❖ "Ecco la verità sul perché mi sono dedicato agli alieni lasciando i blink-182"
Durante una recente intervista rilasciata ad Alternative Press, Tom DeLonge è tornato a parlare della sua passione per gli alieni e gli UFO, spiegando perché ha scelto di dedicarsi quasi a tempo pieno a questa attività.
L'ex chitarrista dei Blink-182 si è interessato a queste tematiche fin da ragazzo, tanto da decidere di fondare nel 2017 il gruppo To the Stars Academy of Arts & Sciences, che si occupa di raccogliere da fonti pubbliche e private documenti e materiali relativi ai fenomeni UAP (Unidentified Aerial Phenomena) a scopo di ricerca.
Nella sua intervista DeLonge ha dichiarato: "ho ottime ragioni per credere che le razze intelligenti evolute non vadano solo dal punto A al punto B".
Secondo il chitarrista non tutti vengono dallo stesso Pianeta e, certamente, non soltanto dal nostro. Per Tom esistono due Universi opposti che possono entrare in contatto.
«Molte persone tendono a pensare che alieno significhi una sola cosa», ha detto il chitarrista:
"dico sempre alla gente: se sei nell'oceano e sei un pesce e vedi arrivare una medusa, dici qualcosa tipo «ok, questo posto è pieno di questa forma di vita».
E poi arriva un delfino e dici: «aspetta, ok, c'è anche quello».
Poi arriva la balena e poi un'altra cosa che conosci, tipo una lattina di Coca-Cola, l'inquinamento... E non hai idea che fuori dall'oceano ci sia persino la Terra, piena di umani che gettano immondizia nell'oceano".
DeLonge usa questa trasposizione simbolica per spiegare cosa pensa la gente quando cerca di immaginare gli alieni, finendo poi col rifarsi banalmente ai più diffusi stereotipi.
Sul perché si sia appassionato tanto al fenomeno UFO, il chitarrista rivela che per lui è un tema super affascinante, ma anche perché da tempo ha notato che nel mondo c'è qualcosa che non va, facendo riferimento alle discriminazioni e ai conflitti.
«Sento che tutti vogliono la stessa cosa, ma c'è una strana ragione per cui siamo tutti irrimediabilmente l'uno contro l'altro»: ad averci portati a questo punto potrebbe essere stato l'interesse di qualcuno, spiega il chitarrista.
Studiare gli UFO, per Tom è quindi anche un modo per immergersi nello studio di percorsi storici del comportamento umano, dell'umanità e di possibili influenze esterne.
«Se l'universo è grande come sappiamo tutti ed è pieno di realtà dimensionali che non comprendiamo ancora del tutto, allora c'è una grande possibilità che la loro influenza su di noi non sia poi così diversa dalla nostra influenza che abbiamo avuto sulle piccole tribù locali mentre crescevamo come civiltà».
Tom porta l'esempio delle guerre condotte dalla Gran Bretagna, dalla Spagna, dagli Stati Uniti, dalla Russia, dalla Siria: in realtà, gli individui coinvolti vedono solo una parte di ciò che accade. Il chitarrista conclude spiegando di aver intrapreso questi studi per raggiungere (e diffondere) una nuova consapevolezza.
Per aprire la mente delle persone, in fondo:
«siamo molto insignificanti, siamo un piccolo granello di polvere nell'universo, dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro e dobbiamo farlo in fretta».
Completiamo questo articolo con un po' di sano rock americano...
❖ Tom Delonge in italia per un convegno sugli alieni: “gli alieni esistono, ho le prove, cerchiamoli”.
L'ex chitarrista dei Blink 182, Tom DeLonge è stato ospite il 22 Ottobre 2018 del VII Convegno Internazionale di Ufologia organizzato a Villa Maria a Roma.
Insieme a lui c’era anche Luis Elizondo, ex funzionario del Pentagono e cofondatore, insieme all’ex musicista, della società di ricerca sugli UFO To The Stars Academy of Art and Science, di cui fanno parte anche ricercatori e scienziati illustri, tra i quali anche ex dipendenti della NASA. I 2 sono stati accolti dal Presidente del Centro Ufologico Nazionale, Vladimiro Bibolotti e da illustri ufologi come Roberto Pinotti e Javier Sierra.
