo di prova alla Stazione Spaziale Internazionale il cui lancio e attracco è avvenuto nell’Aprile del 2016.
A oggi, quel modulo è ancora agganciato e mostra piena affidabilità.
Il passo dunque, verso la realizzazione di moduli per stazioni spaziali o per basi lunari e marziane è stato fatto. La visione dello spazio di Bigelow seguirà 2 strade:
Nell’Aprile dello scorso anno Bigelow ha firmato un contratto con la United Launch Services per lanciare un modulo chiamato B330 nel 2020 utilizzando un razzo Atlas V.
Quel modulo, da solo, può offrire ospitalità a più di un astronauta per periodi di varie settimane.
Eppure Robert Bigelow mostra un lato della sua passione per lo spazio che proprio non ci si aspetterebbe da chi sta creando stazioni spaziali per ogni dove: il suo credo sviscerato per gli UFO.
In un’intervista alla CBS ha raccontato che tutto è nato sentendo il racconto di un incontro ravvicinato con un UFO. “Quell’oggetto volante rasentò il parabrezza prima di sparire in lontananza”, ha detto Bigelow.
Da quell’evento è nata la sua ricerca negli UFO per la quale dichiara:
“...ho speso milioni e milioni e milioni. Probabilmente sono l’individuo singolo che ha speso per la ricerca degli alieni più di qualunque altro negli Stati Uniti”.
Il suo credo nell’esistenza degli alieni costantemente presenti sulla Terra *non lo mette in alcun modo in imbarazzo di fronte alla gente...
*Nota Silverland:
allo stato attuale delle ultime dichiarazioni di enti governativi, ex militari, piloti di ogni tipo civili e militari, documenti desecretati da parte dei governi di tutto il mondo e senza escludere lo studio degli ufologi e ricercatori che da oltre 70 anni non fanno altro che dire: GLI UFO ESISTONO! penso che sia che sia imbarazzante e sinonimo di una mentalità ridotta e/o retrograda dichiarare di essere soli nell'Universo o dire che gli ALIENI NON ESISTONO!
Se poi vogliamo aggiungere anche i risultati delle ultime scoperte scientifiche sui pianeti che rientrano nella fascia dei **riccioli d'oro e quindi potenzialmente abitabili (con vita già presente sul pianeta) .
**Nella ricerca della vita extraterrestre, gli astronomi cercano pianeti nella cosiddetta zona abitabile di una stella – chiamata “zona di riccioli d’oro” (o Goldilocks zone) – dove le temperature non sono troppo alte e non sono troppo basse, ma sono proprio giuste affinché sulla superficie del pianeta possa esistere acqua liquida, capace di sostenere la vita così come la conosciamo.
..“La FAA (Federal Aviation Administration) ha confermato per anni l’esistenza di fenomeni inspiegabili”, ha sottolineato Bigelow. Tra l’altro, lui stesso ha avuto degli avvistamenti, ma non vuole entrare nei dettagli. Certamente non si può definire Robert Bigelow un visionario, non fosse altro per gli obiettivi raggiunti e per il modo con il quale li ha ottenuti.
Alle stazione spaziali “gonfiabili” la NASA aveva lavorato fin dagli Anni Sessanta, ma nel 2000 il Congresso degli USA tagliò ogni fondo al progetto.
Bigelow colse la palla al balzo e investì milioni di dollari nel far progredire l’idea dell’Agenzia spaziale Statunitense.
In 6 anni ha lanciato il primo modello, in 15 ne ha agganciato uno sulla ISS.
Oggi l’idea dei moduli gonfiabili è studiata anche da altre Società, come la Thales Alenia Space, perché si è capito che in essi passa il futuro delle abitazioni nello spazio e sui pianeti del sistema solare.
Luigi Bignami
Chissà cosa l'ha portato a dire con certezza che gli alieni esistono, ma non solo nello spazio, addirittura sulla Terra. Il Sig. Robert Bigelow era anche il proprietario dello SKINWALKER RANCH, acquistato, studiato per anni e poi venduto.
Quanto può esser considerata intelligente una specie che ritiene di essere la sola ad aver avuto la fortuna di essersi sviluppata in un Universo composto da miliardi di galassie, ognuna delle quali, a sua volta è composta da miliardi di stelle?
*La comunità scientifica sembra ormai globalmente convinta del fatto, che la fuori, magari distante centinaia o migliaia di anni luce dal nostro pianeta, vi siano altri mondi abitati da creature più o meno tecnologicamente evolute...
* Nota Silverland:
sono 70 anni che stiamo dicendo questa cosa !!!
Yu..hu..c'è nessssssssssuno?
...Scoprirle non sarà semplice, ed entrare in contatto con loro si presume ancor più complicato. Nel frattempo, tuttavia, colpisce l’annuncio fatto da Robert Bigelow, amministratore delegato della Bigelow Aerospace, società partner della NASA.
Ha visto una navicella aliena e anche l'equipaggio.
Il 73enne, interpellato sullo stato di sviluppo del “veicolo spaziale espandibile”, in grado di gonfiarsi nello spazio, ha spiazzato tutti dicendo di aver visto lui stesso un disco volante alieno. “E’ stato un contatto molto rapido" ha detto alla CBS -.
"Era proprio davanti al parabrezza della mia auto.
Successivamente si è alzato perpendicolarmente ed è sparito molto velocemente”.
A dirla tutta è proprio grazie a quell’avvistamento che il miliardario ha deciso di fondare la Bigelow Aerospace, società il cui logo è non a caso, un “grigio”.
Extraterrestri sono stabilmente sul nostro pianeta.
Bigelow, che nel corso dell’intervista si sarebbe lasciato sfuggire di aver avuto anche degli incontri ravvicinati con l’equipaggio del veicolo alieno, sostiene, che i governi sanno molto di più di quanto non dicano, ma nascondono la verità per interessi non meglio precisati.
L’amministratore delegato della società partner della NASA è certo che un certo numero di extraterrestri sia da tempo sul nostro pianeta.
“Sono assolutamente convinto di quel che dico - evidenzia il milionario -.
Sulla Terra c’è stata e c’è ancora oggi una presenza extraterrestre molto importante.
Qualcuno dirà che sono pazzo, ma non mi importa.
Quello che dicono di me non cambia ciò che io so”.