“Dalla guerra dei Mondi agli UFO del Pentagono”, questo il titolo dell’incontro, il cui scopo era, appunto, ripercorrere gli avvistamenti e le rivelazioni degli ultimi decenni, fino ad arrivare all’ultimo scandalo che ha coinvolto il Pentagono, innescato proprio grazie al lavoro di DeLonge ed Elizondo.
La loro società, infatti, ha contribuito all’inchiesta pubblicata nel Dicembre scorso dal New York Times, della quale i 2 hanno parlato per la prima volta pubblicamente proprio a Roma: con questo scoop è stato reso noto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America ha gestito per 5 anni, dal 2007 al 2012, un team segreto che studiava gli UFO.
Il progetto, denominato Advanced Aviation Threat Identification Program è stato coordinato proprio da Luis Elizondo e, tra le varie cose, aveva anche lo scopo di analizzare le testimonianze di avvistamenti di alcuni militari.
I finanziamenti a questo progetto facevano parte dei cosiddetti “fondi neri”, ossia, quei fondi la cui destinazione non viene esplicitata nei bilanci pubblici per ragioni di sicurezza.
In questo caso si parla di circa 22.000.000 di dollari ed è proprio questa ingente spesa ad aver scatenato le polemiche in America.
Dopo questo scoop, il Pentagono è stato costretto a diffondere 3 video ufficiali di presunti avvistamenti. Il fatto che vengano spesi tutti questi soldi in progetti del genere volti a studiare le potenziali minacce aliene dovrebbe far pensare; ma, il vero problema è quello che da mesi sottolinea la To the Stars Academy è il non voler informare i cittadini, innescando così solo un processo di disinformazione e notizie non attendibili.
“Questo tema non può restare senza trasparenza e di competenza solo della Difesa, dipartimento che resta comunque scettico e riluttante ad aprirsi (ha spiegato Elizondo durante il convegno), non è possibile che negli USA condannino a morte persone sulla base di due testimonianze, mentre, sugli UFO, non vengono creduti dei militari addestrati”.
Secondo l’ex funzionario è arrivato il momento di utilizzare le nuove tecnologie, comprese quelle belliche, per esaminare seriamente questi fenomeni: “invece di studiare gli UFO in segreto, uno stato in rivalità con l’altro, bisognerebbe unire le forze e le conoscenze”.
“Questo è l’obiettivo della To The Stars Academy (ha spiegato poi Tom DeLonge) vogliamo mettere al servizio di tutti, senza confini e in piena trasparenza, le ricerche e le testimonianze per investigare su questi fenomeni, comprese le domande innate nell’uomo, tutto ciò che può indicare una nuova via da percorrere nel progresso tecnologico”.
L’ex chitarrista ha spiegato anche perché ha deciso di lasciare la musica per dedicarsi esclusivamente all’ufologia:
“ho iniziato a studiare gli UFO da ventenne e, qualche anno fa, una notte, vidi nel cielo qualcosa che mi ha affascinato (ha raccontato al convegno).
Questo fenomeno si è poi ripresentato in altre occasioni.
A quel punto ho capito che dovevo lasciare la band per dedicarmi allo studio degli alieni. Questa scelta mi ha dato solo felicità.
Allearsi con scienziati e persone competenti come Luis Elizondo è stato importante per aumentare nella squadra le capacità di comprensione di ciò che si indaga”.
Visto che alcuni concetti sono troppo elaborati e di difficile traduzione, la traduzione che segue è solo parziale e vi invitiamo a leggere l'intervista originale e completa cliccando al fondo di questo articolo su "fonte".
Come è iniziato il tuo interesse per gli UFO?
Ero in seconda media. Avevo un po' di tempo libero a metà giornata e mi mandarono alla biblioteca della scuola. Mi dissero di entrare e leggere per un'ora.
Pensai: chi diavolo vuole leggere un libro? Non leggerò, cazz*.
Ma entrai e trovai questo libro che conteneva un sacco di cose paranormali.
Pensai che fosse affascinante. Da quel momento iniziai a prestare maggior attenzione.
Quando i Blink iniziarono ad andare in tournée (avevo 18 anni), non avevamo gli iPhone e leggevo libri nei viaggi col furgone.
Quindi pensai che fosse molto più interessante leggere tutti questi strani eventi UFO che stavano accadendo alle persone. Iniziai a leggere quelli veri con astronauti, presidenti, piloti dell'aeronautica, generali e ammiragli che scrivevano i loro promemoria, materiale della CIA che venivano declassificati. Ero tipo: cosa sta succedendo? Cos'è questo?
E' tutto molto reale. E quindi, una volta aperto il vaso di Pandora è stato davvero difficile uscirne, perché continuavi ad andare avanti.
Finisci con il dedicarti a studi legati alla coscienza, alla meccanica quantistica, all'intelligence sulla sicurezza nazionale e poi finisci per avere a che fare con persone che si occupano di cose che sono strettamente correlate all'argomento che è così affascinante.
Non vuoi leggere un romanzo stupido sapendo che è falso e perché chiunque può inventare cose. Questa roba è affascinante quanto guardare un film, ma è reale.
Le esplosioni ci sono; le luci lampeggianti sono lì; le persone scompaiono.
Il mondo reale è l'argomento.
Non voglio offenderti, ma non sono esperto in materia di UFO o alieni.
So che gli UFO sono reali, ma questo apre letteralmente la porta a qualsiasi cosa.
Tutto è possibile.
Ho la sensazione che tu non sappia molto di me.
Questo lo rende più divertente. Se per te è curioso è proprio quello che cerco: che le persone diventino un po' più curiose. Se guardi i fondatori e il comitato consultivo scientifico di To The Stars Academy, dovresti riflettere. Perché questa rock star dovrebbe parlare di UFO con il capo delle armi antibiologiche della CIA?
Immagino Men in Black con ragazzi in completo e occhiali scuri e poi ci sei tu in pantaloncini da surf e infradito. È strano lavorare con agenti governativi?
Ti prendono sul serio?
Loro fanno. È stato un processo lungo.
Ho passato un anno a socializzare con il governo per incontrare certe persone.
Quando ho iniziato a parlare alla gente di certe cose, altre parti del governo sono intervenute e mi hanno detto: "chi cazzo sei? Che cosa sta succedendo qui?"
Ma solo dopo un lungo periodo di tempo e sapendo come costruire affari ed essere un artista, ho davvero iniziato a verbalizzare ciò che sto cercando di ottenere.
Questa è una novità. Nessuno lo aveva mai fatto prima.
Nessuno ha creato un meccanismo per parlare della cosa più riservata sulla Terra:
il segreto più spaventoso e più classificato di sempre.
Mi sono trovato in questa "zona" davvero strana che può davvero cambiare il mondo.
Sta funzionando. Se segui tutto ciò che abbiamo fatto, vedrai: il primo video declassificato di UFO in assoluto, più gruppi di intelligence all'interno del Senato e del Congresso informati etc. Abbiamo fatto sì che il Dipartimento della Difesa ammettesse che gli UFO sono reali.
L’intero meccanismo di rendicontazione, responsabilità, supervisione e budget è ora in funzione. Il mio lavoro a questo punto è tenere tutti aggiornati con i film e i libri.
Sono davvero emozionato. Penso che continuerà ad avere un effetto enorme in tutto il mondo. Non è tutto merito mio, ma il ruolo che interpreto è estremamente importante.
Diresti che gli UFO sono guidati dagli alieni o pensi che siano più simili a un drone?
Penso entrambi. Stai guardando cose che probabilmente sono controllate a distanza e stai guardando cose che probabilmente hanno degli occupanti.
Penso che il più grande malinteso sia che provengano da altri pianeti.
Le prove non lo supportano davvero. Le prove supportano che è dimensionale e che si tratta di linee temporali parallele che esistono con la frequenza.
È davvero complicato, diverso e interessante.
Ma, una volta capito questo, non hai via d’uscita riesaminando il mondo religioso e chiedendoti cosa fosse realmente la Stella di Betlemme.
Ho guardato Ancient Aliens con mio padre, quindi ho capito tutto sulle antiche civiltà.
Per me è più logico che ad un certo punto abbiamo avuto contatti con gli alieni per diventare gli umani che sappiamo di essere oggi.
Potremmo averlo fatto. Non si sa mai. Non potrei dire di avere le prove oppure no.
Penso sia molto plausibile chiedersi se l'umanità sia stata geneticamente modificata prima o molte volte o altro. Ancient Aliens è un grande spettacolo ma tutto è a causa di un alieno.
Il nostro obiettivo in To The Stars è creare cose che siano estremamente credibili e su cui possiamo fare affidamento. Possiamo spingere la palla in campo con i nostri amici al governo. Ci sono problemi di sicurezza nazionale molto seri sull’argomento.
Deve essere fatto in un certo modo.
Allora cosa ne pensi delle voci sugli alieni o sugli UFO provenienti dagli oceani?
Non penso che vengano da lì, ma penso che siano lì.
Da dove vengono è potenzialmente una conversazione diversa.
Per quanto riguarda l'essere visti nell'oceano, entrare e uscire, assolutamente.
Abbiamo sensori in tutto l'oceano per rilevare sottomarini e "altre cose".
Ho parlato con il tizio che ha creato quei sensori.
Non posso dire molto a riguardo, ma serviva anche per rintracciare oggetti sommersi non identificati. USO è come li chiamano.
...Stavamo parlando con un pilota di elicottero, stavano testando i siluri, il pilota inviò un Navy SEAL su un cavo per scendere e recuperare il siluro e riportarlo per testarlo o altro.
Ma, proprio quando toccò l'acqua, un'enorme imbarcazione gli passò sotto, risucchiò il siluro e decollò a migliaia di miglia orarie. Nel frattempo, il ragazzo appeso al filo che si stava letteralmente cagando addosso urlò: "Alzami!"
Avevamo quasi tutti quei ragazzi pronti per andare in televisione, ma, all'ultimo minuto, si innervosirono. Li mandammo al Senato e penso che alcuni di loro potrebbero aver testimoniato alla commissione. In ogni caso, storie del genere accadono continuamente.
È pazzesco.
Sei stato invitato all'Area 51?
No, non mi sarebbe permesso andarci.
Penso che la gente abbia pensato che ci fossi andato. Ma non invitano un musicista.
Aspetti solo che gli alieni giochino a "All the Small Things" e dicano: "portami dal tuo leader". Dovremmo preoccuparci di questi alieni o UFO?
Dovremmo aggiungere qualcosa ai nostri kit di preparazione per le emergenze?
Alcune pistole laser nel tuo piccolo kit di pronto soccorso?
No. Ma penso che dovremmo essere preoccupati. SÌ. Mi dispiace, questa è la risposta.
Oh no. C’è qualcosa che possiamo fare per salvarci?
Ho delle opinioni, sì. Uno dei motivi per cui stiamo facendo quello che stiamo facendo riguarda la coscienza. I luoghi che studiano gli UFO sanno che la coscienza è davvero un grosso
problema. Non è solo un grosso problema meditare o altro, è molto più grande di questo. È il fatto che il regno fisico si manifesta attraverso la coscienza, attraverso ciò che tutti pensiamo e
facciamo collettivamente. Non siamo separati gli uni dagli altri: siamo tutti sintonizzati sulla stessa stazione radio, per così dire.
Il tuo cervello è come un ricevitore radio. Una volta che ti rendi conto è allora che ricevi la capacità per cose come la telecinesi, queste cose di tipo ESP che hanno i sensitivi.
Possiamo farlo tutti. Tutti possiamo farlo davvero bene, se lo praticassimo, lo sapessimo e ci credessimo. Lo sanno in molti programmi che studiano gli UFO.
Uno dei motivi è che, potenzialmente, alcune delle cose che stanno arrivando qui non condividono quel tipo di coscienza. Nella mia mente, esercitare quei doni psichici che tutti noi abbiamo sarà l’unico modo per respingere qualcosa che non può pensare nel modo in cui pensiamo noi. È quasi come se non battessi mai un computer a scacchi.
Ma se ti allontanassi dal gioco e pensassi al passato e al futuro, potresti tornare al gioco e batterlo. Sembra di far parte del puzzle per noi.
Dobbiamo impararlo rapidamente. Dobbiamo rispettare il fatto che le nostre vibrazioni che noi tutti emettiamo gli uni agli altri e che tutta l'umanità è ciò che si materializzerà sulla Terra.